Primi passi col Daimonismo
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- Daemian
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io non mi riferivo a me..era una pura domanda..le poche cose che siamo riusciti a dirci erano frasi per lo più che mi rinfacciavano il fatto di avere molti dubbi ..anzi posso dire che la prima che mi ha detto è stata: *quella che ha i dubbi sei tu non io* e il resto delle frasi marciava su questa strada anche se preceduta spesso da parole insulse tipo:gnègnè o frifriu XD Era solo una domanda,data dal fatto che conosco una persona che più ci prova e più non ne ricava ne suono ne nulla;dunque mi era venuto il dubbio se fosse possibile.(Adesso poi tanto per cambiare,scoprirò che non ci ha mai provato) cmq grazie mille per avermi tolto questo dubbio 

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- Daemian
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Se un essere umano appartenente a questo mondo tenta di contattare il proprio daimon e fallisce ripetutamente, la causa più probabile è che non creda effettivamente di avere un daimon, al che non percepisce le sue risposte o, peggio, egli si rifiuta di rispondere perché contrariato dall'atteggiamento indisponente dell'umano. 

Daimon uniuscuiusque humanitatis caput et fundamentum est semperque esto!
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Chi avesse dubbi sull'effettiva esistenza dei daimon, può parlarne in questo topic per ottenere le conferme necessarie.
Tranquilli, non lapidiamo nessuno se ammette di avere incertezze, perché non si chiede un'obbedienza dogmatica a princìpi calati dall'alto, ma un convincimento profondo e realistico.
Tranquilli, non lapidiamo nessuno se ammette di avere incertezze, perché non si chiede un'obbedienza dogmatica a princìpi calati dall'alto, ma un convincimento profondo e realistico.

Daimon uniuscuiusque humanitatis caput et fundamentum est semperque esto!
Io avrei alcune cose da chiarire
Mi sembra che le cose che dice la daimon, le abbia pensate io in realtà e non le dica effettivamente lei. Ciò a volte è vero, perchè io penso a qualcosa e lei puntualmente me lo sottolinea, ma altre volte parla per conto suo (utilizzando però spesso espressioni mie o miei modi di parlare) Tuttavia ho sempre l'impressione che le cose che lei dice io le abbia già pensate...
Come mi risolvi questo dubbio?
E ne ho anche un altro. Parlandone con altre persone, queste insistono che il diamon siamo noi stessi, quindi ritengono che alla fine non parliamo con "qualcun altro". Ciò significherebbe che il legame uomo-daimon non è altro che un legame con se stessi?
Mi sembra che le cose che dice la daimon, le abbia pensate io in realtà e non le dica effettivamente lei. Ciò a volte è vero, perchè io penso a qualcosa e lei puntualmente me lo sottolinea, ma altre volte parla per conto suo (utilizzando però spesso espressioni mie o miei modi di parlare) Tuttavia ho sempre l'impressione che le cose che lei dice io le abbia già pensate...
Come mi risolvi questo dubbio?

E ne ho anche un altro. Parlandone con altre persone, queste insistono che il diamon siamo noi stessi, quindi ritengono che alla fine non parliamo con "qualcun altro". Ciò significherebbe che il legame uomo-daimon non è altro che un legame con se stessi?
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Premettiamo che Zonulf è la tua anima, perciò trovo naturale che si esprima col tuo stesso stile o che ci siano, anche solo sporadicamente, richiami o somiglianze con esso. 
A parte questo, la confusione delle voci è tipica agli inizi, sebbene residui anche in fasi più avanzate. Per esempio, ci sono momenti in cui la paternità delle frasi è limpida nella mia mente ed altri in cui faccio oggettivamente fatica a capire chi dice cosa. Come disceverare le due situazioni? Be', quando parla il daimon il discorso esce fluido, quasi neppure lo pensassi, quasi ascoltassi una voce proveniente da fuori; laddove, invece, per spossatezza, distrazione od altra causa, interpreto entrambi i ruoli, avverto un certo attrito, cioè le parole non scorrono come vorrei, sono forzate, ecco. Il rimedio migliore è interrompere la conversazione e riprenderla in circostanze più adatte. Naturalmente, se la buttiamo su un piano strettamente dottrinale, le parole che la tua daimon proferisce sono da te pensate, in quanto tu sei leii e leii è te: individui distinti, ma accomunati da un'essenza inscindibile.

A parte questo, la confusione delle voci è tipica agli inizi, sebbene residui anche in fasi più avanzate. Per esempio, ci sono momenti in cui la paternità delle frasi è limpida nella mia mente ed altri in cui faccio oggettivamente fatica a capire chi dice cosa. Come disceverare le due situazioni? Be', quando parla il daimon il discorso esce fluido, quasi neppure lo pensassi, quasi ascoltassi una voce proveniente da fuori; laddove, invece, per spossatezza, distrazione od altra causa, interpreto entrambi i ruoli, avverto un certo attrito, cioè le parole non scorrono come vorrei, sono forzate, ecco. Il rimedio migliore è interrompere la conversazione e riprenderla in circostanze più adatte. Naturalmente, se la buttiamo su un piano strettamente dottrinale, le parole che la tua daimon proferisce sono da te pensate, in quanto tu sei leii e leii è te: individui distinti, ma accomunati da un'essenza inscindibile.

Daimon uniuscuiusque humanitatis caput et fundamentum est semperque esto!
Ok per il primo dubbio, risolto! Effettivamente sono solo sottigliezze le mie, che vanno svanendo. Ne sono fortemente convinto che le cose non le penso io effettivamente
E per il secondo? Vorrei chiarimenti...
Quoto
E ne ho anche un altro. Parlandone con altre persone, queste insistono che il diamon siamo noi stessi, quindi ritengono che alla fine non parliamo con "qualcun altro". Ciò significherebbe che il legame uomo-daimon non è altro che un legame con se stessi?
E per il secondo? Vorrei chiarimenti...
Quoto

E ne ho anche un altro. Parlandone con altre persone, queste insistono che il diamon siamo noi stessi, quindi ritengono che alla fine non parliamo con "qualcun altro". Ciò significherebbe che il legame uomo-daimon non è altro che un legame con se stessi?