Sangue Zaffiro (Storia di Saphi ancora sin titolo XD)
- Fede e Pyrrheus
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Wonderful *__*
For a long time I was afraid to be who I am, because I was taught by my parents there’s something wrong with someone like me.
Something offensive, something you would avoid - maybe even pity. Something that you would never love.
[...] I was afraid of this parade because I wanted so badly to be a part of it.
So today I’m marching for that part of me that was much too afraid to march. And for all the people who can’t march. The people living lives like I did. Today I march to remember that I’m not just a me. I’m also a we.
And we march with pride.
-- Nomi Marks [about Gay Pride], Sense8
Something offensive, something you would avoid - maybe even pity. Something that you would never love.
[...] I was afraid of this parade because I wanted so badly to be a part of it.
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- Saphiry e Deianira
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Ed il barbagianni ti è piaciuto,Fede?lyra 95 mitic ha scritto:Wonderful *__*
Graccie a tutti! ^^
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Quello piu di tutti gli altri personaggi
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- Saphiry e Deianira
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E ecco un pezzo MIELOSO! XD
Era ormai iniziato un nuovo periodo. Un periodo di terrore,paura,disperazione e diffidenza. Saphiry non riuscì più ad incontrare Fengari ne Loki per molto tempo,e le rare volte in cui li vedeva da sopra un robusto ramo d'un albero,essi erano contornati da robusti ed austeri Generali. La Zaffira si accontentò di guardarli. Il tempo passava,e regolarmente si sentiva parlare d'un nuovo assassinio,di un nuovo spargimento di sangue. Anche molte Sentinelle furono uccise,e persino alcuni Kilei che semplicemente avevano avuto la cattiva idea di passeggiare di notte,mentre Chiardiluna fu ferita in un'imboscata. Saviron era apparso più volte davanti ai ?suoi fratelli?,per rassicurarli,ma alla fine aveva dovuto ammettere che era stato tutto inutile. Sempre più Kilei furono reclutati come Generali,e sempre di più venivano ritrovati,al mattino,brutalmente sgozzati. Ogni volta il simbolo di Sicariel brillava sulla loro guancia sinistra. Saviron,per cercare di arginare le perdite,aveva imposto,a metà stagione,un rigido coprifuoco. Furono organizzati giri di ronda notturni,gruppi di tre o quattro Generali perlustravano la foresta facendo si che i Kilei restassero nelle loro tane. La tattica funzionò per alcuni mesi relativamente tranquilli,ma poco dopo gli assassinii ripresero,e ogni lupo che capitasse sulla strada del killer,veniva ucciso,che quello fosse un Generale,una Sentinella o un comune Kileo.
Saphiry aveva paura. La stagione cambiava,le foglie cadevano e il terreno della foresta andava ricoprendosi del manto dorato e rosso di Autunno,lupo dal pelo dai mille colori,dal giallo al color rubino.
Lei stava sveglia di notte,accucciata sul ramo della sua nuova tana,guardando la grande Luna argentea sopra di lei e ascoltando il cupo richiamo della civetta,del gufo,del barbagianni,che sempre andava posandosi davanti a lei,l'ascoltava apparentemente senza capir nulla,si ripuliva le ali e se ne andava. Raramente le parlava in koinè,anzi,quasi mai. Piuttosto lei mugolava in canide e lui nella sua lingua. Pur senza comprendere l'una le parole dell'altro,erano come legati,poichè sentivano le emozioni dell'amico attraverso il tono della voce. Erano entrambi tristi,spaventati e poco fiduciosi nel futuro,entrambi potevano contare ormai solo su loro stessi.
Saphiry dall'alto dei rami di cui era ormai padrona osservava la vita frenetica dei lupi spaventati. Vedeva Kilim cacciare e non gli parlava,vedeva Keriah il cui ventre s'ingrandiva sempre di più e non parlava nemmeno a lei.
?Se Sicariel capisce che io voglio loro bene,li ucciderà...? Temeva.
Il tempo si faceva più freddo,era autunno inoltrato,oramai. La nebbia scendeva tra gli alberi che andavano spogliandosi. Saphiry dormiva accucciata su un grosso ramo. Era mattina quando una voce la svegliò:
-Saphi? Saphi,ti ho trovata,finalmente,scendi!-
La Zaffiretta aprì i grandi occhi color ghiaccio. Si stiracchiò e guardò a terra:
-Chi sei?-Ringhiò,rizzando il pelo:ai piedi dell'albero stava seduto un lupo adulto dal mantello nero,folto,il muso lungo ed affilato,gli occhi blu ed argentei,i muscoli poderosi. Sentendo la domanda di Saphiry assunse un'aria stupita:
-Non mi riconosci più,buona amica? Sono io,Fengari!-
-Co...cosa?-
Lei scivolò abilmente a terra. Girò intorno al lupo nero. Lo osservò attentamente.
-Fen...Oh,per Morrow,ma...ma...sei cambiato!-
-Sono maturato quest'autunno! Sono un adulto,ora!- Si alzò e gonfiò il petto con orgoglio.
-Tu,Saphi,invece mi pari ancora piccola!-
-Si,beh,io non...ah,ma che importa,vieni,andiamo,facciamo una passeggiata!-
-No,no,non mi fido. Volevo solo...-Sospirò guardandola.-Sai,Saphi,mi sei molto,molto mancata in questi ultimi tempi. Avevo una cosa importante da dirti,ma...ma lo farò dopo.-
-Volevi solo...?-Domandò Saphiry,curiosa,sedendosi al suo fianco e posandogli il capo sulla spalla.
-Solo vederti...incontrarti,parlare con te.-Le leccò la testa.
-Mi sei mancato anche tu. Ma io temevo che...-
-Lo so e ti posso capire. Ma ora son io a temere per te!-Si scostò da lei in modo da poterla guardare negli occhi:
-Saphiry,è passato tempo dall'ultima volta in cui ci siamo visti. La mia vita non è stata facile ne felice. Ci sono stati almeno tre o quattro assassinii ogni SetteSoli e ogni volta temevo che tra i cadaveri avrei visto te. Ho avuto paura e ne ho ancora. Saphiry,ho saputo che non vivevi più con Kilim e sono molto preoccupato. Molto preoccupato,mi capisci?-
-Io..i...io si,capisco...-Saphiry rabbrividì. Fengari le toccava quasi il muso con il proprio.
-Beh,io ho...ho pensato che...insomma,pensavo se ti andava di...di venire ad abitare nelle grotte dei capoclan...con me,intendo...se non vuoi fa nulla...-
La proposta stupì enormemente Saphiry che sussultò.
-Co....cosa,ma...io...-
-Te l'ho detto! Non ti obbligo e questo non...-Si voltò.-Non implica nulla...- Fece alcuni passi indietro e si sedette senza guardare Saphiry che mormorò appena:
-Io non...-
-Senti,ti va ancora di fare una passeggiata? Andiamo...-
Insieme i due lasciarono il pino guardandosi intorno con cautela. Una fitta nebbia di latte copriva la foresta spoglia. Saphiry e Fengari camminavano sulle foglie rosse e dorate cadute a terra,in silenzio.
-Non c'è nessuno...-Sussurrò la zaffiretta. Dalla bocca le uscirono nuvolette di vapore.
Camminarono ancora fianco a fianco senza parlare. Dopo alcuni minuti,però,Fengari alzò la testa e sospirò:
-Saphiry,mi dispiace,t'ho messa in imbarazzo. Vedi,io non volevo offenderti o infastidirti. Tutto ciò che voglio è...è proteggerti,ecco!-
-Capisco,si,ma...insomma,sai anche che non si puo? Sai che devo...che dovrei essere matura per abitare con un maschio che non sia mio fratello o un mio consanguineo?-
Fengari si fermò e le sorrise. Saphiry non capì,ma quel sorriso era tanto dolce,sincero e allegro che le riportò alla mente i tempi in cui erano entrambi più giovani,felici e spensierati. Le venne voglia di tornare a rotolarsi nelle foglie con Fen,di pescare,correre e giocare alla lotta con lui. Solo allora si rese conto di quanto gli volesse davvero bene e di quanto le fosse mancato. Anche lei sorrise,ma con tristezza e malinconia. Fengari se ne accorse,perchè le si accostò e le leccò la testa dolcemente. Si allontanò di nuovo di un passo facendo frusciare le foglie secche:
-Lo so,Pallina. Ora voglio spiegarti la seconda parte del mio piano,infatti. Pensavo di affidarti qualcuno che ti proteggesse!-
-Un Generale?-
Fengari trasalì bruscamente:
-Per l'amor della buona Morrow,NO! Cosa,ma...- Si girò e prese a camminare nervosamente avanti e indietro come soleva fare Saviron:
-Assolutamente no,un Generale,un maschio,no! No,no,no,una Sentinella,certo,una femmina,una buona Sentinella. La migliore. Con buon udito e buon olfatto e brava nella lotta.-
Saphiry scoppiò a ridere. Fengari si stupì e la guardò:
-Che fai?-
-Rido della tua preoccupazione!-
-E perchè mai?- Fece lui fingendosi ferito.
-Che senso ha preoccuparsi così,Fen? Diffidi di me o dei tuoi Generali?-
-Diffido...io non diffido di nessuno...non credo solo si debba creare l'occasione...-
Saphiry rise di nuovo e fece un balzo verso di lui:
-Geloso,geloso!-
-Non è vero!- Mugolò lui,ma sorrideva.
-Pigliami,dai!-Gridò lei cominciando a correre. Lui s'alzò di scatto e la seguì.
I due trottarono fianco a fianco per ore nella nebbia mattutina,fitta ed umida,ridendo ,parlando e giocando come succedeva tanto tempo prima. La rugiada aveva bagnato lievemente i pochi ciuffi d'erba color smeraldo che spuntavano tra le foglie secche cadute a terra e luccicavano lievemente alla luce del pallido sole invernale,freddo e grigiastro.
-Anche Murusko è triste con noi. Il suo bel mantello dorato è divenuto color pietra.-Sospirò Fengari lasciando scivolare la lingua fuori dalla bocca e continuando a trottare.
-E' così sol di mattina! E di pomeriggio torna a splendere o si nasconde tra le nuvole e cade la pioggia.- Rispose Saphiry saltellando allegramente e annusando intorno.
Era ormai finita la mattinata quando i due giunsero al Fiume dei Grizzly e,stanchi,decisero di tornare alla tana di Saphiry. S'incamminarono lentamente. Fengari parlò per primo,un po' teso:
-Cosa dici allora della mia proposta?-
Lei sollevò il capo e lo guardò: era così diverso,fisicamente. Il suo corpo aveva perso le forme sgraziate e un poco tozze del lupo non ancora adulto ed era divenuto più muscoloso e slanciato. Il suo muso s'era fatto più affilato e gli occhi più sottili. Ma in quegli occhi dal colore così bello,Saphiry ancora vedeva lo stesso Fengari che aveva sempre giocato con lei e che l'aveva sempre difesa. Non era cambiato dentro. Lei sorrise:
-Io penso che vada più che bene!-
Fengari s'illuminò:
-Oh,oh! Vedrai che sarà fantastico! Aspetteremo,si,aspetteremo il tempo necessario e quando verrai da me potremo giocare e parlare anche la notte e guardare insieme la luna e le stelle. Sarai un po' come una sorellina o...beh,no,non una sorellina,sarai più come...-
Le parole gli morirono in gola. Saphiry non intervenne,ma gli pizzicò appena il collo con i denti e gli leccò una guancia.
-Dovevi dirmi una cosa importante!-
-Si,ma temo che non ce la farò...-Ridacchiò lui.
-Un indizio?-
-Hai tutti gli indizi che t'occorrono...-
Saphiry tacque senza capire. In silenzio i due giunsero sino al pino. Si sedettero l'uno accanto all'altra:
-Che farai,ora,Fen?-
-Aiuterò ad indagare. Ma tornerò presto e ti porterò la Sentinella. Tu stai qui,anzi,che torno subito.- Si alzò e le leccò la testa sorridendole dolcemente.
-A dopo,dunque...-
Fengari svanì nella nebbia mentre Saphiry s'arrampicava agilmente sull'albero e s'accucciava sul suo ramo preferito lasciando penzolare nel vuoto le zampe anteriori e la coda folta.
Era ormai iniziato un nuovo periodo. Un periodo di terrore,paura,disperazione e diffidenza. Saphiry non riuscì più ad incontrare Fengari ne Loki per molto tempo,e le rare volte in cui li vedeva da sopra un robusto ramo d'un albero,essi erano contornati da robusti ed austeri Generali. La Zaffira si accontentò di guardarli. Il tempo passava,e regolarmente si sentiva parlare d'un nuovo assassinio,di un nuovo spargimento di sangue. Anche molte Sentinelle furono uccise,e persino alcuni Kilei che semplicemente avevano avuto la cattiva idea di passeggiare di notte,mentre Chiardiluna fu ferita in un'imboscata. Saviron era apparso più volte davanti ai ?suoi fratelli?,per rassicurarli,ma alla fine aveva dovuto ammettere che era stato tutto inutile. Sempre più Kilei furono reclutati come Generali,e sempre di più venivano ritrovati,al mattino,brutalmente sgozzati. Ogni volta il simbolo di Sicariel brillava sulla loro guancia sinistra. Saviron,per cercare di arginare le perdite,aveva imposto,a metà stagione,un rigido coprifuoco. Furono organizzati giri di ronda notturni,gruppi di tre o quattro Generali perlustravano la foresta facendo si che i Kilei restassero nelle loro tane. La tattica funzionò per alcuni mesi relativamente tranquilli,ma poco dopo gli assassinii ripresero,e ogni lupo che capitasse sulla strada del killer,veniva ucciso,che quello fosse un Generale,una Sentinella o un comune Kileo.
Saphiry aveva paura. La stagione cambiava,le foglie cadevano e il terreno della foresta andava ricoprendosi del manto dorato e rosso di Autunno,lupo dal pelo dai mille colori,dal giallo al color rubino.
Lei stava sveglia di notte,accucciata sul ramo della sua nuova tana,guardando la grande Luna argentea sopra di lei e ascoltando il cupo richiamo della civetta,del gufo,del barbagianni,che sempre andava posandosi davanti a lei,l'ascoltava apparentemente senza capir nulla,si ripuliva le ali e se ne andava. Raramente le parlava in koinè,anzi,quasi mai. Piuttosto lei mugolava in canide e lui nella sua lingua. Pur senza comprendere l'una le parole dell'altro,erano come legati,poichè sentivano le emozioni dell'amico attraverso il tono della voce. Erano entrambi tristi,spaventati e poco fiduciosi nel futuro,entrambi potevano contare ormai solo su loro stessi.
Saphiry dall'alto dei rami di cui era ormai padrona osservava la vita frenetica dei lupi spaventati. Vedeva Kilim cacciare e non gli parlava,vedeva Keriah il cui ventre s'ingrandiva sempre di più e non parlava nemmeno a lei.
?Se Sicariel capisce che io voglio loro bene,li ucciderà...? Temeva.
Il tempo si faceva più freddo,era autunno inoltrato,oramai. La nebbia scendeva tra gli alberi che andavano spogliandosi. Saphiry dormiva accucciata su un grosso ramo. Era mattina quando una voce la svegliò:
-Saphi? Saphi,ti ho trovata,finalmente,scendi!-
La Zaffiretta aprì i grandi occhi color ghiaccio. Si stiracchiò e guardò a terra:
-Chi sei?-Ringhiò,rizzando il pelo:ai piedi dell'albero stava seduto un lupo adulto dal mantello nero,folto,il muso lungo ed affilato,gli occhi blu ed argentei,i muscoli poderosi. Sentendo la domanda di Saphiry assunse un'aria stupita:
-Non mi riconosci più,buona amica? Sono io,Fengari!-
-Co...cosa?-
Lei scivolò abilmente a terra. Girò intorno al lupo nero. Lo osservò attentamente.
-Fen...Oh,per Morrow,ma...ma...sei cambiato!-
-Sono maturato quest'autunno! Sono un adulto,ora!- Si alzò e gonfiò il petto con orgoglio.
-Tu,Saphi,invece mi pari ancora piccola!-
-Si,beh,io non...ah,ma che importa,vieni,andiamo,facciamo una passeggiata!-
-No,no,non mi fido. Volevo solo...-Sospirò guardandola.-Sai,Saphi,mi sei molto,molto mancata in questi ultimi tempi. Avevo una cosa importante da dirti,ma...ma lo farò dopo.-
-Volevi solo...?-Domandò Saphiry,curiosa,sedendosi al suo fianco e posandogli il capo sulla spalla.
-Solo vederti...incontrarti,parlare con te.-Le leccò la testa.
-Mi sei mancato anche tu. Ma io temevo che...-
-Lo so e ti posso capire. Ma ora son io a temere per te!-Si scostò da lei in modo da poterla guardare negli occhi:
-Saphiry,è passato tempo dall'ultima volta in cui ci siamo visti. La mia vita non è stata facile ne felice. Ci sono stati almeno tre o quattro assassinii ogni SetteSoli e ogni volta temevo che tra i cadaveri avrei visto te. Ho avuto paura e ne ho ancora. Saphiry,ho saputo che non vivevi più con Kilim e sono molto preoccupato. Molto preoccupato,mi capisci?-
-Io..i...io si,capisco...-Saphiry rabbrividì. Fengari le toccava quasi il muso con il proprio.
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La proposta stupì enormemente Saphiry che sussultò.
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Fengari si fermò e le sorrise. Saphiry non capì,ma quel sorriso era tanto dolce,sincero e allegro che le riportò alla mente i tempi in cui erano entrambi più giovani,felici e spensierati. Le venne voglia di tornare a rotolarsi nelle foglie con Fen,di pescare,correre e giocare alla lotta con lui. Solo allora si rese conto di quanto gli volesse davvero bene e di quanto le fosse mancato. Anche lei sorrise,ma con tristezza e malinconia. Fengari se ne accorse,perchè le si accostò e le leccò la testa dolcemente. Si allontanò di nuovo di un passo facendo frusciare le foglie secche:
-Lo so,Pallina. Ora voglio spiegarti la seconda parte del mio piano,infatti. Pensavo di affidarti qualcuno che ti proteggesse!-
-Un Generale?-
Fengari trasalì bruscamente:
-Per l'amor della buona Morrow,NO! Cosa,ma...- Si girò e prese a camminare nervosamente avanti e indietro come soleva fare Saviron:
-Assolutamente no,un Generale,un maschio,no! No,no,no,una Sentinella,certo,una femmina,una buona Sentinella. La migliore. Con buon udito e buon olfatto e brava nella lotta.-
Saphiry scoppiò a ridere. Fengari si stupì e la guardò:
-Che fai?-
-Rido della tua preoccupazione!-
-E perchè mai?- Fece lui fingendosi ferito.
-Che senso ha preoccuparsi così,Fen? Diffidi di me o dei tuoi Generali?-
-Diffido...io non diffido di nessuno...non credo solo si debba creare l'occasione...-
Saphiry rise di nuovo e fece un balzo verso di lui:
-Geloso,geloso!-
-Non è vero!- Mugolò lui,ma sorrideva.
-Pigliami,dai!-Gridò lei cominciando a correre. Lui s'alzò di scatto e la seguì.
I due trottarono fianco a fianco per ore nella nebbia mattutina,fitta ed umida,ridendo ,parlando e giocando come succedeva tanto tempo prima. La rugiada aveva bagnato lievemente i pochi ciuffi d'erba color smeraldo che spuntavano tra le foglie secche cadute a terra e luccicavano lievemente alla luce del pallido sole invernale,freddo e grigiastro.
-Anche Murusko è triste con noi. Il suo bel mantello dorato è divenuto color pietra.-Sospirò Fengari lasciando scivolare la lingua fuori dalla bocca e continuando a trottare.
-E' così sol di mattina! E di pomeriggio torna a splendere o si nasconde tra le nuvole e cade la pioggia.- Rispose Saphiry saltellando allegramente e annusando intorno.
Era ormai finita la mattinata quando i due giunsero al Fiume dei Grizzly e,stanchi,decisero di tornare alla tana di Saphiry. S'incamminarono lentamente. Fengari parlò per primo,un po' teso:
-Cosa dici allora della mia proposta?-
Lei sollevò il capo e lo guardò: era così diverso,fisicamente. Il suo corpo aveva perso le forme sgraziate e un poco tozze del lupo non ancora adulto ed era divenuto più muscoloso e slanciato. Il suo muso s'era fatto più affilato e gli occhi più sottili. Ma in quegli occhi dal colore così bello,Saphiry ancora vedeva lo stesso Fengari che aveva sempre giocato con lei e che l'aveva sempre difesa. Non era cambiato dentro. Lei sorrise:
-Io penso che vada più che bene!-
Fengari s'illuminò:
-Oh,oh! Vedrai che sarà fantastico! Aspetteremo,si,aspetteremo il tempo necessario e quando verrai da me potremo giocare e parlare anche la notte e guardare insieme la luna e le stelle. Sarai un po' come una sorellina o...beh,no,non una sorellina,sarai più come...-
Le parole gli morirono in gola. Saphiry non intervenne,ma gli pizzicò appena il collo con i denti e gli leccò una guancia.
-Dovevi dirmi una cosa importante!-
-Si,ma temo che non ce la farò...-Ridacchiò lui.
-Un indizio?-
-Hai tutti gli indizi che t'occorrono...-
Saphiry tacque senza capire. In silenzio i due giunsero sino al pino. Si sedettero l'uno accanto all'altra:
-Che farai,ora,Fen?-
-Aiuterò ad indagare. Ma tornerò presto e ti porterò la Sentinella. Tu stai qui,anzi,che torno subito.- Si alzò e le leccò la testa sorridendole dolcemente.
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Sigh.. ancora non riesco a trovare il tempo di leggere il nuovo pezzo, e mi dispiace, tanto...
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[...] I was afraid of this parade because I wanted so badly to be a part of it.
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Ecco, letto! è bellissimo, come al solito, complimenti, davvero!
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ULTIMO PEZZETTO PRIMA DELLA PARTENZA! A venerdì,amici!
Fengari svanì nella nebbia mentre Saphiry s'arrampicava agilmente sull'albero e s'accucciava sul suo ramo preferito lasciando penzolare nel vuoto le zampe anteriori e la coda folta. Iniziò silenziosamente a leccarsi il petto,riflettendo. Fengari le piaceva,l'aveva sempre saputo. Ma non aveva mai capito in quale misura.
?Non ci ho mai pensato. Certo che sarebbe bello. Eh,io e Fen che ce ne andiamo a spasso sempre assieme,senza che nessuno abbia nulla da ridire. Camminare parlando e giocare,correre. Anche io la voglio una vita normale. Una vita felice. Fen mi rende molto felice,si.? Sospirò e lasciò ricadere la testa sulle zampe anteriori guardando dall'alto gli alberi avvolti dalla nebbia bianca. Un vento lieve e freddo le scosse la criniera,sollevando alcune foglie dorate dal terreno e facendole roteare per poi posarle di nuovo e mandarle a mescolarsi con le altre. Saphiry inspirò profondamente. L'aria era carica d'umidità e odorosa di resina,d'Inverno che arrivava. Tremò lievemente e rimase ferma con gli occhi socchiusi.
?Chissà se io renderei felice lui...?
-Saphi,Saphi,scendi,son tornato!-
Saphiry alzò la testa e guardò in basso: Fengari era in piedi accanto ad una lupa dal mantello ramato e lucente.
?Oh,no...?
Lei scivolò agilmente giù dall'albero conficcando gli artigli argentati nella corteccia nera. Fengari le sorrise dolcemente e si fece da parte,mostrano alla Zaffira la giovane Kemuna,compagna di Fenrir. La Kilea aveva un'aria contrariata,ma taceva.
-Saphi,sarà lei a starti accanto! E' una delle migliori combattenti,e sapessi che udito! A saperla con te son molto più tranquillo.-
-LEI? Lei NO!- Ringhiò Saphiry rizzando il pelo. Kemuna non disse nulla ma fece una smorfia e piegò le orecchie. Fengari pareva mortificato:
-Ma come,perchè no? Ti prego Saphiry,lo so,so che non ti va a genio Fenrir e tutto il resto,ma...-Si allontanò dalla Sentinella in modo che solo la Zaffira potesse sentirlo:
-Ma lei è la migliore,te lo assicuro. Sa fare tutto,sa cacciare,è forte di muscoli e di zanne,sa lottare,è veloce,valorosa ed ubbidiente! Saphiry,ti prego! Voglio che stia accanto a te e ti aiuti! E' solo per poco,poi verrai da me! Io non voglio che qualcuno ti faccia del male!- La sua espressione era così sinceramente angosciata che Saphiry non potè resistere. Sospirò ed abbassò lo sguardo:
-Va bene...-
Fengari s'illuminò:
-Non te ne pentirai!-Si voltò verso Kemuna e le fece cenno d'avvicinarsi:-Voglio,ora,Sorella,che tu controlli Saphiry,la aiuti a cacciare e la tieni d'occhio. Non permettere che le succeda nulla di male...-
Kemuna annuì con aria impassibile. Infine s'inchinò profondamente:
-Sia come volete,Figlio del Sole.-
Fengari piegò appena il capo,sorrise alle due ed arretrò:
-Mie buone amiche,ci incontreremo di nuovo. Ora è tempo per me di tornare ad aiutare ad indagare. E non è saggio da parte mia vagare da solo pei boschi. Arrivederci ad entrambe.-
Saphiry sibilò appena un 'a presto' fissando Kemuna con sospetto,mentre l'altra cercava a tutti i costi di evitare il suo sguardo. Fengari sparì nella nebbia. Saphiry sospirò guardando la Sentinella seduta. Il suo muso pareva scolpito nella pietra. Era duro,con tratti secchi,ma a suo modo piuttosto fine,e gli occhi grandi e liquidi,scuri.
?Ah,spero di non dovermi pentire di questo patto...?
Ma Saphiry mai se ne dovette pentire. Kemuna l'accompagnò sempre,nella caccia come nelle semplici passeggiate,controllandola ed aiutandola. La Sentinella si dimostrava inflessibile,acida,sarcastica,ma estremamente affidabile,forte e giusta. Saphiry capì presto che in lei aveva trovato un'ottima compagna,che le stava sempre a fianco,che non la lasciava,che la proteggeva e,anche se taceva quasi sempre,la giovane Zaffira cominciò ad affezionarsi a lei,ch'era già matura,e a cercare d'imparare qualcosa come i cuccioli fanno osservando la madre. Kemuna dal canto suo cercava di restare il più imparziale possibile per non farsi coinvolgere emotivamente,ma a sua volta cominciò a prendersi a cuore Saphiry,e a volte persino a giocare con lei rotolandosi nelle foglie. Durante la notte la giovane Zaffira dormiva sul solito ramo sul pino,mentre Kemuna per un poco stava a sorvegliarla,e non appena scendeva l'oscurità totale tornava alla propria tana. Al mattino Saphiry la trovava già seduta ai piedi dell'albero.
?Cosa vuoi fare,stamane?? Domandava regolarmente. La Zaffira cominciava cacciando,per poi trascinare Kemuna in lunghe passeggiate nel bosco,che fino a poco prima le erano state negate dalla sua stessa paura di morire,o a trovare Kilim e Keriah,che da poco aveva dato alla luce due bellissime lupacchiotte dal mantello castano. Una aveva la testa grigia e gli occhi verdi,la seconda,invece,era del tutto identica alla madre,ma aveva occhi azzurri e lucenti. Saphiry si rallegrava di vedere il fratellastro così felice.
?Andiamo??Era la domanda tipica che Kemuna poneva in tono acido e petulante quando si stancava di star seduta a guardare Saphiry parlare con Keriah e fare le moine ai cuccioli. Le due allora si ritiravano nella foresta e si sdraiavano nelle foglie a riposare,oppure proseguivano la loro passeggiata,si spostavano fino al Fiume dei Grizzly. Kemuna non era certo giocosa come Fengari,e si dimostrava spesso piuttosto passiva. Inizialmente persino parlare con lei era un'impresa ardua. Rispondeva con sarcasmo alle domande di Saphiry,e a volte le due,l'una acida,l'altra aggressiva,finivano per litigare. In quel caso,Kemuna,con un mugolio,si ritirava un poco nell'ombra con fare offeso,tenendo d'occhio la Zaffira. Nonostante le grandi differenze tra loro,Saphiry e la Kilea si affezionarono l'una all'altra,pur senza mostrarlo apertamente. Nessuna l'avrebbe mai ammesso,ma erano legate da una salda fiducia e una timida amicizia. I giorni passavano,gli alberi erano ormai del tutto spogli e l'aria andava facendosi sempre più fredda e pungente. Era pomeriggio,ma verso la fine dell'autunno già di pomeriggio scende l'oscurità. Il cielo era,infatti,di un color grigio estremamente scuro,non un raggio di luce fendeva le tenebre. Saphiry si rotolava allegramente nelle foglie sul terreno. Kemuna era sdraiata tranquillamente un un grande masso piatto e liscio lì accanto.
-Spiegami,perchè proprio questo punto della foresta?-Chiese Saphiry,balzando in un mucchio di foglie secchie e facendole volare ovunque. Rise. Kemuna sbuffò,ma in cuor suo anche lei era piuttosto divertita:
-Perchè qui passa il giro di ronda tra poco. Anche se fa buio possiam restare ancora un poco e...Ohi,hai sentito?- Balzò sulle quattro zampe accanto a Saphiry,ringhiando verso il nulla.
-No,no,che dovevo sentire?-Guaì la giovane,tremando di paura con la coda tra le zampe,ranicchiandosi.
?Morirò,morirò.?Temette.
-Che cos'hai sentito?-Chiese di nuovo.
-Ha sentito me...buon udito,Sentinella!-Disse la voce di un lupo adulto,maschio. Saphiry e Kemuna si girarono contemporaneamente e sempre contemporaneamente strillarono:
Sicariel era in piedi davanti a loro,il manto ritto,i muscoli guizzanti,gli occhi lucenti dai riflessi rossastri.
Prese a camminare lentamente attorno alle due con passo cadenzato. Saphiry era terrorizzata,schiacciata a terra dalla paura. Kemuna,non meno spaventata,le stava praticamente sopra,cercando di proteggerla con il suo stesso corpo. La tensione nell'aria si poteva fare a pezzi con una zampata:
-Vattene,Sicariel,lasciaci in pace!-Ringhiò Kemuna,cercando di mostrarsi audace.
Il Bianco non si fermò,ma lanciò un'occhiata beffarda alle due:
-?Sicariel? anche qui mi chiamate,eh? Beh,comunque non posso ubbidirti,piccola cagna! Sono qui per la zaffira! Togliti dalle zampe ed avrai salva la pelle,se ci tieni! Non mi fo remore ad ammazzare entrambi,ma perchè mai spargere sangue di coloro che,quando capiranno che sono dalla parte sbagliata,saranno miei seguaci? Vattene!-
Kemuna tremò violentemente ringhiando.
-Vai via,via...-Sussurrò Saphiry.-Salvati,almeno tu!-
Fengari svanì nella nebbia mentre Saphiry s'arrampicava agilmente sull'albero e s'accucciava sul suo ramo preferito lasciando penzolare nel vuoto le zampe anteriori e la coda folta. Iniziò silenziosamente a leccarsi il petto,riflettendo. Fengari le piaceva,l'aveva sempre saputo. Ma non aveva mai capito in quale misura.
?Non ci ho mai pensato. Certo che sarebbe bello. Eh,io e Fen che ce ne andiamo a spasso sempre assieme,senza che nessuno abbia nulla da ridire. Camminare parlando e giocare,correre. Anche io la voglio una vita normale. Una vita felice. Fen mi rende molto felice,si.? Sospirò e lasciò ricadere la testa sulle zampe anteriori guardando dall'alto gli alberi avvolti dalla nebbia bianca. Un vento lieve e freddo le scosse la criniera,sollevando alcune foglie dorate dal terreno e facendole roteare per poi posarle di nuovo e mandarle a mescolarsi con le altre. Saphiry inspirò profondamente. L'aria era carica d'umidità e odorosa di resina,d'Inverno che arrivava. Tremò lievemente e rimase ferma con gli occhi socchiusi.
?Chissà se io renderei felice lui...?
-Saphi,Saphi,scendi,son tornato!-
Saphiry alzò la testa e guardò in basso: Fengari era in piedi accanto ad una lupa dal mantello ramato e lucente.
?Oh,no...?
Lei scivolò agilmente giù dall'albero conficcando gli artigli argentati nella corteccia nera. Fengari le sorrise dolcemente e si fece da parte,mostrano alla Zaffira la giovane Kemuna,compagna di Fenrir. La Kilea aveva un'aria contrariata,ma taceva.
-Saphi,sarà lei a starti accanto! E' una delle migliori combattenti,e sapessi che udito! A saperla con te son molto più tranquillo.-
-LEI? Lei NO!- Ringhiò Saphiry rizzando il pelo. Kemuna non disse nulla ma fece una smorfia e piegò le orecchie. Fengari pareva mortificato:
-Ma come,perchè no? Ti prego Saphiry,lo so,so che non ti va a genio Fenrir e tutto il resto,ma...-Si allontanò dalla Sentinella in modo che solo la Zaffira potesse sentirlo:
-Ma lei è la migliore,te lo assicuro. Sa fare tutto,sa cacciare,è forte di muscoli e di zanne,sa lottare,è veloce,valorosa ed ubbidiente! Saphiry,ti prego! Voglio che stia accanto a te e ti aiuti! E' solo per poco,poi verrai da me! Io non voglio che qualcuno ti faccia del male!- La sua espressione era così sinceramente angosciata che Saphiry non potè resistere. Sospirò ed abbassò lo sguardo:
-Va bene...-
Fengari s'illuminò:
-Non te ne pentirai!-Si voltò verso Kemuna e le fece cenno d'avvicinarsi:-Voglio,ora,Sorella,che tu controlli Saphiry,la aiuti a cacciare e la tieni d'occhio. Non permettere che le succeda nulla di male...-
Kemuna annuì con aria impassibile. Infine s'inchinò profondamente:
-Sia come volete,Figlio del Sole.-
Fengari piegò appena il capo,sorrise alle due ed arretrò:
-Mie buone amiche,ci incontreremo di nuovo. Ora è tempo per me di tornare ad aiutare ad indagare. E non è saggio da parte mia vagare da solo pei boschi. Arrivederci ad entrambe.-
Saphiry sibilò appena un 'a presto' fissando Kemuna con sospetto,mentre l'altra cercava a tutti i costi di evitare il suo sguardo. Fengari sparì nella nebbia. Saphiry sospirò guardando la Sentinella seduta. Il suo muso pareva scolpito nella pietra. Era duro,con tratti secchi,ma a suo modo piuttosto fine,e gli occhi grandi e liquidi,scuri.
?Ah,spero di non dovermi pentire di questo patto...?
Ma Saphiry mai se ne dovette pentire. Kemuna l'accompagnò sempre,nella caccia come nelle semplici passeggiate,controllandola ed aiutandola. La Sentinella si dimostrava inflessibile,acida,sarcastica,ma estremamente affidabile,forte e giusta. Saphiry capì presto che in lei aveva trovato un'ottima compagna,che le stava sempre a fianco,che non la lasciava,che la proteggeva e,anche se taceva quasi sempre,la giovane Zaffira cominciò ad affezionarsi a lei,ch'era già matura,e a cercare d'imparare qualcosa come i cuccioli fanno osservando la madre. Kemuna dal canto suo cercava di restare il più imparziale possibile per non farsi coinvolgere emotivamente,ma a sua volta cominciò a prendersi a cuore Saphiry,e a volte persino a giocare con lei rotolandosi nelle foglie. Durante la notte la giovane Zaffira dormiva sul solito ramo sul pino,mentre Kemuna per un poco stava a sorvegliarla,e non appena scendeva l'oscurità totale tornava alla propria tana. Al mattino Saphiry la trovava già seduta ai piedi dell'albero.
?Cosa vuoi fare,stamane?? Domandava regolarmente. La Zaffira cominciava cacciando,per poi trascinare Kemuna in lunghe passeggiate nel bosco,che fino a poco prima le erano state negate dalla sua stessa paura di morire,o a trovare Kilim e Keriah,che da poco aveva dato alla luce due bellissime lupacchiotte dal mantello castano. Una aveva la testa grigia e gli occhi verdi,la seconda,invece,era del tutto identica alla madre,ma aveva occhi azzurri e lucenti. Saphiry si rallegrava di vedere il fratellastro così felice.
?Andiamo??Era la domanda tipica che Kemuna poneva in tono acido e petulante quando si stancava di star seduta a guardare Saphiry parlare con Keriah e fare le moine ai cuccioli. Le due allora si ritiravano nella foresta e si sdraiavano nelle foglie a riposare,oppure proseguivano la loro passeggiata,si spostavano fino al Fiume dei Grizzly. Kemuna non era certo giocosa come Fengari,e si dimostrava spesso piuttosto passiva. Inizialmente persino parlare con lei era un'impresa ardua. Rispondeva con sarcasmo alle domande di Saphiry,e a volte le due,l'una acida,l'altra aggressiva,finivano per litigare. In quel caso,Kemuna,con un mugolio,si ritirava un poco nell'ombra con fare offeso,tenendo d'occhio la Zaffira. Nonostante le grandi differenze tra loro,Saphiry e la Kilea si affezionarono l'una all'altra,pur senza mostrarlo apertamente. Nessuna l'avrebbe mai ammesso,ma erano legate da una salda fiducia e una timida amicizia. I giorni passavano,gli alberi erano ormai del tutto spogli e l'aria andava facendosi sempre più fredda e pungente. Era pomeriggio,ma verso la fine dell'autunno già di pomeriggio scende l'oscurità. Il cielo era,infatti,di un color grigio estremamente scuro,non un raggio di luce fendeva le tenebre. Saphiry si rotolava allegramente nelle foglie sul terreno. Kemuna era sdraiata tranquillamente un un grande masso piatto e liscio lì accanto.
-Spiegami,perchè proprio questo punto della foresta?-Chiese Saphiry,balzando in un mucchio di foglie secchie e facendole volare ovunque. Rise. Kemuna sbuffò,ma in cuor suo anche lei era piuttosto divertita:
-Perchè qui passa il giro di ronda tra poco. Anche se fa buio possiam restare ancora un poco e...Ohi,hai sentito?- Balzò sulle quattro zampe accanto a Saphiry,ringhiando verso il nulla.
-No,no,che dovevo sentire?-Guaì la giovane,tremando di paura con la coda tra le zampe,ranicchiandosi.
?Morirò,morirò.?Temette.
-Che cos'hai sentito?-Chiese di nuovo.
-Ha sentito me...buon udito,Sentinella!-Disse la voce di un lupo adulto,maschio. Saphiry e Kemuna si girarono contemporaneamente e sempre contemporaneamente strillarono:
Sicariel era in piedi davanti a loro,il manto ritto,i muscoli guizzanti,gli occhi lucenti dai riflessi rossastri.
Prese a camminare lentamente attorno alle due con passo cadenzato. Saphiry era terrorizzata,schiacciata a terra dalla paura. Kemuna,non meno spaventata,le stava praticamente sopra,cercando di proteggerla con il suo stesso corpo. La tensione nell'aria si poteva fare a pezzi con una zampata:
-Vattene,Sicariel,lasciaci in pace!-Ringhiò Kemuna,cercando di mostrarsi audace.
Il Bianco non si fermò,ma lanciò un'occhiata beffarda alle due:
-?Sicariel? anche qui mi chiamate,eh? Beh,comunque non posso ubbidirti,piccola cagna! Sono qui per la zaffira! Togliti dalle zampe ed avrai salva la pelle,se ci tieni! Non mi fo remore ad ammazzare entrambi,ma perchè mai spargere sangue di coloro che,quando capiranno che sono dalla parte sbagliata,saranno miei seguaci? Vattene!-
Kemuna tremò violentemente ringhiando.
-Vai via,via...-Sussurrò Saphiry.-Salvati,almeno tu!-
7w6, ESTP, Gryffindor, Chaotic Good, Outsider
We're just a step from fearless,
reach out for me, my dearest.
Don't you cry,
you don't know, you're almost near it
1w9, INTJ, Raverin, Neutral Good, A Good Dog
We're just a step from fearless,
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Don't you cry,
you don't know, you're almost near it
1w9, INTJ, Raverin, Neutral Good, A Good Dog
- Fede e Pyrrheus
- Daemian
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- Iscritto il: gio 24/gen/2008 21:14:00
- Località: Milano.
- Età: 29
IO-TI-AMMAZZO.
Dannazione, te ne vai a Londra e lasci la tua BELLISSIMA, STUPENDA, SENSAZIONALE storia cosi?
VOGLIO LO SCONTRO CON SICA, WAAAA! XD
Dannazione, te ne vai a Londra e lasci la tua BELLISSIMA, STUPENDA, SENSAZIONALE storia cosi?
VOGLIO LO SCONTRO CON SICA, WAAAA! XD
For a long time I was afraid to be who I am, because I was taught by my parents there’s something wrong with someone like me.
Something offensive, something you would avoid - maybe even pity. Something that you would never love.
[...] I was afraid of this parade because I wanted so badly to be a part of it.
So today I’m marching for that part of me that was much too afraid to march. And for all the people who can’t march. The people living lives like I did. Today I march to remember that I’m not just a me. I’m also a we.
And we march with pride.
-- Nomi Marks [about Gay Pride], Sense8
Something offensive, something you would avoid - maybe even pity. Something that you would never love.
[...] I was afraid of this parade because I wanted so badly to be a part of it.
So today I’m marching for that part of me that was much too afraid to march. And for all the people who can’t march. The people living lives like I did. Today I march to remember that I’m not just a me. I’m also a we.
And we march with pride.
-- Nomi Marks [about Gay Pride], Sense8
ammazzarla credo sarebbe controproducente...lyra 95 mitic ha scritto:IO-TI-AMMAZZO.
Dannazione, te ne vai a Londra e lasci la tua BELLISSIMA, STUPENDA, SENSAZIONALE storia cosi?
VOGLIO LO SCONTRO CON SICA, WAAAA! XD
pero` concordo... ci lasci proprio in un momento clou della storia con un "arrivederci alla prossima puntata"...