In questa discussione c'è un elemento da sottolineare. Noi possiamo sforzarci quanto vogliamo per trovare analogie tra patronus e daimon, ma il primo è un'entità immaginaria, cioè non possiede caratteristiche oggettive da comparare. Ciò che la fantasia crea è sempre indeterminato, in quanto, non essendoci riscontri concreti con la realtà, può essere tutto ed il contrario di tutto, a seconda dell'arbitrio dell'autore. La Rowling può affermare che il patronus nasca dall'anima, oppure considerarlo una proiezione della bacchetta, o ancora chiamare in causa la personificazione dell'amore, ovvero equipararlo ad una creatura eterea e mistica. Insomma, cosa sappiamo del patronus? Quali sono le sue caratteristiche definite, chiare, evidenti, suscettibili di comparazione? Quel poco che i libri offrono non basta per fare paragoni e comunque si tratterebbe di un paragone privo di solide basi. Quello che voglio dire è che possiamo sbizzarrirci nel dibattito, ma non giungeremo mai ad una risposta plausibile, perché tutto è plausibile nel regno dell'inesistente.