Teoria del Superdaimon

In questa sezione sono raccolti i frutti migliori della Comunità italiana del Daimonismo.
Ako e Eri
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Re: Teoria del Superdaimon

Messaggio da Ako e Eri » ven 03/dic/2010 21:24:14

Claudio-Olyandra ha scritto:Lo dice il fatto che tutti o quasi i daemian, al loro arrivo nel forum, hanno chiesto un'analisi inversa o hanno letto tutte quelle dirette, riconoscendo così l'utilità di quelle analisi per iniziare l'introspezione. E non mi risulta che tali daemian, dopo aver letto le analisi, si siano dichiarati insoddisfatti dei risultati ottenuti. Come già detto altrove, l'analisi è un po' come la chiave del quadro: avvia il motore, dà il là all'indagine esistenziale. Se la forma non rappresentasse la personalità, le analisi sarebbero carta straccia assolutamente inutile e nessuno le degnerebbe d'uno sguardo.
Non hai pensato che sono arrivati qui, hanno letto i "Pilastri" dove è ripetuto questo fatto della forma, magari nella presentazione si sono anche sentiti chiedere se il daimon è stabile e se vogliono fare un'analisi inversa, etc.? Un novizio, alla sua prima esperienza con il proprio daimon, che si ritrova sommerso di informazioni sulla forma, credi che si metta ad analizzare criticamente la funzione di essa? Prima di dedicarsi a riflessioni di questo tipo penso che più o meno tutti cerchino di consolidare il legame con il proprio daimon, e naturalmente ci potrebbe essere la paura di non essere presi sul serio perché "nuovi", oppure -e con questo non desidero assolutamente scatenare polemiche- per i motivi espressi in "Comunità degradata: cause e rimedi" (in particolare, a pagina 11, avevo riportato parecchi esempi ^^).
Claudio-Olyandra ha scritto:Non sapevi cosa significasse, ma evidentemente il tuo daimon considerava quella forma il giusto simbolo del tuo modo di essere. Non credo che tu abbia scoperto il carattere del corvo solo dopo l'iscrizione al forum, o no? Ne eri già a conoscenza, secondo me, perciò Antares ha colto l'associazione fra il comportamento dei corvi ed il tuo
Eppure Raven ha detto di non conoscere il comportamento dei corvi, all'epoca. E ora... dato che si parla di loro, sentiamo cos'hanno da dire i nostri daimon, no?

*Finalmente. E' ridicolo discutere di noi senza lasciarci parlare, eh? Il tuo daimon considerava questo, il daimon sceglie quell'altro, discutine con il tuo daimon... spero che qualcuno ne abbia parlato con lui/lei, almeno.
Ho quasi sempre scelto io la forma con cui farmi visualizzare o proiettare da Ako e ho sempre scelto in base al momento. Alcune volte le serviva potersi vedere e riconoscere in qualcosa e allora le chiedevo di fare un'analisi inversa o di leggere le dirette, per poterne scegliere una che potessimo ricondurre al suo carattere. Ora le serve di più essere rasserenata e scelgo forme in base a questo, oppure equilibrata, e allora prediligo assumere l'aspetto di un animale che lei sente estremamente distante da sé. Non ho mai seguito una regola fissa, mi sono sempre regolata sul momento e l'ho sempre considerato un espediente per farmi ascoltare di più, come se le fossi in qualche modo più vicina. Non è mai stato qualcosa di troppo ragionato, comunque, è quasi automatico.
Ma ora voglio farvi una domanda. Come possono la forma o il sesso essere una nostra (inteso come dei daimon) caratteristica intrinseca se noi non siamo entità materiali? La forma può esserlo, se siete voi a dover cercare le informazioni e se dipende dalle analisi che sono state fatte? Il sesso può esserlo, se la nostra forma, come credo io, non è per forza lo specchio del vostro carattere? E per quanto riguarda il sesso, ancora, come si fa quando un daimon è "instabile" (anche se sull'instabilità non sono d'accordo) o quando non c'è dimorfismo sessuale, sempre dando per buona quella teoria? Hanno veramente senso, o sono piuttosto degli espedienti per favorire la comunicazione e farci sentire più vicini, quasi una cosa sola, come effettivamente siamo?
Ho parlato di "noi" e di "voi" come se ci fosse una demarcazione netta, e come sembra esserci qui: "voi" discutete su di "noi", "noi" qui sul forum non interveniamo. Eppure siamo la stessa cosa, c'è chi è più scisso e chi lo è di meno, ma non c'è "voi" e "noi", solo "noi". Parliamone tutti insieme, fate sentire anche le "nostre" voci, che alla fine sono semplicemente un'aggiunta alle "vostre"... altrimenti non si arriverà mai da nessuna parte e il famoso "l'uomo è il daimon e il daimon è l'uomo" andrà a farsi friggere.*
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Re: Teoria del Superdaimon

Messaggio da Claudio-Olyandra » ven 03/dic/2010 21:43:45

Raven & Antares ha scritto:Scusa, cosa vuol dire? Che tra un topic e l'altro puoi cambiare il punto di vista?
La citazione era voluta, visto che hai scritto praticamente la stessa cosa in questa teoria e nella domanda sulle Forme Animali del daimon ;)

Comunque, in un altro topic avevi chiaramente detto che bene e male non sono soggettivi. Ora te ne esci con la posizione contraria. Ti stai contraddicendo.
Ora ho scritto: <L'etica studia il bene ed il male e cerca i criteri per distinguerli: evidentemente, non può accettare criteri contingenti e soggettivi (altrimenti non ci sarebbe spazio per nessuno studio!), ma tende all'oggettivo e all'universale, senza poterlo raggiungere, a causa dell'imperfezione e della finitudine umana.> Dove sarebbe la contraddizione? L'etica cerca il criterio universale, si lancia in quella direzione, ottenendo criteri che, se non sono universali, quantomeno sono generali, valevoli per tutta l'umanità in una data epoca. Cosa credi che ci sia alla base delle varie convenzioni internazionali sui diritti dell'uomo, se non una precisa visione etica? :)
Raven & Antares ha scritto:Non voglio ritirare fuori una vecchia discussione irrisolta, che scatena parecchia polemica ogni volta che viene citata, ma la motivazione per cui nessuno si è espresso ai tempi l'ho detto e ridetto nel topic di "Comunità Degradata". Se mi hai dato ascolto al tempo, dovresti conoscerne di conseguenza il motivo.
Tutto ciò è spiegato dal fatto che, guarda caso, tutti quanti stanno venendo a galla con le loro idee e, sempre a caso, non c'è ancora nessuna risposta positiva al sondaggio.
Che tutti i daemian o quasi abbiano sfruttato le analisi è un fatto. Che l'abbiano fatto perché messi in soggezione da me o da altri è una mera congettura, alla quale, peraltro, non credo proprio. Troppo facile dire: "Eh, nessuno ha espresso posizioni contrarie perché erano tutti in soggezione, ma in realtà la pensano tutti come me". Voglio sentirlo dalla bocca dei singoli daemian, se permetti. :roll: E, poi, tu manco c'eri nel 2008 e nella prima metà del 2009, perciò che ne sai di cosa facevano i daemian in quel periodo, scusa? Che ne sai del valore che attribuivano alle analisi? :) Comunque, il sondaggio è viziato dal fatto che siamo sempre i soliti quattro gatti a discutere e, in ogni caso, non può cancellare tre anni di fatti concreti, i cui sviluppi sono alla luce del sole: analisi progressivamente in aumento (e non per opera mia!), maggiore cura nello scriverle, coordinamento dei doppioni etc. Tutto questo è storia, il resto sono solo ipotesi. ;)
Raven & Antares ha scritto:La domanda rimane comunque: perchè il daimon DEVE rappresentare la personalità del daemian?
Deve? Non deve proprio nulla. Tu e Antares potete concordare una forma qualunque, che piace a voi due: nessuno vi metterà sotto processo per questa vostra decisione. ;) La maggioranza dei daemian, se non oggi almeno in passato, condivide l'idea della forma come simbolo della personalità, ma non è un "dovere". :)
Ako-Aris ha scritto:Non hai pensato che sono arrivati qui, hanno letto i "Pilastri" dove è ripetuto questo fatto della forma, magari nella presentazione si sono anche sentiti chiedere se il daimon è stabile e se vogliono fare un'analisi inversa, etc.? Un novizio, alla sua prima esperienza con il proprio daimon, che si ritrova sommerso di informazioni sulla forma, credi che si metta ad analizzare criticamente la funzione di essa? Prima di dedicarsi a riflessioni di questo tipo penso che più o meno tutti cerchino di consolidare il legame con il proprio daimon, e naturalmente ci potrebbe essere la paura di non essere presi sul serio perché "nuovi", oppure -e con questo non desidero assolutamente scatenare polemiche- per i motivi espressi in "Comunità degradata: cause e rimedi" (in particolare, a pagina 11, avevo riportato parecchi esempi ^^).
Il pregiudizio è duro da estirpare, eh? :roll: I Pilastri sono stati scritti all'inizio del 2010, ma tutti sfruttavano le analisi già nel 2009 e nel 2008, anche prima che io arrivassi. Per favore, piantiamola con questa buffonata del condizionamento globale, che non sta proprio in piedi, neppure da un punto di vista strettamente cronologico. :roll:
Ako-Aris ha scritto:Come possono la forma o il sesso essere una nostra (inteso come dei daimon) caratteristica intrinseca se noi non siamo entità materiali?
La forma ed il sesso NON sono caratteristiche intrinseche ai daimon: sono metafore condizionate dalla cultura zoologica ed etologia vigente in una cerca epoca. È chiaro che nel Medioevo la forma di gatto avrebbe avuto ben altro significato, per via delle superstizioni che lo circondavano. ;)
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Re: Teoria del Superdaimon

Messaggio da Ako e Eri » ven 03/dic/2010 22:05:52

"L'uomo può visualizzare e proiettare il proprio daimon, il quale possiede una forma, variabile o fissa, che rappresenta simbolicamente il carattere di lui."
Titolo di uno dei paragrafi dei "Pilastri", anche nel resto si parla della forma e del sesso come se fossero caratteristiche che i daimon hanno a priori. E' un'opinione che abbiamo anche letto spesso in giro per il forum, e cosa può pensare un novizio se gli si chiede "Il tuo daimon che forma ha? E' stabile? Vuoi fare un'analisi inversa?"? :roll:
Ok, prima del 2010 i "Pilastri" non c'erano, ma c'erano il sito e l'articolo su wikipedia. Ti sembra poco?
Claudio-Olyandra ha scritto:Deve? Non deve proprio nulla. Tu e Antares potete concordare una forma qualunque, che piace a voi due: nessuno vi metterà sotto processo per questa vostra decisione. La maggioranza dei daemian, se non oggi almeno in passato, condivide l'idea della forma come simbolo della personalità, ma non è un "dovere"
Vedasi il titoletto che abbiamo riportato in cima al mio messaggio. Non c'è scritto "può rappresentare", "può avere una forma" o simili. E' come se fosse una certezza, qualcosa di universale, ma da quanto è emerso non sembra sia così.

*E, per inciso, la forma è qualcosa di troppo complesso per essere veramente spiegato. Vi -ci- conosciamo, ma da qui a trasferire automaticamente le caratteristiche ad un animale ce ne passa. E di rappresentare il carattere con un animale spesso se ne può fare a meno, ci sono altri modi che qualcuno può preferire. Penso dipenda dalle preferenze, insomma.*
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Re: Teoria del Superdaimon

Messaggio da Eley&Me' » ven 03/dic/2010 22:27:36

Ako-Aris ha scritto:
Claudio-Olyandra ha scritto: *Finalmente. E' ridicolo discutere di noi senza lasciarci parlare, eh? Il tuo daimon considerava questo, il daimon sceglie quell'altro, discutine con il tuo daimon... spero che qualcuno ne abbia parlato con lui/lei, almeno.
Ho quasi sempre scelto io la forma con cui farmi visualizzare o proiettare da Ako e ho sempre scelto in base al momento. Alcune volte le serviva potersi vedere e riconoscere in qualcosa e allora le chiedevo di fare un'analisi inversa o di leggere le dirette, per poterne scegliere una che potessimo ricondurre al suo carattere. Ora le serve di più essere rasserenata e scelgo forme in base a questo, oppure equilibrata, e allora prediligo assumere l'aspetto di un animale che lei sente estremamente distante da sé. Non ho mai seguito una regola fissa, mi sono sempre regolata sul momento e l'ho sempre considerato un espediente per farmi ascoltare di più, come se le fossi in qualche modo più vicina. Non è mai stato qualcosa di troppo ragionato, comunque, è quasi automatico.
Ma ora voglio farvi una domanda. Come possono la forma o il sesso essere una nostra (inteso come dei daimon) caratteristica intrinseca se noi non siamo entità materiali? La forma può esserlo, se siete voi a dover cercare le informazioni e se dipende dalle analisi che sono state fatte? Il sesso può esserlo, se la nostra forma, come credo io, non è per forza lo specchio del vostro carattere? E per quanto riguarda il sesso, ancora, come si fa quando un daimon è "instabile" (anche se sull'instabilità non sono d'accordo) o quando non c'è dimorfismo sessuale, sempre dando per buona quella teoria? Hanno veramente senso, o sono piuttosto degli espedienti per favorire la comunicazione e farci sentire più vicini, quasi una cosa sola, come effettivamente siamo?
Ho parlato di "noi" e di "voi" come se ci fosse una demarcazione netta, e come sembra esserci qui: "voi" discutete su di "noi", "noi" qui sul forum non interveniamo. Eppure siamo la stessa cosa, c'è chi è più scisso e chi lo è di meno, ma non c'è "voi" e "noi", solo "noi". Parliamone tutti insieme, fate sentire anche le "nostre" voci, che alla fine sono semplicemente un'aggiunta alle "vostre"... altrimenti non si arriverà mai da nessuna parte e il famoso "l'uomo è il daimon e il daimon è l'uomo" andrà a farsi friggere.*
Oh finalmente qualcuno ci fa prender parola! Non ci ho mai pensato a riguardo...non mi sono mai fatto molte domande perchè tutto ciò che volevo era essere in armonia con lei(sarei io). Ma adesso con un attimo di aiuto vorrei provare a rispondere a tutti i quesiti che hai presentato.

Forma e sesso: La forma l'ho sempre decisa insieme a lei, non ho mai scelto per conto mio così come lei non ha mai fatto solo di testa sua...Di solito la forma dipende dal "mood" generale della sua vita, tutto ciò che sono stato
(in quanto a forma) lo sono stato perchè leggendo delle analisi ci siamo accorti di qualcosa...che l'immedesimazione in quella forma era perfetta, ci completava.Una scarica di adrenalina ci prendeva entrambi, è come incontrare l'anima gemella.
Il sesso...mmhhh...uff non è facile.Beh non ho mai pensato di essere femmina
(per ora), questo perchè il mio essere maschio mette in evidenza delle caratteristiche del suo carattere che potrebbero essere riconducibili più ad un maschio che ad una femmina XD (non scriverò quali perchè mi sembra giusto che siano fatti miei).Questo a prescindere dal mio cambiar forma qua e là...alcune cose di una personalità non cambiano, non si può nascere tondi e morire quadrati, ci sono sempre delle colonne portanti che rimangono salde di forma in forma...almeno per me è così non so voi.Probabilmete il sesso non è nemmeno così fondamentale come caratteristica...io penso sia necessario solo in caso esso possa dimostrare qualcosa del suo carattere poichè particolarmente evidente, ma nel caso non ci fossero delle motivazioni non vedo perchè un daimon debba avere un sesso.I veri problemi sono altri...
Non credo in delle regole universali che possano spiegare il nostro comportamento
(intende dei daimon), io ho sempre voluto comportarmi in un certo modo solo perchè so che è quello adatto per LEI, se un altro daimon si comporta diversamente non me ne frega niente.
Se posso essere sincero, riguardo di nuovo alla forma, non credo ci debba essere per forza una forma per tutto il tempo nella vita di un duo
(daimon-daemian intende), a volte è superficiale...perchè si è così confusi da voler solo attendere che le acque si calmino, poi si penserà.
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Re: Teoria del Superdaimon

Messaggio da Claudio-Olyandra » ven 03/dic/2010 22:31:12

Ako-Aris ha scritto:"L'uomo può visualizzare e proiettare il proprio daimon, il quale possiede una forma, variabile o fissa, che rappresenta simbolicamente il carattere di lui."
Titolo di uno dei paragrafi dei "Pilastri", anche nel resto si parla della forma e del sesso come se fossero caratteristiche che i daimon hanno a priori. E' un'opinione che abbiamo anche letto spesso in giro per il forum, e cosa può pensare un novizio se gli si chiede "Il tuo daimon che forma ha? E' stabile? Vuoi fare un'analisi inversa?"? :roll:
Ok, prima del 2010 i "Pilastri" non c'erano, ma c'erano il sito e l'articolo su wikipedia. Ti sembra poco?
Il sito di Lux era molto generico: conteneva paragrafetti minuscoli e ben poca speculazione teoretica: giovava più ai primi passi che a quelli successivi. ;) Il primo articolo di Wikipedia conteneva un'introduzione storica e poi tre citazioni (una mia, una di Lux e una di Azrahel), estrapolate dai topic senza nessuna coesione globale. Non aveva nulla a che fare col testo che conosci, quello riportato nei Pilastri. :roll:
Ako-Aris ha scritto:Vedasi il titoletto che abbiamo riportato in cima al mio messaggio. Non c'è scritto "può rappresentare", "può avere una forma" o simili. E' come se fosse una certezza, qualcosa di universale, ma da quanto è emerso non sembra sia così.
Non qualcosa di universale, ma di generalmente riconosciuto, almeno quando furono scritti. ;)
Ako-Aris ha scritto:*E, per inciso, la forma è qualcosa di troppo complesso per essere veramente spiegato. Vi -ci- conosciamo, ma da qui a trasferire automaticamente le caratteristiche ad un animale ce ne passa. E di rappresentare il carattere con un animale spesso se ne può fare a meno, ci sono altri modi che qualcuno può preferire. Penso dipenda dalle preferenze, insomma.*
Cos'è che vado dicendo da due giorni a questa parte? Le analisi servono come avviamento dell'introspezione: non sono il punto d'arrivo! Ovvio che la forma è una questione complessa! Ci mancherebbe altro che il Daimonismo si riducesse al fatto di scoprire la forma animale appropriata! Nessuno l'ha mai pensato! ;) Ciò non toglie, però, il vantaggio e l'utilità pratica di instradare il cammino interiore, tutto personale, per mezzo delle analisi. ;)
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Re: Teoria del Superdaimon

Messaggio da Ako e Eri » sab 04/dic/2010 10:51:57

Claudio-Olyandra ha scritto:Non qualcosa di universale, ma di generalmente riconosciuto, almeno quando furono scritti.
Questo è il testo dei "Pilastri" che concerne la forma, che si commenta da solo ._.
3) "L'uomo può visualizzare e proiettare il proprio daimon, il quale possiede una forma, variabile o fissa, che rappresenta simbolicamente il carattere di lui."
Malgrado il daimon sia incorporeo, l'uomo può "vederlo", prevalentemente sotto forma di animale. Tale forma è nettamente predominante perché consente una più rigorosa identificazione del carattere della persona, ma non mancano daemian capaci di "vedere" il proprio daimon in forma mitologica o, addirittura, umana, benché la comunità sia solitamente cauta nel dar credito a queste asserzioni, che potrebbero essere frutto di una fantasia troppo fervida. Non si tratta ovviamente di una visione fisica, come se il daimon fosse materialmente presente nelle vicinanze, ma di un artificio della mente mediante il quale egli assume una forma intellegibile ben precisa. Si parla di "visualizzazione" quando la sagoma del daimon è percepita ad occhi chiusi, su sfondo nero; si predilige invece il termine "proiezione" quando l'effigie del daimon si sovrappone, come una specie di patina diafana, alle immagini percepite dall'occhio. Nonostante le due esperienze "visive" siano distinte, è alquanto diffusa, specie nella comunità italiana, la prassi impropria di usare il termine "visualizzazione" per designare indifferentemente sia la visualizzazione vera e propria sia la proiezione. Queste pratiche sono notevolmente difficili e non tutti i daemian sono in grado di padroneggiarle: occorrono elasticità mentale ed immaginazione visiva, oltre che una discreta conoscenza di se stessi e del comportamento tipico dell'animale del quale il daimon ha assunto la forma. Alcuni daemian (principalmente disegnatori, scrittori e poeti) riescono addirittura a vedere il daimon in movimento, altri invece non sono neppure capaci di scorgerne il profilo. La forma del daimon esprime simbolicamente la personalità dell'uomo: a ciascuna specie animale corrisponde un preciso carattere e viceversa. Questo non significa, naturalmente, che i daimon siano animali. Gli analisti sono daemian appassionati di zoologia ed etologia che riescono a compiere queste associazioni fra caratteri e forme: in particolare, l'"analisi diretta" deduce il carattere dalla forma (per es., un daimon in forma di gatto esprime una natura solitaria, indipendente, emotivamente fredda etc.), mentre l'"analisi inversa" tenta di indurre la forma dal carattere (ad es., che forma avrà il daimon di una persona solitaria, indipendente, emotivamente fredda etc.?). Per raccogliere le informazioni utili ai fini dell'analisi inversa, è consuetudine sottoporre all'interessato un preciso questionario, al quale bisogna rispondere, per ottenere risultati soddisfacenti, in modo quanto più possibile esauriente. Questo lavoro è assai prezioso, però ciascuno resta il vero analista di se stesso: anche con una grande buona volontà, è possibile che alcune risposte non siano del tutto sincere e, in ogni caso, nessuno può pretendere di conoscere una persona più di quanto questa conosca se stessa. Le analisi, dunque, sono meramente orientative. Il daimon ha comunemente sesso opposto rispetto a quello dell'uomo (ma non sono infrequenti le eccezioni) e, in proposito, va divelto il pregiudizio che l'uguaglianza di genere sia indice di omosessualità: il sesso del daimon non è altro che una componente della forma che fornisce dati aggiuntivi sul carattere dell'uomo (ad es., il pavone maschio è esibizionista, quello femmina schivo). La forma del daimon è notoriamente variabile durante la crescita (ciò esprime la mutevolezza del carattere del bambino e dell'adolescente), per poi stabilizzarsi con la maturità, quando il carattere ha assunto una propria fisionomia definita. Per quanto sia allettante pensarlo - e l'opera fantasy di QOM spinge a crederlo -, la stabilizzazione non ha nulla a che vedere con la pubertà, d'altronde sarebbe assai eccentrico sostenere che le fattezze caratteriali di un dodicenne rimarranno identiche a trenta o quarant'anni. Una forma stabile può mutare in caso di eventi traumatici od altri profondi sconvolgimenti, non necessariamente negativi, e sono frequenti le false stabilizzazioni: un daemian crede che il suo daimon si sia stabilizzato (lo visualizza/proietta sempre in quella forma), per poi scoprire di essersi sbagliato. Di norma, si richiede una costanza di forma di almeno un mese ininterrotto, prima di ventilare l'ipotesi della forma fissa.
Claudio-Olyandra ha scritto:Il sito di Lux era molto generico: conteneva paragrafetti minuscoli e ben poca speculazione teoretica: giovava più ai primi passi che a quelli successivi. Il primo articolo di Wikipedia conteneva un'introduzione storica e poi tre citazioni (una mia, una di Lux e una di Azrahel), estrapolate dai topic senza nessuna coesione globale. Non aveva nulla a che fare col testo che conosci, quello riportato nei Pilastri.
Il sito di Lux lo ricordo, e della forma si parlava, dava ancora meno spazio dei testi attuali ad interpretazioni diverse. Dell'articolo su Wikipedia non ricordo moltissimo, ma rimandava al sito. Inoltre, è ovvio che le opinioni della maggioranza tendano a dare meno visibilità a quelle meno diffuse, quindi un "novizio" (che brutto termine XD) non verrà quasi mai a contatto con teorie differenti. Anni fa il movimento italiano era ai suoi primi passi, tutti si affidavano a Lux, tutti chiedevano il suo parere e quello dei "veterani". Si è basato tutto su quello. Poi è arrivata un po' di autonomia, teoricamente, ma chi arriva spesso si affida quasi ciecamente a chi è qui da più tempo, è perfettamente normale. E adesso che le cose stanno cominciando a smuoversi, ci sono quei "Pilastri" che si commentano da soli ._. "Generalmente non vengono messi in discussione", uno potrebbe anche capire "Non metteteli in discussione, sembrereste solo voler fare i diversi" ._.
Claudio-Olyandra ha scritto:Cos'è che vado dicendo da due giorni a questa parte? Le analisi servono come avviamento dell'introspezione: non sono il punto d'arrivo!
Ricopio quello che ho scritto anche nell'altro topic, dato che il discorso è lo stesso ^^
Non vedo come la forma potrebbe essere il punti partenza per scoprire la propria personalità, semmai una tappa intermedia -di cui si può anche fare a meno- per giungere a riflessioni sempre più profonde: per rispondere al questionario dell'analisi inversa e per riconoscersi in un'analisi diretta bisogna già avere una buona conoscenza di sé stessi. Se noi decidiamo di utilizzare solo quella forma, ben venga, ma non è -come abbiamo tutti fatto notare più volte- esente da fallacie.
La differenza tra la concezione della forma come rappresentazione della personalità dell'umano e quella secondo cui essa è un modo per rispondere alle esigenze del daemian è che, nel secondo caso, non abbiamo bisogno di analisi, ma solo di una scelta istintiva. Penso che questo sia un buon punto di partenza per l'introspezione: se mi sento a mio agio con una forma e la scelgo istintivamente, mi chiedo perché, che sensazioni mi evoca, che ricordi mi riporta alla mente, a quali mie necessità risponde. Io ho imparato a fare così e devo dire che mi ha giovato parecchio :D
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Re: Teoria del Superdaimon

Messaggio da Raven & Antares » sab 04/dic/2010 13:53:41

Scusate il ritardo, ma volevo scambiare anche io quattro parole.
Non ho una capacità di linguaggio molto complessa, motivo per cui Raven riempirà le mie lacune.
Io non sono un traduttore comportamentale, ma faccio del mio meglio per spiegare a questa qui come vanno le cose dentro di lei. Lo spiego attraverso immagini, pensieri, sicuramente non attraverso una forma animale. E poi, la fase di "io non so chi sono" l'ha superata già da un po'. Ora si sta concentrando sul "cosa devo fare" e sul "perchè".
Non ho mai capito il perchè delle analisi, e l'ho sempre fatto presente a lei, anche se sapevo che non ne avrebbe parlato visto che riteneva, in quel modo, di andare contro al movimento. Ma a mio parere, quello che sta facendo adesso è venire INcontro al daimonismo. Aveva bisogno di una strigliata questa idea filosofica, troppo sicura di sè, e finalmente gliela stiamo dando tutti insieme.
Non ho altro da aggiungere, se non che la cosa più importante è esprimersi e confrontarsi tutti insieme, per mettersi in discussione, migliorarsi, ma soprattutto puntare in alto.
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Re: Teoria del Superdaimon

Messaggio da Claudio-Olyandra » sab 04/dic/2010 19:48:52

Ako-Aris ha scritto:Il sito di Lux lo ricordo, e della forma si parlava, dava ancora meno spazio dei testi attuali ad interpretazioni diverse. Dell'articolo su Wikipedia non ricordo moltissimo, ma rimandava al sito. Inoltre, è ovvio che le opinioni della maggioranza tendano a dare meno visibilità a quelle meno diffuse, quindi un "novizio" (che brutto termine XD) non verrà quasi mai a contatto con teorie differenti. Anni fa il movimento italiano era ai suoi primi passi, tutti si affidavano a Lux, tutti chiedevano il suo parere e quello dei "veterani". Si è basato tutto su quello. Poi è arrivata un po' di autonomia, teoricamente, ma chi arriva spesso si affida quasi ciecamente a chi è qui da più tempo, è perfettamente normale. E adesso che le cose stanno cominciando a smuoversi, ci sono quei "Pilastri" che si commentano da soli ._. "Generalmente non vengono messi in discussione", uno potrebbe anche capire "Non metteteli in discussione, sembrereste solo voler fare i diversi" ._.
Commetti un errore di prospettiva storica: ai tempi di Lux, anzi fino a un paio di mesi fa, NON c'erano interpretazioni diverse: non escludo che qualcuno avesse delle riserve mentali, ma sul forum nulla lasciava trasparire delle così forti perplessità sulla forma del daimon. ;) Quando furono scritti quei Pilastri, l'associazione forma-personalità era pressoché unanimenente riconosciuta. La frase che hai citato non è un'intimazione a lasciare immutata la situazione attuale, pena l'ira degli dèi, ma una mera constatazione della tendenza a non confutare talune questioni dottrinali, tendenza effettivamente manifestatasi fino a due mesi fa, come già detto. Inoltre, subito dopo sta scritto che talvolta i principi considerati più intoccabili vengono messi in discussione, perciò mi sembra chiaro che nulla è saldato al suolo con colonne di cemento armato. ;)
Ako-Aris ha scritto:Ricopio quello che ho scritto anche nell'altro topic, dato che il discorso è lo stesso ^^
Non vedo come la forma potrebbe essere il punti partenza per scoprire la propria personalità, semmai una tappa intermedia -di cui si può anche fare a meno- per giungere a riflessioni sempre più profonde: per rispondere al questionario dell'analisi inversa e per riconoscersi in un'analisi diretta bisogna già avere una buona conoscenza di sé stessi. Se noi decidiamo di utilizzare solo quella forma, ben venga, ma non è -come abbiamo tutti fatto notare più volte- esente da fallacie.
La differenza tra la concezione della forma come rappresentazione della personalità dell'umano e quella secondo cui essa è un modo per rispondere alle esigenze del daemian è che, nel secondo caso, non abbiamo bisogno di analisi, ma solo di una scelta istintiva. Penso che questo sia un buon punto di partenza per l'introspezione: se mi sento a mio agio con una forma e la scelgo istintivamente, mi chiedo perché, che sensazioni mi evoca, che ricordi mi riporta alla mente, a quali mie necessità risponde. Io ho imparato a fare così e devo dire che mi ha giovato parecchio :D
Tanto di cappello se tu hai intrapreso un cammino individuale senza aver bisogno delle analisi, ma faremmo un torto al Daimonismo, se lo trasformassimo in un movimento elitario, per i pochi eletti capaci di cavarsela da soli: ritengo appropriato conservare ed ampliare l'archivio delle analisi per tutti coloro i quali hanno trovato, trovano e troveranno una base d'appoggio in quelle associazioni caratteriali. :)
Raven & Antares ha scritto:Scusate il ritardo, ma volevo scambiare anche io quattro parole.
Non ho una capacità di linguaggio molto complessa, motivo per cui Raven riempirà le mie lacune.
Io non sono un traduttore comportamentale, ma faccio del mio meglio per spiegare a questa qui come vanno le cose dentro di lei. Lo spiego attraverso immagini, pensieri, sicuramente non attraverso una forma animale. E poi, la fase di "io non so chi sono" l'ha superata già da un po'. Ora si sta concentrando sul "cosa devo fare" e sul "perchè".
Non ho mai capito il perchè delle analisi, e l'ho sempre fatto presente a lei, anche se sapevo che non ne avrebbe parlato visto che riteneva, in quel modo, di andare contro al movimento. Ma a mio parere, quello che sta facendo adesso è venire INcontro al daimonismo. Aveva bisogno di una strigliata questa idea filosofica, troppo sicura di sè, e finalmente gliela stiamo dando tutti insieme.
Non ho altro da aggiungere, se non che la cosa più importante è esprimersi e confrontarsi tutti insieme, per mettersi in discussione, migliorarsi, ma soprattutto puntare in alto.
Hai detto giusto: avete superato la fase "io non so chi sono", questo significa che ci siete comunque passati. ;) Il vostro rapporto è giunto ad una tappa più avanzata, quella in cui si discute del senso della vita, del perché e del cosa fare. Lodevolissimo! Il Daimonismo è una filosofia che persegue la piena consapevolezza, la libertà, la felicità esistenziale, quindi è naturale procedere oltre, dopo i tentennamenti iniziali, tuttavia qui non discutiamo del nostro cammino personale, ma di un tesoro (le analisi) che può giovare a molte persone inesperte, insicure, titubanti e bisognose di una spintarella nella retta via, perciò non c'è ragione di cestinarlo senza complimenti, sol perché non serve più ai daemian più esperti. Come ha già detto Claudio ad Elga, ci sarà sempre qualcuno in cerca di appigli da cui partire e noi non siamo nessuno per privarlo di questi validi strumenti. Che restino lì, dunque, a beneficio di quanti volessero usufruirne. Non vorrei che, come spesso accade nella storia umana, si passasse da un estremo all'altro, dall'unanime stima per le analisi ad una generale noncuranza per le stesse: l'equilibrio è sovente la strada della saggezza. :)
Daimon uniuscuiusque humanitatis caput et fundamentum est semperque esto!

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Re: Teoria del Superdaimon

Messaggio da Eley&Me' » sab 04/dic/2010 20:10:42

Vorrei dire che ai tempi di lux non c'era una vera e propria ricerca filosofica su questo forum, si è sviluppata molto di più solo ultimamente...Prima nessuno dubitava sulla validità della forma, o meglio nessuno faceva una discussione filosofica a riguardo.Ma io non ci vedo niente di male in questo processo che ha avuto il forum, come un bambino che viene battezzato/circonciso/etc in tenera età e poi da adolescente comincia a chiedersi "ma io sono daccordo?"...Siamo cresciuti mentalmente e il livello delle discussioni è più alto di prima...Non so voi, ma a me sembra una cosa positiva.
Anche perchè in piccola scala questo processo è avvenuto per ogni daemian...dapprima uno arriva, crede davvero in ciò che legge dei pilastri e non trova siano cavolate quelle dette, dopo un po' di tempo di riflessione con se stesso mette in discussione ciò che prima riteneva valido.
Siamo tutti "cresciuti" filosoficamente.
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Claudio-Olyandra
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Re: Teoria del Superdaimon

Messaggio da Claudio-Olyandra » sab 04/dic/2010 20:16:08

Eley&Me' ha scritto:Vorrei dire che ai tempi di lux non c'era una vera e propria ricerca filosofica su questo forum, si è sviluppata molto di più solo ultimamente...Prima nessuno dubitava sulla validità della forma, o meglio nessuno faceva una discussione filosofica a riguardo.Ma io non ci vedo niente di male in questo processo che ha avuto il forum, come un bambino che viene battezzato/circonciso/etc in tenera età e poi da adolescente comincia a chiedersi "ma io sono daccordo?"...Siamo cresciuti mentalmente e il livello delle discussioni è più alto di prima...Non so voi, ma a me sembra una cosa positiva.
Anche perchè in piccola scala questo processo è avvenuto per ogni daemian...dapprima uno arriva, crede davvero in ciò che legge dei pilastri e non trova siano cavolate quelle dette, dopo un po' di tempo di riflessione con se stesso mette in discussione ciò che prima riteneva valido.
Siamo tutti "cresciuti" filosoficamente.
Mi piacerebbe tanto poter sottoscrivere in pieno queste parole, però c'è un nodo maledetto che non me lo consente: questo processo sta avvenendo per quei pochi che ci confrontiamo nei topic, mentre la stragrande maggioranza dei daemian o è all'oscuro di quest'occasione di crescita dottrinale oppure se ne disinteressa deliberatamente. Vorrei, ecco, che ci fossero più voci, vorrei un dibattito più collegiale, più ampio, più comunitario. :|
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