A Nastka, alla Fra’, a N. Gin e a Marcus, e anche a tutti gli altri.
Anche se i nomi sono diversi, anche se ormai se ne sono andati tutti, qualcuno per sempre.
Perché mi hanno fatta crescere, forse troppo in fretta, insegnandomi a vivere.
E, soprattutto, perché mi hanno fatta sentire a casa.
***
Cosa sto facendo?
Una domanda che ti riecheggia nella mente da quando sei uscita di casa, una domanda a cui hai paura di rispondere. Cammini lenta, guardando il tuo respiro condensarsi in nuvolette di vapore, e segui quasi automaticamente quella strada che hai percorso per anni.
Ti eri ripromessa di non farlo, di non tornare lì, ma la tentazione è troppo forte. E ormai è tardi, sai che non puoi tornare indietro, perché il tuo cuore sembra trascinarti verso quel luogo che nonostante tutto continui ad amare.
Arrivi, infine. Il sole non è ancora sparito del tutto dietro le montagne, però ci sono già parecchie persone, e tu cerchi di scorgere un viso conosciuto, tra di loro. Inutile. Se ne sono andati tutti, lo sai. La Fra’, Nastka, Marcus, N. Gin, e anche gli altri... lentamente, uno per uno, hanno abbandonato quelle strade di periferia in cui siete cresciuti. E ti ritrovi sola nell’unico luogo in cui ti sei sempre sentita a casa, accorgendoti che non lo riconosci più. Non ci sono la risata squillante e il sentore di alcol della Fra’, non c’è l’odore di fumo che accompagnava N. Gin e Marcus, non ci sono gli sbuffi e i sorrisi di Nastka. Ci sei solo tu, e questo non fa che sottolineare quanto tutto sia stato inutile. E’ stato inutile capire come non cacciarti nei guai, è stato inutile imparare a difenderti, è stato inutile faticare tanto per farti rispettare.
Ti volti, fai per scappare, ma scivoli e ti ritrovi a terra, tra siringhe e mozziconi. Ti aspetti quasi di vedere Nastka chinarsi per aiutarti a rialzarti, o di sentire la voce di Marcus rimproverarti, o di udire N. Gin ridere, o di trovarti davanti la Fra’ troppo ubriaca per accorgersi che sei caduta… ti sfilano davanti le reazioni di tutti, ma l’attimo dopo torna la consapevolezza che non c’è più nessuno di loro. E così ti alzi, tra l’indifferenza di quei ragazzi sconosciuti, e capisci che lì non ti sentirai mai più a casa.
***
Scritta di getto, con carta e penna, mentre ritornavo dopo mesi nelle strade in cui sono cresciuta. Niente domande, perfavore.
Casa
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Re: Casa
mi è piaciuta. sembra quasi riecheggiare cose che ognuno di noi ha vissuto. stanchezza e nostalgia. il passato che non può tornare. brava!
- Sofy e Manphy
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Re: Casa
Brava,mi è piaciuta molto ^___^
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Re: Casa
Brava..!
mi sono identificata da morire in quello che hai scritto.. davvero
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