Storia di un'anima innamorata...

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Saphiry e Deianira
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Storia di un'anima innamorata...

Messaggio da Saphiry e Deianira » ven 02/gen/2009 13:45:00

Mi spiace,oggi mi sento sdolcinata :mrgreen: Ecco una storia scritta proprio stamane...
Ah,ecco...come ormai avrete capito,io sono completamente atea,però ci sono elementi un pelino macabri nella religione che affascinano...per cui,godetevi questo breve racontno-ino-ino...

STORIA DI UN'ANIMA INNAMORATA

Oh. Ti vedo,ti guardo da dietro quest'angolo. Come sei graziosa,come sei giovane. Ah,vorrei essere io quel ragazzo che ti tiene per mano anziché essere l'uomo che ti osserva di nascosto. Vorrei avere più coraggio,essere più giovane anche io,più determinato. Vorrei dirti che ti amo,che anche se tu non mi conosci,io ti vedo da tanti anni,ormai,e tu,invece,non mi hai mai degnato di uno sguardo.
Ma non è colpa tua. Però...come fa male il cuore!
Ti seguo senza rivelarmi,in questa giornata gelida e vuota,in cui la neve cade leggera sulle strade,sui tetti,sulle carrozze,sui dorsi dei cavalli,già imbiancati. Mi stringo nel mantello che mi copre la testa e tremo. Che freddo...e non solo per l'inverno. Il freddo ce l'ho nel cuore.
Ora cammino,tranquillamente,sul marciapiedi,senza più nascondermi,e osservo te,così giovane,così bella,e il ragazzino accanto a te. Vorrei strangolarlo! Ti tiene la mano,ti parla,ride con te. Quanto lo odio,quanto lo invidio...
Stringo forte la rosa rossa che volevo darti da così tanto tempo. I guanti neri di pelle mi proteggono dalle spine.
Sospiro,e vi guardo sparire su quella carrozza trainata da quattro stalloni grigi. Ah,è inutile seguirti,ormai. Mi sento un dannato codardo...
Per amore,guarda,guarda cosa sono diventato! Un miserabile cagnaccio,privato della mia dignità,del mio orgoglio. Striscerei nel fango,nella neve,nella polvere,se fossi tu a dirmelo! E ora...guardo la rosa nella mia mano...perde i petali,le foglie si seccano,si copre di cristalli di neve...
-Ah,io ti amo...-
Ti vedo da molto tempo,sento ciò che dici,ti conosco. E tu di me sai solo che sono l'uomo che ha raccolto il tuo guanto quando non eri con il tuo fidanzato,che a volte ti saluta,che ogni tanto trovi alla mattina accanto alla tua carrozza,ad accarezzare i cavalli. L'uomo con il cappuccio nero e la rosa rossa nel taschino. Ah,e mai mi ha parlato,se non per dirmi ?grazie?,così timidamente. Come sei bella quando arrossisci. E quando sorridi. L'hai fatto due volte,e ti ho amata ancora di più dopo quei sorrisi così semplici,così dolci,così graziosi.
Ecco,la carrozza parte,gli stalloni scalpitano,iniziano ad allontanarsi al trotto,briosi sotto la neve che cadeva lentamente. Vi vedo andarvene,e nella mia mente restano i tuoi lunghi capelli corvini,ricci,e i tuoi begli occhi verdi,il tuo viso color latte...Dio,quanto ti amo!

****

Quanto tempo è passato? Troppo,decisamente troppo...e il cuore ancora mi fa male...ora anche di più:
-Santo cielo,non è giusto...-Sto piangendo,come un bambino. Le lacrime scivolano lungo le mie guance,cadono sulla neve.
-Per Dio,non è giusto,non è affatto giusto...- Ma cosa c'è mai di giusto a questo mondo?
Singhiozzo guardando la tua lapide: venticinque anni. Io ne ho quaranta,e tu a soli venticinque sei morta. Sono in ginocchio davanti a questa pietra grigia,coperta da un gelido mantello bianco. Com'è silenzioso il cimitero,oggi. Le croci di marmo o di ferro e le lapidi sono tutte quante innevate. L'albero accanto a me sta seccandosi,come il mio povero cuore sanguinante. Accendo una candela rossa sotto la tua foto. Sorridevi,lì. Quando te l'han scattata? Non importa,non importa più...
-Mi mancherete...-Sussurro,e mi asciugo gli occhi con la mano. Accarezzo l'immagine per togliere i cristalli di ghiaccio. Ci sono dei fiori secchi sulla tua tomba,e io ho dimenticato di portarti la mia rosa. Ah,che dolore,che dolore il mio cuore! Mi è stata strappata via solo due settimane fa. La ferita è ancora aperta,e brucia più di tutto. Non le ho mai detto che la amavo...
-Signore? Il cimitero sta chiudendo!-
Mi volto appena e vedo un ragazzino dai capelli rossi.
-Me ne vado subito...-Mormoro tristemente. Lui china il capo e si allontana,scomparendo nella nebbia.
Sono di nuovo solo,solo. Che senso ha avuto la mia vita se non sono riuscito a fare ciò che volevo di più? Piango,singhiozzo,tenendomi una mano sugli occhi. Con l'altra tormento un ciuffo castano scuro che esce dal mio cappuccio nero.
-Signore?- Una voce gelida,maschile. Mi volto ancora: è il fidanzato della ragazza. Oh,vorrei ancora strangolarlo!
-Spostatevi,vi prego,vorrei mettere queste rose sulla lapide di mia moglie!-
Dice con freddezza. Calca particolarmente sulle ultime due parole e solleva un mazzo di rose bianche. Che brutte! A lei non piacevano bianche,idiota! Vorrei gridarglielo,ma mi limito ad alzarmi e scostarmi. Lo guardo. Lui lascia i fiori,si fa il segno della croce.
Ah,il segno della croce! Che cosa stupida! Costui prega Dio,quando Dio gli ha strappato la ragazza più bella,più buona del mondo! Sbuffo. La tisi. L'ha portata via a soli venticinque anni,ma di chi è la colpa? Chi poteva fermare la malattia e non l'ha fatto? Per la tisi non c'è cura,e lei,la vedevo a volte,lei pregava! Pregava di essere salvata! E io? L'ho fatto anche io,per lei! Ma ora...
E' vano,ed è inutile. Non c'è nessun Dio. E se c'è,è crudele,crudele! Sospiro.
Il ragazzo si alza e mi guarda. I suoi occhi sono gelidi:
-Posso sapere chi siete e cosa fate qui?- E' brusco e nervoso.
-Calmatevi,non vi porterò via vostra moglie nella morte...-Io sono più freddo di lui.
-La conoscevate?-
-Si...-
-Chi siete? Suo padre?- Dice,in tono fortemente provocatorio,toccando l'elsa argentata della spada che porta legata in vita. Io non resisto più,non mi trattengo. Lo colpisco,atterrandolo nella neve,e con un calcio gli tolgo la spada:
-Siete un idiota,signore...- Ringhio. Mi avvolgo nel mantello e me ne vado,lasciandolo disteso dov'è,attonito con il naso sanguinante.

****

Sono di nuovo da te,mia cara. Ma saresti sorpresa di vedermi ora. Tre giorni dopo aver dato un pugno al tuo sposo,mi sono tolto la vita anche io. Non è andata come speravo. Non ho mai creduto ad una vita dopo la morte,non ho mai creduto al Paradiso e all'Inferno. Ora,invece,ci credo. Sospiro e guardo la tua immagine,ormai così sbiadita,ingrigita dal tempo e dalle intemperie. Sono un dannato,io. Si parla dell'Inferno,e ci sono stato,ci sono legato con pesanti catene. Il fuoco scorre nelle mie vene. Sono un demone. Perchè nella mia vita ho rinnegato Dio. Ma mi è stato concesso di tornare sulla terra perchè ho un conto in sospeso. Un demone...
-Non come pensate voi,mia cara,non preoccupatevi...- Abbaio. Esatto,sono un demone canino. Detesto questa mia esistenza. E' crudele,dolorosa,le mie carni sono continuamente straziate dalla sofferenza,il mio vecchio cuore sanguinante mi duole orribilmente.
Guardami,guarda come sono diventato per te! Un cagnaccio,davvero,un cane spelacchiato,macilento,scarno e malconcio,con zampe lunghe,orecchie da pipistrello,coda corta,pelo raso ed arruffato e grandi occhi rossi. Rossi come il fuoco,rossi come il sangue. Respiro a fatica,mi lascio cadere sulla tua tomba,accanto alla tua lapide. Il cimitero,oramai,è abbandonato. C'è stata una guerra,anni fa,la gente è fuggita,e il Camposanto è stato lasciato senza più cure. Non crescono che radi ciuffi d'erba giallastra in questa terra sterile,ed il cielo è scarlatto. Il sole è nascosto dalle nuvole di sangue.
-Non posso stare molto. Ho tre ore da passare con voi ogni quattro mesi. Mi dispiace. Gli angeli dell'Inferno mi accompagnano e si fermano alle porte. Non possono entrare. Ma tirano la mia invisibile catena quando è il momento di andarsene,e mi riportano laggiù. La mia vita è orribile,adesso,ma non mi importa. Posso stare ancora un po' qui,con voi...- Singhiozzo,e lacrime rosse colano lungo il mio muso,cadono sulla lapide ormai consumata dal tempo,rovinata dai venti e dalla pioggia.
-Non piangere...-Sussurra una voce fioca,femminile. Ma cosa...? No,la devo aver immaginata...
-Suvvia,non piangere...-Ripete. Mi guardo intorno. Non c'è nessuno. E...oh,una mano mi sfiora la testa,tra le nere orecchie da pipistrello. E' una mano bianca,eterea,di un'anima. Esce dalla lapide e all'istante vi rientra.
-Voi? Siete voi?- Dico,stupefatto. Ma com'è possibile?
-Sono io...ricordate cosa dovete fare?- Mormora lei,senza mostrarsi. Certo che lo ricordo:
-La rosa...-
-Andate,il tempo è finito...- Tace. E so cosa fare! Sfioro con una zampa nera la sua immagine e prometto che tornerò. Le mie catene vengono tirate. Sono di nuovo ai vecchi cancelli del cimitero,in mezzo ai due demoni. In realtà,sono proprio come ho sempre immaginato gli angeli,ma le loro ali sono nere,e alla cintola portano una lunga spada.
-E' tempo di andare...- Dice uno. Fatico a distinguerli,sono quasi uguali. Così passivi,apatici. Sembra non conoscano i sentimenti.
-Aspettate,vi prego,concedetemi un poco di tempo in più! Portatemi alla mia vecchia casa! Devo prendere una cosa!- Supplico.
-No. Il tempo è finito.- Tirano le mie catene,mi trascinano sul terreno rosso sangue.
-Vi prego,vi imploro!-
-No...- Dice uno. L'altro tace. Non è troppo convinto.
Punto le zampe nella terra:
-Per piacere!- Guaisco. Uno sembra avere pietà di me:
-Cosa devi fare?-
-Una rosa! Devo solo prendere una rosa! Poi verrò con voi!-
I due parlottano tra di loro:
-Va bene,andiamo...- Mormora infine il Pietoso. Mi conducono loro alla mia vecchia casa. E' mezza diroccata,un muro ha ceduto,gli altri sono coperti di edera. L'interno è pieno di polvere,calcinacci e mattoni. C'è stata una guerra.
Ecco,mi ricordo. Qui sono morto,per via dello stiletto che ho conficcato nel cuore. Ancora mi fa male,ancora la ferita è aperta nel mio corpo di cane. Trovo l'abito,e nella tasca...una rosa. Una rosa secca,ormai,e fragile. Molti petali sono caduti,le foglie sono distrutte,metà del gambo è polvere. Sospiro e la prendo delicatamente tra le fauci. Il Pietoso tira la catena e mi parla:
-Perdona il mio compagno,lui non ha mai conosciuto l'amore. Io prima ero umano,e ti capisco. So cosa vuol dire amare una persona tanto da morire per lei.-
-Andiamo,adesso...-
Io abbasso la testa con fare arrendevole,e con i due torno nella mia infernale dimora.

****

Quattro mesi sono tanti. Sono lenti,a passare,e sono duri quando devi badare di tenere intatta una cosa fragile come una rosa essiccata dagli anni e dalla sofferenza. Ma riuscii a sopportarli,perchè sapevo che sarei tornato da lei,avrei sfiorato con il muso la sua immagine,le avrei finalmente lasciato il fiore,le avrei detto che l'amavo...
E quella rosa...rimasi accucciato in un angolo cercando di darle sostentamento,toccandola con il naso e con le zampe,quasi si fosse trattato di un cucciolo.
Caddero altri tre petali,e piansi,temendo che non sarei mai più riuscito a portarle quella rosa,ma infine...
-Ce l'ho fatta...- Le dico dolcemente arrivando alla sua lapide. Ancora una volta il Camposanto era coperto di neve. L'aria era gelida,ma il cielo non era più di sangue. Era grigio,e,lontano,a nord,azzurro.
Lei non parla più. Io ansimo. Ho corso per arrivare e portarle la rosa. E ora,la lascio cadere ai piedi della lapide quasi distrutta,coperta di graffi,edera ed erbe rampicanti. Sospiro:
-Vi ho portato il fiore che da tanto volevo darvi. E voglio anche dirvi una cosa...-
-Di'...-Fa lei,in un misero soffio.
-Io...non ne ho il coraggio...- Abbasso la testa e singhiozzo...
-Di'...ti prego...-
Awh,com'è dolce. Non oso guardarla,osservo la rosa:
-Io vi amo...-
E la rosa...la rosa inizia a rifiorire! Ma com'è possibile? I petali ora si fanno scarlatti,più belli,più gonfi,più carnosi,le foglie crescono,lucenti, color smeraldo,e il gambo si allunga...
E...oh...una mano,una mano dolce mi tocca il capo. Alzo gli occhi: è lei! Lei,eterea,evanescente,sta in piedi davanti a me. E' così candida,così bella...non l'avevo mai veduta così bella! E...dalla sua schiena...cosa...? Ali...due grandi ali bianche. Mi sorride con una dolcezza incredibile. Restiamo così,fermi,l'angelo e il demone,le beatitudine e la dannazione. E' il momento più felice della mia vita! Le bacio la mano:
-Vi amo...-
Lei di nuovo sorride,mi prende la zampa,mi fa alzare...e,oh,mentre mi sollevo...torno un uomo! Torno l'uomo che sono sempre stato,la ferita sul cuore si chiude,smette di sanguinare,e il dolore svanisce...Oh,Dio,oh,Dio!
-Ma cosa accade?- Chiedo,quasi piangendo per la felicità,mentre lei mi stringe la mano.
-Vieni. La forza del tuo Amore ha sconfitto la Morte e la Dannazione. L'Amore è più forte di entrambe queste cose...-
-Voi dite?- Domando. Non mi raccapezzo più!
-Se l'Amore non piega la Morte,di certo ha piegato il Tempo.- Anche adesso lei sembra così giovane...io la amo...di nuovo le prendo la mano e la bacio. Lei sorride,mi posa un'ala sulle spalle:
-Vieni con me,ora...-
Non me lo faccio certo ripetere! Con lei mi avvio verso la luce,verso la felicità...
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tasso85

Messaggio da tasso85 » ven 02/gen/2009 14:44:00

mio Dio... e`... bellissima... :cry:

una storia stupenda... e nonostante tutto, nonostante il dolore, nonostante le difficolta`, a lieto fine...

e` semplicemente stupenda...

:cry:

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Messaggio da RedSoul&Denzela » ven 02/gen/2009 16:17:00

Davvero molto bella... Inoltre mi piace molto il modo in cui scrivi.
Tu sei già una vera scrittrice. Punto. u_u

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Cassandra e Sibilin
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Messaggio da Cassandra e Sibilin » ven 02/gen/2009 18:56:00

bella :D
peccato per il lieto fine, ma le traversie passate dal protagonista (che tanto mi piace ?_?) fanno bene xD
si, sono fissata con i finali cupi xD
bwlla bella bella!
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Messaggio da Saphiry e Deianira » ven 02/gen/2009 20:03:00

Grazie mille,a tutti quanti,grazie davvero! ^^
peccato per il lieto fine
Oh,lol x?D Pensa che delle tre che volevo scrivere questa è l'unica con un lieto fine...
Tu sei già una vera scrittrice. Punto. u_u
Awh,ma chi? Io? ^^" *////*" Graccie mille!!
mio Dio... e`... bellissima... :cry:
Grazie mille,davvero! ^^


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Messaggio da Cassandra e Sibilin » ven 02/gen/2009 20:13:00

Oh,lol x?D Pensa che delle tre che volevo scrivere questa è l'unica con un lieto fine...
bene xD
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Messaggio da Valery » ven 02/gen/2009 22:27:00

Sei davvero bravissima Andrea....oddio quanto mi piacerebbe scrivere come te!forse non ci credera ma....ho pianto anche io mentre la leggevo!!!
bhe ti emozioni troppo per me.....
non è vero...questa storia è semplicemente fantastica......

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Saphiry e Deianira
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Messaggio da Saphiry e Deianira » sab 03/gen/2009 10:58:00

Awh,ti ringrazio moltissimo,Valery! ^^
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Claudio-Olyandra
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Messaggio da Claudio-Olyandra » sab 03/gen/2009 11:56:00

L'amore ti circola dentro al posto del sangue, Andrea, ecco da dove arriva questa ventata d'ispirazione. :D Sei un catalizzatore di nobili sentimenti e riesci a condensare valori eterni in poche, pregnanti parole: se non fai la scrittrice, io ti mando all'inferno. :mrgreen: :lol: Non sapevo avessi questo potere... :roll: Me lo farò concedere per l'occasione. :P
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Messaggio da Valery » sab 03/gen/2009 14:09:00

concordo pienamente con claudio...ogni tuo racconto sembra davvero poesia!!!si è vero concordo anche io!!!

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