Selezioni dei tutori

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Selezioni dei tutori

Messaggio da Saphiry e Deianira » mar 17/feb/2015 19:00:15

Allora, gente. Questa idea del tutor è fantastica e utilissima, ma non c'è la benchè minima selezione e solo un controllo estremamente blando.
Perchè tutto ciò non va bene?
Mettiamo che io sia convinta che i daimon possono interagire tra loro, giocare, lottare, mangiarsi, ecc, ok? È palesemente assurdo e tutti voi daemian più esperti lo sapete. Tuttavia se arriva un novizio assolutamente inesperto e io gli insegno questa cosa, che ne sa che non è vero? Lo scoprirà più avanti, può essere, ma ha senso tenere degli "insegnanti" che divulgano sciocchezze o che influenzano i novizi? Io direi di no.
Sono dell'idea che ci voglia più selezione, e non intendo omologazione ideologica, ma solo evitare di trovarsi un domani daemian che considerano il daimon come un animaletto parlante.

Ne ho parlato con Luke e altri della comunità, e finora le idee emerse sono state:
1)Una prova che i tutor devono passare (esame fatto magari da daemian più vecchi o di cui la comunità si fida, mi direte voi): un questionario, un test, quello che volete. Ne parleremo.
2)Un controllo più stretto su ciò che il tutor dice al novizio. So che è seccante come idea, ma qualcuno può pur sempre passare l'esame dicendo Y e poi raccontare comunque X al povero novizio.

Questa è la mia opinione. Voi che ne dite?
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Re: Selezioni dei tutor

Messaggio da Cassandra e Sibilin » mar 17/feb/2015 19:06:57

Prima opzione direi. Non si può pretendere magari di condividere o contatto supporto privato o.o
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Re: Selezioni dei tutor

Messaggio da Saphiry e Deianira » mar 17/feb/2015 19:08:36

Aspetto che si esprimano tutti, claudio incluso, prima di dire per bene la mia xD
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Re: Selezioni dei tutor

Messaggio da Pandemonium » mar 17/feb/2015 19:10:31

Voterei pure io la prima opzione!
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Re: Selezioni dei tutor

Messaggio da Eowyn & Faun » mar 17/feb/2015 19:16:22

Francamente sono d'accordo, non tanto perchè non c'è controllo ma soprattutto perchè con la scelta del tutoraggio via mp si è persa un pò l'attitudine a dialogare tutti assieme, dando al novizio svariati spunti di riflessione oltre a quello del tutor. Magari i novizi hanno pure idee interessanti che potrebbero interessare a tutti, ma rimangono chiuse nell'ambito privato Un pò un peccato, secondo me.
Io mi limiterei a incoraggiare il tutoraggio pubblico. Se poi il novizio sente il bisogno di dialogare in privato per alcune questioni che preferirebbe non postare su un forum pubblico allora va bene, avrà sempre il suo tutor di riferimento. Così facendo magari non ci sarebbe nemmeno bisogno delle prove per diventare tutor (cosa che dubito sia in linea con lo spirito democratico del forum, visto che ogni daemian è pari agli altri), basterebbe ad esempio aver pubblicato il proprio vademecum. Il tutor dovrebbe essere più che altro un confidente privato, credo.
Purtroppo mi sembra che i tutor postino davvero poco gli aggiornamenti dei tutoraggi, forse per mancanza di tempo o proprio perchè i temi trattati tra esso e il novizio sono privati.
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Re: Selezioni dei tutor

Messaggio da Lionheart » mar 17/feb/2015 19:21:57

Direi che è una buona idea, io per prima mi metto in discussione e mi offrirei per sottopormi a questi test/prove/quel che sono.
Si potrebbero selezionare un paio di daemian veterani particolarmente esperti che possano mettere alla prova ogni tutor e neo-tutor.
Immaginavo qualcosa come il veterano che chiede al tutor "fingi che io sia un novizio e che tu sia il mio tutor, come risponderesti a queste domande? ..."
In modo da verificare le conoscenze del daemian. Poi riguardo alla seconda... il tutor dovrebbe prodigarsi ad aggiornare nel topic apposito periodicamente, magari ogni due settimane uno dei veterani chiede aggiornamenti al tutor stesso e verifica quello che deve verificare.
Queste erano le mie idee, sono generalmente d'accordo con te
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Re: Selezioni dei tutor

Messaggio da Luke e Kyriax » mar 17/feb/2015 19:36:52

Anche io stavo pensando ad una cosa simile.
La figura del tutor ha un ruolo estremamente delicato: spesso si tratta della prima persona con cui i novizi iniziano a parlare privatamente e che presenta il daimonismo ad essi. Certamente ci sono tutti i vademecum e l'intero forum a disposizione, ma il tutor rimane per sua natura un punto di riferimento.
Per questo non è un compito che lascerei svolgere a chiunque: le attuali regole sono vaghe, visto che si parla di "daemian esperti", senza porre nessun limite a chi può offrirsi volontario!

Dal momento che la maggior parte dei tutoraggi si svolgono in via privata (probabilmente preferita dai tutorati) escluderei la seconda opzione (maggior controllo).
La migliore opzione mi pare la prima: per offrirsi come tutor si potrebbe rendere necessario prima un colloquio con uno o più altri tutor veterani, allo scopo di accertare la conoscenza di base del daimonismo e la comprensione almeno delle basi (nessuno deve studiare a memoria chissà che teorie, per carità xD) senza mistificazioni o idee che col daimonismo hanno poco o nulla a che vedere. Sarebbe anche utile verificare la conoscenza di entrambe le scuole: è giusto che ai novizi non sia presentata solo la scuola soggettivista/simbolista (a seconda delle idee del tutor).

Penso anche che la nuova regolamentazione dovrebbe essere retroattiva (per correttezza nei confronti di chi vorrà fare il tutor in futuro e per garantire l'effettivo funzionamento del nuovo sistema), quindi anche tutti gli attuali tutor dovrebbero sottoporvisi...eccettuati magari i primi "tutor veterani" che dovranno accertarsi dell'idoneità degli altri.
(Personalmente come veterani proporrei Saph e Imma: sono presenti da molti anni e sono sicuramente affidabili ed esperte!)
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(mi hanno detto così; però francamente non ne ho idea)

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Re: Selezioni dei tutor

Messaggio da Alastor » mar 17/feb/2015 20:10:05

Io sarei d'accordo per la prima opzione, per verificare quanto è preparato il tutor.

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Re: Selezioni dei tutor

Messaggio da Firewolf & Ariel » mar 17/feb/2015 20:27:03

Anche io mi sento d'accordo con la prima. La seconda mi pare un po' esagerata, ma d'altro canto, può capitare di sparare cavolate, per i motivi più vari :3
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https://38.media.tumblr.com/b12484c4d9f ... o1_500.gif Firewolf & Ariel Esistono!!!

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Re: Selezioni dei tutor

Messaggio da Claudio-Olyandra » mer 18/feb/2015 01:32:14

La questione è molto controversa: per conseguire un fine legittimo, ossia garantire la qualità dei tutoraggi e proteggere i novizi da palesi devianze farneticanti che qualche tutore scellerato avesse a insegnare loro, devono apprestarsi mezzi congrui, proporzionati e democratici. La sfida è ardua. :|

Si è proposto di istituire una sorta di esame di abilitazione al ruolo di tutore. Quale che sia il nome e la forma di tale prova, ci sono tre ostacoli di grave momento. Il primo concerne la legittimazione dei maestri supremi, che dovranno passare in rassegna la preparazione degli altri: verrebbe a crearsi un sistema nel quale i vertici, che nessuno ha esaminato, pretendono di esaminare tutti gli altri, e immagino che qualcuno potrebbe dolersi di un simile privilegio, cui corrisponde la non ragionevole presunzione di infallibilità dei daemian apicali. Il mio è un discorso di metodo, non di sfiducia verso Imma e Andrea o chi per loro: semplicemente, quis docebit ipsis docentibus? Il secondo problema concerne il rischio, tutt'altro che ipotetico, di istituire surrettiziamente un clero di sapienti: mutuando una comune e comprensibile terminologia cattolica, il papa consacra i vescovi, i quali ordinano i preti. Ciò conferirebbe ai daemian di vertice una posizione di maestri indiscussi di dottrina più che sufficiente per scardinare la pari dignità tra i daemian in favore di un principio di autorità o ipse dixit (lo dice il grande saggio, quindi è giusto) che, manco a dirlo, costituisce una fallacia logica ed è storicamente il cancro del progresso conoscitivo. Il terzo problema attiene all'impossibilità di condensare in una sola persona la massima conoscenza di tutti i campi del Daimonismo: il pluralismo non è soltanto una scelta metodologica per promuovere il libero confronto senza dogmi, ma anche l'ovvia e necessaria conseguenza della presa d'atto che in un ambito così naturalmente sottratto alla verifica empirica, qual è quello dell'introspezione, l'esperienza, e il contributo, di ciascuno rappresenta un patrimonio pressoché unico ed irripetibile. Credo che siano motivi bastevoli per scartare l'idea, che a prima vista appare efficace, della prova d'accesso per aspiranti tutori.

La promozione del tutoraggio pubblico è percorribile quale mero auspicio: non v'è alcuna certezza che le raccomandazioni saranno recepite ed attuate dalla stragrande maggioranza dei tutori e allievi. Inoltre, bisogna rilevare, non senza una certa perplessità, che persino il Tutoraggio confidenziale, che è concepito come punto di mediazione tra pubblicità assoluta e segretezza totale, risulta schiacciato verso quest'ultimo estremo, stante la rarità di resoconti e la loro carenza contenutistica.

Propongo una terza via, che poi è l'anima stessa della comunità scientifica: la revisione paritaria. La qualità della ricerca di uno scienziato viene vagliata razionalmente dagli altri e dal contrapporsi serrato di argomentazioni e confutazioni si giunge tendenzialmente ad un migliore affinamento della verità. Una soluzione pratica per attuare questo modello ideale potrebbe consistere in questo: il novizio sceglie un tutore, o gliene viene assegnato uno d'ufficio, però riceve anche l'avviso della facoltà (o dell'obbligo, a seconda di come vogliamo congegnare il meccanismo di controllo) di inviare copia della corrispondenza col tutore ufficiale ad un altro tutore di sua scelta, che resterà riservato (a tal fine, la casella CCN, ossia copia conoscenza nascosta, nel riquadro di compilazione degli MP è uno strumento di eccezionale efficacia: il destinatario, infatti, non può vedere se esista e a chi sia stata eventualmente recapitata la copia segreta). Viene così a generarsi, sui grandi numeri, un controllo incrociato di tutti su tutti, in modo totalmente anonimo, giacché l'individuazione del tutore ombra spetta al novizio e non è preventivabile dai tutori. Intendiamoci, non è previsto che il tutore invisibile brandisca le sue conoscenze segrete per mettere alla gogna l'incaricato ufficiale: più che altro, come magistralmente spiega Bentham nel suo progetto di Panopticon (un carcere con celle circolari disposte a raggiera intorno ad una torre, di talché il sorvegliante possa in ogni momento rivolgere lo sguardo in una qualunque delle celle senza che il detenuto possa scoprirlo), la mera possibilità di essere osservati in qualunque istante, senza mai avere la certezza di essere o no sotto monitoraggio, induce il soggetto a tenere un comportamento esemplare. Parliamo di un controllo paritario, vicendevole, discreto, aleatorio e non manipolabile (a meno di immaginare un complotto di tutti i tutori, che si accordano per fare verifiche finte gli uni sugli altri :mrgreen:), dunque soddisfacente sotto tutti i profili. :D

Dite la vostra! 8-)
Daimon uniuscuiusque humanitatis caput et fundamentum est semperque esto!

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