Claudio-Olyandra ha scritto:È plausibile, però stai dimenticando un fattore importante. Il daimon non dà solo conforto psicologico, ma anche (e, a mio avviso, soprattutto) consapevolezza esistenziale: è suo preciso compito metterci dinanzi agli aspetti spiacevoli o persino odiosi della nostra personalità, mostrandoci, tramite una forma spaventosa o disgustosa, ciò che siamo davvero ed i difetti che dobbiamo correggere per migliorarci. Non credo che un daimon illuda il suo speculare con una forma "rassicurante", se ci sono criticità serie da affrontare.
Io stavo rispondendo ad una tua frase ("
Perché mai una forma qualunque, che non rappresenta la nostra personalità, dovrebbe sostenerci moralmente? Cos'avrebbe di speciale?"), in cui tu parlavi del sostegno morale. Se sostegno morale è usare una forma spaventosa o disgustosa, grazie per l'offerta ma credo che ne farò a meno
Tornando seria... come può il daimon conoscere la forma che meglio si adatta al nostro carattere? Abbiamo un librone di etologia in testa? A me piacerebbe da morire, ma purtroppo non è così
Insomma, se la forma che corrisponde al nostro carattere fosse un aspetto intrinseco del daimon, non dovremmo aver bisogno delle analisi, dovrebbe suggerircela luii, perché -almeno secondo te-
è suo preciso compito metterci dinanzi agli aspetti spiacevoli o persino odiosi della nostra personalità, mostrandoci, tramite una forma spaventosa o disgustosa, ciò che siamo davvero ed i difetti che dobbiamo correggere per migliorarci. E il daimon come fa? Fa una ricerca su internet o in biblioteca e poi sceglie la forma?
Se il daimon, come è logico, non può conoscere a priori la forma perché non può conoscere le caratteristiche di un gran numero di animali, allora siamo
noi a cercare una forma adatta, una che ci corrisponda; ma a questo punto gliene stiamo attribuendo
noi una, non è qualcosa di già presente. Poi, naturalmente, il nostro daimon ci dice se gli sembra che ci rispecchi, e qui, attraverso il dialogo, può farci notare tutti i nostri difetti, ma non
può conoscerla in anticipo.
Spero di non essere stata troppo confusa ^^' Cito una frase di Raven che riassume in modo molto più chiaro tutto il mio sproloquio XD
Raven & Antares ha scritto:Si, ma come fa il daimon a sapere che quel dato animale ha quelle date caratteristiche comportamentali?
Claudio-Olyandra ha scritto:Se affermi che una forma stabile presuppone una persona uguale per tutta la vita, implicitamente riconosci che la forma del daimon è la rappresentazione simbolica della personalità dell'uomo e che, dunque, ad una forma stabile corrisponde una personalità statica.
Penso che non intendesse questo, ma che stesse mostrando un difetto della concezione della forma che viene attualmente proposta.
Claudio-Olyandra ha scritto:Ad ogni modo, "stabile" non è sinonimo di "immutabile"
Tratto dal topic "Pilastri del Daimonismo":
Una forma stabile può mutare in caso di eventi traumatici od altri profondi sconvolgimenti, non necessariamente negativi
Eventi traumatici, profondi sconvolgimenti, eppure non è così raro che il carattere di una persona adulta si modifichi. Ad esempio, ricordo un mio vecchio conoscente, già adulto, che aveva la fama (fondata) di essere tremendamente egoista; a quanto ne so, non gliene è mai importato molto, ma in qualche mese ha subìto un cambiamento graduale e radicale. Ha cominciato offrendo un fazzoletto di carta che gli era avanzato, gli è piaciuto il sorriso con cui è stato ricambiato, e allora l'ha fatto una seconda volta, e poi ancora, fino a diventare in qualche mese una delle persone più generose che abbia mai conosciuto. Può sembrare stupido, ma è iniziato tutto così, offrendo un fazzoletto, e non mi sembra un
profondo sconvolgimento. I cambiamenti spesso non sono radicali come in questo caso, ma altrettanto graduali, mentre effettivamente un bambino cambia più improvvisamente.
Claudio-Olyandra ha scritto:In che modo la forma del daimon può equilibrarsi con la personalità umana, se non sono collegate? In base a che cosa si equilibrano?
Che la forma del daimon non corrisponda alla personalità umana non significa che non siano collegate. Se il daimon sceglie una forma, lo fa in base a quello che sente in quel momento, a quello di cui avrebbe bisogno, alla sua personalità, appunto. Ad esempio, quando rischio di arrabbiarmi troppo Aris assume la forma di un felino, perché mi hanno sempre tranquillizzata molto: non importa il loro comportamento, è importante l'idea che danno a me, il modo in cui mi stimolano. In questo senso la forma di Aris mi aiuta a raggiungere lo stato d'animo migliore per quel momento, ad equilibrarmi, a correggere (momentaneamente e poi a lungo termine, con un lavoro tutt'altro che breve) un mio difetto, in questo caso l'ira troppo violenta. Meglio che il daimon aiuti in questo modo a correggersi, piuttosto che sbattere in faccia i difetti (senza poterlo fare, a meno che non sia un esperto di etologia XD), no?