Forma animale del Daimon: ma perchè?

Pubblichiamo teorie ed esperienze su forma e stabilizzazione!
  • La forma del Daimon identificata dalle analisi corrisponde a quella che visualizzate?

Si
5
31%
No
5
31%
Non pratico Visualizzazione e/o Proiezione
6
38%
 
Voti totali: 16

Piuma Bianca

Re: Forma animale del Daimon: ma perchè?

Messaggio da Piuma Bianca » gio 02/dic/2010 18:00:16

Eley&Me' ha scritto:Solo tu puoi sapere che anche se l'analisi dell'aragosta ti somiglia al 100% secondo la lista delle caratteristiche, solo la forma della giraffa è quella che ti senti calzare a pennello.
Te la senti calzare a pennello, questo è vero... Ma non centra con il Daemon fino a prova contraria, ma solo con te. Ed in un forum che si parla di caratteristiche e rapporto con il Daemon, non è fuori luogo parlare di qualcosa che non è Daemon che non sia headmates? xD
Eley&Me' ha scritto:Inoltre il daimon secondo me è per il 70% come il proprio daemian, mentre il 30% restante è la sua volontà e libertà di parlare a proprio piacimento.
A mio parere la corrispondenza tra uomo-Daemon è diversa a seconda delle persone: ci sono persone che hanno molto in comune con il proprio Daemon ed altre che sono molto diverse da esso... E perso che questa somiglianza/differenza sia a seconda dei bisogni del Daemian stesso.

Ako e Eri
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Re: Forma animale del Daimon: ma perchè?

Messaggio da Ako e Eri » gio 02/dic/2010 19:06:35

Claudio-Olyandra ha scritto:Perché mai una forma qualunque, che non rappresenta la nostra personalità, dovrebbe sostenerci moralmente? Cos'avrebbe di speciale? :?
Non una forma qualunque, ma una forma che ci piace o che sentiamo adatta, quella più idonea al momento: questa avrebbe la funzione di sostenerci moralmente, di avvicinarci al nostro daimon, alla nostra parte più intima.
Perché una forma che rappresenti la nostra personalità dovrebbe sostenerci? Non avrebbe senso, credo. Mettiamo che una persona, tramite l'analisi, risulti corrispondere ad un rettile, e mettiamo che i rettili la spaventino o la disgustino. Trarrebbe conforto dalla visualizzazione/proiezione del proprio daimon nella forma che gli è stata attribuita? Non preferirebbe visualizzarlo/proiettarlo come un animale che trova piacevole o rasserenante?
Si potrebbe dire che non è soddisfatto del proprio carattere, ma non è sicuro. Ad esempio, io tempo fa risultai corrispondere ad una faina (o comunque ad un mustelide) e non fui troppo contenta del risultato: non perché non fossi soddisfatta di me, ma perché -motivo stupido, ma son fatta così :lol: - hanno un pelo troppo ispido.
Tornando al discorso principale, trovo che sarebbe più confortante visualizzare/proiettare il proprio daimon in una forma che sentiamo adatta alla situazione, piuttosto che in quella trovata dall'analisi; se poi corrispondono, tanto meglio, ma alcuni potrebbero non trovare sostegno nel vedersi allo specchio. In certi casi vedersi allo specchio senza riconoscersi, tra l'altro: se uno non si informa sull'animale che gli è stato attribuito tramite l'analisi, come può sentire di corrispondergli? E anche informandosi, non è che ogni volta che si visualizza/proietta il proprio daimon in quella forma ci si metta a pensare "Oh, quella è la mia forma, sì, io gli corrispondo per questo, questo e questo". O almeno io non ho mai fatto così XD

Cito una frase di Raven con cui sono assolutamente d'accordo:
Raven & Antares ha scritto:Ma se lo scopo primo della forma fosse quello di far scoprire la propria personalità, allora perchè non tutti possono farne tesoro? Esistono persone che necessitano di vedere dentro di sè di più di altre?
Concludendo, penso che la visualizzazione/proiezione del daimon (che si veda come un animale o come una tazzina da caffè o che so io) sia un modo per sentire il nostro daimon più vicino, per favorire il contatto. Chi è più portato al dialogo potrà non sentirne il bisogno (come Claudio, ad esempio), chi invece preferisce un approccio più concreto sarà più propenso alla visualizzazione/proiezione.

Scusate la forma orrenda, ma ho scritto di fretta ^^'
È in un giorno di pioggia che ti ho conosciuta,
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e in un giorno di pioggia ho imparato ad amarti
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Re: Forma animale del Daimon: ma perchè?

Messaggio da Claudio-Olyandra » gio 02/dic/2010 23:18:24

Piuma Bianca ha scritto:Il probema è proprio in questo: che senso hanno le analisi, se la forma del Daemon non corrisponde all'animale le cui caratteristiche corrispondono a quelle del Daemon? Ha senso si, ma non per il Daemonismo, o almeno non nella concezione che sto attualmente confutando.
Il simbolo autoreferenziale non serve a nulla: se la forma del daimon rappresentasse il carattere del daimon, saremmo punto e a capo. Il Daimonismo aiuta chi lo pratica a conoscersi meglio, dunque dev'esserci un nesso tra la forma del daimon (dati) e carattere dell'uomo (incognita), altrimenti quest'ultimo che basi avrebbe per iniziare l'introspezione? ;) In questo senso, l'analisi della forma ti dà alcune dritte per avviare la ricerca, un po' come girare la chiave del quadro serve ad avviare il motore. :)
Raven & Antares ha scritto:Anche se non mi sono mai dedicata all'analisi qui sul forum, perchè appunto la ritenevo una pratica al di fuori della mia concezione, ho studiato molto il metodo e l'ho esercitato e sperimentato in vari ambiti, e posso quindi affermare di sapere quello che faccio ;)
Inoltre, non mi pare che tu abbia mai condotto analisi, motivo per cui mi chiedo su cosa siano fondati tutti i dubbi sulle mie capacità di autoanalisi, visto che non hai potuto farne esperienza concreta.
Riterrei più affidabile il parere di un analista come Silvia, Akita, e altri in questo campo, visto che conoscono il mestiere ;)
Non intendevo mettere in dubbio la tua capacità di autoanalisi: piuttosto, volevo azzardare l'ipotesi di un'interferenza dovuta a sbalzi emotivi o vicende intense, tant'è che ti ho chiesto in quali circostanze avvengano quei repentini cambiamenti. ;)
Raven & Antares ha scritto:Normalmente, Antares tende ad utilizzare una forma più "stabile" in un determinato periodo. Nell'arco della giornata, poi, e dei vari spostamenti che compio tra casa, scuola, mezzi e nelle circostanze (discussioni, relax, studio, ecc.) la sua forma muta da pochi secondi a pochi minuti, pur sempre rimanendo volatile e tornando poi nella forma d'origine.
Secondo te, cosa rappresenta la forma stabile, consueta, prevalente? :)
Raven & Antares ha scritto:Ma se lo scopo primo della forma fosse quello di far scoprire la propria personalità, allora perchè non tutti possono farne tesoro? Esistono persone che necessitano di vedere dentro di sè di più di altre? :roll:
La forma aiuta a scoprire la propria personalità, ma non è l'unica via percorribile: anche un sano dialogo, franco, spontaneo e naturale, può condurre a risultati apprezzabili. Ciascuno sceglie l'approccio che preferisce. :)

ELEYON. Concordo sui tuoi moniti in ordine all'attendibilità delle analisi e sulla soggettività del rapporto uomo-daimon. 8-)
Ako-Aris ha scritto:Non una forma qualunque, ma una forma che ci piace o che sentiamo adatta, quella più idonea al momento: questa avrebbe la funzione di sostenerci moralmente, di avvicinarci al nostro daimon, alla nostra parte più intima.
Perché una forma che rappresenti la nostra personalità dovrebbe sostenerci? Non avrebbe senso, credo. Mettiamo che una persona, tramite l'analisi, risulti corrispondere ad un rettile, e mettiamo che i rettili la spaventino o la disgustino. Trarrebbe conforto dalla visualizzazione/proiezione del proprio daimon nella forma che gli è stata attribuita? Non preferirebbe visualizzarlo/proiettarlo come un animale che trova piacevole o rasserenante?
È plausibile, però stai dimenticando un fattore importante. Il daimon non dà solo conforto psicologico, ma anche (e, a mio avviso, soprattutto) consapevolezza esistenziale: è suo preciso compito metterci dinanzi agli aspetti spiacevoli o persino odiosi della nostra personalità, mostrandoci, tramite una forma spaventosa o disgustosa, ciò che siamo davvero ed i difetti che dobbiamo correggere per migliorarci. Non credo che un daimon illuda il suo speculare con una forma "rassicurante", se ci sono criticità serie da affrontare. ;)
Daimon uniuscuiusque humanitatis caput et fundamentum est semperque esto!

Piuma Bianca

Re: Forma animale del Daimon: ma perchè?

Messaggio da Piuma Bianca » gio 02/dic/2010 23:37:38

Claudio-Olyandra ha scritto:
Raven & Antares ha scritto:Normalmente, Antares tende ad utilizzare una forma più "stabile" in un determinato periodo. Nell'arco della giornata, poi, e dei vari spostamenti che compio tra casa, scuola, mezzi e nelle circostanze (discussioni, relax, studio, ecc.) la sua forma muta da pochi secondi a pochi minuti, pur sempre rimanendo volatile e tornando poi nella forma d'origine.
Secondo te, cosa rappresenta la forma stabile, consueta, prevalente? :)
Questo è il punto. Una forma stabile presuppone una persona uguale per tutta la vita. A mio parere la ricerca di stabilità della forma non è altro che la paura dell'uomo di essere in movimento. Peccato che sia il movimento a dare stabilità alla mente di una persona, ti assicuro che avere un Daemon che sappia adattarsi ad ogni condizione è per il Daemian un enorme vantaggio.
Claudio-Olyandra ha scritto:
Raven & Antares ha scritto:Ma se lo scopo primo della forma fosse quello di far scoprire la propria personalità, allora perchè non tutti possono farne tesoro? Esistono persone che necessitano di vedere dentro di sè di più di altre? :roll:
La forma aiuta a scoprire la propria personalità, ma non è l'unica via percorribile: anche un sano dialogo, franco, spontaneo e naturale, può condurre a risultati apprezzabili. Ciascuno sceglie l'approccio che preferisce. :)
Non sono d'accordo su questo punto: non penso che la forma serva a scoprire la propria personalità, ma più che altro ad equilibrarsi con essa, a darti sostegno nel modo migliore possibile: adattarsi a te. Adattarsi, non emulare.
Claudio-Olyandra ha scritto:
Ako-Aris ha scritto:Non una forma qualunque, ma una forma che ci piace o che sentiamo adatta, quella più idonea al momento: questa avrebbe la funzione di sostenerci moralmente, di avvicinarci al nostro daimon, alla nostra parte più intima.
Perché una forma che rappresenti la nostra personalità dovrebbe sostenerci? Non avrebbe senso, credo. Mettiamo che una persona, tramite l'analisi, risulti corrispondere ad un rettile, e mettiamo che i rettili la spaventino o la disgustino. Trarrebbe conforto dalla visualizzazione/proiezione del proprio daimon nella forma che gli è stata attribuita? Non preferirebbe visualizzarlo/proiettarlo come un animale che trova piacevole o rasserenante?
È plausibile, però stai dimenticando un fattore importante. Il daimon non dà solo conforto psicologico, ma anche (e, a mio avviso, soprattutto) consapevolezza esistenziale: è suo preciso compito metterci dinanzi agli aspetti spiacevoli o persino odiosi della nostra personalità, mostrandoci, tramite una forma spaventosa o disgustosa, ciò che siamo davvero ed i difetti che dobbiamo correggere per migliorarci. Non credo che un daimon illuda il suo speculare con una forma "rassicurante", se ci sono criticità serie da affrontare. ;)
La mia daimon non mi ha mai fatto pesare i miei difetti, mi ha solo mostrato quanto questi fossero caratteristiche e non errori, e come combinare queste caratteristiche insieme nel modo più utile. E mi ha dato anche conforto psicologico, e tanto.
Non stiamo un pochettino sopravvalutando la funzione dei nostri poveri Daemon? Parlo in merito di trascendentalità dell'etica ovviamente.

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Re: Forma animale del Daimon: ma perchè?

Messaggio da Raven & Antares » gio 02/dic/2010 23:56:07

Claudio-Olyandra ha scritto:Il simbolo autoreferenziale non serve a nulla: se la forma del daimon rappresentasse il carattere del daimon, saremmo punto e a capo. Il Daimonismo aiuta chi lo pratica a conoscersi meglio, dunque dev'esserci un nesso tra la forma del daimon (dati) e carattere dell'uomo (incognita), altrimenti quest'ultimo che basi avrebbe per iniziare l'introspezione? ;) In questo senso, l'analisi della forma ti dà alcune dritte per avviare la ricerca, un po' come girare la chiave del quadro serve ad avviare il motore. :)
Si, ma come fa il daimon a sapere che quel dato animale ha quelle date caratteristiche comportamentali? :?
Claudio-Olyandra ha scritto:Non intendevo mettere in dubbio la tua capacità di autoanalisi: piuttosto, volevo azzardare l'ipotesi di un'interferenza dovuta a sbalzi emotivi o vicende intense, tant'è che ti ho chiesto in quali circostanze avvengano quei repentini cambiamenti. ;)
Sono stata sotto analisi per parecchio tempo, Piuma Bianca può confermare che non ho sbalzi emotivi, almeno da un periodo che dura all'incirca 6 mesi. E in ogni caso, il mio daimon si comporta così da quando non ho più problemi emotivi, come non ne avevo quando ho cominciato a comunicare con lui. La situazione, insomma, non è cambiata.
Claudio-Olyandra ha scritto:Secondo te, cosa rappresenta la forma stabile, consueta, prevalente? :)
Sono convinta che una forma stabile non esista, soprattutto se la si considera dal punto di vista della personalità, in quanto essa è destinata a cambiare per tutta la vita.
Se invece la vediamo dal punto di vista del "mettere a proprio agio", direi che si arriva in un determinato momento in cui il daemian tende ad avere maggiore controllo e conoscenza di sè stesso, tanto da riuscire a gestire la situazione con un minore intervento del daimon. La forma tendente allo stabile (sono convinta che la stabilità radicale totalitaria non esista) può essere anche semplicemente un'abitudine del daemian a visualizzare il daimon in una forma "comoda" o che comunque assicura una massima resa della comunicazione.
Claudio-Olyandra ha scritto:La forma aiuta a scoprire la propria personalità, ma non è l'unica via percorribile: anche un sano dialogo, franco, spontaneo e naturale, può condurre a risultati apprezzabili. Ciascuno sceglie l'approccio che preferisce. :)
Appunto, non sono convinta che la personalità sia riconducibile alla forma. Essa passerebbe quindi in secondo piano, allontanandosi da quella che è la concezione base del daimonismo moderno, che si rifarebbe totalmente alle teorie di Socrate ;)
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Re: Forma animale del Daimon: ma perchè?

Messaggio da Eley&Me' » ven 03/dic/2010 00:24:34

Piuma Bianca ha scritto:
Eley&Me' ha scritto:Solo tu puoi sapere che anche se l'analisi dell'aragosta ti somiglia al 100% secondo la lista delle caratteristiche, solo la forma della giraffa è quella che ti senti calzare a pennello.
Te la senti calzare a pennello, questo è vero... Ma non centra con il Daemon fino a prova contraria, ma solo con te. Ed in un forum che si parla di caratteristiche e rapporto con il Daemon, non è fuori luogo parlare di qualcosa che non è Daemon che non sia headmates? xD
Eley&Me' ha scritto:Inoltre il daimon secondo me è per il 70% come il proprio daemian, mentre il 30% restante è la sua volontà e libertà di parlare a proprio piacimento.
A mio parere la corrispondenza tra uomo-Daemon è diversa a seconda delle persone: ci sono persone che hanno molto in comune con il proprio Daemon ed altre che sono molto diverse da esso... E perso che questa somiglianza/differenza sia a seconda dei bisogni del Daemian stesso.
Secondo me in un certo senso ha a che fare anche col proprio daimon, spesso mi è capitato di trovare la forma più adatta a me solo grazie all'approvazione di Me'...Ad esempio adesso luii si lamenta molto se io provo ad andare a curiosare tra le analisi.Una forma me la sento calzare a pennello quando sia la mia parte razionale (cioè quella che adesso scrive e pensa)sia il mio daimon si trovano in perfetta armonia, ognuno approva ciò che pensa l'altro...c'è sempre uno scambio di opinioni insomma.

Riguardo al resto...sì, un daimon si adatta a ciò di cui ha bisogno il proprio daemian per sentirsi in equilibrio, eppure non posso fare a meno di pensare che una base comune ad entrambi ci debba essere
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Re: Forma animale del Daimon: ma perchè?

Messaggio da Piuma Bianca » ven 03/dic/2010 00:30:50

Eley&Me' ha scritto:Riguardo al resto...sì, un daimon si adatta a ciò di cui ha bisogno il proprio daemian per sentirsi in equilibrio, eppure non posso fare a meno di pensare che una base comune ad entrambi ci debba essere
Bisogna trovarla allora ;)
Oserei dire che, come base comune, bisognerebbe trovare qualcosa di più semplice... Una sorta di minimo comune divisore di Daemon e persona, se volessimo fare un esempio xD

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Re: Forma animale del Daimon: ma perchè?

Messaggio da Claudio-Olyandra » ven 03/dic/2010 01:15:32

Piuma Bianca ha scritto:Questo è il punto. Una forma stabile presuppone una persona uguale per tutta la vita. A mio parere la ricerca di stabilità della forma non è altro che la paura dell'uomo di essere in movimento. Peccato che sia il movimento a dare stabilità alla mente di una persona, ti assicuro che avere un Daemon che sappia adattarsi ad ogni condizione è per il Daemian un enorme vantaggio.
Se affermi che una forma stabile presuppone una persona uguale per tutta la vita, implicitamente riconosci che la forma del daimon è la rappresentazione simbolica della personalità dell'uomo e che, dunque, ad una forma stabile corrisponde una personalità statica. ;) Ad ogni modo, "stabile" non è sinonimo di "immutabile", infatti ho specificato "prevalente" e "consueta", non "unica". :)
Piuma Bianca ha scritto:Non sono d'accordo su questo punto: non penso che la forma serva a scoprire la propria personalità, ma più che altro ad equilibrarsi con essa, a darti sostegno nel modo migliore possibile: adattarsi a te. Adattarsi, non emulare.
In che modo la forma del daimon può equilibrarsi con la personalità umana, se non sono collegate? In base a che cosa si equilibrano? :)
Piuma Bianca ha scritto:La mia daimon non mi ha mai fatto pesare i miei difetti, mi ha solo mostrato quanto questi fossero caratteristiche e non errori, e come combinare queste caratteristiche insieme nel modo più utile. E mi ha dato anche conforto psicologico, e tanto.
Non stiamo un pochettino sopravvalutando la funzione dei nostri poveri Daemon? Parlo in merito di trascendentalità dell'etica ovviamente.
Sopravvalutando? Olyandra è stata capace di spazzare via in un lampo annosi problemi irrisolti che mi portavo dentro, con un'efficacia che cinquanta psicologi riuniti non avrebbero saputo eguagliare. :D Mi ha mostrato con estrema precisione chirurgica quali erano i nodi da sciogliere e mi ha infuso la forza psichica necessaria per superarli definitivamente. :D
Raven & Antares ha scritto:Si, ma come fa il daimon a sapere che quel dato animale ha quelle date caratteristiche comportamentali? :?
Il daimon conosce esattamente tutto quello che conosce l'uomo: sono un tutt'uno, dopotutto. ;)
Raven & Antares ha scritto:Sono convinta che una forma stabile non esista, soprattutto se la si considera dal punto di vista della personalità, in quanto essa è destinata a cambiare per tutta la vita.
Certo, anche gli adulti possono cambiare personalità, ma converrai con me che non sono così magmatici e tumultuosi come i bambini: in questo senso, la forma del daimon di un adulto è "più stabile" di quella del daimon di un bambino. ;)
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Re: Forma animale del Daimon: ma perchè?

Messaggio da Ako e Eri » ven 03/dic/2010 15:02:30

Claudio-Olyandra ha scritto:È plausibile, però stai dimenticando un fattore importante. Il daimon non dà solo conforto psicologico, ma anche (e, a mio avviso, soprattutto) consapevolezza esistenziale: è suo preciso compito metterci dinanzi agli aspetti spiacevoli o persino odiosi della nostra personalità, mostrandoci, tramite una forma spaventosa o disgustosa, ciò che siamo davvero ed i difetti che dobbiamo correggere per migliorarci. Non credo che un daimon illuda il suo speculare con una forma "rassicurante", se ci sono criticità serie da affrontare.
Io stavo rispondendo ad una tua frase ("Perché mai una forma qualunque, che non rappresenta la nostra personalità, dovrebbe sostenerci moralmente? Cos'avrebbe di speciale?"), in cui tu parlavi del sostegno morale. Se sostegno morale è usare una forma spaventosa o disgustosa, grazie per l'offerta ma credo che ne farò a meno :lol:
Tornando seria... come può il daimon conoscere la forma che meglio si adatta al nostro carattere? Abbiamo un librone di etologia in testa? A me piacerebbe da morire, ma purtroppo non è così :lol: Insomma, se la forma che corrisponde al nostro carattere fosse un aspetto intrinseco del daimon, non dovremmo aver bisogno delle analisi, dovrebbe suggerircela luii, perché -almeno secondo te- è suo preciso compito metterci dinanzi agli aspetti spiacevoli o persino odiosi della nostra personalità, mostrandoci, tramite una forma spaventosa o disgustosa, ciò che siamo davvero ed i difetti che dobbiamo correggere per migliorarci. E il daimon come fa? Fa una ricerca su internet o in biblioteca e poi sceglie la forma? :lol:
Se il daimon, come è logico, non può conoscere a priori la forma perché non può conoscere le caratteristiche di un gran numero di animali, allora siamo noi a cercare una forma adatta, una che ci corrisponda; ma a questo punto gliene stiamo attribuendo noi una, non è qualcosa di già presente. Poi, naturalmente, il nostro daimon ci dice se gli sembra che ci rispecchi, e qui, attraverso il dialogo, può farci notare tutti i nostri difetti, ma non può conoscerla in anticipo.
Spero di non essere stata troppo confusa ^^' Cito una frase di Raven che riassume in modo molto più chiaro tutto il mio sproloquio XD
Raven & Antares ha scritto:Si, ma come fa il daimon a sapere che quel dato animale ha quelle date caratteristiche comportamentali?
Claudio-Olyandra ha scritto:Se affermi che una forma stabile presuppone una persona uguale per tutta la vita, implicitamente riconosci che la forma del daimon è la rappresentazione simbolica della personalità dell'uomo e che, dunque, ad una forma stabile corrisponde una personalità statica.
Penso che non intendesse questo, ma che stesse mostrando un difetto della concezione della forma che viene attualmente proposta.
Claudio-Olyandra ha scritto:Ad ogni modo, "stabile" non è sinonimo di "immutabile"
Tratto dal topic "Pilastri del Daimonismo":
Una forma stabile può mutare in caso di eventi traumatici od altri profondi sconvolgimenti, non necessariamente negativi
Eventi traumatici, profondi sconvolgimenti, eppure non è così raro che il carattere di una persona adulta si modifichi. Ad esempio, ricordo un mio vecchio conoscente, già adulto, che aveva la fama (fondata) di essere tremendamente egoista; a quanto ne so, non gliene è mai importato molto, ma in qualche mese ha subìto un cambiamento graduale e radicale. Ha cominciato offrendo un fazzoletto di carta che gli era avanzato, gli è piaciuto il sorriso con cui è stato ricambiato, e allora l'ha fatto una seconda volta, e poi ancora, fino a diventare in qualche mese una delle persone più generose che abbia mai conosciuto. Può sembrare stupido, ma è iniziato tutto così, offrendo un fazzoletto, e non mi sembra un profondo sconvolgimento. I cambiamenti spesso non sono radicali come in questo caso, ma altrettanto graduali, mentre effettivamente un bambino cambia più improvvisamente.
Claudio-Olyandra ha scritto:In che modo la forma del daimon può equilibrarsi con la personalità umana, se non sono collegate? In base a che cosa si equilibrano?
Che la forma del daimon non corrisponda alla personalità umana non significa che non siano collegate. Se il daimon sceglie una forma, lo fa in base a quello che sente in quel momento, a quello di cui avrebbe bisogno, alla sua personalità, appunto. Ad esempio, quando rischio di arrabbiarmi troppo Aris assume la forma di un felino, perché mi hanno sempre tranquillizzata molto: non importa il loro comportamento, è importante l'idea che danno a me, il modo in cui mi stimolano. In questo senso la forma di Aris mi aiuta a raggiungere lo stato d'animo migliore per quel momento, ad equilibrarmi, a correggere (momentaneamente e poi a lungo termine, con un lavoro tutt'altro che breve) un mio difetto, in questo caso l'ira troppo violenta. Meglio che il daimon aiuti in questo modo a correggersi, piuttosto che sbattere in faccia i difetti (senza poterlo fare, a meno che non sia un esperto di etologia XD), no?
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Re: Forma animale del Daimon: ma perchè?

Messaggio da Raven & Antares » ven 03/dic/2010 15:59:29

Claudio-Olyandra ha scritto:Il daimon conosce esattamente tutto quello che conosce l'uomo: sono un tutt'uno, dopotutto. ;)
Appunto per questo, il daimon non dovrebbe conoscere le analisi a memoria :lol:
Al riguardo, apro un altro topic in Teorie per spiegare bene ;)
Claudio-Olyandra ha scritto:Certo, anche gli adulti possono cambiare personalità, ma converrai con me che non sono così magmatici e tumultuosi come i bambini: in questo senso, la forma del daimon di un adulto è "più stabile" di quella del daimon di un bambino. ;)
Certo, ma da questo punto di vista, non lo sono neanche nella necessità di supporto morale continuo. Inoltre, il daimon, ha ormai un rapporto molto più stabile con il suo daemian, motivo per cui potrebbero convenire (non per forza attraverso la richiesta diretta, ma anche con una richiesta implicita) nel mantenere più stabile una determinata forma, che fa sentire meglio entrambi.
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