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Personalità del Daimon

Inviato: gio 17/lug/2014 12:36:15
da Firewolf & Ariel
Parto dal presupposto che non sono soggettivista, o quanto meno non puro (credo che la forma del daimon non sia totalmente inutile per l'introspezione pur insistendo che secondo me non ci si possa limitare all'analisi delle forme per l'introspezione e bisogni anche guardare il carattere, i gusti ecc..)...e proprio per questo sono curioso di sapere cosa rappresenta per un soggettivista la forma del daimon. Spiego meglio: se, e non sarò io a negarlo, l'aspetto del daimon non è legato a cosa siamo....come spiegare la diversità di daimon? dal solo gusto personale o c'è qualcosa dietro?
Da cosa nasce la personalità del daimon? è un riflesso dell'amico immaginario? Indica la nostra parte nascosta?
Sono curioso di saperlo ^^

Re: Domanda

Inviato: gio 17/lug/2014 12:43:45
da Bird
*esce fuori dal suo angolino* Io non sono soggettivista ma sono quasi sicura che i soggettivisti non ritengono il daimon un costrutto mentale ;) *torna nel suo angolino*

Re: Domanda

Inviato: gio 17/lug/2014 12:44:18
da Firewolf & Ariel
Mi sono confuso con la nuova scuola, santo gesù! Correggo subito!

Re: Domanda

Inviato: gio 17/lug/2014 12:45:56
da Bird
Figurati :D

Re: Domanda

Inviato: gio 17/lug/2014 13:02:21
da Elia&Vemas
parlerò solo in presenza di un superiore e/o avvocato. U.U
Non ne ho la più pallida idea, non mi sono mai fatto questa domanda, io tratto sempre Vemas come un amico, non come me stesso. Bho?

Re: Domanda

Inviato: gio 17/lug/2014 13:57:26
da Ross
io direi che la risposta c'è già senza aspettare rappresentanti. Basta leggere questi topic : http://daimonismo.altervista.org/forum/ ... =62&t=1564
http://daimonismo.altervista.org/forum/ ... =62&t=1532

Re: Domanda

Inviato: gio 17/lug/2014 14:24:53
da Pandemonium
Per il soggettivista il daimon può avere qualsiasi forma. Che sia un essere umano, o un gatto, o una lampadina, o eterno mutaforma, o ancora non averne nessuna... non fa la differenza: l'importante è comunicare, sentirsi a proprio agio con il proprio daimon.
La scuola simbolica, a grandi linee, dice: se tu hai un certo carattere il tuo daimon è un gatto.
Ma ammettiamo che tu il tuo daimon gatto proprio non ce lo vedi. Al contrario, ama assumere la forma di un gabbiano, animale che tuttavia non ti rispecchia affatto.
Diventerebbe una forzatura proiettarlo in forma felina, giusto?
Per il soggettivista, il daimon può anche stabilizzarsi, se lo ritiene opportuno, ma la forma non determina di persé il carattere di una persona (esempio shtupido come al solito: Dunkel potrebbe essere una tartaruga nonostante non abbia nulla in comune con la mia personalità perché io alla forma della tartaruga associo qualcosa... Che in qualche modo associo a me).
Facciamo ancora un esempio perché ho la forte impressione che non mi sono fatta capire. Dunkel è un gracchio alpino, giusto? Giustoh *coro di drogati*. Per la scuola simbolica, lo è perché rispecchia il mio carattere (ed effettivamente sì, è molto molto simile, anche se io mi ritengo di più una ghiandaia azzurra); per la scuola soggettivistica lo è perché io mi sento affine a quella forma, mi sento bene è più fluida tra me e il mio daimon.
Da sicuramente meno importanza all'apparire del daimon, anche se sinceramente per me e Dunkel incomincia ad avere un certo spessore.

Re: Domanda

Inviato: gio 17/lug/2014 14:26:38
da Cassandra e Sibilin
totale OT: Ary, ma la tua daimon si chiama Duskel o Dunkel? XD

Re: Domanda

Inviato: gio 17/lug/2014 14:26:49
da 香 と 火
Io personalmente credo che la forma del daimon possa anche rappresentare una sinestesia tra uomo e animale. Però non trovo un filo connettore per attribuire la mia natura alla forma di Kaisa.
Faccio un esempio ancor più pratico:
Io, Sabrina Pincopallina vivente a Torino, ho natura di tigre: corrispondo all'animale, mi sento affine e mi rappresento come tale.
Kaisa è il mio daimon, non ha influenze sociali, niente convenzioni, niente confronti sociali. Io personalmente non trovo il filo conduttore che mi porti ad attribuirgli la "mia forma" come stabile. Soprattutto, parlo con Kaisa da anni e anni, e il nostro rapporto è sempre stato libero.
Cioè, Ka può prendere tutte le forme che gli piacciono, che mi piacciono, che ci fanno sentire bene. Ultimamente è fissato col leone perché dice che *sono figo u.u* ...gli piace, insomma xD.
Sopratutto io non riesco più di tanto ad "attribuire" forme a Ka, è lui che le prende! xD
Non è materiale, può essere tutto! Un essere umano, un animale, un oggetto...

Per la tua ultima domanda, credo di avere una risposta frutto di anni e anni di esperienza sul campo: la differenza tra me e Kaisa sono le variabili ambientali. Lui non è a contatto col mondo sociale, non ha da rapportarsi con altri esseri umani. Questo lo rende libero di esprimersi e libero nella sua essenza. Se dovessi fare un esempio direi che è come crescere qualcuno chiuso in una stanza di vetro.
Ha solo una finestra sul mondo (il suo daemian) e trae le conclusioni (e quindi forma il suo carattere) unicamente in base a ciò che vede.

Questa è la mia opinione!

EDIT: Come ha detto Ary prima di me, l'importante per i soggettivisti è il rapporto col proprio daimon, escludendo però un'importanza viscerale nella forma. Che appunto, se al tuo diamon piace fare il cane, e tu hai natura di leone, non sarebbe una forzatura imporgli una forma diversa da quella che gli piace?
Poi, a ognuno il proprio rapporto col daimon. : )

Re: Domanda

Inviato: gio 17/lug/2014 14:32:40
da Bird
Però anche la scuola simbolica non è così "rigida": la mia forma è quella del serval, ma se mi va posso proiettare Auryn come qualsiasi altro animale. La mia natura rimarrà comunque quella del serval.