Personalità del Daimon

In questa sezione sono illustrati i punti caratteristici della scuola del Daimonismo che nega l'utilità delle analisi delle forme per l'introspezione.
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Irene e Leandra
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Re: Domanda

Messaggio da Irene e Leandra » gio 17/lug/2014 15:36:07

Mi trovo d'accordo con Sab e Ary, tuttavia come ha detto Ross, io ho fatto due topic in cui spiego cos'è per me la forma. Non è né un amichetto immaginario né la parte nascosta di nessuno xD in sostanza leggiti i miei post e saprai il mio pensiero al riguardo xD Per me il daimon come ho già scritto è : '' Il daimon è colui che comprende ogni parte di noi, della nostra anima l'inconscio, la coscienza, per poi indicarci e suggerirci cosa è meglio fare per stare bene con noi stessi.'' e di conseguenza '' Non è un qualcosa a cui dobbiamo appioppare un animaletto da compagnia. La forma, a parer mio, deve essere utilizzata come modo di comunicazione, non come imposizione. '' Gli esempi te li hanno dati già Sabrina e Arianna, ovviamente quello che ho scritto io nei topic è la mia visione, e comunque io non faccio riguardo solo ai ''gusti'' di Lea, io vado più che altro ad intuito, a sensazione. Se vedo una forma e sento che con quella forma ho qualcosa di affine, allora Lea assumerà quella forma indipendentemente se l'analisi mi dice '' no baby tu non c'entri na beata minchia con quello'' capito? Spero di sì, ti invito ugualmente a leggerti i miei post comunque XD
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Re: Domanda

Messaggio da Firewolf & Ariel » gio 17/lug/2014 18:07:22

Ok, vedo di leggerli.
Comunque siete stati tutti chiarissimi, vi ringrazio, in particolare Ire per avermi dato una definizione particolarmente chiara di Daimon. Mi sono fatto due neuroni così a furia di cercare la definizione giusta! LOL!
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Re: Domanda

Messaggio da Eowyn & Faun » dom 20/lug/2014 13:01:04

Personalmente sono una sostenitrice della teoria del simbolo, secondo cui la forma del daimon riflette il modo in cui il daemian percepisce sè stesso. http://daimonismo.altervista.org/forum/ ... el+simbolo Le analisi sono semplicemente un modo per esplorare sè stessi, chiedendosi perchè si agisce in un certo modo e soffermandosi sugli istinti e gli atteggiamenti basilari del proprio Io. Tuttavia noi non siamo psicanalisti e difficilmente riusciremo mai a comprendere appieno la nostra natura, bisognerebbe aver fatto esperienze d'ogni tipo e meditato per anni prima di riuscire ad avvicinarsi ad tale livello di autocoscienza, quindi è ovvio che la forma possa variare in base a ciò che noi pensiamo di noi stessi. Quindi, in base a ciò, è perfettamente lecito soffermarsi su una forma scelta in base ad altri criteri, che possono essere estetici o di conforto, o di qualunque altro tipo. Penso fornisca una sorta di idea di stabilità molto utile per ottenere sostegno dal daimon.

Per quanto riguarda la personalità, invece, penso rispecchi un qualcosa di cui abbiamo bisogno per star bene. Alcuni hanno daimon aggressivi e altri daimon gentili e gioiosi, dipende tutto da ciò che in qualche modo ti fa sentire a tuo agio o ti aiuta in un certo ambito della tua vita. In questo caso la teoria dello Ying e dello Yang di Ross calza a pennello: http://daimonismo.altervista.org/forum/ ... el+simbolo è un modo per auto-bilanciarsi.
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Re: Domanda

Messaggio da Bird » dom 20/lug/2014 17:16:51

Quindi io mi trovo a mio agio con uno stronzetto :mrgreen:
No, è che hai bisogno di qualcuno che ti svegli.
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Re: Domanda

Messaggio da Firewolf & Ariel » dom 20/lug/2014 18:40:13

Secondo me hai bisogno di uno fascinoso. Che ti insegni a credere in te stessa, maremma peponia!
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Re: Domanda

Messaggio da Bird » dom 20/lug/2014 19:29:43

Credimi, nell'ultimo anno la mia autostima ha superato il livello millemila :D
E tutto grazie al mio Roro :3
Piantala.
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Re: Personalità del Daimon

Messaggio da Tsuki no Sasuke » mer 03/dic/2014 01:02:25

Maremma che?
Ma maremma disarticolata!

Su questo argomento ho già risposto innumerevoli volte ma credo di poter ripetere la mia solita idea riguardo la forma, che ho pure spiegato nel vademecum:
la funzione della forma varia in base al daemian, ma deve comunque restare qualcosa di utile all’introspezione e al dialogo in certi casi, sentire che quella determinata forma è la più adatta. Si cade spesso nell’”Animaletto immaginario preferito” anche involontariamente, ma bisogna sempre ricordarsi cosa il daimon è. E quando non si riesce esattamente a definirlo secondo me bisogna percepirlo come ci sentiamo di doverlo percepire, la forma diventa superflua o comunque accessoria in un rapporto. Sfrutto questo per riallacciarmi all’argomento principale: la personalità, è una cosa totalmente slegata (secondo me) dalla forma. Se l’analisi di un determinato animale dice che il tuo daimon deve essere “silenzioso, pacifico, noioso, burbero e *aggettivi random*” non è per forza detto che lo debba essere. Nel senso, sicuramente potrebbero anche coincidere, ma non credo proprio (secondo il mio punto di vista quasi soggettivista) che si debba avere per forza una volpe schiva o un lupo che “caccia in branco”.
La personalità… a dire il vero secondo me, anche basandomi sulla mia personale esperienza con Sheyla… può essere legata a quello di cui il nostro subconscio, la nostra più remota coscienza interiore ha bisogno.
Io per esempio sono un coglione di fama interplanetaria, impulsivo, pazzo e esageratamente distratto con la testa fra le nuvole. Ho bisogno di un daimon con i piedi per terra, che mi indirizzi nella retta via quando vado troppo di fretta e che mi aiuti a mantenermi in riga (anche se ogni tanto i ruoli si invertono e deve invece farmi dare una mossa e convincermi su scelte più complesse).
Magari la coscienza di tizio necessita di qualcuno uguale a lui che lo sappia comprendere… allora il daimon di tizio potrebbe essere di personalità molto simile alla sua, in quanto è felice di sentirsi compreso e il daimon si dimostra simile a lui.
Più di una volta mi hai detto che Ariel ha ringhiato a qualcuno che sul momento ti faceva innervosire; può darsi che in quel momento fosse quello di cui avevi bisogno, di ringhiare a chi ti stava di fronte.
Per questo tendo a scartare le analisi, perché credo in una visione più profonda e forse difficile da comprendere del daimon e dire che “la personalità di un malamute daimon è quella di un malamute qualunque” mi sembra un po’ forzato. Al massimo, se consideri la forma importante, puoi adattarla appunto a ciò di cui hai bisogno, senza cadere in “quello che vorrei che Ariel fosse”.
Del tipo hai un periodo in cui sei più asociale e spaventato o in un altro in cui sei più attivo e voglioso di spaccare i cu*i a tutti… secondo la tua necessità il daimon può assumere la forma che vi sentite sia più adatta.
Anche solo per qualche istante… se cè un momento in cui ti senti “intrappolato” e hai bisogno di libertà, il daimon potrebbe assumere momentaneamente la forma di un aquila e fare propri anche gli aspetti caratteriali dell’aquila (ovviamente era solo un esempio).
Quindi bo, la mia l’ho detta, ora vo a mangiare le gocciole non Pavesi che ciò fame.
Molto spesso per sopravvivere ci aggrappiamo a delle convinsioni che chiamiamo ingenuamente realtà. Ma tutto quello che hai nostri occhi appare reale, potrebbe rivelarsi invece una mera illusione, che ci allontana dalla verità.

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