Il Daimon e la Vocazione

In questa sezione sono illustrati i punti caratteristici della scuola del Daimonismo che nega l'utilità delle analisi delle forme per l'introspezione.
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Pandemonium
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Re: Il Daimon e la Vocazione

Messaggio da Pandemonium » mar 04/feb/2014 18:18:36

Wow, non so perchè ma la presenza di questo topic mi rende stranamente felice! :lol:
Dopo aver conosciuto la mia Daimon, incominciai a fare diverse ricerche su internet. Daimon di Philip Pullman, Daimon Socratico ed infine il tipo di Daimon che hai descritto tu, in questo topic.
L'idea della Ghianda ce l'avevo da un po'. Insomma, mi viene facile pensare che il Daimon altro non sia che quell'entità inconscia (ma non troppo, tant'è che di tanto in tanto viene in superficie per darci consigli e indicazioni) che ci spinge alla conoscenza di noi stessi... Ma soprattutto, alla scoperta di noi stessi. Avanti. Sfido io, chi si conosce per davvero in ogni sua sfaccettatura?
Paradossalmente, noi stessi viviamo a stretto contatto con il nostro vero Io, ma non riusciamo a coglierlo nella sua completezza. I nostri pensieri spesso sono impossibili da seguire. Spesso agiamo irrazionalmente e senza seguire schemi, cosa che disorienta pure noi.
Il Daimon serve a questo, a conoscerci.
Riguardo alla Vocazione, credo che sia vero: il Daimon ci spinge verso la Vocazione. Insomma, a me è capitato molte volte di trovarmi a pensare "ehi, quanto mi piacerebbe disegnare" (esempio molto stupido) e sentirmi rispondere da parte di Leii "Allora fallo, perché è ciò che desideri, e dato che lo desideri ti farà bene".
Ovviamente, mi è successo per diverse cose, più importanti. Alcuni desideri tuttavia non li approva, e mi mette un freno. Non so quale criterio segue per farlo. Ma la trovo una cosa interessante.
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Re: Il Daimon e la Vocazione

Messaggio da Bird » mer 05/feb/2014 14:14:57

Ok, dopo aver riletto tutto, sono quasi sicura di non aver sperimentato questa Vocazione come dite voi (o comunque non con l'intensità che dite voi).
Benchè Auryn sia stato con me da che ho memoria (sotto diverso nome), non ricordo che mi abbia mai "spinto" a perseguire quello che amo, almeno non così decisamente.
Non ho...seguito, diciamo, quello che amavo prima, ho cambiato strada, se così si può dire. Ma luii non si è fatto sentire, non in quel senso. Non è intervenuto dicendo "stai facendo la cosa giusta, perchè è quello che ami fare" oppure "no, smetti con questo, non ti interessa veramente".
O forse mi sbaglio, e magari è come avevo detto all'inizio, ovvero che sta agendo su di me in maniera più indiretta.
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Re: Il Daimon e la Vocazione

Messaggio da Ele_Nahuel » gio 06/feb/2014 22:37:22

magari senti che non ti "indirizza" perchè forse in questo momento non è questo quello che senti ti rende felice davvero; forse hai bisogno di costruire altro!Penso sia una cosa molto soggettiva comunque, il tuo daimon potrebbe aiutarti indirettamente relativamente ad una tua vocazione (che magari ancora devi capire del tutto), o potrebbe avere altri "interessi" (e quindi anche tu di riflesso) ;)

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Re: Il Daimon e la Vocazione

Messaggio da Bird » ven 07/feb/2014 14:19:49

Non so, vedremo, con il tempo: di sicuro ora starò più attenta alle nostre conversazioni e agli impulsi che mi dà ;)
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Re: Il Daimon e la Vocazione

Messaggio da Eowyn & Faun » gio 13/feb/2014 08:58:57

Devo assolutamente leggere quel libro *_* Grazie per averlo segnalato, Ele!

Mh... questa storia della vocazione è davvero interessante, in un certo senso la potremmo definire come "essenziale" per il ruolo del daimon. Può essere difficile ottenere qualcosa che ci appaghi se siamo costretti a stravolgere noi stessi per ottenerlo, ma vivere qualcosa pur riuscendo a mantenere intatto il nostro essere dovrebbe essere l'obiettivo di chiunque. Non so se ognuno di noi ha la sua leggenda personale da compiere, ma anche solo il semplice fatto di guardarsi allo specchio e smettere di dire "tu mi fai schifo" è già un grosso traguardo, almeno lo sarebbe per me, e so che Faun ha un ruolo in ciò. Tutto il resto viene di conseguenza, credo che qualunque cosa mi dovessi ritrovare a fare in futuro, andrebbe bene se potessi dire a me stessa con sincerità "sei brava, ben fatto".

Sai... il termine "ghianda" mi ha fatto tornare il mente la questione della ghiandola pineale. Quasi quasi apro una sezione a parte per parlarne, potrebbe essere interessante.
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Re: Il Daimon e la Vocazione

Messaggio da Ele_Nahuel » gio 13/feb/2014 18:48:15

wow! interessante! Su cosa vorresti parlare di preciso riguardo la ghiandola pineale? Non sono molto esperta al riguardo.. però mi interesserebbe molto un approfondimento! Secondo me ognuno di noi ha quella che è detta anche "leggenda personale" ,siamo tutti importanti e protagonisti della propria vita, e siamo tutti diversi, per cui ognuno ha il suo cammino da costruire e percorrere, ed ognuno lo riveste con ciò che Sente,e ciò di cui ha bisogno..per cui la leggenda personale, la ghianda, la vocazione ecc.. può essere di tutto secondo me: può essere il superare un trauma, il crescere interiormente e spiritualmente, può essere a livello pratico anche il voler diventare parrucchiere, macellaio, filosofo, viaggiatore! può essere di tutto e di più, forse la cosa importante secondo me non è tanto il come, ma il perchè: quando ti chiedi "perchè voglio fare/essere questo?" e senti in cuor tuo che nasce tutto da una grande intuizione, dedizione ,felicità, senso di realizzazione (che ti senti te stesso al 1000 % e ti senti completo/a)..allora secondo me è quella la strada giusta. Una strada sempre diversa per ognuno di noi, si adatta alla nostra persona, però il nostro rapporto con essa nasce sempre dalla stessa "fonte" di amore, benessere, felicità!! Calcolate che nel libro (che purtroppo in questi giorni ho sospeso per il troppo studio T.T) a quanto ho capito l'autore parlerà anche di alcune figure che hanno palesemente realizzato sta ghianda, la qual ghianda purtroppo però oggettivamente non era tra le più benefiche. In pratica Hillman prende in esame Hitler, e sono proprio curiosa di arrivare a quel punto..anche perchè una cosa che mi chiedo è : quanto opera/ha operato il daimon di queste figure "particolari" in quello che hanno fatto? Da che parte sta il daimon in questi casi così ambigui eticamente? Detto terra terra, può essere un daimon buono o cattivo? mi rendo conto che questa domanda non è tra le più corrette, anche perchè uno potrebbe arrivare al relativismo totale dicendo che nulla è effettivamente giusto e nulla sbagliato..però la domanda di base è quella.. voi che ne pensate?! (ricordo comunque che ancora devo leggere quella parte del libro, per cui non so come poi l'autore esporrà la questione del daimon, se inoltre la esporrà anche da quel punto di vista!)

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Re: Il Daimon e la Vocazione

Messaggio da Ele_Nahuel » gio 13/feb/2014 19:43:54

Ragazzi! non prendetemi per matta XD, ma avevo voglia di rileggermi Coelho, visto che si parlava di "leggenda personale" , e apro a caso un suo libro ed ecco che mi è capitato! Ve lo trascrivo:
"Nel momento in cui comincia ad avviarsi, un guerriero della luce riconosce il Cammino. Ogni pietra, ogni curva, gli danno il benvenuto. Egli si identifica con le montagne e i corsi d'acqua, scorge parte della propria anima nelle piante, negli animali e negli uccelli della campagna.
Allora, accettando l'aiuto di Dio e dei suoi segnali, si lascia condurre dalla propria Leggenda Personale verso le incombenze che la vita gli riserva.
Alcune sere non ha un posto dove dormire, altre soffre di insonnia. "Questo è coerente", pensa il guerriero. "Sono io che ho deciso di procedere lungo questa strada".
In questa frase è riassunto tutto il suo Potere.
Egli ha scelto la strada che sta percorrendo, e non ha nulla da recriminare".


Che bella, mi ha colpito proprio tanto, si adatta a quello di cui stiamo parlando! Ed ho proprio "sentito" il significato, era come se parlasse alla mia anima..io e Nahuel ci sentiamo in preda a una gioia immensa! c'è un'intesa perfetta! A voi comunque non capita un pò quello che scrive Coelho (guerrieri luminosi a parte XD, che comunque rimangono figure poetiche stupende!)?! Cioè , ci sono delle volte che attiro quello che mi "serve" per il mio percorso in maniera assurda D:! E a volte capita che attiri cose non proprio positive, ma penso sempre che "fa parte del gioco", e infatti poi superati questi momenti capisco quanto avevano da aggiungere al mio percorso e quanto mi hanno insegnato!! Non so, è un atteggiamento che ho sempre avuto, ma l'ho tirato fuori molto di più da quando ho cominciato a riconoscere il mio Nahuel *^*!! Lo adoro!

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Re: Il Daimon e la Vocazione

Messaggio da Eowyn & Faun » sab 15/feb/2014 15:59:48

La ghiandola pineale è una ghiandola che si trova all'interno del nostro cervello, pressappoco al centro, ed è ciò che ha creato l'idea del "terzo occhio", non a caso è all'altezza dei nostri, precisamente al centro. E' l'unica parte del nostro cervello a non essere doppia, e ha un altissimo livello di vascolarizzazione, secondo solo ai reni. Produce la melanina, l'ormone che regola il ciclo del sonno, e secondo molti... consente la massima espansione mentale e spirituale dell'individuo. Se ci fai caso, ci sono simboli di pigne in tutte le culture: dagli antichi egizi fino all'induismo, passando anche per il cristianesimo. Una sorta di contenitore non di un singolo seme, ma di tantissimi, che aspetta solo di venir aperto. L'unico problema è che, a causa del nostro stile di vita, questa ghiandola tende a calcificarsi con l'età. Non ci sono ricerche certe al riguardo, ma pare che il fluoro (contenuto nell'acqua imbottigliata, nei dentifrici e nel cibo spazzatura) e le varie onde elettromagnetiche dannose influiscano negativamente sulla ghiandola, facilitando la calcificazione. Uno stile di vita sano, oltre che la meditazione, sono teoricamente in grado di arginare questo fenomeno, ma come ho già detto non ci sono state ricerche al riguardo quindi non c'è una base scientifica solida dietro queste teorie, nonostante la loro ampia diffusione.

Come ti ho detto, potrebbe non avere alcun nesso con quello che hai detto, ma il termine "ghianda" mi ha riportato a questo quesito :) alla fine si tratta, appunto, di lasciare che i nostri semi germoglino permettendoci di vedere la luce.

Mh, interessante il collegamento tra Hitler e i daimon, ma non credo che scopriremmo più di quanto non sappiamo già analizzando il suo caso. Aveva senza dubbio una visione distorta della realtà dovuta a chissà quale trauma e alle ideologie sbagliate, ma a conti fatti ha agito nel nome del suo popolo, era convintissimo di fare del bene e quindi il suo daimon lo supportava. Anche se la fonte a cui attinge il daimon è priva di influenze ideologiche e culturali, esso si basa sempre e comunque su ciò che ha vissuto l'individuo. Guardiamo un bambino in fasce: se gli metti davanti un pezzo di carta in fiamme cercherà senza dubbio di toccarle, perchè non associa quell'immagine ad un pericolo e ma lo assocerà, anche se crescendo gli verrà insegnato che il fuoco può essere pericoloso. Ma se dovesse bruciarsi prima ancora di elaborare questo concetto logico, allora il bimbo potrebbe rimanere traumatizzato e percepire il fuoco come un pericolo in ogni caso, sviluppando una fobia che va ben oltre il ragionamento logico. E quindi, il daimon avrà "paura" del fuoco. Sicuramente per Hitler e tutti i più grandi tiranni della storia è lo stesso, sono state le persone sbagliate al momento sbagliato, ma non sono diversi dagli altri umani. Avevano sicuramente qualche trauma o qualche forma di autismo o che altro, il frutto di ciò che avevano vissuto e che li ha portati ad una percezione sbagliata della realtà, volta alla distruzione. Ma erano convinti al 100% della giustizia delle loro azioni.

Hai ragione, quella frase è stupenda. :)
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Re: Il Daimon e la Vocazione

Messaggio da Ele_Nahuel » lun 17/feb/2014 22:27:01

wow!! sembra interessantissimo l'argomento sulla ghiandola pineale!! dovremmo approfondire in un'altra sede ;) ,anzi ora vado a spulciarmi un pò di cose per internet!
Comunque devo dire che concordo con quello che hai scritto, sulla figura di Hitler..discorsi daimoniaci e di vocazione a parte, dobbiamo comunque tenere conto dell'ambiente in cui visse tal personaggio! E questo ha influito non poco (da quel che ricordo subì parecchi traumi infantili..) poi Hillman in tutto ciò c va a vedere un significato tutto suo: ossia che quelle cose , quelle esperienze, quell'ambiente, quella famiglia e quella vita erano messe sul suo percorso come per tirare fuori la sua ghianda/vocazione..e in effetti la cosa mi lascia un pò basita...cioè, era destino che dovesse esserci una figura come lui?! (che poi da come mi pare di aver capito il destino in questo libro è visto non come assoluto ma come un qualcosa che ha la sua ragion d'essere, ma che comunque lo creiamo noi..) Però è anche vero che come ci sono state figure come la sua, ve ne sono state mooolte altre la cui ghianda ha posto sul loro cammino altrettante esperienze per il sorgere di una vocazione positiva...comunque vabbè mi deciderò a continuare questa lettura T.T !!! non sono ancora riuscita a riprenderlo in mano questo libro!

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