Forma, e la certezza di essa senza le analisi :)

In questa sezione sono illustrati i punti caratteristici della scuola del Daimonismo che nega l'utilità delle analisi delle forme per l'introspezione.
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Irene e Leandra
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Forma, e la certezza di essa senza le analisi :)

Messaggio da Irene e Leandra » mer 27/feb/2013 15:22:41

Saalve. Allora, premettendo di aver letto il post di Claudio, come già volevo cimentarmi nel fare, ecco qui un post su cosa rappresenta la forma per i soggettivisti e come facciamo ad avere la certezza di essa senza l'analisi. Metto in luce quella che è la mia visione, invitando altri a scrivere le loro :) Innanzitutto, io vedo la forma, un metodo di comunicazione. Come già scrissi nel post '' la mia visione di Daimon'', per me rappresenta un modo migliore di comunicazione con la mia daimon, ma non solo. La forma è la rappresentazione della parte più intima di me, è la mia vera essenza, è vedere me sotto un altro aspetto e forma. E la riconosco, sono certa di quella forma, perchè la sento mia, perchè quando proietto Leandra, in forma di Lupo artico, io mi vedo. Vedo quella che sono davvero, vedo la mia natura. Non sento il bisogno di andarla a confrontare con le analisi, perchè la sento dentro di me. Sento che sono io. Oltre al fatto che mi fa sentire bene mentalmente e mi agevola la comunicazione con leii. Io sono una persona che si basa molto sulle intuzioni o sensazioni che sente, vi faccio molto affidamento e quindi di conseguenza non ritengo necessario di andare a vede se l'analisi del lupo artico coincide con le mie caratteristiche, perchè il mio pensiero è che sono io alla fine, a sentire quale è più giusta per me, quella che sento più affine. Appena arrivata sul forum, la prima forma con cui la proiettai fu un Leopardo delle Nevi, un'animale grosso e possente, ma sentivo che non era quella giusta, ma avevo ancora bisogno di fare pratica e proiettare una forma di un'animale così grosso accanto a me mi faceva sentire ''protetta''. Da lì ho capito che io prediligo le forme di animali comunque grossi o di buona stazza. Poi un giorno nel mentre girovagavo per internet vidi un'immagine di un Lupo artico. Ammetto che non mi trovavo alla fine propriamente a mio agio con la forma precedente e quando vidi quei grandi occhi gialli, e mi sembrò quasi che mi stessi specchiando. So' che suona strano ma è così. Quel giorno capimmo che era lei, la forma che rappresentava quella che ero. Quello che alla fine vorrei arrivare a dire, è che io visualizzo e proietto la mia natura, cio' che sono, cio' che mi sento di essere e quella con cui mi trovo più a mio agio e in sintonia. Anche volendo potrei proiettare Leandra con forme di altri miliardi di animali, ma sarebbe comunque il Lupo artico che mi rispecchia come nessun'altro. Credetemi, che quando ho capito qual'era la mia natura, e quando proiettai e visualizzai Leandra con quella forma, non ci fu gioia più grande per me. Ma al tempo stesso ero anche spaventata in un certo senso, quella forma non mi portava bei ricordi, quindi pensai '' Dio non è possibile''. Però Lea mi ripeteva di stare tranquilla, che era tutto apposto, e piano piano mi tranquillizzai e la sentì, sentivo che era davvero così e non c'era nulla di cui preoccuparmi :)
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Re: Forma, e la certezza di essa senza le analisi :)

Messaggio da Cassandra e Sibilin » mer 27/feb/2013 19:41:06

Siamo fortemente d'accordo: anche io considero la forma animale come un metodo utile per la comunicazione. Non credo di dare tutta questa "importanza" a quello che la forma è intrinsecamente, anche se considero le analisi come punto di partenza lo sviluppo poi è dato ad ognuno. XD
In quanto alla forma, la storia tra me e Sibilin è stata piuttosto semplice: non ho mai avuto problemi al dialogo con me stessa -a parte che non gli davo nome o lo consideravo a sè-, e, quando ho cercato Sibilin, l'ho spontaneamente visualizzata come un animale di cui non conoscevo le fattezze. Mi sembrava -vagamente- una donnola, ma non poteva essere così grossa. Ricerca ricerca...alla fine è stata Sibilin a dirmi che razza di forma era. Non chiedetemi come lo sapesse. X'D L?ho sempre detto di essere più intelligente di te. u.u
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Re: Forma, e la certezza di essa senza le analisi :)

Messaggio da Ross » mer 27/feb/2013 23:16:23

Mi unisco anche io nel concordare u.u
Darklyn ha sempre avuto piena libertà di scegliere la forma. Per un lungo periodo ne ha cambiate talmente tante che ho perso il conto xD quando sono approdata qui, Darklyn aveva già scelto le sue 2 forme preferite, quelle che tuttora usa per comunicare con me ma spinta dalla curiosità sono andata a leggiucchiare le analisi e devo dire che con mio immenso stupore sia nel gatto Bombay che nella pantera ho trovato punti nei quali mi rispecchio!
Per gioco ho provato a convincerla a cambiare forma ma a lei stanno bene queste. Sinceramente con queste due forme mi sento a mio agio, nonostante la cosa mi abbia stranito inizialmente, ma stiamo bene così e questo è l'importante
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Re: Forma, e la certezza di essa senza le analisi :)

Messaggio da Marika & Zafo » gio 28/feb/2013 19:51:29

Quando entrai per la prima volta in questo forum invece Zafo aveva la forma apparentemente "fissa" di un grande drago (anche troppo grande) con le squame rosso scuro e le corna simili a quelle di un cervo. Ero piccola e quella era una forma venuta li per li e usata per convenienza. Successivamente lessi che più o meno tutti qui avevano un daimon animale e la maggior parte di dimensioni relativamente piccole (rispetto a Zafo). Fù così che iniziai a sentirmi sola, il fatto che io e luii ci ostinassimo ad utilizzare solo quella forma ne conseguiva che per logica lui non poteva starmi affianco. E una sera decisi che le cose sarebbero dovute cambiare. Ci volle parecchio prima di riuscire a cambiare quella forma che sembrava "certa". Avevo una specie di blocco mentale che me lo impediva, diciamo. Però poi qualcosa si sbloccò e Zafo diventò un "mutaforma" (chiamasi instabile). Dopo un periodo, forse un pò per la curiosità e la fretta per la stabilizzazione, Zafo sembrava aver assunto la "forma fissa" di gatto europeo rosso (mi pare)... ed ero veramente convinta che quella fosse la sua forma definitiva... e invece, dopo un pò iniziai a sentirmi "scomoda" in quelle sembianze e sentivo che c'era qualcosa che non andava... e a questo punto iniziai ad avere dubbi e paure, non sapevo cosa succedeva e cercavo di tenerlo in quella forma... ma alla fine ho ceduto e mi accorsi che per quel periodo ero stata solo io a forzarlo a quel modo (anche se un pò l'analisi mi rispecchiava)... dopo qualche altro periodo come instabile Zafo ha assunto questa forma attuale che non avevo mai visto prima da nessuna parte. Dedicai del tempo ad analizzarla perchè sembrerà anche strano ma io non la conoscevo per niente, ossia, non sapevo tutti i dettagli di questa forma che ho iniziato a visualizzare di punto in bianco come uscita dal nulla... in conclusione ormai sarà qualche anno che Zafo ha questa forma e non ho mai sentito il bisogno di cambiare perchè... come dire... mi calza a pennello. La sento mia in qualche modo e attraverso di essa sono riuscita a scoprire dettagli di me che davo per scontati o che non ci badavo proprio.... o addirittura che non sapevo. Direi che Eirein ha descritto molto bene anche le sensazioni che provo anche io verso il mio daimon e la sua forma :)
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Il mio daimon è un drago. Non sono superiore a nessuno, ne possiedo qualche dote speciale. Sono semplicemente me stessa.
Considero il Daimonismo una cosa seria e gradirei che la forma del mio Luii non influisca sulla vostra considerazione delle mie opinioni. Grazie dell'attenzione.

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Re: Forma, e la certezza di essa senza le analisi :)

Messaggio da Luke e Kyriax » sab 02/mar/2013 15:26:20

Purtroppo non ho il tempo di rispondere adeguatamente (inoltre sono immensamente stanco, come avviene spesso, ultimamente ç.ç), comunque ci tenevo a rispondere rapidamente alle domande di Claudio:
1) cosa rappresenta la forma del daimon per i soggettivisti;
Non so cosa rappresenti per "i soggettivisti", tuttavia so cosa rappresenta per me: la forma per me e Kyr non è altro che un espediente per consentire la visualizzazione e per la proiezione. Non ha un suo valore -per così dire- ontologico, siamo noi a porre la forma ed essa ha valore fino a quando siamo noi a darle un valore. Noi preferiamo le forme animali e feline semplicemente perché ci troviamo bene con esse e ci sentiamo più a nostro agio.
Pertanto non penso che la forma abbia un qualche collegamento con il mio carattere, o che abbia qualcosa a che vedere con "la mia natura" (che mi sembra un concetto piuttosto noezon, a naso, ma non importa xD)
2) come fanno i soggettivisti a verificarne la correttezza senza analisi;
Visto quanto scritto sopra la domanda perde senso. Dal momento che la forma è "positiva", essa non può essere nè giusta nè sbagliata.
3) quali tecniche o approcci usano per l'introspezione;
Semplicemente comunicazione per parole, immagini, pensieri astratti, come molti, suppongo u.u
4) quali strumenti usano per smascherare gli autoinganni;
Se per autoinganni intendi errori relativi alla forma...vedi al punto 2 :)
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(mi hanno detto così; però francamente non ne ho idea)

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Re: Forma, e la certezza di essa senza le analisi :)

Messaggio da W1lliam e Zera » mer 17/lug/2013 18:54:46

Personalmente appena ho scoperto il daimonismo ho capito subito che la forma di leii sarebbe stata una gatta. L'affinità con quest'animale ce l'ho avuta da sempre. Spesso mi paragonano a un gatto. Sarà perché ho mangiato tanti croccantini Friskies? :D
Non mi sembra ci sia differenza alcuna con quanto si è sostenuto da sempre, anche ai tempi di Lux. Per quanto in una analisi, alla fine del questionario, ti dicano che sei A, se tu ti senti B, tu sei B. E come può qualcuno negarlo, dato che nella tua testa ci sei solo te?

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Re: Forma, e la certezza di essa senza le analisi :)

Messaggio da Irene e Leandra » mer 17/lug/2013 23:11:33

W1lliam e Zera ha scritto:Personalmente appena ho scoperto il daimonismo ho capito subito che la forma di leii sarebbe stata una gatta. L'affinità con quest'animale ce l'ho avuta da sempre. Spesso mi paragonano a un gatto. Sarà perché ho mangiato tanti croccantini Friskies? :D
Non mi sembra ci sia differenza alcuna con quanto si è sostenuto da sempre, anche ai tempi di Lux. Per quanto in una analisi, alla fine del questionario, ti dicano che sei A, se tu ti senti B, tu sei B. E come può qualcuno negarlo, dato che nella tua testa ci sei solo te?
Beh innanzitutto la sezione soggettivisti è stata creata, quando qualche mese fa, successe un casino per chi era a favore delle analisi, e chi no. Quindi il creatore di questa sezione, non sono io, eravamo in 4 se non mi sbaglio, che se ne sono poi andati. Io non c'ero ai tempi di Lux, per cui non ho idea di cosa sostenivate a quei tempi xD Si capisco che per quanto l'analisi ti possa dire che tu sei in un determinato modo mentre tu ti senti in un altro, e tu appunto sei nel modo in cui ti senti di essere, ma questo post, l'ho scritto per far capire, qual'era l'idea ''dei'' soggettivisti, dato che ci sono rimasta solo io xD O meglio, l'importanza che do io alla forma, che non è solo la forma che si da perché l'analisi dice così perché è scritto su qualcosa, o è solo un mezzo di comunicazione, ma è ben altro. Tutto qua, che poi mi sembra che alla fine si capisca benissimo nel topic cosa io volessi intendere, poi non so se hai capito qualcos'altro..
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Re: Forma, e la certezza di essa senza le analisi :)

Messaggio da W1lliam e Zera » gio 18/lug/2013 02:02:05

Trasparente. :D

EDIT: Sono tornato a leggere e fare ulteriori considerazioni.

Poniamo questo pilastro del Daimonismo: la forma del daimon è un mero mezzo di comunicazione che serve a rendere immediatamente l'idea del carattere del daimon con un animale (animale perché è l'idea più efficace rispetto a un qualsiasi altro oggetto), o no?

Perché se la risposta è sì, allora ne deriva che l'animale è un simbolo: se il carattere del gatto è così allora il carattere del daimon è così .
Il problema è che le analisi sono una interpretazione dell'uomo nei confronti dell'animale, che per questo motivo richiede necessariamente una elaborazione personale del simbolo, la quale quindi può risultare fallace per alcuni.

Ma è necessario standardizzare i caratteri di ogni forma, altrimenti tutto il senso della comunicazione andrebbe perso. Se A dice che il cane è esuberante e B dice che è triste allora dare la forma a un daimon è inutile. Bisogna discutere e concordare su una delle due tesi, e assegnare l'altra tesi a un'altra forma. Questo garantisce chiarezza e distinzione. Non importa se a causa di ciò il mio daimon da cane diventasse lupo: lo scopo è la comunicazione. In ogni caso però io potrei per conto mio sentirmi connesso ai cani e apprezzarli e rispecchiarmici. Perché no anche proiettare in quella forma il daimon, fintanto che la forma è solo un simbolo.
Infine, oppure, potrei sempre continuare a ritenere il mio daimon cane considerando la soluzione proposta prima non valida; in questo caso, si ritorna a discutere fino a trovare un altro accordo che possa soddisfare tutti.

Altrimenti si può dare la forma che si preferisce al daimon (soggettivismo), perché la si sente come propria. Allora la comunicazione è assente tra daemian, ovvero non si può manifestare immediatamente il proprio vero intimo carattere a tutti con un simbolo di cui sopra, ma con un animale che secondo il daemian stesso lo rispecchia, col rischio che poi di fatto non sia così. Io dico che il mio daimon è una tigre, e gli altri semplicemente lo devono accettare come una mia scelta personale. Se Claudio dicesse anch'egli che il suo daimon è una tigre lo dovremmo accettare tutti anche se il mio carattere rispetto a Claudio è differente. Ora, che senso ha la forma del daimon? Non mi dice niente di me decidere per conto mio che il mio daimon è una tigre, un orso, un elefante. Ma se io leggo una analisi e trovo che tutti i punti mi rispecchiano, non solo ho imparato qualcosa in più su me stesso, ma avrò l'immensa occasione di dire agli altri daemian: "il mio daimon (quindi io) ha un carattere corrispondente a tutti i punti scritti nell'analisi del gatto. Questo sono io, ora sapete come sono veramente".

Io penso che più che creare una nuova scuola, sarebbe necessario rendere il più precise possibili le analisi, così che nessuno abbia da ridire. Quando diciamo che il daimon ha la forma che tu senti è per il motivo che ho descritto prima: le analisi risentono moltissimo di interpretazioni soggettive. Nessuno è nella tua testa per cui nessuno è in grado di contraddirti. Sta al daemian farsi un esame di coscienza e scegliere la forma che funga allo scopo.

Tengo molto a precisare che tutto questo l'ho scritto per amore del confronto di idee. Non ho alcun intento ostile, solo voglia di contribuire il più possibile alla crescita personale di ognuno di noi.

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Re: Forma, e la certezza di essa senza le analisi :)

Messaggio da Cassandra e Sibilin » mer 24/lug/2013 21:07:41

A me sembra un'ottima idea u.u

personalmente, sono dell'idea che le analisi non possono dirti tutto su di te, in quanto possono sia risentire di interpretazione personale sia magari non essere complete. Possono essere un efficace trampolino di lancio per l'autoanalisi, il capirsi.
Magari, potremmo implementare le analisi con una dissertazione non per punti e molto generale sulla specie analizzata. E magari inserire domande.
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Re: Forma, e la certezza di essa senza le analisi :)

Messaggio da Irene e Leandra » mer 24/lug/2013 21:17:13

Altrimenti si può dare la forma che si preferisce al daimon (soggettivismo), perché la si sente come propria. Allora la comunicazione è assente tra daemian, ovvero non si può manifestare immediatamente il proprio vero intimo carattere a tutti con un simbolo di cui sopra, ma con un animale che secondo il daemian stesso lo rispecchia, col rischio che poi di fatto non sia così. Io dico che il mio daimon è una tigre, e gli altri semplicemente lo devono accettare come una mia scelta personale. Se Claudio dicesse anch'egli che il suo daimon è una tigre lo dovremmo accettare tutti anche se il mio carattere rispetto a Claudio è differente. Ora, che senso ha la forma del daimon? Non mi dice niente di me decidere per conto mio che il mio daimon è una tigre, un orso, un elefante. Ma se io leggo una analisi e trovo che tutti i punti mi rispecchiano, non solo ho imparato qualcosa in più su me stesso, ma avrò l'immensa occasione di dire agli altri daemian: "il mio daimon (quindi io) ha un carattere corrispondente a tutti i punti scritti nell'analisi del gatto. Questo sono io, ora sapete come sono veramente".

Mi spiace dirtelo ma io non la penso come te. Innanzitutto la comunicazione non è per niente assente anzi, e io invece sento di rispecchiare proprio me stessa con questa forma. Ha senso scegliere una forma per il daimon, sceglierla per conto mio. Per me non ha senso leggere un'analisi e vedere che quell'analisi mi ha rispecchiata e quindi appiopparci come forma quella . E come ho già scritto nel post, io non sento il bisogno di andare a leggere l'analisi del lupo artico, o di altri animali, perché se io sento dentro di me che è questa la forma con cui mi sento più a mio agio a comunicare, e la sento mia, la sento affine a me, non ci sono altre cose da dire, per me è così tutto qua. E poi lo hai detto tu stesso ''Nessuno è nella tua testa per cui nessuno è in grado di contraddirti. Sta al daemian farsi un esame di coscienza e scegliere la forma che funga allo scopo'' Nessuno è nella mia testa, e nessuno mi conosce meglio di me, caratterialmente potrei avere tanti punti in comune con chissà quanti animali, ma ciò non toglie, che io sento mia questa forma, che so perfettamente che rispecchia la mia essenza, e si, mi sono fatta l'esame di coscienza ed è questa la forma che ho scelto, che abbiamo scelto, e che funge allo scopo di comunicare, e che mi fa sentire a mio agio. Io non ho nulla da ridere alle analisi, perché i nostri analisti svolgono perfettamente il loro lavoro, e come già dissi tempo fa li ammiro moltissimo. Ma questo è un'altro modo per poter scegliere la forma del proprio daimon in alternativa alle analisi, è il mio metodo.
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