Chi sono i Soggettivisti?

In questa sezione sono illustrati i punti caratteristici della scuola del Daimonismo che nega l'utilità delle analisi delle forme per l'introspezione.
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Luke e Kyriax
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Re: Chi sono i Soggettivisti?

Messaggio da Luke e Kyriax » mer 16/gen/2013 16:52:12

Non mi sembra che tutto quello che è scritto sopra derivi direttamente dal "rifiutare l'analisi delle forme come strumento utile all'introspezione".
Kataòs-Ka ha scritto:Perchè, dopo tempo che siamo deamian, siamo arrivati a una conclusione che devia dalla strada che il Daimonismo ha preso. Siamo per il libero sviluppo di ciò che è il Rapporto col nostro daimon, e cerchiamo il più possibile di studiarlo come Fenomeno, in quanto smettiamo di chiamarlo Filosofia
Comunque
Piuma Bianca ha scritto:So che può sembrare ovvio ma non per tutti: gli argomenti postati in questa sezione sono trattati secondo l'approccio di una scuola diversa, indi l'argomento stesso prende tutta una piega differente.
L'espressione di una scuola deriva dal modo in cui tratta vari argomenti, di conseguenza che la sezione sia lasciata all'uso a cui si presta ;)

In parole povere.. lasciate elaborare :mrgreen:
Alcuni concetti sono decisamente comuni, direi, no? Il semplice fatto di rifiutare o meno l'analisi non stravolge necessariamente tutto quanto.
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(mi hanno detto così; però francamente non ne ho idea)

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Re: Chi sono i Soggettivisti?

Messaggio da 香 と 火 » mer 16/gen/2013 21:16:42

A me sembra stia solo diventando una presa per i fondelli.

MOD EDIT: Modera i termini Sab
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Clo & Sun

Re: Chi sono i Soggettivisti?

Messaggio da Clo & Sun » mer 16/gen/2013 21:21:42

a me sembra sbagliato credere che riguardo al contatto con i diamon sia una cosa a parte perchè di una sola cosa si possono avere più versioni differenti e secondo me la discussione e la sezione dovrebbero servire solo a chi condivide queste idee.

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Re: Chi sono i Soggettivisti?

Messaggio da Claudio-Olyandra » mer 16/gen/2013 23:40:56

Kataòs-Ka ha scritto:A me sembra stia solo diventando una presa per i fondelli.

EDIT: Modera i termini Sab
Quale presa per i fondelli? :shock: Stiamo solo chiarendo i criteri di distribuzione dei topic tra le macroaree, in modo che siano uniformi per tutto il Forum: in Dibattiti le discussioni relative ai concetti comuni (anche se intesi e sviluppati in direzioni diverse) o che, comunque, consentono una seppur minima convergenza; nelle Scuole gli argomenti caratteristici, tipici ed esclusivi dell'uno o dell'altro indirizzo. Che c'è di strano? :) Piuttosto, è proprio necessario scrivere "Pegaso alato e sbrilluccicoso" nel campo Forma del tuo profilo? :roll: Coraggio, lavoriamo tutti insieme per il bene del Daimonismo, ciascuno con le proprie convinzioni, senza inutili punzecchiature o prese in giro. ;)
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Clo & Sun

Re: Chi sono i Soggettivisti?

Messaggio da Clo & Sun » gio 17/gen/2013 22:08:43

Lo so'... ho già postato
però penso che sia il modo di vedere la cosa che cambia non tanto la cosa in sè che cambia quindi è giusto avere una discussione "a parte" per il fatto che una scuola vede la cosa in un modo e l'altra in un altro. Ognuna delle due è libera di pensarla come vuole, ma se ci ostacolate in questo modo di vedere la cosa penso che si limiti la nostra libertà riguardo allo scrivere in questa sezione.
Semplice considerazione :)

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Re: Chi sono i Soggettivisti?

Messaggio da 香 と 火 » gio 17/gen/2013 22:11:40

E esattamente ciò che Clo ha detto che intendevo, mi sembrava davvero una presa in giro colossale, prima ci date una sezione, poi contestate ogni minima parte dell'integrazione della sezione stessa.
Solo, è un modo diverso di vedere il Tutto, non la chiamerei manco Scuola.
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Re: Chi sono i Soggettivisti?

Messaggio da Cassandra e Sibilin » gio 17/gen/2013 22:43:04

Nessuno sta contestando niente. :D E' giustissimo che, come sii hanno le sezioni per discutere delle Analisi, si debbono avere anche le sezioni per discutere tesi o punti di vista che con queste ultime non c'entrano. I Dibattiti comuni sono però per le discussioni generali, quelle che interessano tutti quanti. :) Vediamo...per fare capire, cercherò di fare un esempio. Se si vuole discutere del significato del colore del pelo durante la visualizzazione, allora se ne deve discutere in una sezione dedicata alla forma eccetera, e cioè "Approfondimenti", per essere precisi. Se si vuole discutere di una visione o esperienze che prescindono le Analisi, allora la sede è un'altra, ma, io penso, se si deve discutere di visualizzazione e proiezione in generale, questo è al di là di ogni tipo di pensiero, è un dibattito che coinvolge tutti. Naturalmente, essendo il Daimonismo molto soggettivo, tutti sono liberi di partecipare ovunque: a mio parere, non esistono "sezioni per qualcuno" (anche se non credo che qualcuno che non considera le analisi valide vada a postarne una, ma è purissimo buonsenso), ma la divisione è adoperata essenzialmente per facilitare la ricerca e la visibilità dei topic, per favorirne la letture e permettere l'analisi chiara delle situazioni, in modo che farsi un'idea personale diventi molto più semplice. :)
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I will pull my whole heart up to the surface
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I'll show up on the front lines with a purpose
And I'll give all I have, I'll give my blood, I'll give my sweat-
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Re: Chi sono i Soggettivisti?

Messaggio da Claudio-Olyandra » ven 18/gen/2013 00:31:18

Concordo con Imma. Nessuno vuole limitare la vostra libertà di scrivere: cambia solo il posto, non la sostanza dell'opinione. Cosa vi spinge a voler parlare di concetti comuni (anche se sviluppati diversamente dalle due scuole) proprio qui, anziché in Dibattiti? Quale svantaggio temete in quella sede? :)
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Re: Chi sono i Soggettivisti?

Messaggio da RedSoul&Denzela » ven 18/gen/2013 12:47:00

No... I tizi che davano da mangiare la biada al daimon me li sono persa XD


Onestamente non riesco a capire in cosa saremmo così diversi. Mi sembra che tutti qui dentro siamo d'accordo nel dire che la forma non è qualcosa di intrinseco alla natura ontologica del daimon, e che abbia un'importanza relativa - così come tutti gli altri attributi formali che gli facciamo assumere nella sua manifestazione (o che assume di sua volontà) come genere o modalità di comunicazione - rispetto al fenomeno in sé e ai significati che questo si porta dietro, che sono certamente più interessanti da esplorare ed analizzare. Del resto il daimon resta ancora un fenomeno largamente ignoto, dove immagini e definizioni provvisorie servono semplicemente per rendere conoscibile alla mente qualcosa che altrimenti non lo sarebbe.

E' vero che il Daimonismo come movimento è nato sotto ispirazione della trilogia di Pullman e l'influsso è evidente se si guarda alle discussioni e all'approccio alla questione di quando questa comunità muoveva i primi passi – e per quanto buffe e imbarazzanti possano sembrarci ora, non capisco perché negare le nostre origini, alle quali dobbiamo il fatto di stare tutti qui a discutere dell'argomento – ma si è cresciuti da allora. Col passare del tempo, ognuno ha avuto modo di approfondire e sviluppare in maniera indipendente il rapporto col proprio daimon e di farsi le proprie idee sulla questione, facendo sì, che attraverso confronti e a volte anche scontri, le vecchie concezioni siano state in gran parte abbandonate, come di norma accade a qualsiasi vecchia idea in ogni campo del sapere quando viene dimostrata inconsistente e superata.
Ciò che sopravvive ancora, in parte, come retaggio di QOM e della nostra «infanzia», sono le Analisi e l'idea della forma animale fissa a rappresentare il carattere del daemian. Perché? Molto semplicemente perché con alcuni di noi – me compresa – questo funziona bene. Nel mio caso poi, non è mai stata l'Analisi a determinare la forma, ma piuttosto è sempre stata la forma che visualizzavo spontaneamente a combaciare con l'Analisi, cosa che personalmente mi ha incuriosita da quando ho cominciato ad interessarmi di Daimonismo nel lontano 2008. Le Analisi Inverse poi, volevano fin dall'inizio essere solo un supporto indicativo per chi aveva difficoltà di visualizzazione e mai una legge che imponeva la forma che avrebbe dovuto assumere il daimon. Certo, allora si dava per scontata la forma animale e che questa dovesse necessariamente rappresentare la personalità, e che fosse una costante valida per tutti, ma ciò nonostante si è visto ormai da tanto tempo quanto in realtà si trattava di un fattore puramente soggettivo, come del resto tutto ciò che riguarda il rapporto personale daemian-daimon. E come potrebbe essere diversamente visto che si sta parlando di psiche, dove è inevitabile che si abbia a che fare con variabili squisitamente individuali.
Da questo punto di vista direi che siamo tutti «soggettivisti», non capisco dove stia la novità né questa tanto decantata differenza nell'approccio, tale da sembrar voler dar vita ad un movimento parallelo in seno al Daimonismo stesso...

Dopo tutto il fumo che si è visto ci si aspetterebbe anche un po' di arrosto e che vi dimostriate all'altezza delle vostre provocazioni, nell'auspicio che il tutto non debba ridursi esclusivamente a queste.
Sarebbe triste...



E sarei davvero curiosa di vedere dove ci sarebbe stata questa repressione e limitazione della libertà di espressione, perché personalmente non l'ho notata, e chi un po' mi conosce sa bene quanto mi sia cara la questione... :mrgreen:
Se poi in realtà questa rivendicazione di spazi esclusivi nasce dalla paura del confronto comune e perciò dall'incapacità di essere liberi, ovvero di essere capaci di far valere e rispettare il proprio pensiero attraverso l'argomentazione, è tutto un altro discorso... ;)


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Re: Chi sono i Soggettivisti?

Messaggio da Irene e Leandra » ven 18/gen/2013 15:11:23

RedSoul&Denzela ha scritto:No... I tizi che davano da mangiare la biada al daimon me li sono persa XD


Onestamente non riesco a capire in cosa saremmo così diversi. Mi sembra che tutti qui dentro siamo d'accordo nel dire che la forma non è qualcosa di intrinseco alla natura ontologica del daimon, e che abbia un'importanza relativa - così come tutti gli altri attributi formali che gli facciamo assumere nella sua manifestazione (o che assume di sua volontà) come genere o modalità di comunicazione - rispetto al fenomeno in sé e ai significati che questo si porta dietro, che sono certamente più interessanti da esplorare ed analizzare. Del resto il daimon resta ancora un fenomeno largamente ignoto, dove immagini e definizioni provvisorie servono semplicemente per rendere conoscibile alla mente qualcosa che altrimenti non lo sarebbe.

E' vero che il Daimonismo come movimento è nato sotto ispirazione della trilogia di Pullman e l'influsso è evidente se si guarda alle discussioni e all'approccio alla questione di quando questa comunità muoveva i primi passi – e per quanto buffe e imbarazzanti possano sembrarci ora, non capisco perché negare le nostre origini, alle quali dobbiamo il fatto di stare tutti qui a discutere dell'argomento – ma si è cresciuti da allora. Col passare del tempo, ognuno ha avuto modo di approfondire e sviluppare in maniera indipendente il rapporto col proprio daimon e di farsi le proprie idee sulla questione, facendo sì, che attraverso confronti e a volte anche scontri, le vecchie concezioni siano state in gran parte abbandonate, come di norma accade a qualsiasi vecchia idea in ogni campo del sapere quando viene dimostrata inconsistente e superata.
Ciò che sopravvive ancora, in parte, come retaggio di QOM e della nostra «infanzia», sono le Analisi e l'idea della forma animale fissa a rappresentare il carattere del daemian. Perché? Molto semplicemente perché con alcuni di noi – me compresa – questo funziona bene. Nel mio caso poi, non è mai stata l'Analisi a determinare la forma, ma piuttosto è sempre stata la forma che visualizzavo spontaneamente a combaciare con l'Analisi, cosa che personalmente mi ha incuriosita da quando ho cominciato ad interessarmi di Daimonismo nel lontano 2008. Le Analisi Inverse poi, volevano fin dall'inizio essere solo un supporto indicativo per chi aveva difficoltà di visualizzazione e mai una legge che imponeva la forma che avrebbe dovuto assumere il daimon. Certo, allora si dava per scontata la forma animale e che questa dovesse necessariamente rappresentare la personalità, e che fosse una costante valida per tutti, ma ciò nonostante si è visto ormai da tanto tempo quanto in realtà si trattava di un fattore puramente soggettivo, come del resto tutto ciò che riguarda il rapporto personale daemian-daimon. E come potrebbe essere diversamente visto che si sta parlando di psiche, dove è inevitabile che si abbia a che fare con variabili squisitamente individuali.
Da questo punto di vista direi che siamo tutti «soggettivisti», non capisco dove stia la novità né questa tanto decantata differenza nell'approccio, tale da sembrar voler dar vita ad un movimento parallelo in seno al Daimonismo stesso...

Dopo tutto il fumo che si è visto ci si aspetterebbe anche un po' di arrosto e che vi dimostriate all'altezza delle vostre provocazioni, nell'auspicio che il tutto non debba ridursi esclusivamente a queste.
Sarebbe triste...



E sarei davvero curiosa di vedere dove ci sarebbe stata questa repressione e limitazione della libertà di espressione, perché personalmente non l'ho notata, e chi un po' mi conosce sa bene quanto mi sia cara la questione... :mrgreen:
Se poi in realtà questa rivendicazione di spazi esclusivi nasce dalla paura del confronto comune e perciò dall'incapacità di essere liberi, ovvero di essere capaci di far valere e rispettare il proprio pensiero attraverso l'argomentazione, è tutto un altro discorso... ;)


Just my 2 cents come utente qualunque.

Bah, io direi che paura di un confronto comune non ce l'abbiamo proprio. Non ci siamo creati da soli la sezione, ce l'hanno data per scrivere e sostenere il nostro pensiero, che invece non mi sembra per nulla combaciare con il ''vostro''. Semplicemente noi crediamo inefficaci le Analisi riguardo la comunicazione con il daimon, perchè a parere nostro è visto come una forzatura il fatto di dare al daimon una forma fissa. Quando non è necessario che ce l'abbia. Buon per voi se il sistema analisi funziona bene, ancora meglio se come hai detto tu nel tuo caso è sempre stata la forma che tu visualizzavi a combaciare con l'analisi che ti devo dire, ma per noi non è stato così. Sottolineo per noi. Tanto per essere chiara sai. E proprio perchè si sta parlando di psiche e di variabili individuali, che noi abbiamo mostrato la nostra. Dato che vi aspettate che noi siamo all'altezza delle nostre provocazioni, fateci solo usare la sezione che ci è stata data senza bisogno di lanciare provocazioni con proverbi inutili :) Se ci ritieni dei buoni a nulla (tenendo fede al tuo proverbio) e in riferimento alla tua ipotesi che noi non siamo capaci di far valere e rispettare il nostro pensiero attraverso l'argomentazione, non ho che dirti è un problema tuo :)Se tu non capisci la novità di questo approccio e lo consideri solo un movimento parallelo, idem, sempre problema tuo. Si parla di individualità? Perfetto, si vede che questa è la tua idea riguardo questa sezione e le persone che ve ne fanno parte e io posso farci poco :) Ed è un pensiero personale come tutti :) Ognuno ha le sue idee. Noi le stiamo semplicemente esponendo qua :) Con questo ho chiuso.
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Disegno by Saphiry
Un uomo che acquisisce la capacità di prendere possesso della propria mente è in grado di prendere possesso di qualsiasi altra cosa a cui abbia diritto [Carnegie]

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