No... I tizi che davano da mangiare la biada al daimon me li sono persa XD
Onestamente non riesco a capire in cosa saremmo così diversi. Mi sembra che
tutti qui dentro siamo d'accordo nel dire che la forma non è qualcosa di intrinseco alla natura ontologica del daimon, e che abbia un'importanza relativa - così come tutti gli altri attributi formali che gli facciamo assumere nella sua manifestazione (o che assume di
sua volontà) come genere o modalità di comunicazione - rispetto al fenomeno in sé e ai significati che questo si porta dietro, che sono certamente più interessanti da esplorare ed analizzare. Del resto il daimon resta ancora un fenomeno largamente ignoto, dove immagini e definizioni provvisorie servono semplicemente per rendere conoscibile alla mente qualcosa che altrimenti non lo sarebbe.
E' vero che il Daimonismo come movimento è nato sotto ispirazione della trilogia di Pullman e l'influsso è evidente se si guarda alle discussioni e all'approccio alla questione di quando questa comunità muoveva i primi passi – e per quanto buffe e imbarazzanti possano sembrarci ora, non capisco perché negare le nostre origini, alle quali dobbiamo il fatto di stare tutti qui a discutere dell'argomento – ma si è cresciuti da allora. Col passare del tempo, ognuno ha avuto modo di approfondire e sviluppare in maniera indipendente il rapporto col proprio daimon e di farsi le proprie idee sulla questione, facendo sì, che attraverso confronti e a volte anche scontri, le vecchie concezioni siano state in gran parte abbandonate, come di norma accade a qualsiasi vecchia idea in ogni campo del sapere quando viene dimostrata inconsistente e superata.
Ciò che sopravvive ancora, in parte, come retaggio di QOM e della nostra «infanzia», sono le Analisi e l'idea della forma animale fissa a rappresentare il carattere del daemian. Perché? Molto semplicemente perché con alcuni di noi – me compresa – questo funziona bene. Nel mio caso poi, non è mai stata l'Analisi a determinare la forma, ma piuttosto è sempre stata la forma che visualizzavo spontaneamente a combaciare con l'Analisi, cosa che personalmente mi ha incuriosita da quando ho cominciato ad interessarmi di Daimonismo nel lontano 2008. Le Analisi Inverse poi, volevano fin dall'inizio essere solo un supporto indicativo per chi aveva difficoltà di visualizzazione e mai una legge che imponeva la forma che avrebbe dovuto assumere il daimon. Certo, allora si dava per scontata la forma animale e che questa dovesse necessariamente rappresentare la personalità, e che fosse una costante valida per tutti, ma ciò nonostante si è visto ormai da tanto tempo quanto in realtà si trattava di un fattore puramente soggettivo, come del resto tutto ciò che riguarda il rapporto personale daemian-daimon. E come potrebbe essere diversamente visto che si sta parlando di psiche, dove è inevitabile che si abbia a che fare con variabili squisitamente individuali.
Da questo punto di vista direi che siamo tutti «soggettivisti», non capisco dove stia la novità né questa tanto decantata differenza nell'approccio, tale da sembrar voler dar vita ad un movimento parallelo in seno al Daimonismo stesso...
Dopo tutto il fumo che si è visto ci si aspetterebbe anche un po' di arrosto e che vi dimostriate all'altezza delle vostre provocazioni, nell'auspicio che il tutto non debba ridursi esclusivamente a queste.
Sarebbe triste...
E sarei davvero curiosa di vedere dove ci sarebbe stata questa repressione e limitazione della libertà di espressione, perché personalmente non l'ho notata, e chi un po' mi conosce sa bene quanto mi sia cara la questione...
Se poi in realtà questa rivendicazione di spazi esclusivi nasce dalla paura del confronto comune e perciò dall'
incapacità di essere liberi, ovvero di essere capaci di far valere e rispettare il proprio pensiero attraverso l'argomentazione, è tutto un altro discorso...
Just my 2 cents come utente qualunque.