MELANISMO
Che cosa vuol dire nel Daimonismo?
Dopo aver parlato dell'albinismo (topic che potete trovare qui), ho deciso di creare questa discussione per parlarvi del melanismo, la malattia genetica opposta all'albinismo e al leucismo. Se le prime due comportavano la mancanza totale o parziale di melanina, qui abbiamo l'esatto contrario. Che cosa vuol dire nel Daimonismo?
Così come l'albinismo può suscitare in noi una certa ammirazione (proiettare il daimon completamente bianco sembra qualcosa di figo), lo stesso può valere per la sua controparte nera: una pantera ha sicuramente più charme di un leopardo, ma esattamente come con l'albinismo può capitare che il nostro daimon assuma forme melaniche, costantemente. Questo cosa può volere dire (ovviamente tralasciando semplici gusti estetici)?
Ma cos'è il melanismo?
Torno a citarvi wikipedia:
Mi sembra banale ripeterlo, è esattamente il contrario del nostro amico albinismo, che portava un sacco di danni al soggetto affetto. Qui, al contrario, porta solo dei vantaggi, e anzi, a volte addirittura favorisce l'individuo affetto! (per esempio, le falene citate diventate in seguito melaniche hanno saputo adattarsi e quindi sopravvivere, mimetizzandosi con i tronchi che erano diventati più scuri. I leopardi melanici, invece, nel loro habitat sono avvantaggiati nella caccia. Tra gli alberi, di notte, sono pressoché invisibili alla preda).Il melanismo, dal greco μέλας (mélas, "nero") è un eccesso di pigmentazione nera o quasi nera di pelle, piume o peli, in un organismo individuale o in un tipo di organismi. Più tecnicamente, si riferisce ad un fenotipo nel quale la pigmentazione di un organismo è espressa completamente, o quasi completamente. Un sinonimo di questa condizione usato nel contesto di malattia umana è melanosi.
Il melanismo è spesso il risultato di mutazioni genetiche. Il melanismo causato dai cambiamenti dell'ambiente da parte dell'uomo è conosciuto con il termine di melanismo industriale. Lo studio di questo fenomeno tramite la storia delle popolazioni di farfalle notturne (Biston betularia) della zona di Manchester, in Inghilterra, è spesso utilizzato per l'insegnamento dei principi della selezione naturale.
Ogni animale ha il suo metodo per adattarsi nel suo habitat, e il mantello fa sicuramente la sua parte. Spesso non si da la dovuta importanza al manto dell'animale, ma sappiate che il colore predominante nella specie non è lì per caso. Per esempio, i caprioli sono di un colore rossiccio, piuttosto evidente in un bosco verde. Eppure, per i suoi nemici naturali è ben cammuffata, perché faticano a riconoscere certe sfumature, mentre invece se il nostro capriolo fosse stato bianco o nero sarebbe stato fin troppo facile da notare. Anche se ovviamente i caprioli sono aiutati da altri sensi, il mimetismo offre al nostro cervide un certo vantaggio.
Quindi sì, il colore del mantello è un meccanismo di difesa. La mutazione è una deviazione dalla norma, e questo può portare vantaggi... o svantaggi. Pensiamo a una volpe artica melanica: quante probabilità avrebbe di sopravvivere tra candidi pendii? Le sue prede l'avrebbero già individuata e sarebbero fuggite prima ancora che la volpe fosse riuscita ad avvicinarsi abbastanza.
Melanismo nel Daimonismo
Il nero, al contrario del bianco, nella nostra cultura è visto come qualcosa di negativo. Il cattivo lo immaginiamo avvolto in un mantello nero, ai funerali ci si veste di nero, e la Morte stessa si immagina nera. Ricorda la notte, che uccide la vista, il nostro senso principale, l'oscurità e l'ignoto. In altre culture simboleggia pace, potere, malinconia, ma si può davvero ignorare l'aspetto negativo?
Io mi legherei soprattutto alla notte: infatti, senza una luce, la notte è la nostra paura, il momento in cui le difese della nostra mente sono più basse, in cui siamo più suggestionabili. La notte senza luce e compagnia fa paura. Il buio, il nero spaventa, in quanto annienta la vista.
Quindi, se il mio daimon è melanico, che cosa vuol dire?
Se l'albino ricerca l'accettazione degli altri per la propria autostima, ovviamente il melanico di questa accettazione se ne strabatte alla grande. Al melanico non interessa venire accettato da un gruppo e valorizza la propria indipendenza. Questo, ovviamente, non significa che se tu sei individualista e indipendente il tuo daimon è melanico (perché esistono forme estroverse affette da questa malattia).
Un tratto importante dei melanici è l'odio verso gli altri. Non solo è indipendente, ma può disprezzare le persone (... avete presente la fase del "vi odio tutti"? "La musica che ascolti fa schifo, tu fai schifo, fanno schifo sti bimbiminkia, gioventù bruciata, ecc.") e questo lo porta inevitabilmente a un isolamento o comunque a ricercare persone che la pensano come lui. Per questo, faticherebbe a creare legami solidi o ad avere moltissimi conoscenti (soprattutto nel caso di estroversi), ma continuare imperterrito per la sua strada, sbattendosene dei sentimenti altrui.
Perché se l'albinismo è estrema sensibilità, il melanismo è quasi assenza di essa. Il melanico non presta attenzione all'opinione degli altri, è assolutamente molto difficile da ferire, e sembra insensibile. Sicuramente è molto più sicuro di sè (... dell'albino sicuramente). Se l'albino è aggressivo per difesa, il melanico è aggressivo perché sa di essere forte e di vincere, e perché non gliene frega molto di ferire l'altro.
Odiando gli altri, solitamente il melanico viene odiato di rimando: la gente potrebbe trovarlo insensibile, freddo, arrogante, uno senza scrupoli e sicuramente egoista.
Immagino che una forma "sana" possa diventare, all'improvviso melanica. In seguito a eventi negativi o comunque d'impatto per noi, il nostro daimon può diventare sia albino che melanico, o addirittura una persona "albina" potrebbe, covando sempre più odio per la società, diventare melanico. L'umano è cambiamento, e possiamo aspettarci di tutto dalle nostre menti!
Il meccanismo di difesa melanico è quello di... odiare ciò che in realtà si desidera. Una persona melanica che odia l'amore e lo trova disgustoso (attenzione, non parliamo dei film romantici. Alcuni di quelli sono davvero troppo diabete e arcobaleni) in realtà potrebbe, sotto sotto, davvero desiderarlo tanto, ma semplicemente dice di odiarlo per non ammettere di avere quella necessità insoddisfatta, e ci si scaglia contro con forza. O ancora, dice di odiare il contatto fisico con gli altri e di trovarlo vomitevole...
Così facendo, l'assenza di tutto questo per lui è meno insopportabile e pesante.
La principale difesa di un melanico è l'attacco, "combattere il fuoco con il fuoco".
Il melanico è indubbiamente egoista. Per prime vengono le proprie esigenze, dopo magari pensa a te... se non è troppo faticoso aiutarti o troppo impegnato per farlo. Può essere poco empatico, o meglio, poco interessato ad esserlo, e questo lo fa passare agli occhi altrui come insensibile.
Ovviamente, un melanico può stare a contatto con le persone (casi di animali estroversi melanici esistono), ma come detto prima, i legami stretti che creerà saranno davvero pochi. Le persone scelte come amici saranno simili a lui (non per forza melanici a loro volta, ma condivideranno certe cose in comune), perché il melanico maltollera le persone che la pensano diversamente.
Un melanico estroverso, all'interno del gruppo, faticherà ad accettare quindi qualsiasi altro membro esterno; e se una persona a cui lui è legato si allontanerà da lui (magari frequentando un altro gruppo) il melanico reagirà aggressivamente. Il melanico non perdona facilmente, può covare rancore, è orgoglioso e spesso è vendicativo.
Il melanico, essendo individualista e indipendente e per niente sensibile, potrebbe essere poco leale, opportunista nel senso negativo (ossia prediligendo il "lavoro sporco", copiare o barare), e probabilmente ha una morale tutta sua (per esempio ferire una persona per lui non è particolarmente grave, o tradire se a lui porta qualche vantaggio).
Il melanico può essere misantropo o considerarsi superiore agli altri, vedere gli altri come inferiori. Il melanico è permaloso e, se non sei suo amico, vede nelle altre persone solo una scocciatura. Basta un minimo pretesto per scatenare l'inferno, e spesso senza un vero motivo. La maggior parte dei melanici sono solitari o, nel caso degli estroversi, legati solo a pochi amici, al loro gruppo. Non hanno un atteggiamento aperto, nè premuroso. Il calore o le manifestazioni d'affetto per i melanici sono poco importanti, se non addirittura fastidiose.
Una persona con daimon melanico quindi non ha emozioni?
Una forte ferita emotiva, una tragedia personale o altri fattori possono portare ad avere un comportamento melanico. Un atteggiamento tanto negativo può essere d'aiuto?
In un certo senso. Il melanico cerca di essere insensibile, in modo che le cose incominceranno a fargli meno male. Tuttavia il melanico non smette di provare felicità o scontento, e prova naturalmente simpatia nei confronti di certe persone. I legami che crea possono essere di tipo puramente egoistico (tu porti vantaggio a me, ci siamo utili a vicenda, il nostro rapporto può funzionare). La paura più grande di un melanico è quello di essere debole (e la debolezza, per lui, sono i sentimenti e le emozioni, che in passato lo hanno tanto ferito). Ha adottato questo carattere per essere "forte", per proteggersi.
Eppure, immagino che le persone con un daimon melanico nel profondo soffrano, perché esattamente come gli albini (che però soffrono più apertamente, in prima linea), i melanici soffrono internamente. Anche se dall'esterno non si vede, l'atmosfera di odio è dannoso - può benissimo essere a livello inconscio, e quindi non si rendono realmente conto, pensano di aver scelto il male minore.
Il melanico si sviluppa sempre in risposta a qualcosa. Immagino esistano persone che sono melaniche fin dalla nascita, perché crescono in ambienti o in condizioni dove le emozioni non sono previste, e devi essere duro, egoista, amorale per potere andare avanti (in fondo, non possiamo cambiare le condizioni dove siamo stati cresciuti). Ci sono anche persone che diventano melaniche in seguito a un evento, e probabilmente sono la maggior parte. Ma così come lo si diventa, si può "smettere" di esserlo.
E' importantissimo sottolineare che il melanismo può essere un semplice abbellimento per una persona sana (mi rivedo nel leopardo, ma nero è più bello), e anzi, voglio sperare che sia solo una questione estetica. Ma se così non fosse, può essere indice di un malessere.