Il Forum dei Daimon

un fuoco ramificato o un albero potrebbero andare.

Un albero che cresce da una testa con un logo.

Sì, con una concentrazione sull'aspetto ramificato.

Cassandra e Sibilin ha scritto:direi no alle fattezze umane. L'idea astratta mi piace parecchio, ma che cosa mettere?

Concordo pienamente.
Per farsi un'idea delle possibili rappresentazioni più "astratte" comunque sarebbe opportuno osservare degli schizzi.

Domani produco qualcosa.

Ho esaminato le sedici pagine finora prodotte e sono giunto alla conclusione che l'intero dibattito sia monco di alcune premesse metodologiche. Vi siete appassionatamente precipitati sulle proposte specifiche, apprezzandole o contestandole senza prima fissare dei criteri oggettivi in base ai quali selezionare i bozzetti: così facendo, il rischio concreto è di disputare del gusto estetico (del quale, per definizione, non est disputandum ), cioè di discutere all'infinito.

Tralasciando per il momento le preferenze individuali, suggerisco di sottoporre qualunque modello grafico alla verifica di tre requisiti:

• originalità: non è degno del Daimonismo, e rischia di suscitare confusione, riciclare simboli o motti che hanno un significato peculiare in religioni, dottrine, filosofie, scienze o in altri sistemi di pensiero diversi e anteriori al nostro;
• universalità: il simbolo deve rappresentare l'intera Comunità, senza discriminazioni tra Classicisti e Pragmatisti (attualmente mi risulta che apparteniamo tutti al primo indirizzo, ma domani le cose potrebbero cambiare), tra Simbolisti e Soggettivisti, tra razionalisti e spiritualisti (uso le minuscole per evidenziare che questa non è una partizione tipizzata, anzi in questo campo le sfumature intermedie sono pressoché obbligatorie);
• significatività: il logo non deve sminuire la serietà del Daimonismo né offrirne una lettura banale in cambio di un maggior impatto visivo (la nuvola mi pare troppo vaga per esprimere la complessità del rapporto uomo-daimon, per esempio).

Vogliamo una scritta in latino? Benissimo, che sia nostra, unica, inventata per l'occasione.
Vogliamo evocare la duplicità? Splendido, immaginiamo una figura non stereotipata.
Credo che questo modo di procedere renderà più facile selezionare i progetti più rilevanti e concentrarsi sul loro perfezionamento.


Infine, vista la materia, alla votazione a maggioranza, che risponde ad una logica vinci-perdi, frustrante per chi finisce in minoranza, il quale ben potrebbe non sentirsi rappresentato dal logo comune, preferirei la decisione per consenso, frutto di un progressivo affinamento del bozzetto che tenga conto, al massimo grado, del volere di ognuno.

Claudio-Olyandra ha scritto: Infine, vista la materia, alla votazione a maggioranza, che risponde ad una logica vinci-perdi, frustrante per chi finisce in minoranza, il quale ben potrebbe non sentirsi rappresentato dal logo comune, preferirei la decisione per consenso, frutto di un progressivo affinamento del bozzetto che tenga conto, al massimo grado, del volere di ognuno.

Stra-quoto.
In ogni caso, mi scuso se non ho prodotto un bel nulla, ma sono sotto esami e sto aspettando di respirare.

IlTengu ha scritto:In ogni caso, mi scuso se non ho prodotto un bel nulla, ma sono sotto esami e sto aspettando di respirare.

Non ti preoccupare: non c'è proprio nessuna urgenza e non sei tenuto a fare niente!

A qualcuno è venuta qualche idea?

Secondo me il problema è la simbologia: non possiamo utilizzare né simboli grafici (pragmatisti) né astratti (classicisti).

L'unico modo per rappresentare tutti, penso sia una bandiera bipolare.

Ehi, ciurma, dove sono finiti i vostri quintali di creatività grafica?