), per alcuni niente più che un avvenimento preannunciato già dal sottoscritto privatamente, per altri un cumulo di parole senza troppa importanza (specie per i novizi che non hanno avuto granché possibilità di conoscermi, per ovvie ragioni). Per me, un momento cruciale.Ho deciso di compiere questo passo solo dopo intense e prolungate riflessioni durate diversi mesi, talvolta confrontandomi direttamente con alcuni tra voi, ma principalmente interrogando me stesso alla luce delle mie personali vicende, ritornando con la mente alle persone speciali che ho incontrato, alle esperienze significative che ho fatto, ai dialoghi profondi che ho sostenuto, alle letture intense che mi hanno coinvolto, e tutti gli altri avvenimenti che per ora non sovvengono alla mia memoria ma che certamente hanno fatto la differenza.
L'insieme mi ha portato, lentamente ma inesorabilmente, alla comprensione di un fatto fondamentale: la mia visione circa il daimon è radicalmente e definitivamente mutata. In definitiva, senza perdersi in troppi giri di parole, non ho più basi solide, né teoriche né empiriche, per aderire o sostenere l'esistenza del daimon così come concepito nelle varie teorie, discussioni, esperienze e ragionamenti di tutta la comunità del daimonismo italiano, riassunte nella succinta triplice definizione del daimon, unanimemente condivisa (bozza della quale che, ironicamente, avevo proposto io stesso).
Prima di afferrare torce e forconi (
), mi permetto di specificare come non stia ripudiando la comunicazione interiore. Al contrario. Lo sguardo acuto e costante al mondo dell'interiorità è per me un colosso irrinunciabile della conoscenza del sé e del mondo, un elemento imprescindibile senza il quale non sarei niente e non sarò mai nulla.In verità, nella mia personale indagine interiore (ed anche esteriore) ho trovato molte cose, alcune già in me presenti, altre del tutto nuove e insospettabili, ma sempre e comunque preziosi elementi che hanno contribuito alla mia crescita personale; niente, però, che ricordi il daimon come concepito dalla comunità, e come da tutti quotidianamente discusso, trattato e vissuto.
"E Cassandra?"
Cassandra sono io. Sono sempre stato io, in realtà. Solo, si trattava di una parte di me stesso molto separata dalla coscienza, lungamente nascosta e coperta nella mia prima adolescenza da veli di Super-Io e di rifiuto, alla quale avevo dato un nome e con fatica avevo riportato alla luce e integrata in me. Di certo non la ripudio, né la cancello, né svaluto o svaluterò mai il suo valore. Ma, pur essendo una parte di me irrinunciabile in ogni sfumatura, non è il mio daimon, o niente che io possa intimamente considerare come tale.
Sì, dopo tutti questi anni può apparire assurdo e forse inconcepibile che "di punto in bianco" (sebbene non mi sia venuto in mente l'altro ieri, ripeto, son mesi che ci rifletto) io inizi ad assumere il concetto di daimon come estraneo a me. Ammetto che nemmeno io avrei mai pensato di arrivare mai sin qui, e lo scrivere queste parole mi sembra quasi strano. Ma sento, in questo momento, di fare quel che è giusto per me, e non ho bisogno di dover trovare scuse o voltare lo sguardo.
Devo trovare la mia strada. Non condividendo più la posizione della comunità circa il daimon, sento di dover cercare... qualcosa, un altro elemento, forse che ho sempre conosciuto, forse del tutto nuovo. Non so ancora cos'è, sinceramente. Sento solo la trasformazione. Magari è davvero qualcosa che potrò definire come "il mio daimon", magari è qualcos'altro. Boh. So, però, che è un qualcosa che non è attinente alle teorie fin ora formulate (sì, anche le mie: ma tranquilli, potete tenerle se le ritenete adeguate
) e le opinioni comuni all’interno del daimonismo italiano.Alla luce di questo, è consequenziale che io mi dimetta dalla carica di admin del FdD, poiché ovviamente l'adesione al principio basilare del daimon costituisce una conditio sine qua non per la posizione istituzionale, e mantenere la carica sarebbe ridicolo, ingiusto e immorale.
Altra conseguenza di questa mia scelta è che non mi presenterò più troppo spesso nel FdD. Con tutta la buona probabilità, credo mi farò assorbire dal mio nuovo percorso. Possiamo definire questo topic anche come un saluto a tutti voi, che pur suonando come un "Addio" non credo lo si possa definire tale
Ovviamente (e mi pare quasi stupido specificarlo), questo non costituisce un troncamento con le comunicazioni private con ognuno di voi, e special modo con le mie secolari amicizie, che spero siano destinate a durare parecchio o per sempre!
Ma questo topic si chiama anche "Ringraziamenti". Beh, dopotutto in questo forum ci ho passato la mia adolescenza, e la sua sola esistenza e le persone conosciute qui o tramite questo posto mi hanno aiutato a crescere come mai avrei creduto, e costituiscono parte immancabile del mio bagaglio passato e presente. Quindi, un grande Grazie di tutto a tutti lo sento come moralmente obbligato, e non credo sarò mai in grado di esprimerlo col dovuto affetto. Ognuno di voi meriterebbe un ringraziamento individuale, ma penso che questo topic diventerebbe lunghissimo e noioso. Ognuno di voi sa cosa mi ha donato :3
Di nuovo, non è un Addio. Semmai, un Arrivederci molto lungo e indeterminato. Non sapendo dove mi condurrà il vagabondare, non posso dare periodi o giorni definitivi. Dovrete accontentarvi xD
E poi, così come un figlio torna alla casa materna, un assassino torna sempre sul luogo del delitto! Quindi attendetemi, potrei sempre tornare a rompervi le balle da un giorno all'altro
Statemi bene, figliuoli; ci sentiamo :3
Ps: di nuovo, in privato potete contattarmi con tutta tranquillità. Per i novizi, chiedete ai "veterani" i miei contatti, se vi interessasse xD
Non ci sarebbe neanche da aggiungere ma, qui sarai sempre il benvenuto 
