Appunto: Comunità italiana dei daemian. All'interno di una comunità si stringono legami, ci si conosce, ci si svaga: se noi, come Comunità, perdiamo -momentaneamente o meno- interesse a "sviluppare le dottrine del Daimonismo" e preferiamo dedicarci alla reciproca conoscenza, perché non può andare bene? L'abbiamo deciso noi, insieme. Perché un regolamento deve dirci che invece dobbiamo dedicarci anche al resto, perché "All'interno del Forum possono svolgersi anche altre attività, purché queste ultime non impediscano né rallentino né rendano più difficoltoso il perseguimento degli obiettivi prioritari"? A questo punto, anche delle discussioni particolarmente interessanti in Piazza potrebbe impegnarci così tanto da farci abbandonare per un po' i così detti Obbiettivi Prioritari; e allora cosa dovremmo fare? Abbandonarle e ritornare sulla retta via?Claudio-Olyandra ha scritto:LUKE.Ako dice che il forum ha i contenuti che noi decidiamo, ma questo non spiega perché non dovremmo scriverli nel regolamento. Anche il regolamento è quello che noi decidiamo, ma lo scriviamo ugualmente, no? E, allora, perché non mettere nero su bianco che questo forum ospita la comunità italiana dei daemian e che gli altri temi sono ammessi, in quanto non mettano in ombra il Daimonismo, che è e deve restare il perno centrale? In fondo, lo stesso nome del forum è eloquente in tal senso, perciò trovo giusto chiarire che questa non è una comunità di ritrovo per parlare del più e del meno, ma nasce come sede virtuale di tutti i daemian italiani.
Sono solo esempi, ma non sarebbe meglio lasciare che siamo noi, la Comunità, a decidere cosa fare all'interno del forum? E' proprio necessario che sia un Regolamento a dircelo?
Sinceramente, a me sembra che appesantiscano la lettura e basta...Claudio-Olyandra ha scritto:Che c'entra la Costituzione? Le partizioni in Titoli e Capi sono caratteristiche di tutti i testi normativi, qual è un regolamento: esse giovano ai lettori, che possono subito trovare l'articolo di loro interesse in base alle varie "aree tematiche". Hanno una funzione organizzativa.
Intendi "Ogni utente ha il dovere di rispettare la dignità degli altri utenti e del forum stesso e, più in generale, il dovere di rispettare il regolamento"? E allora scriviamo che bisogna assolutamente rispettare la dignità degli altri utenti, non il regolamento, che se esiste è perché deve essere rispettato. O è credenza comune che un iscritto da poco non debba attenervisi e non abbia i diritti di utente? Non è fondamentale scriverlo, appesantisce un regolamento già di suo molto -fin troppo- corposo.Claudio-Olyandra ha scritto:Vedi sopra: ho già replicato sul punto in un precedente messaggio.
C'è addirittura un topic, qui, per segnalare il cambio di nick. A me sembra abbastanza evidente che quindi non siano necessari permessi appositi; e, in ogni caso, non costerebbe nulla rispondere ad un utente che chiede se servano o no. Il regolamento dovrebbe essere essenziale: certe informazioni si possono omettere e specificare volta per volta, no?Claudio-Olyandra ha scritto:Non è così ovvio: in alcuni forum cambiare i campi (specie il nick) richiede appositi permessi.
Ah. Non avevo capito.Claudio-Olyandra ha scritto:Non facciamo confusione. Il ritiro di cui parla la regola è quello ufficiale di chi vuole essere cancellato. Nulla vieta di non frequentare il forum per un certo tempo...
Ma questo sarebbe possibile anche se si registrasse con il nickname precedente. O.oClaudio-Olyandra ha scritto:Registrarsi e dichiarare di essere il precedente utente non basta: se un amministratore ha sospetti, può chiedergli informazioni personali che non traspaiono dal vecchio profilo e così avere la prova del nove.
Il Forum è aperto a tutte le persone fisiche aventi l'età ed i requisiti psicofisici necessari per comprenderne, almeno parzialmente, il contenuto e le finalità. Allora gli utenti dovrebbero comprendere anche cosa urterebbe la loro sensibilità e che quindi non dovrebbero leggere. Nessuno obbliga a leggere tali discussioni e a parteciparvi: che senso avrebbe avvisare un Moderatore o un Amministratore?Claudio-Olyandra ha scritto:Immagino che i più piccoli non sarebbero entusiasti di leggere topic sulle messe nere, i rituali negromantici, le sedute spiritiche e simili attività.
La prima. Se un utente si dovesse iscrivere nuovamente (per cattivo funzionamento dell'account precedente, o perché aveva voluto che esso fosse cancellato) sarebbe meglio un avviso pubblico, altrimenti si potrebbe creare confusione, penso. ^^Claudio-Olyandra ha scritto: Cosa intendi? Vuoi che l'utente in questione avvisi non solo l'amministratore, ma pure la comunità, lasciando però il divieto del multiaccount, o vuoi legalizzare il multiaccount, a condizione che sia detto chiaramente?
Sempre di slogan politici si tratta. Sta agli utenti sapersi moderare nelle discussioni, sono responsabili di sé stessi. Non posso scrivere in firma "Meno male che Silvio c'è"? Perché, scusa? Perché scatenerei una discussione? A questo punto sarebbero da vietare direttamente tutte le discussioni politiche, e tutte quelle un po' delicate. E su questo non credo che in molti siano d'accordo...Claudio-Olyandra ha scritto:La citazione anarchica di De Andrè passa inosservata per la maggioranza delle persone, e del resto è una citazione di un cantautore; ma se scrivi "Meno male che Silvio c'è" è praticamente sicuro che il giorno stesso scoppierà una guerra feroce tra fanatici di destra e sinistra e moderati che cercano di far da pacieri.