La felicità umana proviene dal daemon...

In questa sezione sono raccolti i frutti migliori della Comunità italiana del Daimonismo.
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Anny♥Shakri
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La felicità umana proviene dal daemon...

Messaggio da Anny♥Shakri » mer 14/apr/2010 16:35:59

questa, per così dire teoria mi è saltata in mente qualche giorno fa mentre nelle mie ore giornaliere di studio
nel manuale di filosofia antica mi sono imbattuta in questa definizione:
il termine greco eudamonìa designa la felicità. da esso deriva l'espressione di eudaimonismo,
con cui viene indicata la dottrina morale preminente nel mondo antico,
che lega strettamente il bene con la felicità.
etimologicamente significa avere dalla propria parte un buon demone che protegge l'uomo
dalle avversità della vita. [...]
l'individuo ha bisogno di una potenza divina a lui favorevole, di un dàimon dalla propria parte.
adesso però sono ben a conoscenza del fatto che la felicità "alla greca"
pur avendo fondato l'intero nostro pensiero occidentale
non sia la stessa felicità che noi moderni intendiamo nei discorsi. per fare chiarezza:
felicità intesa dagli antichi greci = bene universale ed ESTERIORE all'uomo.
in questa prospettiva il bene può essere compiuto da enti metafisici per chiunque.
felicità intesa nella modernità occidentale = soddisfacimento individuale, empirica e SOGGETTIVA
che ha a che vedere esclusivamente con la propria persona. (vedi Kant ed il suo imperativo categorico)

muta, come ben sappiamo anche l'accezione di daemon:
il daemon che ipotizzano i vari empedocle, socrate, platone, epitteto e compagnia bella sono enti esteriori
e seppur spirituali e benevoli all'uomo essi rimangono comunque enti esterni.
mentre invece il daemonismo così come lo concepiamo noi è tutt'altro che un qualcosa di esteriore:
sia che il daemon venga considerato l'anima, sia che venga considerato una parte della nostra mente
rimane pur sempre parte intrinseca di noi.

messi in chiaro questi due punti di distinzione antico/moderno, attraverso la concezione di eudaimonìa greca
io mi sento di affermare che a mio avviso la felicità risiede nel daemon, nel rapporto che con egli si instaura
e nel grado di introspezione che un uomo riesce ad avere con se stesso, cioè col proprio daemon.
se la felicità infatti è qualcosa che appaga il nostro desiderio di bene assoluto, è impossibile aspirare ad essa
senza essere in grado di comunicare con la parte più importante ed eticizzante di noi
in quanto se si è in armonia con se stessi solo e solo allora si potrà essere davvero felici!
il binomio antico/moderno serve soprattutto a spiegare perchè noi moderni, soli in mezzo alla folla (come dice kierkegaard)
abbiamo bisogno di comunicazione e armonia tra le varie parti di noi stessi per raggiungere quella felicità
che si configura come bene interiore e capacità di autosoddifacimento.

voi cosa ne pensate? :3
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Eley&Me'
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Re: La felicità umana proviene dal daemon...

Messaggio da Eley&Me' » mer 14/apr/2010 18:20:14

Facendo il liceo classico mi è sembrato che a quei tempi la felicità di cui parlavano i vari filosofi e poeti è stata sempre strettamente collegata alla situazione della polis e della società greca. Il buon governo, la buona condotta dei cittadini e la fioritura della cultura... Non ho mai visto loro parlare delle proprie emozioni intime e soggettive; la felicità è qualcosa di esterno e comunitario.

Al giorno d'oggi non potrebbe essere così nemmeno volendolo...e non penso ci sia bisogno che io decanti le qualità della nostra società XD
E' vero che siamo in qualche modo figli del loro pensiero, ma siamo ancora più collegati ai cambiamenti avuti durante l'epoca dei bohemien, gli scapigliati e l'industrializzazione dove l'uomo come individuo si ritrova solo anche se circondato da migliaia di persone nelle città.Non c'era più spazio per il sentimento di unità col proprio popolo, non c'era più quella "ingenuità" dei tempi classici (che non facevano lavorare per 16 ore al giorno le persone pur di produrreprodurreprodurre...) Così l'uomo ha iniziato a ritagliarsi spazio dentro di sè volta per volta e, almeno secondo me, per natura è stato portato a cercare la felicità in altri modi.E' qui che iniziano a nascere i pensieri più profondi sull'io, la NOSTRA felicità e i nostri desideri.

La felicità la concepisco come un obiettivo fondamentale nella vita, un'esistenza senza di essa sarebbe un incubo...Il cuore (inteso come centro delle nostre emozioni) ha bisogno di momenti felici come un fiore ha bisogno d'acqua.
Si può raggiungere in molti modi...c'è chi pensa sia il denaro,chi la famiglia, chi l'amore, chi aiutare gli altri etc etc...Però è vero, bisogna che ci siano delle basi su cui si possa reggere.Come ha giustamente detto Anna una persona non può essere felice completamente se prima non conoscerà se stesso e ciò che "cerca" nella vita, sicuramente il daimon, per noi che ne apprezziamo la conoscenza, è un grande aiuto. Chi di noi non ha imparato a conoscersi meglio durante questa esperienza di daemian? Io personalmente ho anche rivalutato me stessa e tutti intorno a me hanno notato che sono effettivamente più FELICE, senza sapere cosa io avessi fatto.Conoscendo Me' ho compreso moltissime delle mie azioni che prima non capivo, ho dato un nome alle mie emozioni e una figura alle mie paure. CONOSCERE se stessi e CAPIRSI, grazie ad un daimon, non dico che ti farà raggiungere la felicità suprema...ma sicuramente le sarai un passo più vicino :)
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Re: La felicità umana proviene dal daemon...

Messaggio da LongJohnSilver » mer 14/apr/2010 19:35:54

Secondo i Greci (e ce lo dice anche Omero), per essere felici, un soggetto non doveva essere felice con sè stesso, ma apparire in un certo modo davanti a tutta la società (per esempio dare una dimostrazione di valore/coraggio), ecco perchè "Civiltà della Vergogna", lì non c'è una coscienza, ma delle regole sociali e una gerarchia ben definite. Il Daimon (inteso come "demone"), come tutte le emozioni e gli stati d'animo, viene dall'esterno, non proviene mai da dentro il soggetto. L'Amore, il furore, ecc.... provengono sempre dall'esterno...
Per quanto riguarda la felicità bè... a ciascuno il suoXD
Penso che una evento della mia quotidiana conoscienza di me stessa, sia stata proprio il primo contatto che ho con Xanto. Anche prima ero felice, avevo (e ho) l'affetto dei miei genitori, di mia sorella, dei miei migliori amici, ma ora conoscendomi meglio, so fino a che punto posso andare e come migliorarmi... Luii è in grado di fermarmi quando faccio delle sciocchezze, mi spinge ad avere più fiducia in me stessa, mi consola, mi spinge a migliorare. Vivo la vita molto diversamente e più intensamente!
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Claudio-Olyandra
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Re: La felicità umana proviene dal daemon...

Messaggio da Claudio-Olyandra » mer 14/apr/2010 20:08:40

Se solo i tanti sprovveduti che inseguono l'omologazione leggessero e capissero quello che avete scritto! :) La felicità non è uno stato, piuttosto un divenire, frutto di una costante e sempre migliorabile armonia. Conoscersi significa poter assecondare le proprie predilezioni, dalle scelte del quotidiano fino al più delicato indirizzo esistenziale. ;) La vera libertà è nel guardare dentro di sé e trarne le dovute considerazioni, dunque il rapporto introspettivo che instauriamo coi nostri daimon è l'autentica fucina di quel benessere, di quella realizzazione, di quel sapere ciò che si vuole che oggi manca alle giovani generazioni, e non solo a loro! :(

Sai, Anna, cosa penso? Che abbiamo un altro frammento per il sito: è importante ripercorrere, seppur sinteticamente, la storia del daimon nel pensiero umano ed il valore che ogni civiltà gli attribuiva ed il tuo pezzo, accompagnato dai commenti, è molto appropriato! 8-)
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Re: La felicità umana proviene dal daemon...

Messaggio da Anny♥Shakri » gio 15/apr/2010 17:16:16

@eley= anche io ho compreso moltissime cose che mi hanno portata ad una consapevolezza
incredibile solo grazie al contatto che ho intrapreso con shakri, ed è proprio questa consapevolezza
di quel che è fuori e dentro di noi che mi porta a pensare che il daemonismo sia così fondamentale per la nostra felicità!

@silvia= la pensiamo allo stesso modo. nessuno può conoscerci ed aiutarci mai meglio del nostro daemon.

@claudio= mi sembra un'ottima idea! dobbiamo però inserirla come una teoria e non come verità assoluta sul daimonismo XD
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Re: La felicità umana proviene dal daemon...

Messaggio da Claudio-Olyandra » dom 18/apr/2010 20:33:29

Certamente s'impone un dibattito collegiale sul punto, prima di elevarlo a voce del sito, però i presupposti non mancano. ;)
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Re: La felicità umana proviene dal daemon...

Messaggio da Anny♥Shakri » mar 20/apr/2010 16:19:47

perfetto, mi fa molto piacere ^^
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Re: La felicità umana proviene dal daemon...

Messaggio da Claudio-Olyandra » mer 21/apr/2010 16:18:11

Invece a me non fa piacere che si dibatte poco. :P Cos'è questa quiete spettrale? Su, scrivete, resuscitate topic, fate qualcosa! :) Nessuno ha niente da dire su questo tema?
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Re: La felicità umana proviene dal daemon...

Messaggio da Anny♥Shakri » mer 21/apr/2010 22:41:05

me lo domandavo giustappunto anche io u.u
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Re: La felicità umana proviene dal daemon...

Messaggio da Dragon And Shining » mer 21/apr/2010 23:16:06

Ok. Ora provo ad esprimere il mio pensiero.
Il mio linguaggio è MOLTO meno articolato per i frequentatori di un liceo classico, ma non è privo di significato.
Penso che prima di tutto, la felicità non sia esprimibile solo a parole scritte. Può venire espressa con diverse forme, sguardi, azioni.
La conoscenza del Daimon, anche attraverso la stesura di semplici segni du un foglio, da una sensazione unica.
Ora, provate a fare un disegno, sapendo di conoscervi, di poter esprimere ogni particella di felicità presente nel vostro corpo: qualunque cosa ne potrebbe uscire, secondo me, sarebbe il frutto della felicità che lega un umano al suo daimon.
Io, disegnando praticamente da una vita, ho potuto notare come la felicità nell'avere incontrato Shin ha cambiato i miei tratti duri, netti e spigolosi di odio in forme morbide, suddivise in colori e finezze che solo la sua presenza è in grado di completare.
Molte volte, da sfoghi personali escono sgorbi assurdi, collegati ad una più profonda riflessione del problema.
Secondo me, un modo di poter trovare la ragione in mezzo al buio, dove regna la confusione dei sentimenti è anche la conoscenza di come poter andare avanti, in un modo o nell'altro.
Shin mi aiuta nelle scelte, esaminando più punti di vista per una situazione, cercando di aiutarmi per lasciarmi un tepore di serenità nel più triste dei momenti.
Credo comunque, come molti altri miei discorsi scritti immediatamente secondo i più forti pensieri, sia abbastanza aggrovigliato. ^^
Però è bello vedere come i nodi si sciolgano pian piano discutendone... :3
Rosenrot, Oh Rosenrot, tiefe wasser sind nicht still <3
Sono l'autrice del sacro BI. Insieme a Luke, conquisterò il mondo con la cultura del biismo.

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