Riduzionista? La mia intelligenza si sente presa in giro.Claudio-Olyandra ha scritto:Quando troverai un algoritmo di associazione del senso etico ai processi biologici e me lo dimostrerai sperimentalmente, darò credito alla tua teoria "riduzionista" (che riduce tutta l'attività umana a meccanismi puramente fisici e chimici), ma, fino ad allora, manterrò la convinzione del daimon come entità spirituale che garantisce etica e libertà di volizione. A proposito di Giordano Bruno, vuoi mettermi al rogo come eretico per le mie opinioni?Piuma Bianca ha scritto:Claudio mi sorprendi. Un conto è cercare di perseguire la verità delle cose, si usa la logica, il logos se preferisci, e si cerca di lavorare Almeno su qualcosa che vuole assomigliare ad un procedimento logico.
Tu mi sembri sul fantasy. Mi sembra di essere Giordano Bruno, che non aveva conoscenze scientifiche ma almeno ci provava. Tu mi sembri la Chiesa. Con procedimenti "Logici" che di logico hanno ben poco se non la conconclusione (ma con le premesse basate semplicemente su luoghi comuni, totalmente indimostrati se non sulla base di loro stessi (si, come il motore immobile, torniamo pure al finalismo).
Ora, Claudio, hai perso totalmente il tuo senno? è vero che non si può seguire un pensiero logico e razionale completo visto che l'uomo non è perfetto ma... almeno ci si prova. Tu ti sei perso.
Ti sei perso sui luoghi comuni e, per carità, sono belli ma poco pratici...
Perciò ti scongiuro, trova un collegamento alla realtà quando formuli delle teorie per chi le leggerà, magari dei poveri novizi...
Sai, da piccolo pensavo che dal bancomat uscissero i soldi gratis, era una teoria molto bella, fantasiosa ed affascinante, ma se si analizza la situazione dall'esterno, la realtà è molto più spoglia di quella che è. Mi spiace dirtelo Claudio, ma per quanto le tue teorie siano affascinanti, calde ed emotive, non sono che un'illusione. E poi, tu mi hai messo sul rogo. Quel messaggio di dimissioni era la cosa più vomitevole che io abbia mai letto in tutta la mia vita.
Sei stato vile e meschino, da quando, prima ignorando le tesi di tutti, poi pubblicando sul forum una nostra conversazione Privata senza chiedere il mio consenso (che avrei anche concesso, ma è questione di correttezza), e poi considerandomi, nel tuo messaggio, come una sorta di demone, un rivoltoso (notare, chi ha scritto di più in quei giorni sono stati Raven, Luke e Nemo).
Poi, nel topic aperto da Raven, tu le hai detto che non ti sembrava Daemian, in un modo così offensivo ed osceno, che non ho parole... In pratica, se qualcuno confuta le tue teorie, non segue più il Daemonismo. Scusami, o grande chiesa Claudiana, ho peccato ma non abiurerò.
Si parla di riciclo è vero, ma non si può travisare il linguaggio, ciò provoca un'incomprensione molto profonda, è un po' come inventare una nuova lingua, pomposa ed astrusa ed atta a confondere con la grandezza dei termini più che con il loro reale significato.Claudio-Olyandra ha scritto:Dimentichi che ogni filosofia usa un proprio linguaggio specifico e ricicla, con significati nuovi, le parole preesistenti. Per farti un esempio, l'Io in Kant e in Freud non significano la stessa cosa, perciò per quale ragione dovrei per forza adoperare le tue scelte lessicali? L'importante è che io definisca le parole che uso, e l'ho fatto. Se poi tu apprendessi dalla scienza anche il senso dell'umiltà (cioè nessuno possiede in tasca la verità assoluta) e la piantassi di fare battute sprezzanti sui luoghi comuni dei pensionati, saresti uno scienziato migliore ed una persona più educata.Piuma Bianca ha scritto:L'etimologìa delle parole, in ambito filosofico, è fondamentale.
Dunque Claudio, se ti appelli alla filosofia, dovresti rispettarne i termini, e non perderti sui luoghi comuni che ascolto dai pensionati al cantiere quì vicino su condizionamento sociale.
Ribadisco, abbi un collegamento con la realtà, sii un pochettino immanente per favore, visto che di vita fisica parliamo
A questo punto potresti travisare totalmente il significato di tutti i termini ed inventare una nuova lingua: il Claudiano.
Ma per fortuna ho studiato i termini condizionamento ed influenza. E l'influenza non è un raffreddore.
Si tratta di un'azione che obbliga una persona a ridurre il numero delle sue possibilità, infatti viene definita potere Coercitivo.
Condizionamento ed influenza corrispondono etimologicamente e fisicamente.
Se poi consideri un'influenza un po' più grande come un condizionamento, è una cosa che fai a priori e non ha significato oggettivo alcuno.