Totem e daimon

Riflettiamo sulle somiglianze e le differenze tra il Daimonismo ed altri sistemi filosofici, psicologici o religiosi!
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Totem e daimon

Messaggio da Pandemonium » gio 26/apr/2018 13:40:08

Totem e daimon

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Finalmente, dopo tanto studio, mi sento pronta ad affrontare con voi questo argomento che, ai miei occhi, si incastra perfettamente con ciò che già in passato teorizzavo. Oggi dunque non dobbiamo dare uno sguardo al presente per comprendere meglio il nostro daimon, bensì al passato.
Del totem tutti hanno già sentito parlare. Accompagna la storia dell'uomo fin da quando si apprestava a venerare animali, pietre o vegetali, in quanto sosteneva che ogni cosa sulla terra fosse dotata di Spirito, e questo Spirito era in profonda comunione con il Grande Spirito, l'unione di tutte le cose.

Gli indiani d'America lo chiamavano Wakan Tanka (ossia, letteralmente, Grande Spirito, una sorta di aura divina che avvolgeva il mondo, ogni sua anima e creatura, ogni fiume e ogni stelo d'erba), gli sciamani celtici lo definivano Awen ("ispirazione poetica", "brezza" che spira e dà la vita a tutto ciò che esiste sulla Terra, come se la vita stessa fosse il verso di una grande poesia destinata ad essere cantata e inneggiata dai più grandi poeti). Gli esseri umani potevano mettersi in contatto con questo spirito primordiale in diversi modi, ed uno di questi era tramite il proprio animale di potere (o anche conosciuto come totem).
L'animale di potere aveva un ruolo piuttosto semplice, ma allo stesso tempo estremamente delicato: doveva guidare il proprio umano, istruirlo, spingerlo ad agire quando necessario e invitarlo alla saggezza quando era meglio aspettare. Rappresentava inoltre un importantissimo mezzo per entrare in comunione con l'anima del Grande Spirito: insomma, un mezzo per connettersi non solo con la natura, ma con la propria intima spiritualità.

Non esisteva solo l'animale di potere "personale", ma esisteva anche una sorta di Totem di gruppo tribale. Per esempio, se una tribù sopravviveva grazie alla caccia del bisonte, da cui ricavava pelli, carne, oggetti ed utensili, probabilmente con il tempo avrebbe innalzato il bisonte come animale totem dell'intera comunità. Era una sorta di ringraziamento nei confronti dell'animale per prestarsi con la vita offrendo sopravvivenza al gruppo umano; in questo modo l'animale di potere diveniva sacro e nei miti della stessa tribù poteva venire narrato di come i primi membri della comunità fossero nati direttamente dallo Spirito Bisonte.
Allo stesso modo era possibile che il Totem di gruppo fosse un vegetale. Popolazioni che sopravvivevano grazie all'agricoltura, per esempio, potevano essere particolarmente devoti nei confronti del Baobab, e così considerare sacro lo Spirito del Baobab.

Per ogni individuo è possibile inoltre individuare una pianta di potere, ma questa ha tutt'altro ruolo rispetto all'animale di potere e non è in alcun modo riconducibile al daimonismo, motivo per cui tralascerò questo aspetto. Per vostra curiosità, vi dirò semplicemente che specie nelle culture europee non era affatto raro che il futuro sciamano praticasse un lungo digiuno nei boschi al fine di trovare il proprio albero di potere. Una volta trovato, veniva celebrato un rito magico-religioso al fine di legare la conoscenza e lo spirito dell'albero a quello dello sciamano: questo perché gli alberi erano visti, con le loro radici nelle profondità del terreno e le loro chiome a volere sfiorare il cielo, come portatori di una enorme conoscenza. I celti, addirittura, avevano boschi dove non si poteva, in alcun modo, abbattere piante o strappare fiori. Questi venivano chiamati boschi sacri ed erano considerati una sorta di tempio a cielo aperto, la dimora degli spiriti e degli dei.


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L'animale totem secondo gli antichi abitava la dimensione "interiore". Gli indiani d'America lo chiamavano "il mondo di sotto", generalmente abitato (a detta loro) da spiriti compassionevoli che desideravano aiutare l'uomo nel suo percorso di crescita interiore. Ho individuato questo universo come il nostro attuale inconscio.
Per incontrare l'animale totem, infatti, era necessario per la persona sentirsi per prima cosa pronto, spiritualmente e coscientemente, a fare questo passo. Infine, avrebbe dovuto viaggiare a livello onirico o meditativo per incontrarlo. Non tutte le persone avevano la capacità di sognare, secondo gli sciamani, così sfruttavano dei trucchi mentali quali l'immaginazione attiva, la meditazione e quello che oggi noi chiamiamo headspace.
Secondo gli antichi, il totem ci aiutava ogni giorno, spingendoci ad essere onesti con noi stessi e ad inseguire i nostri sogni, oltre che ad aiutarci nella nostra autorealizzazione e ricordarci i nostri limiti. Erano portatori di conoscenza, e in quanto tali era difficile entrare in contatto con loro da coscienti, se non impossibile: si tentava di comunicare con loro tramite le arti; spesso si danzava e si cantava, molti indossavano come addobbi piume, ossa, ciuffi di pelo e così via del proprio totem per sentirlo ogni giorno accanto a sè, senza tuttavia vederlo - in quanto l'incontro sarebbe potuto avvenire solo se si andava a visitare il nostro mondo interiore, situato nel cuore, nei meandri della nostra mente, raggiungibile solo tramite sogni o stati di non coscienza. La razionalità era un forte limite per la comunicazione con il totem-daimon, che poteva agire dunque in maniera indiretta, tramite segni. I segni potevano essere fisici, come spingerci a intraprendere un determinato sentiero, o comprare un determinato oggetto, o leggere un certo libro, ecc; oppure più sottili, in cui cercava di guidarci con la sua saggezza con leggeri stimoli, che non spesso venivano colti.

Il totem ha solitamente un solo aspetto, ossia quello dell'animale di potere che più ci rappresenta, che accoglie in sè i nostri pregi ed i nostri difetti. Assomigliava, sotto certi versi, alle nostre moderne analisi, pur integrando al loro interno una simbologia più sottile, fatta di storie e folklore. Per esempio, le personalità con totem orso sarebbero state persone facili all'ira, specie se si toccava i loro cari. Sarebbero un po' solitarie e burbere, ma profondamente di buon cuore, pur avendo difficoltà a controllare i loro scoppi emotivi. Allo stesso tempo sarebbero persone in grado di amare molto, di essere generosi e solidali con chi ne ha realmente bisogno.
Una persona serpente sarebbe schiva, tendenzialmente difficile da conoscere, non molto aggressiva ma forte se provocata, curiosa e assetata di sapere, ma anche molto sensibile (magari addirittura al mondo spirituale), capace di ricorrere alla bugia se necessario, spesso incapace di dosare le sue stesse parole.
Come vedete, sono presenti lati positivi e negativi, e il Totem ha lo scopo di manifestarsi in tale forma per spiegare al proprio umano dove può migliorare e dove invece deve continuare a marciare, valorizzando i propri lati positivi.
Questo animale totem ci accompagna per tutta la vita, fin dalla nostra nascita (infatti, fin da quando nasciamo abbiamo determinate caratteristiche: esistono neonati particolarmente calmi e pigri, altri più rilassati ma estremamente curiosi, altri focosi e attivi fin dalle prime ore, ecc...). Nemmeno dopo grandi traumi questo può cambiare, a meno che il trauma non sia estremamente potente: in quel caso gli sciamani dicevano che si era perso l'animale di potere, e così bisognava rimettersi in forze e, una volta pronti, intraprendere nuovamente il viaggio che ci avrebbe permesso di contattare nuovamente la nostra guida animale spirituale. Essa poteva essere rimasta la stessa (con la stessa forma) ma essersi semplicemente persa dopo tanto dolore (pensiamo quando siamo molto addolorati e stressati: il daimon sembra non rispondere. Gli sciamani quindi consigliavano di riprendere il contatto da zero); oppure essere cambiato in seguito a questo cambiamento.
Era comunque importante per gli antichi recuperare il contatto con l'animale di potere, altrimenti si era letteralmente persi, soli, senza guida che potesse proteggerci dall'oscurità che la vita porta con sè.


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Anche se un solo totem ci accompagnerà per tutta la vita, è possibile che nel corso del nostro sentiero si possano incontrare altri animali di potere che "sostituiscono" temporaneamente il totem. Questo è frequente anche nel daimonismo, con i cosiddetti "cambi di forma". Gli animali che giungono per un periodo per aiutarci si chiamano animali medicina, e non animale di potere (che è invece uno solo). La parola "medicina" non ci deve ingannare: infatti non sono animali che guariscono dai mali fisici e, nonostante potessero venire invocati durante le guarigioni (gli antichi per esempio chiamavano spesso il serpente, animale della medicina, ad aiutarli), in realtà vengono chiamati così semplicemente perché ci "guariscono" dai mali dell'anima. Per esempio, se il vostro totem è quello dell'orso può essere che vi abbandoniate fin troppo spesso agli attacchi d'ira. Questo non è sano, perché il Totem orso deve essere - come quello di tutti - equilibrato, trovare una sorta di ordine tra il negativo e il positivo. Per questo motivo potrebbe apparirvi per esempio l'animale medicina salmone che, con la sua tenacia e pazienza potrebbe volervi insegnare ad essere più tolleranti e meno impulsivi.
Allo stesso modo, in un periodo della vostra vita in cui vi sentite spaventati, può intervenire l'animale medicina del lupo, che vi invita a stare coesi col gruppo e con voi stessi e a combattere anche ferocemente per voi.
Una volta ritrovato l'equilibrio, l'animale medicina "sparisce", lasciando il posto al vero animale di potere, che ha dovuto delegare un'altra forma per impartirvi un insegnamento importante.

Il totem è generalmente un animale che può essere trovato nel vostro luogo di nascita o dove siete cresciuti. Se per esempio avete origini africane, potrebbe apparire come un animale della fauna tipica del tuo paese. Personalmente io mi sento molto appartenente ai boschi e alla montagna, motivo per cui il mio totem è apparso come un animale boschivo. Nonostante ciò NON DARTI LIMITI: può assumere la forma che ritiene migliore per insegnarti e guidarti. Per cui potrebbe non essere assurdo che un italiano di Firenze che non ha alcuni legami con la Norvegia possa avere come totem una renna.
L'animale di potere può appartenere a qualsiasi specie; pesci, scimmie, rettili grandi e piccoli, farfalle e libellule, formiche e api, insetti vari e ragni, ungulati e canidi, gufi e pappagalli.
Può essere raro che assuma forme di animali domestici (ad esempio dubito sia possibile avere un totem carlino, in quanto è una razza selezionata dall'uomo dopo anni e anni e che poco conserva caratteristiche selvatiche volte ad insegnare e a guidare il nostro animo); ma può ad esempio rappresentare la specie. Nel caso del carlino potrebbe apparire comunque come un cane di piccola taglia, più selvatico.

Non sempre il totem riesce a comunicare con noi. Talvolta può rifiutare i metodi che proporrò, proprio perché può non reputarvi ancora abbastanza maturi per conoscere la sua vera forma e dunque conoscere realmente voi stessi. Il cammino con il totem è innegabilmente un lavoro di autoconoscenza e crescita interiore, affrontare lati negativi e porre dunque equilibrio nella nostra personalità, pur rimanendo consci dei nostri limiti ed accettandoli, migliorandoli per quanto possibile, in quanto esseri umani.
Per cui non arrabbiatevi se non riuscite: lui c'è, esattamente come il daimon, semplicemente può non essere il momento giusto.

Come scoprire il proprio totem
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Abbiamo scoperto che il totem è, a tutti gli effetti, molto simile al nostro daimon: funziona al suo stesso modo, promuove il suo stesso obiettivo, e ha dato una nuova importanza alla forma animale.
Tuttavia, una differenza spicca: il metodo di contatto. Mentre il daimonismo moderno sostiene che sia possibile comunicare con il nostro daimon anche in maniera perfettamente cosciente, lo stesso non viene affermato dagli antichi. La loro motivazione è che un essere appartenente ad una parte tanto profonda di noi non sia così facile da ascoltare quando siamo immersi attivamente e razionalmente nella vita quotidiana. Per questo ritenevano che fosse necessario ritagliarsi un po' di tempo per accogliere il nostro totem e ascoltare i propri consigli.

Di seguito dunque riporterò diversi consigli e anche una meditazione guidata su youtube che con me ha funzionato alla perfezione, per permettervi di provare un contatto più profondo.
Unica regola in comune con tutti gli altri metodi: non aspettatevi la forma attuale del vostro daimon. Partite senza alcuna pretesa, lasciate che sia lui/lei a scegliere. Se vi sentite delusi NON cambiate in maniera forzata la forma. Avere un totem lucciola non vi rende meno importanti di chi invece ha trovato un totem lupo. Siate voi stessi, non ha senso mentire al proprio essere.

1) Headspace. Molti sanno già costruirlo. Potete trovare dei consigli utili qui e meglio ancora qui. Visualizzate un luogo che vi fa sentire sereni. Molti consigliano di visualizzarsi in un luogo che conoscete, il più naturale possibile, che avete visitato almeno una volta nella vita e che vi ha emozionati.

2) Meditazione. Vi consiglio di seguire questa meditazione guidata: https://www.youtube.com/watch?v=DOWAlFvuBfc
Mi ha aiutata davvero molto. E' molto simile a una sorta di immaginazione attiva. Cercate di seguire il tutto passo per passo.

3) Tambureggiamento. Il tambureggiamento sciamanico viene utilizzato da diverse popolazioni per entrare in uno stato di rilassamento profondo simile al dormiveglia. Vi consiglio di provarlo da seduti se temete di addormentarvi o da sdraiati se non avete il sonno facile. Qui di seguito la traccia di tambureggiamento: https://www.youtube.com/watch?v=1okKPvwOde0
Prima di agire, ecco come dovrete comportarvi. Cercate di respirare in maniera molto profonda e ritmica. Lasciate che i pensieri si condensino e concentratevi sul vostro respiro e sul ritmo del tamburo. Quando vi sentite pronti, immaginatevi in un luogo familiare naturale che vi ha sempre suscitato simpatia o rilassamento. Cercate di prendere confidenza con l'immagine, cercate di immaginare di essere proprio lì. Immaginate il calore del sole, aggiungete dei dettagli alla vostra immagine. A quel punto, una volta che vi sentite a vostro agio, cercate un varco all'interno della terra: questo serve perché è la rappresentazione visiva della discesa nel nostro inconscio. Potrebbe essere una buca nel terreno, un varco nelle radici di un albero, un tronco cavo, una grotta, ecc. Scendete e immaginate a quel punto un luogo ideale per voi. Più scendete più siete tranquilli e sicuri. Dopo di che dovreste incontrare il vostro totem, magari a distanza, magari molto vicino.
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Re: Totem e daimon

Messaggio da Chaky & Alexis » gio 26/apr/2018 20:37:44

Woooow grazie mille ari di portare sempre nuovi ed interessantissimi post, e grazie di fornirmi sempre materiale nuovo da postare anche su Facebook hahaha
Avevo già sentito parlare dei totem, ma non pensavo fossero così simili al nostro daimon, è impressionante come gli uomini vissuti milioni di anni fa avessero conoscenze così apprfondite e simili alle nostre sulla spiritualità umana, anche se ovviamente non avevano basi scentifiche, e mi ha fatto incuriosire il fatto di come un tempo si pensasse più alla vita spirituale e meno alle cose materiali, poi con lo sviluppo, la modernizzazione e la crescita della civiltà umana tutto questo si è perso, per poi ritornare a scoprirlo ora, secoli e secoli dopo.

Proverò sicuramente a fare quella meditazione che hai likato, chissà cosa troverò, e se troverò qualcosa... Ti farò sapere
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Re: Totem e daimon

Messaggio da Pandemonium » ven 27/apr/2018 12:56:19

Sono felice che questo topic ti sia piaciuto tanto; io personalmente ho amato questo argomento e l'ho apprezzato ancora di più quando ho avuto la conferma che il totem altro non fosse che il nostro daimon :3
I tuoi pensieri sono interessanti, gli antichi effettivamente consideravano molto importante la propria spiritualità, ma questo è certamente dovuto all'epoca e allo stile di vita che conducevano. E' un peccato non avere ulteriori strumenti per analizzare ciò che c'era nel passato, ma in ogni caso spero che questo vi sia utile - se non come percorso, almeno come arricchimento personale.
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Re: Totem e daimon

Messaggio da Caelum » ven 27/apr/2018 15:30:57

Ciao, grazie anche da parte mia per questo bellissimo e utilissimo topic! Però c'è una cosa che non ho ancora capito: il daimon è il totem sono due cose diverse o sono la stessa cosa?
Voglio dire, nel topic dici che il nostro animale totem risiede nei meandri più interni del nostro inconscio, così come il daimon, ma aggiungi che è praticamente impossibile comunicarci come facciamo con il daimon, cioè in maniera conscia, in più c'è il fatto che l'animale totem non ha la stessa forma del daimon, ma se il daimon è il nostro vero Io, senza l'influenza della società, il totem dovrebbe essere una cosa ancora più arcana...
Spero che perdonerai la mia ignoranza, ma è una cosa che volevo chiedere, perchè l'argomento mi piace tantissimo, quindi ciao!
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Re: Totem e daimon

Messaggio da Pandemonium » sab 28/apr/2018 14:28:48

Ciao Gian, grazie per il tuo messaggio: sono felice che ti sia piaciuto, ci ho messo tanto impegno!

Per la tua domanda, ti spiego. Personalmente ritengo che ognuno qui scenda alle conclusioni che più preferisce. Io ritengo che totem e daimon siano la stessa cosa, ma che sia comunque possibile avere un contatto cosciente, seppure in meditazione o con i metodi che ho scritto sia molto diverso.
Ho riportato semplicemente ciò che ho letto, ma penso che sarà l'esperienza personale del singolo a confermare, approvare o ignorare questo "aspetto" e integrarlo dunque o meno nel proprio personale vissuto da daemian :) come è abbastanza evidente, io l'ho assolutamente abbracciato avendo avuto esperienze molto nitide
Spero di essere stata chiara!

Edit. Per la forma la risposta è più semplice. Può essere diversa da quella che Proietti perché quando proietti sei razionale, quindi in un certo senso metti dei limiti (ti è mai capitato di non sentirti molto bene con una forma proiettata, senza saperne bene il motivo? Ecco, una cosa del genere). Se invece il rapporto è molto chiaro e pulito può anche avere la stessa forma, ma in pratica credo che nell'inconscio il daimon si senta libero di assumere la sua vera forma, sempre se ci reputa pronti
Ovviamente è il mio pensiero, dipende da ogni daemian scegliere se appoggiare questa visione o invece trovare altre teorie personali che lo soddisfano di più!
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Re: Totem e daimon

Messaggio da Chaky & Alexis » dom 29/apr/2018 11:06:41

Io ho provato a fare la meditazione che hai consigliato ed oltre ad avermi rilassato un sacco sono riuscita a vedere il mio daimon/totem. Non aveva la forma che proietto di solito e neanche una di quelle che aveva preso in passato, aveva una forma tutta nuova. Era un piccolo leprotto, di quelli che si vedono spesso in campagna e che io tutti i giorni vedo nel mio giardino. Non so che significato possa avere questa forma o se il mio inconscio e stato condizionato da quello che hai scritto te, dato che te dici che il totem spesso si presenta come un animale famigliare e della propria terra.
Boh magari poi proverò a rifarla e vediamo se mi si mostra sempre un leprotto oppure no.
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Re: Totem e daimon

Messaggio da Pandemonium » dom 29/apr/2018 11:43:01

@Anna & Alexis nulla è più importante di come ti sei sentita. Se i tuoi sentimenti erano positivi, è stata comunque una bella esperienza. È una buona idea riprovare e vedere se questa forma si ripropone nei sogni! Spero ti torni utile <3
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Re: Totem e daimon

Messaggio da Yomi » lun 30/apr/2018 00:31:16

Innanzitutto, adoro questo post alla follia e come sempre Ary sei un mostro nella stesura di cose del genere, il forum non ti merita!
Finendo di leggere mi sono posta la stessa domanda di Gian, ma leggendo la tua risposta ho chiarito il dubbio.
Pensandoci bene, però, ho altro da chiedere: anticipando i tentativi di meditazione con i metodi che hai elencato (ho intenzione di provare assolutamente), potrebbe essere che io il mio totem lo abbia già trovato? Mi spiego meglio: l'unica volta che l'headspace ha funzionato alla grande leii era una volpe artica, e in generale in contatti profondi si è sempre mostrata così, trasformando questa forma in "quella di riferimento".
Ovviamente è soltanto un'ipotesi, ma pensandoci potrebbe corrispondere, in quanto tutte le forme temporanee e passeggere potrebbero essere quelle "medicina".

Ultima cosa, la storia del Totem è presente anche in un libro di Isabel Allende! La Città delle Bestie, se non sbaglio.
La vicenda si svolge in Amazzonia a contatto con gli Indios, e il protagonista compie un percorso di maturazione grazie al quale trova il suo totem una volta pronto (attraverso un sogno, per di più) e sempre se non sbaglio, gli è utile per trovare un metodo per la salvezza della popolazione locale.
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Re: Totem e daimon

Messaggio da Pandemonium » lun 30/apr/2018 07:50:08

@Yomi, sì, può darsi che tu sia già riuscita a comunicare con la "forma totem". Molte persone in realtà hanno avuto contatti da parte di essa ma non sono stati riconosciuti. Ad esempio io, oltre al lupo nero, nel periodo del lutto, ho avuto anche un cinghiale molto arrabbiato che ho dovuto ascoltare per lenire un minimo quel dolore. A mio parere la forma ricollega anche ad altro. Parlando sempre per me, io ho un forte legame con i boschi, la terra. Sono combattiva, talvolta impulsiva, non evito il conflitto se affrontata, ma sono anche protettiva, solidale con chi amo, amo la compagnia ma allo stesso tempo non mi dispiace prendermi del tempo per ascoltare me, e solo me. Cose che ho scoperto solo leggendo la biologia di questo animale, e che prima non conoscevo affatto!
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Re: Totem e daimon

Messaggio da Luci e Stoy » mar 01/mag/2018 15:10:17

Bravissima! Come sempre obv, davvero interessante. Credo terrò sott'occhio l'argomento e in un periodo un po' più tranquillo proverò un po' :3
Grazie per le "proposte" sempre interessanti^^
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