Il tabù del contatto tra uomo e daimon altrui
- Kaisa e Artie
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Il tabù del contatto tra uomo e daimon altrui
Secondo voi il tabù è importante anche in un mondo come il nostro?
Secondo me no, perché i daimon non sono corporei... Insomma, non si possono toccare, siccome sono solo una sorta di immagine proiettata da noi stessi...
E allora, "attraversare" un daimon altrui (farlo a posta ed esserne consapevole) è tabù?
E se il proprio daimon (in questo caso un uccello) si posa sulla spalla di qualcun'altro è tabù?
Dite la vostra!
Secondo me no, perché i daimon non sono corporei... Insomma, non si possono toccare, siccome sono solo una sorta di immagine proiettata da noi stessi...
E allora, "attraversare" un daimon altrui (farlo a posta ed esserne consapevole) è tabù?
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And I find it kind of funny, and I find it kind of sad... The dreams in wich I'm dying are the best I ever had. (Mad Worl - Gary Jules)
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La questione coinvolge ambiti filosofici e scientifici. Non si tratta, infatti, di stabilire se il contatto sia o meno lecito (e non lo è: articolo 22, sesto comma, della Costituzione), ma se CI SIA o meno un contatto. Contatto non significa solo aderenza o contiguità spaziale, ma implica anche uno scambio di forze, una relazione fra i corpi che nel sedicente contatto sono coinvolti. Posto che i Daimon sono spirituali e noi Umani corporei, almeno allo stato dei fatti, deve desumersi che il contatto sia MATERIALMENTE IMPOSSIBILE. Non ci inganna la nostra vista quando ci mostra il Daimon a contatto con un altro essere vivente od oggetto, ma è incontrovertibile che qualche coordinata spazio-temporale debba pur differire fra i due piani, sicché sia possibile percepire, ma non interagire con un Daimon altrui.
Questa ipotesi è suffragata anche dal noto principio fisico della impenetrabilità dei corpi, secondo il quale non possono coesistere in un medesimo luogo (comprensivo anche della dimensione temporale) due o più particelle. Se queste coesistessero in uno stesso punto, allora esse stesse sarebbero uguali, perciò si tratterebbe di una particella sola. Ma, poiché l'esistenza dei Daimon è assodata (e perciò non può negarsi la sua presenza sol perché cozzerebbe contro il principio fisico il fatto che un uomo lo attraversi), deve allora ricavarsi da tutte queste premesse che il contatto da noi percepito sia solo un'apparenza fenomenica, nascente dalla sovrapposizione compiuta dalla nostra mente, senza che la realtà in concreto sia strutturata secondo la visione. A noi sembra che Daimon e uomo occupino la stessa zona, ma ciò non avviene effettivamente. Inserisci questa tua riflessione su Wikipedia... Oh, no, mancherebbe il punto di vista neutrale, dato che nessuno ha finora espresso altre tesi oltre la mia.
Questa ipotesi è suffragata anche dal noto principio fisico della impenetrabilità dei corpi, secondo il quale non possono coesistere in un medesimo luogo (comprensivo anche della dimensione temporale) due o più particelle. Se queste coesistessero in uno stesso punto, allora esse stesse sarebbero uguali, perciò si tratterebbe di una particella sola. Ma, poiché l'esistenza dei Daimon è assodata (e perciò non può negarsi la sua presenza sol perché cozzerebbe contro il principio fisico il fatto che un uomo lo attraversi), deve allora ricavarsi da tutte queste premesse che il contatto da noi percepito sia solo un'apparenza fenomenica, nascente dalla sovrapposizione compiuta dalla nostra mente, senza che la realtà in concreto sia strutturata secondo la visione. A noi sembra che Daimon e uomo occupino la stessa zona, ma ciò non avviene effettivamente. Inserisci questa tua riflessione su Wikipedia... Oh, no, mancherebbe il punto di vista neutrale, dato che nessuno ha finora espresso altre tesi oltre la mia.
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se ho capito bene quello che hai detto vorrei precisare un punto:Claudio-Olyandra ha scritto:non possono coesistere in un medesimo luogo (comprensivo anche della dimensione temporale) due o più particelle. Se queste coesistessero in uno stesso punto, allora esse stesse sarebbero uguali, perciò si tratterebbe di una particella sola.
non credo che i daimon nel nostro mondo siano formati da particelle... le nostre leggi della fisica non li riguardano, o almeno possono influenzare la nostra visione del daimon ma non hanno alcuna applicazione diretta
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Appunto, hai colto il succo della storia. Loro possono attraversare un Umano e viceversa (cosa che a due corpi fisici non sarebbe concesso), proprio perché appartengono al regno dello spirito, e questo conferma ogni oltre ragionevole dubbio che di contatto non si possa parlare, che sia escluso, che sia empiricamente impossibile.
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Ma non farebbe soffrire per la percossa fisica (che è preclusa a priori), bensì per la consapevolezza che, dietro il gesto vanamente diretto a mutilare l'altrui Daimon, si pone un disprezzo assoluto per la vita e la felicità degli uomini e dei Daimon. Insomma, le intenzioni ferirebbero più delle azioni, e trattasi di un caso raro.
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