Re: Primi passi col Daimonismo
Inviato: mar 26/gen/2010 12:41:28
Bene, bene, bene, tante nuove domande! Rispondiamo con ordine.
Il daimon è colui che, più di ogni altra cosa, è legato all'uomo e può dunque interagire molto profondamente in tutte le attività che questi svolge: nello sport, nei sogni, nell'amore, nello studio, in tutto! Non esistono settori preclusi al daimon, neppure la sessualità, che pure è marcatamente fisica (ed il daimon è immateriale), in quanto partecipa alla reazione emotiva che la sessualità produce nell'uomo.
Il daimon non ha motivo di essere geloso: la gelosia nasce dal timore di perdere una persona cara, ma nessuno può soffiare l'uomo al daimon, quindi il problema non si pone. Se, poi, il daimon teme che il proprio speculare (l'uomo ed il daimon sono speculari tra loro) possa dimenticarsi di luii perché preso da qualcuno o qualcosa, il vero problema non è questo elemento terzo "disturbatore", ma è insito nel rapporto uomo-daimon: in altri termini, se il daimon teme di perdere l'uomo perché distratto da altro, vuol dire che la fiducia di questi nella sua esistenza è traballante, il che non dipende e non è causato dall'interferenza dell'altro.
Non lasciatevi condizionare dal sesso del daimon e - cosa più importante - non consideratelo alla stregua del sesso negli uomini. L'anima non ha un sesso proprio, come non ha una forma propria, bensì assume le fattezze che meglio consentono all'uomo di conoscersi e di fare introspezione: forma e sesso (che cito separatamente, perché è il nocciolo del discorso, ma fa parte integrante della forma), insomma, sono frutto di un artificio mentale fondato su una convenzione, quella che il modo più efficace di interpretare il carattere vero di un uomo è mediante una forma animale, alla quale siamo abituati ad associare una determinata fisionomia comportamentale. Detto questo, è evidente che un amore sincero e totalizzante verso un'altra persona non può essere limitato al suo corpo ed alla sua razionalità, ma necessariamente si estende anche alla sfera emotiva e sentimentale, che è quella che più delle altre si ricollega all'intima essenza dell'individuo, dunque alla sua anima, unica ed irripetibile.
Infine, il daimon soffre eccome se prendi un due di picche in amore, anzi soffre ogniqualvolta il tuo equilibrio psicofisico viene scosso. Uno scivolone ed una battuta sarcastica non sono in genere abbastanza rilevanti da toccare la tua anima - salvo che finisci all'ospedale o ti senti preso di mira ed umiliato pedissequamente -, ma un vero scorno amoroso è tutt'altra storia. Il motivo per cui ognuno, di fronte ad una brutta esperienza, soffre e reagisce in un modo personalissimo, che gli altri possono persino non comprendere, perché lontano dal loro modo di essere, è che la sofferenza vera intacca l'intimo della persona, cioè la sua anima, lasciando segni duraturi e talvolta vitalizi.
La vendetta del filosofo, un film di Olyandra Alba!
Il daimon è colui che, più di ogni altra cosa, è legato all'uomo e può dunque interagire molto profondamente in tutte le attività che questi svolge: nello sport, nei sogni, nell'amore, nello studio, in tutto! Non esistono settori preclusi al daimon, neppure la sessualità, che pure è marcatamente fisica (ed il daimon è immateriale), in quanto partecipa alla reazione emotiva che la sessualità produce nell'uomo.
Il daimon non ha motivo di essere geloso: la gelosia nasce dal timore di perdere una persona cara, ma nessuno può soffiare l'uomo al daimon, quindi il problema non si pone. Se, poi, il daimon teme che il proprio speculare (l'uomo ed il daimon sono speculari tra loro) possa dimenticarsi di luii perché preso da qualcuno o qualcosa, il vero problema non è questo elemento terzo "disturbatore", ma è insito nel rapporto uomo-daimon: in altri termini, se il daimon teme di perdere l'uomo perché distratto da altro, vuol dire che la fiducia di questi nella sua esistenza è traballante, il che non dipende e non è causato dall'interferenza dell'altro.
Non lasciatevi condizionare dal sesso del daimon e - cosa più importante - non consideratelo alla stregua del sesso negli uomini. L'anima non ha un sesso proprio, come non ha una forma propria, bensì assume le fattezze che meglio consentono all'uomo di conoscersi e di fare introspezione: forma e sesso (che cito separatamente, perché è il nocciolo del discorso, ma fa parte integrante della forma), insomma, sono frutto di un artificio mentale fondato su una convenzione, quella che il modo più efficace di interpretare il carattere vero di un uomo è mediante una forma animale, alla quale siamo abituati ad associare una determinata fisionomia comportamentale. Detto questo, è evidente che un amore sincero e totalizzante verso un'altra persona non può essere limitato al suo corpo ed alla sua razionalità, ma necessariamente si estende anche alla sfera emotiva e sentimentale, che è quella che più delle altre si ricollega all'intima essenza dell'individuo, dunque alla sua anima, unica ed irripetibile.
Infine, il daimon soffre eccome se prendi un due di picche in amore, anzi soffre ogniqualvolta il tuo equilibrio psicofisico viene scosso. Uno scivolone ed una battuta sarcastica non sono in genere abbastanza rilevanti da toccare la tua anima - salvo che finisci all'ospedale o ti senti preso di mira ed umiliato pedissequamente -, ma un vero scorno amoroso è tutt'altra storia. Il motivo per cui ognuno, di fronte ad una brutta esperienza, soffre e reagisce in un modo personalissimo, che gli altri possono persino non comprendere, perché lontano dal loro modo di essere, è che la sofferenza vera intacca l'intimo della persona, cioè la sua anima, lasciando segni duraturi e talvolta vitalizi.
La vendetta del filosofo, un film di Olyandra Alba!