Vorrei provare a dare una mano pure io
I momenti "bui" succedono un po' a chiunque, ma capisco benissimo che è durissima. Durante il mio rapporto con Tea, ci sono stati diversi periodi del genere in cui la comunicazione era difficile.
Non so esattamente dire come riprendere le redini della comunicazione, so solo dirti che la sera mi mettevo a letto, luci spente, e cercavo di rilassarmi. A volte quando l'ansia mi divora o sto male emotivamente, la comunicazione con Tea è più naturale, più stretta.
Ovviamente non è di un bel periodo di stress che hai bisogno (?) ma penso che tu debba insistere. Quello che cerco di dirti è che comunque succede a chiunque di perdere i contatti, e che non per questo Nou-ne era "falsa".
Per riprovare nel contatto, consiglio come sempre di rilassarsi. E' forse la parola chiave. Se ti senti stressato o ansioso, o semplicemente non a posto emotivamente, direi di lasciare perdere e aspettare fino a quando la mente non è tutto sommato sgombra.
Le risposte migliori, quelle che ci lasciano senza dubbio, sono assolutamente quelle spontanee. Una comunicazione daemon-daemian dovrebbe essere sempre spontanea: nessuna forzatura da parte del daemian, se il daimon non risponde, si lascia andare e si riprova con un'altra domanda, o semplicemente si interpreta il silenzio. Forse è solo un caso mio, ma quando parlo con Tea e non risponde so che comunque c'è, avverto distintamente la sua presenza, come se fossi con un'amica seduta su una panchina: anche se non risponde, sento il suo sguardo, capisco che c'è.
Per la voce, ammetto che Tea parla poco, e quando lo fa la voce non è poi così tanto diversa dalla mia stessa voce mentale, solo che se provo a ricordare i nostri dialoghi, a me viene naturale associare a Tea una voce. In genere la cambia anche a seconda del concetto che vuole esprimere. Insomma, può anche parlare con la voce del Gabibbo: non ha importanza, so che è lei e non io che mi trollo.
Immagino che una volta raggiunta questa consapevolezza, si è già a buon punto.
... spero di essere stata d'aiuto. In generale ripercorrere le proprie orme e prendersi del tempo per "ricominciare da zero", come un primo contatto, è una buona idea, specie se si hanno queste difficoltà.
Difficoltà nel contatto
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Re: Difficoltà nel contatto
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Grazie a Bolla, Sapha e Shi per le bellissime immagini!
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Re: Difficoltà nel contatto
Sei molto d'aiuto! I momenti a letto, quasi nel dormiveglia, sono quelli in cui la voce si palesa più spesso, a volte assordante.Ary & Tea ha scritto:Vorrei provare a dare una mano pure io
I momenti "bui" succedono un po' a chiunque, ma capisco benissimo che è durissima. Durante il mio rapporto con Tea, ci sono stati diversi periodi del genere in cui la comunicazione era difficile.
Non so esattamente dire come riprendere le redini della comunicazione, so solo dirti che la sera mi mettevo a letto, luci spente, e cercavo di rilassarmi. A volte quando l'ansia mi divora o sto male emotivamente, la comunicazione con Tea è più naturale, più stretta.
Ovviamente non è di un bel periodo di stress che hai bisogno (?) ma penso che tu debba insistere. Quello che cerco di dirti è che comunque succede a chiunque di perdere i contatti, e che non per questo Nou-ne era "falsa".
Per riprovare nel contatto, consiglio come sempre di rilassarsi. E' forse la parola chiave. Se ti senti stressato o ansioso, o semplicemente non a posto emotivamente, direi di lasciare perdere e aspettare fino a quando la mente non è tutto sommato sgombra.
Le risposte migliori, quelle che ci lasciano senza dubbio, sono assolutamente quelle spontanee. Una comunicazione daemon-daemian dovrebbe essere sempre spontanea: nessuna forzatura da parte del daemian, se il daimon non risponde, si lascia andare e si riprova con un'altra domanda, o semplicemente si interpreta il silenzio. Forse è solo un caso mio, ma quando parlo con Tea e non risponde so che comunque c'è, avverto distintamente la sua presenza, come se fossi con un'amica seduta su una panchina: anche se non risponde, sento il suo sguardo, capisco che c'è.
Per la voce, ammetto che Tea parla poco, e quando lo fa la voce non è poi così tanto diversa dalla mia stessa voce mentale, solo che se provo a ricordare i nostri dialoghi, a me viene naturale associare a Tea una voce. In genere la cambia anche a seconda del concetto che vuole esprimere. Insomma, può anche parlare con la voce del Gabibbo: non ha importanza, so che è lei e non io che mi trollo.
Immagino che una volta raggiunta questa consapevolezza, si è già a buon punto.
... spero di essere stata d'aiuto. In generale ripercorrere le proprie orme e prendersi del tempo per "ricominciare da zero", come un primo contatto, è una buona idea, specie se si hanno queste difficoltà.
Devo dire che giorni fa m'è successa una cosa abbastanza strana.
Dovevo dare gli esami e stavo studiando come un gallo da combattimento per le materie da portare, con la mia ragazza. Mi ero un attimo appisolato e ho sentito una voce quasi assordante che mi chiamava per nome, abbreviato "Simò". Mi sono svegliato, guardando la mia ragazza che però era rimasta in silenzio.
In ogni caso, penso proprio che partirò proprio da zero nell'approccio, ovvero, rilassamento, respirazione etc.
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Re: Difficoltà nel contatto
Ma nooo gli starter femmina sono il delirio, ne ho avuto uno ma persi i dati xD
Tornando seri, dunque, ho letto che A VOLTE il sesso del daimon dipende dalle persone con cui ci si trova a proprio agio. Ma io per esempio mi trovo meglio con le ragazze eppure non potrei mai immaginarmi Roro come femmmena. E comunque nel mio caso non credo dipenda da quello.
Quindi si, per alcuni vale questo criterio, può essere che valga anche per te, ma in realtà sta a te capirlo. Non guardare alle persone, guarda a te stesso. Come ti senti a pensare che una parte del tuo cervello è "femmina" (tra virgolette perché non hanno veramente un sesso, è attribuito per convenzione)?
Quanto a descriverti il fatto dell'ascolto...è un po' come quando fai più cose contemporaneamente no? Se fai una domanda cerca di non stare troppo concentrato nella tua testa, come ad esempio quando rifletti su un argomento, ricordi qualcosa, o fai un ragionamento.
Cerca di fare attenzione si a quello che succede tra i tuoi pensieri, ma lascialo anche come rumore di fondo. Addossare tutta la tua concentrazione sulla domanda, può bloccare l'intervento stesso del daimon, che potrebbe essere non fluido e spontaneo.
Tornando seri, dunque, ho letto che A VOLTE il sesso del daimon dipende dalle persone con cui ci si trova a proprio agio. Ma io per esempio mi trovo meglio con le ragazze eppure non potrei mai immaginarmi Roro come femmmena. E comunque nel mio caso non credo dipenda da quello.
Quindi si, per alcuni vale questo criterio, può essere che valga anche per te, ma in realtà sta a te capirlo. Non guardare alle persone, guarda a te stesso. Come ti senti a pensare che una parte del tuo cervello è "femmina" (tra virgolette perché non hanno veramente un sesso, è attribuito per convenzione)?
Quanto a descriverti il fatto dell'ascolto...è un po' come quando fai più cose contemporaneamente no? Se fai una domanda cerca di non stare troppo concentrato nella tua testa, come ad esempio quando rifletti su un argomento, ricordi qualcosa, o fai un ragionamento.
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Re: Difficoltà nel contatto
Non so come possa sentirmi, a pensare ad una parte della mia coscienza(quella che io chiamo sovra-coscienza, per indicare un Io più profondo e bla bla bla) sia femminile. Devo pensarci. Solitamente questa idea mi è sempre stata estranea, ma non voglio nemmeno forzarlo/la con i miei particolari gusti.Shi e Auryn ha scritto:Ma nooo gli starter femmina sono il delirio, ne ho avuto uno ma persi i dati xD
Tornando seri, dunque, ho letto che A VOLTE il sesso del daimon dipende dalle persone con cui ci si trova a proprio agio. Ma io per esempio mi trovo meglio con le ragazze eppure non potrei mai immaginarmi Roro come femmmena. E comunque nel mio caso non credo dipenda da quello.
Quindi si, per alcuni vale questo criterio, può essere che valga anche per te, ma in realtà sta a te capirlo. Non guardare alle persone, guarda a te stesso. Come ti senti a pensare che una parte del tuo cervello è "femmina" (tra virgolette perché non hanno veramente un sesso, è attribuito per convenzione)?
Quanto a descriverti il fatto dell'ascolto...è un po' come quando fai più cose contemporaneamente no? Se fai una domanda cerca di non stare troppo concentrato nella tua testa, come ad esempio quando rifletti su un argomento, ricordi qualcosa, o fai un ragionamento.
Cerca di fare attenzione si a quello che succede tra i tuoi pensieri, ma lascialo anche come rumore di fondo. Addossare tutta la tua concentrazione sulla domanda, può bloccare l'intervento stesso del daimon, che potrebbe essere non fluido e spontaneo.
Quanto alla descrizione, credo che ora mi sia abbastanza chiaro: banalmente, citando "Queste oscure materie", è un po' come quando Lyra fa una domanda all'aletiometro e lascia che la sua mente sia quasi "disinteressata" alla domanda posta o alla risposta?
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Re: Difficoltà nel contatto
Esatto, quello è un buon esempio!
Non si parla tanto di gusti, si parla di come tu ti trovi bene. Se un daimon femminile è un'idea che ti è lontana ed estranea, allora il tuo daimon non è femmina. Magari ha solo usato la voce femminile per dirti qualcosa.
Oppure ti vuole far rendere conto che invece avere un daimon femminile è la strada giusta per te.
Non si parla tanto di gusti, si parla di come tu ti trovi bene. Se un daimon femminile è un'idea che ti è lontana ed estranea, allora il tuo daimon non è femmina. Magari ha solo usato la voce femminile per dirti qualcosa.
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Re: Difficoltà nel contatto
Ci penserò molto per il sesso perchè da una parte io sono molto legato al lato maschile, ma non posso nemmeno escludere completamente la possibilità femminile.Shi e Auryn ha scritto:Esatto, quello è un buon esempio!
Non si parla tanto di gusti, si parla di come tu ti trovi bene. Se un daimon femminile è un'idea che ti è lontana ed estranea, allora il tuo daimon non è femmina. Magari ha solo usato la voce femminile per dirti qualcosa.
Oppure ti vuole far rendere conto che invece avere un daimon femminile è la strada giusta per te.
Se avete altri consigli, sono ben accetti, altrimenti vi aggiornerò su eventuali progressi.
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Re: Difficoltà nel contatto
Il paragone tra l'habitus mentale di Lyra che interroga l'aletiometro e il daemian che ascolta la voce del proprio daimon è particolarmente azzeccato, fermo restando che QOM è una trilogia fantasy che narra di eventi non reali e neppure lontamente riconducibili al Daimonismo, se non per alcune apparenze simili: so che lo sai, Simone, ma scrivo anche agli ipotetici novizi di domani.
Il segreto è socchiudere la coscienza, mantenere il rumore di fondo dei pensieri gorgoglianti senza sintonizzarsi su alcuno di essi, sciogliere le contratture fisiche e razionali tipiche della veglia e dell'attenzione, far fluire concetti ed emozioni senza incanalarli in condutture logiche e senza sezionarli nelle loro componenti strutturali per comprenderne il senso e la portata, tutte attività nobili e cruciali per la conoscenza, ma accomunate dal trasversale difetto di essere espressione di ragionamenti, laddove è l'intuizione la risorsa primaria del dialogo interiore: capire senza studiare, cogliere senza riflettere, percepire senza padroneggiare. Quando si tenta di esercitare un potere sul pensiero - smembrandolo, associandolo, capovolgendolo e così via - lo si priva della sua genuinità innata, lo si manipola per scoprire connessioni nascoste, ma, come saggiamente insegna Ian Malcolm, "Che cosa c'è di grandioso nella scoperta? È una penetrazione attiva che... ferisce ciò che esplora!": il dialogo uomo-daimon dev'essere più contemplativo che esplorativo, altrimenti fa cilecca.
Il segreto è socchiudere la coscienza, mantenere il rumore di fondo dei pensieri gorgoglianti senza sintonizzarsi su alcuno di essi, sciogliere le contratture fisiche e razionali tipiche della veglia e dell'attenzione, far fluire concetti ed emozioni senza incanalarli in condutture logiche e senza sezionarli nelle loro componenti strutturali per comprenderne il senso e la portata, tutte attività nobili e cruciali per la conoscenza, ma accomunate dal trasversale difetto di essere espressione di ragionamenti, laddove è l'intuizione la risorsa primaria del dialogo interiore: capire senza studiare, cogliere senza riflettere, percepire senza padroneggiare. Quando si tenta di esercitare un potere sul pensiero - smembrandolo, associandolo, capovolgendolo e così via - lo si priva della sua genuinità innata, lo si manipola per scoprire connessioni nascoste, ma, come saggiamente insegna Ian Malcolm, "Che cosa c'è di grandioso nella scoperta? È una penetrazione attiva che... ferisce ciò che esplora!": il dialogo uomo-daimon dev'essere più contemplativo che esplorativo, altrimenti fa cilecca.
Daimon uniuscuiusque humanitatis caput et fundamentum est semperque esto!