Lascio parola a Nemesis

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Bird
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Re: Lascio parola a Nemesis

Messaggio da Bird » dom 29/dic/2013 15:59:38

Oh, vedi Lincoln, oggi ti amano tutti. Dovresti essere così più spesso anche con me.
Già. Come no.

Grazie Darklyn.
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Nero-cavaliere
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Re: Lascio parola a Nemesis

Messaggio da Nero-cavaliere » dom 29/dic/2013 16:13:26

Il principio.
Genesi e conseguenze, da un primo fulcro diretti verso un cuore di domande, di dubbi, di prese di coscienza.

Ary, hai colto perfettamente quel messaggio. Laddove l'uomo insegue una verità che lo sovrasta, il terrore è più che naturale e si rivela per il "debole" che è.
Ma queste stessa debolezza, questo medesimo terrore, questo gelo divorante, lo rendono capace di generare il vero coraggio.
Un coraggio che viene sospinto avanti con rancore e determinazione, con testardaggine e con la volontà di reagire.
Dire che siamo creature "deboli", non è una beffa, anzi.
E' la genesi, il fulcro di ciò che siamo. I deboli, riconoscendo di esserlo, incarnano in sé la consapevolezza delle proprie debolezze e agiscono di conseguenze.
I deboli che sanno di esserlo e reagiscono diventano forti.

A livello esterno questo si esplica in un'emarginazione. I fattori determinanti sono numerosi: si va dall'incomprensione alla paura e al rifiuto di chi, come noi, ha fiutato la verità e non vuole riconoscerla.
Innanzi a ciò che ci portiamo dentro e a ciò che ci circonda siamo solo piccole fiaccole nel buio.
E' questo che, spesso e volentieri, desta l'interesse di intelligenze superiori e primeve, come, in certi casi, possono esserlo i Daimon.
Il presupposto alla base, comunque, è sempre lo stesso: il rifiuto di pensieri ovvi e la stratificazione, nel tempo, di un percorso unico che ci differenzia dalla "normalità".

Nuovamente Akita, dirotta le mie parole in questo senso. Questa, a dispetto di quanto possa sembrare, è una società "giusta" di cui non mi lamento.
Chi come me, ha affrontato lo studio recondito dell'alchimia e, di conseguenza, di quel lato della natura umana che resta "occulto" riconosce la scomoda verità: la morale, intesa come la esplica la nostra società, non esiste.
La giustizia divina in questo senso giace già nei nostri cuori: colui disposto a sacrificare qualsiasi cosa per il proprio obiettivo, guidato da una volontà superiore, emergerà.
E' un dato di fatto.
Il problema, semmai, è che ultimamente non abbiamo avuto al potere e alla guida della società gente consapevole di questo, ma delle "macchiette".

E' ovvio che le mie parole colpiscano, e anche su questo ogni parola è ricca di significati, ma non credo che esistano un bene e un male categorici. Esistono, semmai, nella linea di pensiero così come nella realtà, due opposti "neutri" in fatto di valori, che a seconda delle epoche e dei tempi si scontrano.
Un tempo, nell'epoca primitiva, il cannibalismo era pratica normale. Si riteneva che divorare i corpi dei propri cari deceduti conferiva il loro potere e che, in questo modo, essi continuassero a vivere.
Da quel punto di vista, seppellire i propri cari, potrebbe sembrare una forma di "male", in quanto, chiudendoli nella terra, essi non vivrebbero più, se non per tramite di vermi e piccoli animali.
E chi mai vorrebbe vedere i propri amati reincarnarsi in qualcosa del genere?
Sarebbe un insulto.

D'altro canto, ora, il cannibalismo è considerata una pratica estremamente ignominiosa.
L'uomo avveduto però, non costruisce il proprio pensiero su quanto sente da altri, ma definendolo in base alle proprie esperienze e, si costruisce da sé, una direttiva morale basata su opposti.

Senza contare l'ovvia realtà: la sofferenza ci forgia. Io ringrazio chi mi fece del male alle medie, per un semplicissimo motivo: se non lo avesse fatto, io ora non sarei così consapevole e padrone di me stesso. Poi, certo, mi vendico e gliela faccio pagare (mica sono scemo) ma sono consapevole del valore che ha avuto quel dolore nel definirmi.
Dopo aver perso l'amore e aver sofferto come mai in vita mia, sono stato costretto a prendere coscienza di me stesso.
Fa male? Sì, da morire. In certi momenti i ricordi riaffiorano e, anche se non con l'intensità di prima, fanno un male del diavolo. Però ho imparato a conviverci e ho fatto di quelle esperienze, di quello stesso dolore, la mia arma.

E' una cosa molto auto-lesionista in un certo senso, ma permette di emergere, di incamerare un potere e una consapevolezza che, altrimenti, non sarebbero possibili.
Che il dolore, se superato sia formativo, non credo vi siano dubbi.

Riguardo al discorso sociale, apro una brevissima parentesi: davvero credete che questo mondo sia stato fatto e voluto da persone "buone"?
Anche quanto c'è di buono a questo mondo convive, per forza di cose con un lato oscuro.
C'è una storia che su questo punto è estremamente significativa "una donna, molto tempo fa, amava abbracciare chiunque fosse in fin di vita, per rassicurarlo nel momento della dipartita. Con quell'abbraccio ella era capace di donare un ultimo momento d'amore e di gentilezza, una luce nel buio che incombeva. Per questo fu fatta santa. Un giorno, la donna, incrociò un vecchio che stava morendo in un campo. Si sporse per abbracciarlo, ma il vecchio, rifiutò l'abbraccio e disse -se tu ora mi abbracciassi toglieresti un senso alla mia esistenza. Ho sempre vissuto da solo, odiato e disprezzato, sopravvivendo basandomi solo sulle mie forze e sulla mia rabbia. Se ora tu mi donassi amore toglieresti un senso alla mia vita proprio alla fine, desidero morire come ho vissuto: da solo".
Questo per dire che vivere di zucchero non è possibile, noi uomini non saremo mai "felici", ci faremo sempre dei problemi, da soli, anche per non impazzire.

Il vero problema di questa società, pertanto, non è certo qualcosa con una dirittura morale o se sia "giusta" o "ingiusta", anzi.
Il problema è il degrado del progresso. Come detto da Akita, vi sono stati periodi bui, da cui l'essere umano si è svicolato con l'introduzione di nuovi e significativi valori, molto spesso, ottenuti rielaborando il passato in matrice moderna.
Pochi lo sanno, ma la visione alchemica e occulta che attualmente si hanno, si deve proprio al rinascimento, che ebbe l'enorme merito di introdurre la cabala in Italia e in ambienti cristiani.
Con la cabala, cose che prima sembravano "favolette" acquisivano un significato enorme e splendido.
Si pensi che cose come "Fummo creati a sua immagine e somiglianza" nascondono un significato rivoluzionario, ossia che noi uomini non abbiamo bisogno di un intervento divino, di un "Dio buono", per il semplicissimo motivo che, condividendo con Dio la sua essenza, siamo capaci di superare i nostri limiti e di salvarci da noi.
Gesù, nella bibbia in aramaico, non aveva mai detto di essere figlio di Dio, ma dell'uomo. Poi certo, si riferiva a Dio in termine di padre, ma sono differenze assai significative.

Dobbiamo ripristinare una rinascita a questa società. E questo significa che la nostra educazione, i nostri valori, vanno rinnovati.
Seguirà un periodo di caos, questo è inevitabile, ma non una rivolta cieca e infruttuosa.
La nostra rivoluzione verso l'ordine esistente deve passare attraverso libri, attraverso storie, attraverso televisione, attraverso parole.

Attraverso il dubbio.

Mi permetto ora di ringraziare Red e il suo Daimon per l'entusiasmo. Dalla reazione a quanto ho scritto, la presa di coscienza che si tratti di un "secondo atto", di una spaccatura è encomiabile. L'inconscio è, nel caso del Daimon di Red, estremamente preminente, estremamente forte, estremamente... puro. E questo ci rende simili.
A breve vedrò di rilasciare un ulteriore intervento, ove affronterò l'origine del Daimon secondo magia e alchimia.
Molti fra voi credono che la presa di coscienza di questo fenomeno in questi termini sia cosa recente, ma vi dimostrerò che vi sbagliate.
Sono secoli, millenni, che l'uomo è consapevole di quelli che, nel gergo alchemico, vengono definiti "draghi".
E a breve ve ne parlerò.

Un ringraziamento a tutti per l'onestà intellettuale che state dimostrando che, non può che rendermi intrinsecamente soddisfatto.

Concludo invitando Shi e Auryn a rileggere quando da me scritto precedentemente. Se avrete notato qui ho cercato di spiegare perché il termine "amabili e desiderabili" ma molti delle domande che avete posto sono state chiarite in post precedenti. Vi invito a rileggerli e a non fermarvi a un mero significato letterale perché, come già detto, ogni frase di Nemesis ha tre significati, di cui, quello letterale ha il mero scopo di "colpire". Guardate oltre.
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Re: Lascio parola a Nemesis

Messaggio da Ross » dom 29/dic/2013 16:46:20

Un ringraziamento a tutti per l'onestà intellettuale che state dimostrando che, non può che rendermi intrinsecamente soddisfatto.
Noi ringraziamo te per averci dato una smossa. Ci voleva un po' di novità da queste parti sai! Sei come quando ricevi visite a casa da un ospite gradito xD non so se rendo l'idea. Tralasciando il condividere o il non condividere ciò che dici, per quanto mi riguarda, mi fa piacere confrontarmi con gli altri, soprattutto in un ambiente come questo forum dove vige il rispetto per tutti sopra ogni cosa, non ho paura a dire quello che penso. Una parte in particolare di quello che hai scritto mi ha colpita:
Senza contare l'ovvia realtà: la sofferenza ci forgia.
Per mia sfortuna so fin troppo bene quanto la sofferenza possa forgiare e mutare l'esistenza di una persona, perché ho conosciuto la sofferenza in un periodo in cui ti segna fin troppo.

Riguardo al discorso sociale, apro una brevissima parentesi: davvero credete che questo mondo sia stato fatto e voluto da persone "buone"?
Oddio no! Sarebbe da sciocchi, a mio avviso. Il mondo attuale è voluto dai pochi potenti che governano e direi che proprio buoni (con o senza virgolette) non li si può definire.
Il vero problema di questa società, pertanto, non è certo qualcosa con una dirittura morale o se sia "giusta" o "ingiusta", anzi.
Il problema è il degrado del progresso.
Quanto hai ragione!
Gesù, nella bibbia in aramaico, non aveva mai detto di essere figlio di Dio, ma dell'uomo. Poi certo, si riferiva a Dio in termine di padre, ma sono differenze assai significative.
Altro punto che ha focalizzato il mio interesse. E' tanto che non mi definisco più una fervente cattolica (tanto che per un periodo mia madre mi prendeva in giro dicendo che fossi indemoniata!) e quindi fortunatamente penso con la mia testa. Ma mi piace informarmi sulle interpretazioni autentiche della Bibbia, trovo che sia il più grande disastro di traduzione della storia, come anche tu hai evidenziato nel pezzo che ho citato per non parlare poi del cammello nella cruna di un ago, che sarebbe poi una gomena!
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Re: Lascio parola a Nemesis

Messaggio da Bird » dom 29/dic/2013 16:55:20

Nero-cavaliere ha scritto:Concludo invitando Shi e Auryn a rileggere quando da me scritto precedentemente.

[...]

Guardate oltre.
E' quello che sto cercando di fare, credimi. Come ha detto Ross, ci serviva qualcuno come te, da queste parti, per dare un po' di vita.
Sono di fretta, ora, e fino a domani non posso rientrare. Vedrò di rispondere decentemente, a quel punto.
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Re: Lascio parola a Nemesis

Messaggio da RedSoul&Denzela » dom 29/dic/2013 21:39:52

Darklyn
Chiedo scusa se non sono molto presente, almeno in maniera attiva; cercherò di rimediare in futuro. u_u Ma per il momento ho davvero tante cose a cui pensare, e molto di arretrato da recuperare.

Lory
Leggerti è sempre un piacere maggiore. Apprezzo molto i tuoi messaggi. ^__^

Akita
Pardon. :mrgreen: Suvvia, non si sarà mica offesa, spero... X°D

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Re: Lascio parola a Nemesis

Messaggio da Ross » dom 29/dic/2013 22:18:15

Red non devi chiedere scusa, ci mancherebbe
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Re: Lascio parola a Nemesis

Messaggio da Eowyn & Faun » dom 29/dic/2013 23:21:14

Grazie Red! ^____^
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Nulla è reale,
tutto è lecito.


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Re: Lascio parola a Nemesis

Messaggio da Nero-cavaliere » dom 29/dic/2013 23:24:51

Ho aperto un nuovo post a "episodi" sulla sezione "dibattiti condivisi" e "teorie".
Il titolo del post è: "Draghi e Nigredo: radici e verità sul fenomeno "Daimon" ". Siete tutti/e invitati/e ;)

In particolare in tal sede mi sforzerò di spiegare il fenomeno "Daimon" a partire da alchimia e magia. Per ora ho potuto stendere solo una prima parte approssimativa e striminzita, ma modificherò e aggiungerò nuove parti onde poter meglio chiarire i vari concetti e aspetti. :)
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Re: Lascio parola a Nemesis

Messaggio da Ross » dom 29/dic/2013 23:31:18

credo tu debba mettere tra virgolette fenomeno e non Daimon secondo il mio punto di vista U_U
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Re: Lascio parola a Nemesis

Messaggio da Nero-cavaliere » dom 29/dic/2013 23:35:43

Le virgolette non sono messe lì a caso, ma per far capire che, dietro la definizione stilistica o gergale, il concetto di fondo è quello.
Nel tempo i Daimon son stati definiti "demoni", "draghi" e, come illustrerò "serpenti" o "guide".

Sul fatto che sia un fenomeno invece, non credo sussistano dubbi, visto che tutti ne abbiamo avuto riscontri tangibili.
Ribadisco: mi richiamo a una terminologia alchemica ed estremamente pensata. Non è per mancanza di rispetto, ma per mantenere un punto di vista "obiettivo" se così si può dire.
Non a caso, uso le virgolette anche quando uso il termine "drago" che, a mio personalissimo parere, è quello più ontologicamente corretto e tradizionale.
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