Io è da qualche tempo parlo con il mio daimon ma non mi riesce così spontaneo. Devo sforzarmi di abbassare come delle barriere che mi dividono da leii e non riesco sempre a farlo. Quindi quando mi sembra di esserci riuscita e di parlare veramente con il mio daimon temo che questo sia un headmate dato che non sono mai convinta di aver raggiunto il risultato sperato. Ogni tanto è come se leii bussasse e allora io le rispondo e le parlo volentieri dato che è raro e difficile. Ho paura che a causa di tutto questo impegno non stia semplicemente parlando con la parte del mio cervello che utilizzo sempre e non con l'altra, che rappresenta appunto il daimon.
Spero che possiate rispondere al più presto al mio dubbio con una risposta esauriente e vi ringrazio anticipatamente per la gentilezza e per il tempo.
Aylin e Naythea
Parlo da sola, con un headmate o con il mio daimon?
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Parlo da sola, con un headmate o con il mio daimon?
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Re: Parlo da sola, con un headmate o con il mio daimon?
Allora, innanzitutto: all'inizio potrebbe essere un po' complicato cercare il contatto. Magari perchè stai andando in ansia in proposito, magari perchè hai molti dubbi.
Cerchiamo di chiarirli con una bella risposta esauriente, allora. <3
Di solito, la comunicazione tra daimon e uomo è molto fluida, avviene in modo quasi spontaneo. E' logico che tu abbia paura di confrontarti per l'ennesima volta con un headmate, ma non avere paura di questo. Il cammino per l'introspezione non è facile ed è irto di ostacoli, e noi tutti (anche chi tra noi si definisce più esperto) abbiamo dei problemi, di risoluzione più o meno difficile.
A questo proposito, ti consiglio, in breve, di ricominciare daccapo. Un bel saluto e via, in un momento in cui tu sei rilassata e ben sicura di te, poco importa in che situazione.
Il daimon a questo punto potrebbe anche mandarti a quel paese, ma non temere, c'è passata anche lei.
Cerchiamo di chiarirli con una bella risposta esauriente, allora. <3
Di solito, la comunicazione tra daimon e uomo è molto fluida, avviene in modo quasi spontaneo. E' logico che tu abbia paura di confrontarti per l'ennesima volta con un headmate, ma non avere paura di questo. Il cammino per l'introspezione non è facile ed è irto di ostacoli, e noi tutti (anche chi tra noi si definisce più esperto) abbiamo dei problemi, di risoluzione più o meno difficile.
A questo proposito, ti consiglio, in breve, di ricominciare daccapo. Un bel saluto e via, in un momento in cui tu sei rilassata e ben sicura di te, poco importa in che situazione.
Il daimon a questo punto potrebbe anche mandarti a quel paese, ma non temere, c'è passata anche lei.
I'll shake the ground with all my might
I will pull my whole heart up to the surface
For the innocent, for the vulnerable
I'll show up on the front lines with a purpose
And I'll give all I have, I'll give my blood, I'll give my sweat-
An ocean of tears will spill for what is broken
I'm shattered porcelain, glued back together again
Invincible like I've never been
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Re: Parlo da sola, con un headmate o con il mio daimon?
Quindi mi consigli di salutarla e poi concentrarmi per ricontattarla? Io sono riuscita prima a contattare qualcuno che rendeva la mia testa immensamente pesante quando parlava ma al contempo leggera ma era come se questa presenza mi toccasse la mente senza dire niente...
Aylin | INFJ | 9w1
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Re: Parlo da sola, con un headmate o con il mio daimon?
Chissà perché quasi tutti i novizi vivono nel terrore di parlare con un compagno mentale, anziché col proprio daimon... Eppure, nel Forum il tema dell'headmate non è marcato con forza, e c'è una buona ragione: il compagno mentale è un'eventualità secondaria, un mero impiccio sulla via dell'introspezione, e non già una tappa obbligata che è inevitabile dover affrontare. Ecco, vorrei sfatare l'aura di inesorabilità che circonda questo fenomeno e restituire centralità al punto veramente importante: scoprire se stessi. L'errore di fondo è illudersi che questo percorso, questo scavare nella psiche, questo affascinante guardarsi dentro, possa essere padroneggiato in pochi giorni: non è un'attività spicciola, che con qualche istruzione ed un pizzico di intuito può essere messa in atto con scioltezza. Lungi da me l'affermare che il Daimonismo sia una filosofia per eletti, però, ecco, è pur sempre una filosofia di vita. Ed ha il brutto difetto di non consentire a nessuno, fuorché all'interessato, di sapere a che punto del cammino si è giunti: perseveranza, pazienza, pratica, ponderazione e progressività sono le virtù di cui devi armarti, Alice. E ricordati una cosa essenziale: ognuno ha i propri tempi per portare alla luce l'interiorità più recondita, perché le esperienze, le barriere inconsce, la maturità psicofisica, l'attitudine all'analisi o alla sintesi, la capacità di straniarsi dalle lenti deformanti e di mettere a nudo il proprio vero essere ed il coraggio di accettarsi per quello che si è cambiano da persona a persona. Nessuna gara, nessuna scadenza, nessuna fretta.
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Re: Parlo da sola, con un headmate o con il mio daimon?
Condivido ciò che dice Claudio: non credo che gli headmate siano così comuni e penso anche che sia difficile che saltinuo fuori con un novizio,però non posso esserne certa. Il mio si riconosceva benissimo da Pho perché la voce era molto diversa, ripeteva sempre frasi sull'essere coraggiosi e il voler essere mio consigliere (non credo che abbiano una personalità a tutto tondo) e poi...beh,la forma non era neanche animale xD. La mia esperienza è questa: io e Pho a volte ci dobbiamo sforzare di comunicare. A volte luii dice cose che io non capisco o che non c'entrano con il contesto. Altre volte lo chiudo fuori,anche senza volere, e non lo sento per un bel po', ma di solito la sua risposta è fluida, capita persino che anticipi i miei pensieri e mi parli sopra... In pratica, ci sono un sacco di modi di comunicare!
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