Vediamo...se proprio vogliamo essere
strettamente tecnici,
tu sei il daimon e il daimon è te. Quella che noi chiamiamo "daimon" è semplicemente una delle tante parti che compongono il nostro essere, è una parte fondamentale della nostra psiche.
Diciamo che, a differenza del nostro "conscio", ovvero a quello che viene a galla di noi (idee, emozioni, eccetera eccetera-chiedo al messer Nemo di corregermi se sto sbagliando-), una parte che subisce rielaborazioni e strette da ogni lato, che è sballottata dall'inconscio, dagli istinti, il daimon è meno vincolato, più critico e libero, per così dire, un po' viaggiatore e un po' supervisore, una specie di motore che esplora e ci tiene insieme. Insomma, il daimon è incredibilmente importante per la nostra vita interiore.
Districare i "nostri" pensieri dai "loro" è una cosa difficile, specialmente all'inizio, quando l'inesperienza nell'approccio conscio a questa parte (non è una colpa, ma una constatazione: chiunque ha un daimon, e tutti ci parlano, in tutte le epoche. Gli sono stati dati nomi ed interpretazioni diverse: il difficile è parlargli sapendo che è lì).
Un trucco, è proprio che il discorso con il daimon è fluido, immediato: riconosci immediatamente la differenza, capisci subito quando ti stai costruendo una risposta e quando, invece, la risposta viene da te, fluida, immediata.
Un po' quando ti costruisci un discorso, hai presente la sensazione? Una risposta creata ad arte è immancabilmente artificiosa, schematica, non ha quell'armonia che un discorso "normale" ti può dare. Spesso affrontare la situazione con lo stesso daimon può portare ad un chiarimento delle sensazioni, contattarlo e capire.
Spero di aaverti risposto in modo chiaro ed esauriente: se hai domande, non devi fare altro che chiedere!
