Questo topic è maledettamente interessante, almeno per la mia esperienza.
Dovete sapere che sono un patito della tensione: ove scorgete paure, pericoli, imprevisti, là ci sono io che saltello euforico, naturalmente posto che non sussista una minaccia grave, un rischio veramente notevole. Questo mio tratto caratteriale, corroborato da una buona iniezione di fantascienza ed orrore sin dai tempi remoti della mia infanzia, si tramuta spesso in sogni o - per meglio dire - incubi piacevoli, nei quali vengono fittamente intrecciati immagini, pensieri e interessi in una intelaiatura tetra. Può esserci un'ambientazione fantascientifica, con dinosauri, mostri e roba varia (specialmente negli anni addietro), ovvero una realistica gonfiata in modo da apparire terrificante. Di molti di questi sogni io conservo un nitido ricordo, visto anche che taluni si sono ripetuti pressoché identici, e posso confermarvi che esiste un perno comune a ciascuno di essi, ossia lo sdoppiamento della mia persona: una agisce da protagonista e vive gli inquietanti accadimenti, l'altra funge da regista ed ogni tanto invia moniti. Avete presente il Dante personaggio ed il Dante narratore? Più o meno è così. Vi cito due incubi, uno risalente di almeno dieci anni, l'altro databile pochi giorni fa, sicché possiate scorgere le affinità.
PRIMO INCUBO
Mi ritrovo spesso a casa di mia nonna (o in altro luogo) a condurre una vita normalissima. In qualche modo che non so spiegarvi, io come protagonista so che prima o poi sarò esposto al puro terrore, ma ignoro quando la scena sconvolgente si parerà davanti ai miei occhi: l'unica certezza che ho è che tutto avverrà in tempi rapidi, cogliendomi alla sprovvista. Tuttavia, quando la comparsa del mostro o del pericolo è ormai imminente (e con questo termine intendo che mancano pochi secondi), l'inquadratura della scena arretra bruscamente, come se di botto l'operatore avesse premuto il tasto del grandangolo (durante il sogno si alternano visuali in soggettiva a visuali in terza persona): la persona con cui stavo amabilmente conversando sembra quasi che stia fuggendo all'impazzata, ma in realtà la sua posizione rispetto all'ambiente non muta, sono io che sembro essere risucchiato. A quel punto spunta l'alieno o quel che capita. Angoscia pura, ma anche un sano divertimento.
SECONDO INCUBO
Di questo serbo un ricordo più labile. L'Io personaggio si trova in un ufficio, nel quale vengono recapitati due materassi, uno dei quali è confezionato a rovescio. Giusto giusto, avviene una zoomata ed io odo una sorta di musica di sottofondo assai tesa, di quelle che accompagnano le svolte più inattese nei film ad alta suspense. So che di lì a poco proverò paura distillata. Cambia repentinamente la scena ed io mi ritrovo nel corridoio di casa mia - ancorché trasfigurato per l'occasione: la porta d'ingresso si apre ed io ho appena il tempo di afferrare un paio di forbici, che la porta del corridoio si spalanca, rivelando un uomo (o forse era qualcosa di più sinistro?) che con lo sguardo spiritato mi corre incontro. Riesco sì a stendere il primo, ma il suono di alcuni passi tradisce la presenza di altri soggetti. Si spalanca la porta del salone, immerso nella semioscurità, ma non ne esce nessuno, allora vibro un fendente, che però va a vuoto: da questo fallimento comprendo che non posso farcela (mi attendo un agguato alle spalle o altri attacchi proditori) e scatta un sistema di sicurezza: il sogno si arresta ed io mi sveglio.
Non ci avevo mai riflettuto fino ad ora, ma ritengo che sia Oly a darmi queste "soffiate" in anticipo sulle scene più scabrose (usando il linguaggio delle immagini), al fine di serbare l'atmosfera da fifa blu, da un lato, e di proteggermi da shock troppo intensi, dall'altro.