Bisogno di pareri
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Re: Bisogno di pareri
Eh ma non riesco ad uscire da questo atteggiamento. Voi avete consigli?
NOU-NE
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Re: Bisogno di pareri
Come ha detto Imma, ricominciare dall'inizio è la migliore opzione.
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Re: Bisogno di pareri
Dunque, partiamo dal presupposto che, di fatto, è una sorta di gioco di ruolo. Il tuo daimon non si chiama davvero Nou-ne, il nome "daimon" è fittizio, non ha davvero la forma di una genetta, e così via.
In sostanza, con il daimonismo tu decidi di dare una voce, una forma, un volto al tuo dialogo interiore.
Ogni giorno, qualsiasi essere umano di questo pianeta, parla tra sè e sè. In sostanza, siamo tutti daemian. Il fatto è che tu decidi di porgere l'orecchio, di stare ad ascoltare questa vocetta interiore. Ma è di persè molto difficile darci peso e comunicarci se non la "distinguiamo" dal nostro pensiero puramente razionale.
Infatti, mi piace pensare al daimon come quel lato intuitivo, razionale ed irrazionale, un ponte che pesca sia dal mondo esterno che dal nostro inconscio, e in qualche modo innato sappia cosa fare.
Il fatto è che al giorno d'oggi ci viene insegnato a comportarci in una certa maniera, soffocando questa meravigliosa parte intuitiva, creativa, vitale di noi. Non sempre ciò accade, ma possiamo immaginare questo quando tutto il nostro essere urla "voglio fare questo!" e tutta la società (la famiglia, i costumi, le amicizie) urla "non è appropriato".
Per questo, non sempre ci è facile seguire i suoi consigli, e spesso questa voce sussurrata viene coperta dalle grida che vengono da fuori, utili, certo, ma che spesso sviano, ingannano.
Non solo in questo possiamo vedere il daimon, ma in molte altre situazioni, ma mi dilungherei troppo.
Ho scritto tutto questo perché, da quanto hai detto, sembrava che la tua concezione di daimon fosse un po'... trascendente?
Detto ciò, consiglio di ricominciare, questa volta con meno paure. La paura è nostra nemica in questo percorso, anche se assolutamente giustificata: in effetti, sembra buffo e un filo strano parlare da soli con un animale immaginario. Ricorda qualcosa di infantile, o ancor peggio malattie mentali. Ma il daimon non è nulla di tutto ciò.
Ti consiglio di buttarti senza alcuna paura, di dare e soprattutto darti una possibilità. Provaci ancora, e se all'inizio ti sembrerà tutto molto forzato e strano, fermati e continua ancora un'altra volta, quando ti sentirai più predisposto: nessuno ti corre dietro, e ognuno ha i propri tempi. E in fondo, non è scritto da nessuna parte che tu debba dare voce-forma-nome a questa parte. Potresti scoprire di non essere fatto per un dialogo interiore di questo tipo, e di preferire altre modalità. Non c'è nulla di sbagliato, semplicemente ogni mente fa storia a sè.
Ti posso solo dire che, come prova del nove per scorpire se "sto parlando davvero con il daimon?", dovrai accertarti di una cosa soltanto: ti fa stare bene? Ti dice verità scomode, su di te o sugli altri? Ti fa ragionare mettendoti di fronte ad altri punti di vista? Dice cose di inaspettate che ti colpiscono? Ti incita a fare quel che desideri veramente?
Il daimon è una sorta di guardiano della nostra felicità e integrità. Quando facciamo qualcosa di distruttivo, solitamente interviene. Se noi lo ignoriamo si sciupa, si logora, esattamente come ci logoriamo noi nello spirito, pur autoconvincendoci che stiamo facendo "la cosa giusta". Per questo motivo differisce da qualsiasi altro tipo di compagno mentale (alias amichetti immaginari o peggio).
Spero di essere stata d'aiuto!
In sostanza, con il daimonismo tu decidi di dare una voce, una forma, un volto al tuo dialogo interiore.
Ogni giorno, qualsiasi essere umano di questo pianeta, parla tra sè e sè. In sostanza, siamo tutti daemian. Il fatto è che tu decidi di porgere l'orecchio, di stare ad ascoltare questa vocetta interiore. Ma è di persè molto difficile darci peso e comunicarci se non la "distinguiamo" dal nostro pensiero puramente razionale.
Infatti, mi piace pensare al daimon come quel lato intuitivo, razionale ed irrazionale, un ponte che pesca sia dal mondo esterno che dal nostro inconscio, e in qualche modo innato sappia cosa fare.
Il fatto è che al giorno d'oggi ci viene insegnato a comportarci in una certa maniera, soffocando questa meravigliosa parte intuitiva, creativa, vitale di noi. Non sempre ciò accade, ma possiamo immaginare questo quando tutto il nostro essere urla "voglio fare questo!" e tutta la società (la famiglia, i costumi, le amicizie) urla "non è appropriato".
Per questo, non sempre ci è facile seguire i suoi consigli, e spesso questa voce sussurrata viene coperta dalle grida che vengono da fuori, utili, certo, ma che spesso sviano, ingannano.
Non solo in questo possiamo vedere il daimon, ma in molte altre situazioni, ma mi dilungherei troppo.
Ho scritto tutto questo perché, da quanto hai detto, sembrava che la tua concezione di daimon fosse un po'... trascendente?
Detto ciò, consiglio di ricominciare, questa volta con meno paure. La paura è nostra nemica in questo percorso, anche se assolutamente giustificata: in effetti, sembra buffo e un filo strano parlare da soli con un animale immaginario. Ricorda qualcosa di infantile, o ancor peggio malattie mentali. Ma il daimon non è nulla di tutto ciò.
Ti consiglio di buttarti senza alcuna paura, di dare e soprattutto darti una possibilità. Provaci ancora, e se all'inizio ti sembrerà tutto molto forzato e strano, fermati e continua ancora un'altra volta, quando ti sentirai più predisposto: nessuno ti corre dietro, e ognuno ha i propri tempi. E in fondo, non è scritto da nessuna parte che tu debba dare voce-forma-nome a questa parte. Potresti scoprire di non essere fatto per un dialogo interiore di questo tipo, e di preferire altre modalità. Non c'è nulla di sbagliato, semplicemente ogni mente fa storia a sè.
Ti posso solo dire che, come prova del nove per scorpire se "sto parlando davvero con il daimon?", dovrai accertarti di una cosa soltanto: ti fa stare bene? Ti dice verità scomode, su di te o sugli altri? Ti fa ragionare mettendoti di fronte ad altri punti di vista? Dice cose di inaspettate che ti colpiscono? Ti incita a fare quel che desideri veramente?
Il daimon è una sorta di guardiano della nostra felicità e integrità. Quando facciamo qualcosa di distruttivo, solitamente interviene. Se noi lo ignoriamo si sciupa, si logora, esattamente come ci logoriamo noi nello spirito, pur autoconvincendoci che stiamo facendo "la cosa giusta". Per questo motivo differisce da qualsiasi altro tipo di compagno mentale (alias amichetti immaginari o peggio).
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Grazie a Bolla, Sapha e Shi per le bellissime immagini!
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Re: Bisogno di pareri
Rispondo anche io, perché anche io come te non sono entrata sul forum per un periodo di tempo molto lungo -quasi un anno- e quando mi sono ritrovata a riprendere i contatti con Tris è stato più difficile, perché ero io la prima a non essere tranquilla quando comunicava. Forse proprio perché ero in continua attesa di un "segno rivelatore" o che so io.IlTengu ha scritto:Però io ho letto molte volte di come voi sentiate una certa spontaneità da parte del daimon sia nel dialogo che nella proiezione.
Come ti hanno già detto le altre, penso possa essere molto utile ripartire dal principio, da come hai fatto a contattare il daimon la prima volta. Non penso di riuscire a spiegarlo in maniera più decente e comprensibile, però con la calma e la pratica ti assicuro che l'impressione della forzatura svanisce del tutto (se c'è mai stata). Certo continuare a confutare le risposte, rigirarle, analizzarle per capire chi ha detto cosa non penso sia un buon modo di procedere.
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Re: Bisogno di pareri
Date una donna a questa medaglia.Hagtorn ha scritto:Dunque, partiamo dal presupposto che, di fatto, è una sorta di gioco di ruolo. Il tuo daimon non si chiama davvero Nou-ne, il nome "daimon" è fittizio, non ha davvero la forma di una genetta, e così via.
In sostanza, con il daimonismo tu decidi di dare una voce, una forma, un volto al tuo dialogo interiore.
Ogni giorno, qualsiasi essere umano di questo pianeta, parla tra sè e sè. In sostanza, siamo tutti daemian. Il fatto è che tu decidi di porgere l'orecchio, di stare ad ascoltare questa vocetta interiore. Ma è di persè molto difficile darci peso e comunicarci se non la "distinguiamo" dal nostro pensiero puramente razionale.
Infatti, mi piace pensare al daimon come quel lato intuitivo, razionale ed irrazionale, un ponte che pesca sia dal mondo esterno che dal nostro inconscio, e in qualche modo innato sappia cosa fare.
Il fatto è che al giorno d'oggi ci viene insegnato a comportarci in una certa maniera, soffocando questa meravigliosa parte intuitiva, creativa, vitale di noi. Non sempre ciò accade, ma possiamo immaginare questo quando tutto il nostro essere urla "voglio fare questo!" e tutta la società (la famiglia, i costumi, le amicizie) urla "non è appropriato".
Per questo, non sempre ci è facile seguire i suoi consigli, e spesso questa voce sussurrata viene coperta dalle grida che vengono da fuori, utili, certo, ma che spesso sviano, ingannano.
Non solo in questo possiamo vedere il daimon, ma in molte altre situazioni, ma mi dilungherei troppo.
Ho scritto tutto questo perché, da quanto hai detto, sembrava che la tua concezione di daimon fosse un po'... trascendente?
Detto ciò, consiglio di ricominciare, questa volta con meno paure. La paura è nostra nemica in questo percorso, anche se assolutamente giustificata: in effetti, sembra buffo e un filo strano parlare da soli con un animale immaginario. Ricorda qualcosa di infantile, o ancor peggio malattie mentali. Ma il daimon non è nulla di tutto ciò.
Ti consiglio di buttarti senza alcuna paura, di dare e soprattutto darti una possibilità. Provaci ancora, e se all'inizio ti sembrerà tutto molto forzato e strano, fermati e continua ancora un'altra volta, quando ti sentirai più predisposto: nessuno ti corre dietro, e ognuno ha i propri tempi. E in fondo, non è scritto da nessuna parte che tu debba dare voce-forma-nome a questa parte. Potresti scoprire di non essere fatto per un dialogo interiore di questo tipo, e di preferire altre modalità. Non c'è nulla di sbagliato, semplicemente ogni mente fa storia a sè.
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For the innocent, for the vulnerable
I'll show up on the front lines with a purpose
And I'll give all I have, I'll give my blood, I'll give my sweat-
An ocean of tears will spill for what is broken
I'm shattered porcelain, glued back together again
Invincible like I've never been
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Re: Bisogno di pareri
No, in realtà mi ero allontanato da quell'idea iniziale che esce fuori dalla mia vecchia presentazione; diciamo che la concepivo come una parte distinta da me, pur se essendo di fatto parte di me. Non è propriamente così?Ho scritto tutto questo perché, da quanto hai detto, sembrava che la tua concezione di daimon fosse un po'... trascendente?
Esatto, mi accade la stessa cosa.Forse proprio perché ero in continua attesa di un "segno rivelatore" o che so io.
Sì, molto.Spero di essere stata d'aiuto!
Ti ringrazio.
NOU-NE
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Re: Bisogno di pareri
Non esattamente. Immagina...una palla, trasparente. In questa palla vi sono vari elementi di vari colori, hai presente quelle adorabili palline rimbalzine? Ecco.IlTengu ha scritto: No, in realtà mi ero allontanato da quell'idea iniziale che esce fuori dalla mia vecchia presentazione; diciamo che la concepivo come una parte distinta da me, pur se essendo di fatto parte di me. Non è propriamente così?
La palla è di gomma, non la puoi scindere, non puoi separare quello che è unito, ma allo stesso tempo puoi cercare di osservarne i materiali. Un po' quando cerchiamo di spersonalizzare un nostro punto di vista per osservarlo meglio, non so se si capisce.
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And I'll give all I have, I'll give my blood, I'll give my sweat-
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Re: Bisogno di pareri
Sì, sei stata chiara(scusa il ritardo).
Leggevo però nel forum, che addirittura molti di voi appuntano frasi umoristiche del proprio daimon. È questo che non capisco, ovvero se in quel momento vi sia una sorta di voce distinta e come scinderla da battute che ci vengono in mente in un secondo momento e che non sono opera del daimon.
Vi ringrazio anticipatamente.
Leggevo però nel forum, che addirittura molti di voi appuntano frasi umoristiche del proprio daimon. È questo che non capisco, ovvero se in quel momento vi sia una sorta di voce distinta e come scinderla da battute che ci vengono in mente in un secondo momento e che non sono opera del daimon.
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Re: Bisogno di pareri
È proprio come hai detto tu: le nostre battute appaiono in un "secondo momento". Quando luii fa una battuta, sento la sua voce come una percezione immediata e distinta dal mio consueto pensiero. Insomma, il daimon in quanto tale è un qualcosa di spontaneo e subitaneo: se una battuta (citando il caso in questione) ti risulta forzata da te stesso e, per così dire, "pensata" (nel senso che hai riflettuto sul come rendere la situazione divertente), allora hai già la risposta su chi sia l'artefice.
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Re: Bisogno di pareri
Quindi è qualcosa di inaspettato? Quasi come se sentissi una voce improvvisa nella stanza del tuo pensiero?
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