Claudio-Olyandra ha scritto:I testimoni di Geova, gli eremiti ed i missionari NON hanno lottato contro i totalitarismi. Non c'è nessun istinto nell'andare incontro alla morte, pur di evitare le trasfusioni di sangue, tanto per dirne una.
Alla base del comportamento dei missionari c'è la generosità, l'aiuto rivolto agli altri. E senza l'aiuto dei propri simili un uomo morirebbe, molto probabilmente. E' anche grazie all'istinto (perché di istinto spesso si tratta) di soccorrere e aiutare i propri simili che la specie umana sopravvive. Un po' come l'istinto materno, che spinge a prendersi cura anche di piccoli non propri ^^
I testimoni di Geova e gli eremiti rispondono al sentimento religioso, alla ricerca della salvezza "dopo", una volta morti. Anche il sentimento religioso è -a quanto ho letto in alcuni libri, ma devo tornare in biblioteca a controllare meglio e finire di leggerne uno- qualcosa di istintivo, che si sviluppa grazie alla capacità di astrazione e di pensare ai propri simili come individui pensanti: quando un'uomo pensa ad un Dio che interagisce con l'umanità, si attivano le stesse aree del cervello di quando analizza i comportamenti e le intenzioni di un altro essere umano. Più si sviluppa l'intelligenza più si può dar vita a culti complessi, ma il sentimento religioso è istintivo, così come la ricerca della salvezza dopo la morte. Se i testimoni di Geova ritengono che per raggiungerla non ci si debba sottoporre a trasfusioni di sangue, credo stiano solo rispondendo a quell'istinto.
Tutto ciò che ho scritto sopra è basato su quanto ho letto per conto mio, non escludo di aver capito male ^^
Claudio-Olyandra ha scritto:E come la mettiamo con la sessualità infantile e coi rapporti omosessuali, strutturalmente inadatti a soddisfare l'istinto riproduttivo?
La sessualità infantile merita un approfondimento a parte, decisamente troppo lungo da inserire qui. Dico solo che la ricerca del piacere corporeo, chiamata da Freud “libido” (dal latino, desiderio) è presente dalla nascita e quindi tra la libido infantile e quella adulta non c'è discontinuità, sono lo stesso impulso, cambia solo l'oggetto di questo desiderio. Questa è la
sessualità, diversa dalla
riproduzione: una donna in menopausa ha una propria sessualità, una propria libido, una propria ricerca del piacere, pur non essendo in grado di riprodursi, così come i bambini, perché è un istinto. Anche altri animali (perlomeno quelli più evoluti) ricercano il piacere fisico indipendentemente dalla riproduzione, vedasi l'esempio di Raven sui babbuini, oppure esemplari maschi di alcune specie che uccidono i piccoli per indurre di nuovo in estro le femmine.
Per quanto riguarda l'omosessualità, ripeto che tra sessualità e riproduzione c'è differenza: qualsiasi cosa può essere oggetto della libido, anche un individuo del proprio sesso, come accade anche in alcune specie animali. In merito al
sentimento omosessuale, è una questione altrettanto complessa su cui preferisco non esprimermi molto. Faccio solo notare che anche una coppia omosessuale può essere "utile" (anche se è un brutto termine) alla specie, ad esempio nell'albatro di Laysan non sono rare coppie formate da due femmine, che allevano la prole insieme e rimangono unite per tutta la vita. Indi, dato che l'amore eterosessuale potrebbe essere un modo per tenere unita la coppia, potrebbe esserlo anche quello omosessuale, per la potenziale presenza della prole di uno dei due individui. Inoltre, l'amore può spingere una persona a vederne un'altra come possibile buon partner (e quindi come un possibile padre-madre) nonostante il sesso delle due persone sia lo stesso, per il fatto che nella società umana i modelli comportamentali e sociali di uomo e donna si sono incrociati tra loro.
Claudio-Olyandra ha scritto:L'uomo, invece, è libero di fare volontariato, di fare il mafioso, di fare il filosofo, di fare l'artista, assumendosi le responsabilità delle sue decisioni, insomma si sceglie la propria vita e la propria qualità di vita. Gli animali della stessa specie vivono tutti allo stesso modo, meccanicamente.
Gli altri animali non hanno nemmeno un'intelligenza pari a quella dell'uomo, se è per questo. Non hanno capacità di astrazione, di pianificazione, di organizzazione, di esprimersi tramite linguaggio, di pensiero complesso e logico; tutte capacità date da alcune aree del cervello che nell'uomo sono molto più sviluppate rispetto alle altre specie. Sarà un caso?
Claudio-Olyandra ha scritto:Il fatto che senza vita non ci sia neppure l'anima non implica che vita ed anima coincidano.
Dipende da cosa si intende per anima: se si vuole rimanere aderenti all'etimologia, significa "soffio, respiro", in questo caso il "soffio" che dà la vita. In questo caso, anima e vita coincidono, e si potrebbe dire che i virus con cellule parassitarie a disposizione hanno un'anima, un "soffio di vita", mentre isolati no.
Se invece tu intendi "anima" con quella parte che ci permette di riflettere, di astrarre, di avere idee e comportamenti personali etc., quello potrebbe essere ricondotto alla mente, e secondo me, di conseguenza, al cervello.