-thias e emma- ha scritto:allora anzi tutto parlare del daimon come fosse una cosa esterna non implica che sia sovra naturale, anzi tutti chi ha stabilito cosa è naturale e cosa sopra ad esso? noi uomini ma se poniamo caso il sopra naturale è tra noi non è qualcosa al di sopra di esso se c'è è perche e naturale se no non c'era, a parte questo come dicevo non per forza bisogna rendere la cosa sopra naturale se si parla di daimon esterno mai sentito parlare di piano astrale? chi ha voglia faccia delle ricerche e giunga alle sue conclusioni è lunga da spiegare se no lo farei io.
Credo di aver capito cosa intendi riguardo al "sovrannaturale": se una cosa accade/esiste appartiene alla sfera del reale, e volendo identificare questa con la natura, possiamo affermare che tutto è naturale e la denominazione "sovrannaturale" viene data da noi uomini ad un evento esclusivamente in base alla sua eccezionalità (vera o apparente che sia).
Comunque possiamo fare lo stesso discorso lasciando perdere il termine "sovrannaturale" e sostituendolo col (chiaramente non sinonimo) "metafisico".
Se il daimon è esterno a noi esso è un ente metafisico slegato dalla nostra natura. Nel considerare l'ipotesi di un daimon esterno stiamo facendo della metafisica, metafisica sulla quale non abbiamo precisi mezzi di indagine (visto che qualsiasi metodo introspettivo difficilmente può aiutarci a comprendere qualcosa di esterno).
Nomini il piano astrale, ma il concetto di "piano astrale" mi sembra un po'vago ed utilizzato da varie..."scuole di pensiero", non necessariamente da tutti allo stesso modo. Comunque si tratta sempre di metafisica, se non ho capito male.
-thias e emma- ha scritto:Supporre che il daimon sia esterno a noi stessi, significa ammettere l'esistenza di qualche ente metafisico, a noi esterno, in grado di comunicare con noi stessi. Significa, se preferisci, conferire una dimensione sovrannaturale al discorso, il che finisce inevitabilmente con lo sfociare in religione/magia/qualsiasicosaunopossacredere.
e chi ti dice che non è cosi? che il daimon non sia effettivamente un ente religioso e balle varie? dici la parola ammettere come se fosse una cosa da digerire suppongo e questo credo sia per il fatto che non si voglia cambiare, per la semplice paura di cambiare come dite voi state bene cosi con le vostre idee, ma se ne aveste la possibilita non andreste mai a cercare oltre per paura di cambiare.
Nulla mi dice che non è così, semplicemente non vedo alcuna ragione per cui dovrebbe essere così.
Oltretutto, proprio perché un simile discorso va a toccare elementi specifici della visione del mondo di ciascun daemian, ben oltre il semplice daimonismo (ad esempio la religione), è opportuno che ciascuno trovi il modo di conciliare l'esistenza del daimon con le proprie specifiche credenze, che non sono certo uniformi nel panorama del daimonismo italiano (figuriamoci in quello internazionale). Ovviamente sei liberissimo di esporre la tua visione personale, ma l'impressione è che tu accusi una certa rigidità nel daimonismo e che auspichi una sua svolta nella direzione delle tue personali credenze (che appunto, evidentemente vanno oltre il semplice daimonismo).
Tu sostieni che non si voglia cambiare. Il punto non sta tanto nella volontà di cambiare, quanto nella necessità di farlo. Un modello (sia esso filosofico, scientifico o di qualsiasi altra natura) si abbandona nel momento in cui viene incrinato dai colpi delle argomentazioni contrarie fino a spezzarsi con la sua confutazione. Finché non viene messo in crisi non esiste ragione di abbandonarlo in favore di un altro che oltretutto pone tutta una serie di problematiche alle quali è difficile (se non impossibile) porre rimedio.
Difficilmente riuscirai a convincere qualcuno ad abbandonare un'idea che per lui funziona ed è coerente senza presentare delle ragioni che mettano in crisi la suddetta idea, e senza un'altra idea che possa risolvere tutte le problematiche precedenti senza crearne un numero ancora maggiore.
Alla fine la domanda non è "chi mi dice che non è così?" ma "chi mi dice che è così?".
-thias e emma- ha scritto:e quindi? non si va a cercare oltre solo per delle complicazioni? cosa sono lo si sa come ho detto basta cercare fra i greci per quanto il da dove vengono beh perchè non chiederlo a loro, nel caso arriverete alla conclusione che sono enti esterni loro saprebbero piu di noi e immagino sappiano da dove vengano e tutto il resto, quindi non vedo queste problematiche.
No: il problema non sta nella
complessità, ma nell'
inutile complessità.
Se tu posi un disco metallico su un piano di legno apparentemente orizzontale e questo inizia a scivolare, la cosa più semplice e ovvia da supporre è che il piano sia leggermente inclinato. Eppure io potrei affermare, senza che i fatti mi smentiscano (prima di ulteriori osservazioni) che sotto il piano di legno si trovi un dispositivo elettromagnetico azionato a distanza da un telecomando in mano ad un extraterrestre, in grado di muovere il disco a piacimento. La seconda teoria è, appunto, inutilmente complessa (per non dire assurda), e fino a che non viene provato con una livella di precisione che il piano è in realtà perfettamente orizzontale, non ha senso prenderla in considerazione. Rifiutare la seconda teoria non denota incapacità di cambiare, né tantomeno di accettare la complessità. Non ha senso costruire una teoria (con tanto di elementi non strettamenti necessari) e farla quadrare a posteriori con ciò che percepiamo. Gli edifici si costruiscono partendo dalle fondamenta, non dal tetto.
Tu affermi che "basta cercare fra i greci". Ferma restando l'origine più antica del concetto di "daimon", non vedo perché loro dovrebbero saperne più di noi adesso su di esso al punto da portarci a fare del dogmatismo. Spesso a riguardo si nomina Socrate, ma egli non ha lasciato alcuno scritto. L'interpretazione degli altri autori è comunque non banale (non per niente esiste l'ermeneutica), e non bisogna dimenticare che va tutto contestualizzato nell'epoca e nella relativa cultura.
Chiederlo a loro chi? Ai daimon? Dici che dovrebbero sapere meglio di noi da dove verrebbero, visti come enti esterni?
Comunque, tornando all'argomento originale...cosa intendi per "vedere il daimon" altrui?