Interazioni tra daimon o tra un uomo ed un daimon altrui

Meditiamo sugli aspetti filosofici e formuliamo ipotesi ragionevoli sul Daimonismo!
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-thias e emma-
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Re: Interazioni tra daimon o tra un uomo ed un daimon altrui

Messaggio da -thias e emma- » lun 18/ago/2014 11:09:25

Bravissima proprio ciò che intendevo, hai cercato le tue risposte seguendo un filo logico, e senza nemmeno tanta fatica ma l'hai fatto, non è così complicato come può sembrare trovare risposte sul daimon, si può fare anche senza un percorso spirituale.
Comunque per "esterna" intendo dire che è qualcosa fuori da noi, perche è ritenuta una cosa impossibile?

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Re: Interazioni tra daimon o tra un uomo ed un daimon altrui

Messaggio da Bird » lun 18/ago/2014 11:12:25

Beh, diciamo che è ritenuta impossibile da coloro che come me identificano il daimon con "pensiero": come ho detto, il pensiero dell'individuo è solo suo, può condividerlo con gli altri, ma non sarà mai completamente esternato.
Quindi per ritenere il daimon qualcosa di esterno a noi, come la intendi tu, bisognerebbe credere che il daimon sia altro. Però ecco, questo significherebbe dover cambiare opinione.
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Re: Interazioni tra daimon o tra un uomo ed un daimon altrui

Messaggio da -thias e emma- » lun 18/ago/2014 12:11:01

Ed è forse sbagliato cambiare opinione? Metti che le mie idee siano giuste, resteresti comunque della tua opinione nonostante saltasse fuori che questa sarebbe sbagliata? Con tanto di prove per giunta? Il punto è che bisogna vedere le cose a 360 gradi vedere punti di vista diversi e cambiare opinione anche se per poco tempo, se poi non ci si trova o altro si può sempre tornare indietro no? Ma nessuno ci prova, volete sapere perchè? Ve lo dirò(è una mia idea) ma prima voglio sentire le vostre di idee.

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Re: Interazioni tra daimon o tra un uomo ed un daimon altrui

Messaggio da Bird » lun 18/ago/2014 12:32:08

Non è sbagliato, ma come dici tu, servono le prove. Per come sono fatta io, se non vedo non credo. E inoltre, sempre per come sono fatta io, non vado spesso in cerca di altro, cioè si, mi piace conoscere, ma preferisco comunque rimanere nel mio. Questo forse è quello che volevi dire tu. Alla gente non piace sempre cambiare in queste cose, se si trivano bene con alcune opinioni che bisogno c'è?
Ma se il tuo modo di vedere un giorno si rivelasse giusto, e io vedessi con i miei occhi quello che c'è da vedere, forse allora ti darei ragione.
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Re: Interazioni tra daimon o tra un uomo ed un daimon altrui

Messaggio da -thias e emma- » lun 18/ago/2014 12:47:11

Bravissima qui ti volevo nessuno va a cercare un pò per paura di cambiare e un pò perche vuole rimanere nel suo, ma così facendo tappate le ali agli altri, io ho la certezza che quello che dico è corretto perchè ho visto con i miei occhi, ma non posso farvi vedere ciò che ho visto io e non ho prove poichè sono cose appunto spirituali ma mi basta avere le prove per me , ma tutti avete detto che era impossibile che l'autore del topic vedesse i daimon degli altri, ma come fate a dirlo se non andate a cercare il contrario? Ma appunto non cercato perchè non si vuole cambiare opinione per un motivo o per un altro, ma cosi facendo appunto tappate le ali a chi trova possibili queste cose perchè lui non vorrà certo fare la parte del pazzo che vede il daimon altrui, di conseguenza smette di farlo e addio ali, io so cos'è il daimon vi basti cercare fra i greci per capirlo.

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Re: Interazioni tra daimon o tra un uomo ed un daimon altrui

Messaggio da Bird » lun 18/ago/2014 13:09:26

Esatto, quello che volevo dire. Il fatto è che comunque io sto davvero bene così, cioè non mi interessa in questo caso andare a cercare oltre. Come hai detto tu "mi bastano le mie prove".
Però se leggi quello che ho scritto all'inizio, vedrai che ho detto "per come la vedo io", "per come sono rimasta io"; ma solo perché sono esperienze mie non vuol dire che siano quelle giuste (anche perché parlare di giusto in qualcosa come il Daimonismo è difficile e forse un po' arrogante). Io credo che quelle cose siano impossibili PER ME, ma se mi dici che la pensi diversamente perché TU hai delle prove, va bene. Ma per ME, non lo crederò possibile finché non lo vedrò. E siccome non mi interessa, forse non lo vedrò mai.
(I Greci li conosco già ;-) )
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Re: Interazioni tra daimon o tra un uomo ed un daimon altrui

Messaggio da Luke e Kyriax » lun 18/ago/2014 14:04:02

Shi e Auryn ha scritto:
Luke e Kyriax ha scritto:La nostra mente è un'isola circondata da un vasto oceano tempestoso, dove nebbie e ghiacci danno in ogni momento l'illusione della presenza di nuove terre, che l'esploratore tuttavia non riesce a raggiungere, perdendosi nella nebbia.
Per questo conviene muoversi all'interno dell'isola, sebbene siamo ben lungi dall'averne tracciata una mappa dettagliata.
Camminiamo dove la nostra torcia ci consente di illuminare con sufficiente chiarezza, prima di cercare di scorgere ciò che le nebbie ci nascondono: il sentiero è oscuro e certamente non privo di ostacoli.
Non ti facevo così poetico :lol: Ma in generale concordo.
Da qualche parta a Kaliningrad qualcuno si sta rivoltando nella tomba :lol:
-thias e emma- ha scritto:Bravissima proprio ciò che intendevo, hai cercato le tue risposte seguendo un filo logico, e senza nemmeno tanta fatica ma l'hai fatto, non è così complicato come può sembrare trovare risposte sul daimon
A me sembra che sia quello che si cerca di fare qui da sempre xD
-thias e emma- ha scritto:Comunque per "esterna" intendo dire che è qualcosa fuori da noi, perche è ritenuta una cosa impossibile?
Non è tanto questione di impossibilità.
Supporre che il daimon sia esterno a noi stessi, significa ammettere l'esistenza di qualche ente metafisico, a noi esterno, in grado di comunicare con noi stessi. Significa, se preferisci, conferire una dimensione sovrannaturale al discorso, il che finisce inevitabilmente con lo sfociare in religione/magia/qualsiasicosaunopossacredere.
Il daimonismo non è una religione (né tantomeno una setta) e non implica nulla di sovrannaturale, mantenendo il discorso sul piano introspettivo. Supporre che il daimon sia esterno a noi (e quindi che la sua natura sia almeno in parte slegata dalla nostra natura umana) implica tutta una serie di problematiche (chi e cosa sono questi enti? Qual'è la loro natura? Da dove vengono?) alle quali sarebbe assai difficile rispondere, mancando elementi sufficienti su cui basarsi (l'introspezione non sarebbe più sufficiente, visto che staremmo indagando su una realtà esterna a noi).
In poche parole una concezione di questo tipo finisce inevitabilmente per andare oltre il daimonismo (e per snaturarlo un po', a mio modesto parere). Questo non vuol dire (secondo me) che uno non possa essere daemian pur credendo ciò, ovviamente ciascuno è liberissimo, semplicemente che non sarebbe solo un daemian, ma aggiungerebbe al daimonismo altri elementi appartenenti alle sue credenze personali (religiose, per esempio)...starebbe poi a lui conciliare un discorso di questo tipo col concetto di introspezione.

Comunque, il daimon evidentemente ci conosce quanto noi stessi; stando così i fatti, la cosa più semplice e ovvia da credere è che sia un ente interno, una parte di noi.
Supporre diversamente, come ho già detto crea tutta una serie di problematiche, e non vedo ragioni di inoltrarsi lungo quella via, almeno fino a quando per qualche ragione la visione "classica" non dovesse essere confutata. Perché prendere in considerazione una teoria che crea più problemi di quanti ne risolva?
-thias e emma- ha scritto:Metti che le mie idee siano giuste, resteresti comunque della tua opinione nonostante saltasse fuori che questa sarebbe sbagliata? Con tanto di prove per giunta?
Certamente io cambierei idea di fronte a delle prove concrete, e accetterei la tua teoria (a patto che le presunte prove mettano effettivamente in crisi il modello "daimon interno" e non siano conciliabili con esso)...però dubito fortemente della possibile esistenza di prove di questo tipo, visto l'oggetto dello studio. Il massimo che si può fare è seguire un filo logico.
Finora, la mia visione di daimon non è in crisi.


Ma tu per "vedere il daimon" altrui cosa intendi, esattamente?
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(mi hanno detto così; però francamente non ne ho idea)

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Re: Interazioni tra daimon o tra un uomo ed un daimon altrui

Messaggio da -thias e emma- » lun 18/ago/2014 20:22:37

bellissimo commento luke, un pò impegnativo nella risposta(è roba complicata) ma credo di farcela.
allora anzi tutto parlare del daimon come fosse una cosa esterna non implica che sia sovra naturale, anzi tutti chi ha stabilito cosa è naturale e cosa sopra ad esso? noi uomini ma se poniamo caso il sopra naturale è tra noi non è qualcosa al di sopra di esso se c'è è perche e naturale se no non c'era, a parte questo come dicevo non per forza bisogna rendere la cosa sopra naturale se si parla di daimon esterno mai sentito parlare di piano astrale? chi ha voglia faccia delle ricerche e giunga alle sue conclusioni è lunga da spiegare se no lo farei io.
Supporre che il daimon sia esterno a noi stessi, significa ammettere l'esistenza di qualche ente metafisico, a noi esterno, in grado di comunicare con noi stessi. Significa, se preferisci, conferire una dimensione sovrannaturale al discorso, il che finisce inevitabilmente con lo sfociare in religione/magia/qualsiasicosaunopossacredere.
e chi ti dice che non è cosi? che il daimon non sia effettivamente un ente religioso e balle varie? dici la parola ammettere come se fosse una cosa da digerire suppongo e questo credo sia per il fatto che non si voglia cambiare, per la semplice paura di cambiare come dite voi state bene cosi con le vostre idee, ma se ne aveste la possibilita non andreste mai a cercare oltre per paura di cambiare.
Supporre che il daimon sia esterno a noi (e quindi che la sua natura sia almeno in parte slegata dalla nostra natura umana) implica tutta una serie di problematiche (chi e cosa sono questi enti? Qual'è la loro natura? Da dove vengono?) alle quali sarebbe assai difficile rispondere, mancando elementi sufficienti su cui basarsi (l'introspezione non sarebbe più sufficiente, visto che staremmo indagando su una realtà esterna a noi).
e quindi? non si va a cercare oltre solo per delle complicazioni? cosa sono lo si sa come ho detto basta cercare fra i greci per quanto il da dove vengono beh perchè non chiederlo a loro, nel caso arriverete alla conclusione che sono enti esterni loro saprebbero piu di noi e immagino sappiano da dove vengano e tutto il resto, quindi non vedo queste problematiche.

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Re: Interazioni tra daimon o tra un uomo ed un daimon altrui

Messaggio da Luke e Kyriax » mar 19/ago/2014 02:06:04

-thias e emma- ha scritto:allora anzi tutto parlare del daimon come fosse una cosa esterna non implica che sia sovra naturale, anzi tutti chi ha stabilito cosa è naturale e cosa sopra ad esso? noi uomini ma se poniamo caso il sopra naturale è tra noi non è qualcosa al di sopra di esso se c'è è perche e naturale se no non c'era, a parte questo come dicevo non per forza bisogna rendere la cosa sopra naturale se si parla di daimon esterno mai sentito parlare di piano astrale? chi ha voglia faccia delle ricerche e giunga alle sue conclusioni è lunga da spiegare se no lo farei io.
Credo di aver capito cosa intendi riguardo al "sovrannaturale": se una cosa accade/esiste appartiene alla sfera del reale, e volendo identificare questa con la natura, possiamo affermare che tutto è naturale e la denominazione "sovrannaturale" viene data da noi uomini ad un evento esclusivamente in base alla sua eccezionalità (vera o apparente che sia).
Comunque possiamo fare lo stesso discorso lasciando perdere il termine "sovrannaturale" e sostituendolo col (chiaramente non sinonimo) "metafisico".
Se il daimon è esterno a noi esso è un ente metafisico slegato dalla nostra natura. Nel considerare l'ipotesi di un daimon esterno stiamo facendo della metafisica, metafisica sulla quale non abbiamo precisi mezzi di indagine (visto che qualsiasi metodo introspettivo difficilmente può aiutarci a comprendere qualcosa di esterno).
Nomini il piano astrale, ma il concetto di "piano astrale" mi sembra un po'vago ed utilizzato da varie..."scuole di pensiero", non necessariamente da tutti allo stesso modo. Comunque si tratta sempre di metafisica, se non ho capito male.
-thias e emma- ha scritto:
Supporre che il daimon sia esterno a noi stessi, significa ammettere l'esistenza di qualche ente metafisico, a noi esterno, in grado di comunicare con noi stessi. Significa, se preferisci, conferire una dimensione sovrannaturale al discorso, il che finisce inevitabilmente con lo sfociare in religione/magia/qualsiasicosaunopossacredere.
e chi ti dice che non è cosi? che il daimon non sia effettivamente un ente religioso e balle varie? dici la parola ammettere come se fosse una cosa da digerire suppongo e questo credo sia per il fatto che non si voglia cambiare, per la semplice paura di cambiare come dite voi state bene cosi con le vostre idee, ma se ne aveste la possibilita non andreste mai a cercare oltre per paura di cambiare.
Nulla mi dice che non è così, semplicemente non vedo alcuna ragione per cui dovrebbe essere così.
Oltretutto, proprio perché un simile discorso va a toccare elementi specifici della visione del mondo di ciascun daemian, ben oltre il semplice daimonismo (ad esempio la religione), è opportuno che ciascuno trovi il modo di conciliare l'esistenza del daimon con le proprie specifiche credenze, che non sono certo uniformi nel panorama del daimonismo italiano (figuriamoci in quello internazionale). Ovviamente sei liberissimo di esporre la tua visione personale, ma l'impressione è che tu accusi una certa rigidità nel daimonismo e che auspichi una sua svolta nella direzione delle tue personali credenze (che appunto, evidentemente vanno oltre il semplice daimonismo).
Tu sostieni che non si voglia cambiare. Il punto non sta tanto nella volontà di cambiare, quanto nella necessità di farlo. Un modello (sia esso filosofico, scientifico o di qualsiasi altra natura) si abbandona nel momento in cui viene incrinato dai colpi delle argomentazioni contrarie fino a spezzarsi con la sua confutazione. Finché non viene messo in crisi non esiste ragione di abbandonarlo in favore di un altro che oltretutto pone tutta una serie di problematiche alle quali è difficile (se non impossibile) porre rimedio.
Difficilmente riuscirai a convincere qualcuno ad abbandonare un'idea che per lui funziona ed è coerente senza presentare delle ragioni che mettano in crisi la suddetta idea, e senza un'altra idea che possa risolvere tutte le problematiche precedenti senza crearne un numero ancora maggiore.
Alla fine la domanda non è "chi mi dice che non è così?" ma "chi mi dice che è così?".
-thias e emma- ha scritto:e quindi? non si va a cercare oltre solo per delle complicazioni? cosa sono lo si sa come ho detto basta cercare fra i greci per quanto il da dove vengono beh perchè non chiederlo a loro, nel caso arriverete alla conclusione che sono enti esterni loro saprebbero piu di noi e immagino sappiano da dove vengano e tutto il resto, quindi non vedo queste problematiche.
No: il problema non sta nella complessità, ma nell'inutile complessità.
Se tu posi un disco metallico su un piano di legno apparentemente orizzontale e questo inizia a scivolare, la cosa più semplice e ovvia da supporre è che il piano sia leggermente inclinato. Eppure io potrei affermare, senza che i fatti mi smentiscano (prima di ulteriori osservazioni) che sotto il piano di legno si trovi un dispositivo elettromagnetico azionato a distanza da un telecomando in mano ad un extraterrestre, in grado di muovere il disco a piacimento. La seconda teoria è, appunto, inutilmente complessa (per non dire assurda), e fino a che non viene provato con una livella di precisione che il piano è in realtà perfettamente orizzontale, non ha senso prenderla in considerazione. Rifiutare la seconda teoria non denota incapacità di cambiare, né tantomeno di accettare la complessità. Non ha senso costruire una teoria (con tanto di elementi non strettamenti necessari) e farla quadrare a posteriori con ciò che percepiamo. Gli edifici si costruiscono partendo dalle fondamenta, non dal tetto.

Tu affermi che "basta cercare fra i greci". Ferma restando l'origine più antica del concetto di "daimon", non vedo perché loro dovrebbero saperne più di noi adesso su di esso al punto da portarci a fare del dogmatismo. Spesso a riguardo si nomina Socrate, ma egli non ha lasciato alcuno scritto. L'interpretazione degli altri autori è comunque non banale (non per niente esiste l'ermeneutica), e non bisogna dimenticare che va tutto contestualizzato nell'epoca e nella relativa cultura.
Chiederlo a loro chi? Ai daimon? Dici che dovrebbero sapere meglio di noi da dove verrebbero, visti come enti esterni?



Comunque, tornando all'argomento originale...cosa intendi per "vedere il daimon" altrui?
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Re: Interazioni tra daimon o tra un uomo ed un daimon altrui

Messaggio da Cassandra e Sibilin » mar 19/ago/2014 02:17:57

Sono le due del mattino e ho pochissima voglia di discutere, ma nemmeno di lasciare indietro un simile argomento di discussione.

La mia tendenza è quella di essere d'accordo con Luke. Arrivando a monte e utilizzando la tua stessa logica, chi ti dice che il daimon non esiste?
VA beh che secondo la mia interpretazione non "esiste" in sè a prescindere, se vogliamo precisare con l'esistenza un tipo di attività fisica o biologica che fa ad influire in modo considerevole ciò che vi è intorno.
Ma sono di quelle che pensa al daimon come una parte del processo psichico umano, quindi lasciamo stare, litigheremmo a prescindere, tu non capiresti me e io probabilmente non capirei te, ma è normale.

Luke, in tre parole, Rasoio Di Occam.
I'll shake the ground with all my might
I will pull my whole heart up to the surface
For the innocent, for the vulnerable
I'll show up on the front lines with a purpose
And I'll give all I have, I'll give my blood, I'll give my sweat-
An ocean of tears will spill for what is broken
I'm shattered porcelain, glued back together again
Invincible like I've never been

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