Perchè la forma animale?

Meditiamo sugli aspetti filosofici e formuliamo ipotesi ragionevoli sul Daimonismo!
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Sniton
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Perchè la forma animale?

Messaggio da Sniton » sab 15/ago/2009 16:53:00

E' una domanda che mi è venuta pensando a Zonuf come volpe. Se la proietto, la vedo ben definita nella sua forma ed anche nei dettagli. Ma come si spiega la visione in animale? E' un'influenza dovuta ad altri fattori (come la concezione di Philip Pullman), pregiudizi o interpretazione personale? Oppure è una semplice moda?

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Messaggio da Aivan e Calista » sab 15/ago/2009 16:59:00

Il Daimon di per sé non ha forma animale. E' un'entità parte di noi stessi e condivide con noi il nostro corpo, fa parte della nostra mente.
Il fatto di proiettarlo con l'immagine di un animale aiuta a comunicare meglio con luii/leii e poter stabilire un contatto più diretto. E' molto più facile immaginare un'entità, seppur immaginaria, dotata di corpo, forma, sesso e nome propri piuttosto che una indistinta, fusa in noi e difficilmente riconoscibile.
Io credo poi che il fatto di pensare ad un animale sia anche un po' un'influenza dei romanzi di Pullman, però del resto non c'è niente di più appropriato che non un intero pianeta di organismi viventi per rappresentare la contorta ed enorme varietà di personalità umane.

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Messaggio da Emanuele e Red » lun 17/ago/2009 00:37:00

Quoto Aivan :D
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Il mio daimon è lo Zar Red primo del suo nome Zar e protettore del cielo e dei sette mari

Fear is a Superpower [Cit.]

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Messaggio da Anny♥Shakri » lun 17/ago/2009 18:50:00

io personalmente non ho mai letto Pullman, quindi non credo di avere alcun tipo di "derivazione" tratta dalla lettura di QOM, però è un lavoro di astrazione che chiunque può fare, è come pensare all'immagine del proprio viso senza guardarsi allo specchio (in quanto la si conosce) quindi è avere se stessi davanti ai propri occhi =)
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Claudio-Olyandra
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Messaggio da Claudio-Olyandra » dom 06/set/2009 14:19:00

Perché forma animale? Perché è una forma molto più eloquente rispetto a quella di una pianta, di un fungo o addirittura di un oggetto inanimato che può variare indefinitamente, con la conseguente impossibilità di rappresentare simbolicamente un concetto. Esiste un "modello" di quercia, ma non di pietra! ? la convenienza a determinare questa scelta, la quale porta il peso della cultura alla quale siamo abituati. Se un remoto popolo sperimentasse una speciale simbiosi con le piante e fosse capace di attribuire il carattere ai vari alberi ed arbusti per il semplice orientamento dei rami, oltre che per la specie, non mi stupirei se visualizzassero faggi al posto dei mustelidi, tanto per dirne una. ;) Lo spirito è un'entità strutturalmente incorporea: la forma è un attributo mentale, non una proprietà intrinseca. Questo non significa che la forma sia arbitraria (esistono precisi criteri di corrispondenza che gli analisti sanno maneggiare con padronanza!), però non è una caratteristica distintiva dell'anima, ma semmai un'aggiunta che ne rende più facile la conoscenza e, tramite essa, la conoscenza di se stessi. 8)
Daimon uniuscuiusque humanitatis caput et fundamentum est semperque esto!

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