Daimon in forma umana?

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LongJohnSilver
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Re: Daimon in forma umana?

Messaggio da LongJohnSilver » lun 08/mar/2010 19:32:34

Quanto mi sento gratificata, finalmente ne azzecco una *_____*
Comunque Anna, sono d'accordo con te, dev'essere che alcune persone non sappiano bene come proiettare il proprio daimon e gli diano una forma umana... Sinceramente, la prima volta che ho visualizzato Xan, aveva l'aspetto di un lupo nero gigantesco Sì, eravamo al cinema, ed era rilassatissima... Poi con tanto esercizio e con tanta fiducia reciproca, ci siamo riusciti^^
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Cassandra e Sibilin
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Re: Daimon in forma umana?

Messaggio da Cassandra e Sibilin » gio 11/mar/2010 20:36:24

Quoto anna, ed eleyon. E' molto più semplice visualizzare un essere umano che un animale.
Ciò però non vuol dire che questa forma non possa darci informazioni aggiuntive su di noi, nonostante la fantasia rischi di influenzare più una visualizzazione umana che animale (fate ciò che volete, ma una faina col pelo verde smeraldo non ce la vedo proprio xD).
Specialmente, credo, quando si è arrivati ad un livello di introspezione abbastanza avanzato.

Sinceramente parlando, a me non piace l'idea di proiettare Sibilin umana, e questo non piace nemmeno a leii.
Una forma animale permette una metafora più immediata e raggiungibile.
I'll shake the ground with all my might
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Re: Daimon in forma umana?

Messaggio da Claudio-Olyandra » gio 18/mar/2010 14:14:25

La forma umana è innaturale per un daimon: l'unico uomo che può autenticamente rappresentarci è noi stessi (e non per il suo aspetto fisico, bensì perché ad uguali sembianze associamo uguali personalità), ma che senso ha proiettare la propria immagine, come allo specchio? Non dice nulla, non aiuta nella conoscenza introspettiva, anzi rimarca e ribadisce le maschere attraverso le quali siamo abituati a vederci ed a considerarci tutti i giorni. :)
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Re: Daimon in forma umana?

Messaggio da Ako e Eri » sab 20/mar/2010 23:44:09

A mio parere, nessuno può dire con certezza che proiettare il daimon in forma umana sia sbagliato, innaturale, che sia necessariamente frutto dell'inesperienza: in questo campo, come in tutto ciò che riguarda il daimonismo e l'anima in generale, nessuno ha in mano verità assolute. Quando si afferma qualcosa riguardante un campo così aperto alle opinioni e alle esperienze personali, quindi, penso che un "secondo me" sia d'obbligo. Che la grande maggioranza dia per certo che la forma umana sia inesatta e innaturale non mi sembra un motivo valido per proporre le proprie idee come verità indiscutibili -e mi è parso che più di una persona abbia fatto così.

Non possiamo essere certi che la forma del daimon sia una metafora: quest'idea è derivata dalla nostra esperienza personale e -penso- prima di tutto da ciò che abbiamo letto su forum e siti riguardanti il daimonismo. Ma, se non ci fosse stato detto che la forma del daimon dev'essere animale e che dopo la stabilizzazione deve rappresentare il nostro carattere, c'avremmo tutti pensato? Non credo. Quest'idea proviene da poche persone, che poi l'hanno diffusa. Io personalmente in parte la condivido, ma un altro può non essere proprio d'accordo.
Anche dando per certo che la forma del daimon sia una metafora della nostra personalità, qualcuno può pensare che anche la forma umana possa rispecchiarci, o indicare un particolare stato psicologico dell'umano.
Personalmente, mi sono ritrovata contemporaneamente in entrambi i casi. In alcuni periodi -per dirla molto cruda, quando rischiavo di morire- mi è venuto naturale proiettare Aris in forma umana. In quei momenti non la sentivo affatto inadeguata, anzi, era la forma che meglio mi rappresentava in quel momento.
Devo ammettere che per riuscire ad interpretare quella forma ho dovuto sforzarmi parecchio: c'è voluta moltissima introspezione, perché anche i particolari minuscoli significavano qualcosa ed erano da "leggere" secondo ciò che era la mia idea personale e soggettiva. Non c'erano analisi già stilate da andare a vedere, dovevo pensare, focalizzarmi sull'introspezione, prestare attenzione a non farmi influenzare dalla fantasia. Mi ha aiutata molto a conoscermi, mi ha spronata a farmi domande, a capire quanto in me fosse vero e quanto solo una maschera.
Credo anche io, però, che sia più facile farsi influenzare dalla fantasia visualizzando il daimon in forma umana che non in forma animale.

Riassumendo: secondo me la forma umana non è sempre errata e innaturale, ma sicuramente meno usuale e più complessa da interpretare. Qualcuno può trovarsi meglio visualizzando il daimon come umano; l'introspezione è d'obbligo, in casi del genere, ma se non è influenzata dall'immaginazione credo che una proiezione simile non sia sbagliata.
E' una forma inusuale, forse adatta a descrivere solamente alcuni stati psicologici -io, ad esempio, ora che sono in un periodo meno burrascoso non la sento più adatta-, ma nessuno può affermare con certezza che sia innaturale o che sia giusta, così come non lo si può fare con la forma animale: non possiamo raggiungere verità assolute, in questo campo.
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Re: Daimon in forma umana?

Messaggio da Claudio-Olyandra » dom 21/mar/2010 01:00:24

Ah, Elga, hai colto nel centro: adoro il contraddittorio, perché è il pepe della crescita del sapere, a maggior ragione in un movimento filosofico sprovvisto di prove sperimentali. :)

Premetto subito che, almeno per i messaggi di mia competenza, il "secondo me" è implicito nel testo: lo ometto perché la mia ferma contrarietà ad una gerarchizzazione del Daimonismo è palesata in mille circostanze e, inoltre, per non appesantire con complementi sottintendibili un periodare caratterizzato da elevata complessità e rivoli argomentativi secondari. ;) Infine, sarebbe quanto meno curioso che un daemian completamente profano in visualizzazione e proiezione si mettesse a partorire sentenze manichee su quale sia la modalità corretta di compiere l'introspezione visiva. :P

La tua esperienza è molto interessante e costituisce un raro caso nella letteratura scientifica a nostra disposizione (non ricordo altri daemian che abbiano illustrato con eguale chiarezza tale vicenda, ma forse è l'ora tarda, unita ad una stanchezza da computer persistente, a provocarmi amnesie :mrgreen:). Il mio punto di vista è semplice, quanto teorico: l'uomo non ha un aspetto di per sé indicativo del suo carattere (gli studi criminologici basati sulla fisiognomica si sono rivelati un mucchio di scemenze), dunque cosa può mai simboleggiare un daimon in forma umana? L'unico uomo che ci rappresenta veramente è noi stessi, ma non occorre essere daemian per guardarsi allo specchio, donde deriva il mio scetticismo sul punto (alimentato forse dal timore di dar credito a visioni troppo condizionate dalla fantasia e dall'autosuggestione per essere attendibili). Ciò non impedisce, comunque, che l'esperienza possa smentire questo ragionamento: la sperimentazione corregge le teorie, non viceversa. :) Che la forma del daimon sia un simbolo della personalità umana è una questione tacitamente riconosciuta dalla maggioranza dei daemian (per non dire unanimità): ritengo pertanto che possa considerarsi una base solida di riferimento sulla quale impostare congetture e valutazioni ulteriori. Le alternative non sono soddisfacenti: equiparare il daimon ad un animale vero e proprio è un'assurdità che non sta in piedi; d'altro canto sostenere la tesi di una forma universale che rispecchi la personalità dell'umano a prescindere dal contesto spazio-temporale e culturale mi pare un sentiero arduo e costellato di mille insidie. È infatti mia ferma opinione che se l'etologia o il costume associassero al gatto una fisionomia comportamentale profondamente diversa da quella che oggi noi occidentali gli attribuiamo, lo stesso uomo vedrebbe (visualizzerebbe/proietterebbe) il proprio daimon con una forma diversa, conforme ai significati della cultura dominante. Naturalmente non ho compiuto viaggi nel tempo per averne prova, tuttavia una forma universale presupporrebbe una fonte altrettanto universale dalla quale far dipendere i criteri di corrispondenza forma-carattere, il che ci condurrebbe su strade non percorribili, se non tramite congetture assiomatiche di ordine sovrannaturale e divino. 8-)

Ritengo assai proficuo approfondire la vicenda che hai esposto, perciò ti chiedo di fornirci tutti i dettagli del caso. Come ti accorgesti che quella forma ti era congeniale? Cosa avvenne in quel periodo di crisi, al punto da spingerti su questa via? Quali emozioni provavi nel visualizzare/proiettare Aris come uomo? Come interpretavi la forma? Insomma, dicci tutto dalla A alla Z-quater. :D
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Re: Daimon in forma umana?

Messaggio da Eley&Me' » dom 21/mar/2010 12:37:41

Non possiamo avere verità assolute, ma almeno secondo me la forma umana va presa con le pinze proprio per la sua complessità estrema (non credo esista una forma più intricata di questa).Io personalmente sono portata a pensare che se uno si trova alle prime armi col daimonismo è più probabile che si lasci influenzare dalla sua fantasia e che l'inesperienza nel riconoscere il proprio daimon possa fargli credere che sia quella la sua forma.Un essere umano ha una psicologia talmente complessa che è davvero difficile determinarne la personalità...Un uomo dalla "faccia pulita" può essere un pazzo criminale, un uomo dalla faccia cattiva e l'atteggiamento burbero può essere una persona deliziosa (insomma, non vale la kalokagathia greca secondo cui bello=buono, brutto=cattivo), inoltre una persona può contenere in se stessa sia un lato "buono" sia uno "cattivo".Direi che è una forma a cui avvicinarsi solo in piena coscienza di sè, con la massima presenza a se stessi e un'introspezione molto sincera ed accurata. Non è una cosa che mi aspetterei da una persona a cui hanno parlato da poco di daimonismo ed è ai suoi primi tentativi...Una forma animale è più semplice ed immediata e, a mio parere, meno soggetta ad "abbagli".Mi sento molto scettica da questo punto di vista, perchè allora vorrebbe dire che i daimon in forma di Pokèmon (come alcuni sul forum americano)andrebbero riconsiderati come validi tanto quanto quelli animali...Non so ma l'idea non mi stuzzicherebbe un granchè, forse sono chiusa di mente, ma se si accetta subito come valida al 100% la forma umana (imprecisa e assai complessa) perchè non accettare la forma da Pokèmon?(che magari può essere meno complessa e più "simbolica")
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Re: Daimon in forma umana?

Messaggio da Anny♥Shakri » dom 21/mar/2010 16:01:27

a questo punto tutto si basa da cosa si intende concettualizzare con la proiezione/visualizzazione:
chi è radicato nell'idea che la forma daemonica debba rappresentare simbolicamente la nostra persona
allora sarà propenso a proiettare solo la forma animale, mentre chi sotto questo punto di vista è più "elastico"
(metto elastico tra virgolette proprio perchè è molto relativo) lo proietterà anche in umano.
io personalmente sono legata moltissimo alla forma ormai penso stabile di Shakri,
e mi sento male anche solo a pensare di proiettarlo in maniera non adeguata a come sono io
ma è ovviamente un mio intimo pensiero che può essere condiviso o meno.
per quanto mi concerne trovo corretto definire la proiezione prettamente animale della vecchia scuola,
e quella anche umana della nuova.
Elga, può anche darsi che proprio per la situazione negativa che stavi affrontando in quel periodo
tu abbia visualizzato Aris così, in effetti tu stessa hai detto che adesso che quel periodo è passato
non ritieni più consono assumere quella determinata forma... poi, non so forse mi sbaglio.
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Re: Daimon in forma umana?

Messaggio da Ako e Eri » dom 21/mar/2010 22:06:52

Eley&Me' ha scritto:Direi che è una forma a cui avvicinarsi solo in piena coscienza di sè, con la massima presenza a se stessi e un'introspezione molto sincera ed accurata. Non è una cosa che mi aspetterei da una persona a cui hanno parlato da poco di daimonismo ed è ai suoi primi tentativi...Una forma animale è più semplice ed immediata e, a mio parere, meno soggetta ad "abbagli".Mi sento molto scettica da questo punto di vista, perchè allora vorrebbe dire che i daimon in forma di Pokèmon (come alcuni sul forum americano)andrebbero riconsiderati come validi tanto quanto quelli animali...Non so ma l'idea non mi stuzzicherebbe un granchè, forse sono chiusa di mente, ma se si accetta subito come valida al 100% la forma umana (imprecisa e assai complessa) perchè non accettare la forma da Pokèmon?(che magari può essere meno complessa e più "simbolica")
La forma umana è più soggetta all'azione della fantasia e magari è utilizzata perché richiede meno sforzo di astrazione, sono d'accordo. Però credo che possa essere considerata valida, quando, senza venire condizionati dalla fantasia, c'è un'introspezione seria e sincera e si sente davvero l'esigenza di visualizzare il proprio daimon così.
La forma di pokémon non credo possa essere accettata XD Non ci sono comportamenti o interpretazioni e significati personali da associarvi. Nella forma umana invece ci sono, secondo me. Non nell'analisi della specie, ma in quella dell'aspetto: è vero che non è la fisionomia a determinare la personalità, ma penso che colori, lineamenti e piccoli dettagli possano comunque essere interpretati in chiave personale -o almeno, io ho fatto così.
Claudio-Olyandra ha scritto:Ritengo assai proficuo approfondire la vicenda che hai esposto, perciò ti chiedo di fornirci tutti i dettagli del caso. Come ti accorgesti che quella forma ti era congeniale? Cosa avvenne in quel periodo di crisi, al punto da spingerti su questa via? Quali emozioni provavi nel visualizzare/proiettare Aris come uomo? Come interpretavi la forma? Insomma, dicci tutto dalla A alla Z-quater. :D
Mi spiace, niente esposizione dalla A alla Z :mrgreen: Certe informazioni sono troppo personali per essere fornite a persone che, a conti fatti, sono degli estranei. Posso dare un quadro generale di quell'esperienza, ma niente di molto approfondito -non sono bei periodi da ricordare, non me la sento proprio.
Parlerò solo dell'ultima di queste esperienze, perché si assomigliano un po' tutte ma questa è quella che ritengo più significativa.
Verso fine gennaio di quest'anno, quando sono già in una situazione di malessere fisico e psicologico, ho tre lutti che vanno ad aggiungersi ad uno di qualche mese prima: tutte persone che hanno avuto per anni un ruolo fondamentale nella mia vita. Comprensibilmente, mi cade il mondo addosso. Non miro coscientemente al suicidio, ma comunque compio azioni che possono mettere in pericolo la mia vita.
Non mi accorgo subito di proiettare Aris come essere umano: lo sento così istintivo, naturale, che ci faccio caso solo dopo qualche settimana. Le emozioni sono le stesse di quando proietto Aris in forma animale. Sono troppo ambigue e indefinite per spiegarle, però sono praticamente identiche.
Spiegare la mia interpretazione di quella forma è più ostico XD Diciamo che ogni dettaglio aveva un senso, stava a me riuscire a capirlo. Anche solo una ciocca di capelli di colore leggermente diverso, o una piccola cicatrice, o delle unghie rosicchiate significavano qualcosa, e di esempi del genere ne ho tanti. Non era importante il fatto che la forma fosse umana, ma piuttosto come fosse, l'interpretazione che davo io a quel come, cercando di non farmi influenzare da idee preconcette.
Spero di essermi spiegata XD
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Re: Daimon in forma umana?

Messaggio da Claudio-Olyandra » dom 21/mar/2010 22:47:30

Capisco il riserbo, però in fondo sei celata da un soprannome, il che dovrebbe favorire la confidenza. ;) Ad ogni modo, poiché, per un verso o per l'altro, non ho all'attivo alcuna esperienza di visualizzazione/proiezione, lascio i commenti a chi se ne intende. :)
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Eley&Me'
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Re: Daimon in forma umana?

Messaggio da Eley&Me' » lun 22/mar/2010 11:40:25

Claudio-Olyandra ha scritto:Capisco il riserbo, però in fondo sei celata da un soprannome, il che dovrebbe favorire la confidenza. ;) Ad ogni modo, poiché, per un verso o per l'altro, non ho all'attivo alcuna esperienza di visualizzazione/proiezione, lascio i commenti a chi se ne intende. :)
Beh no, un nickname non basta a favorire la confidenza, capisco benissimo se non vuole parlarne...al massimo se qualcuno si troverà in una situazione simile potrebbe contattarla in privato.
Comunque ripeto, un livello simile di introspezione non me lo aspetto da qualcuno che ha da poco sentito parlare del daimonismo, ci vuole una schietta e sincera (e perchè no, anche dolorosa) esaminazione del proprio essere...Credo molto di più ad un tipo di proiezione fatta da Ako piuttosto che ad una proiezione fatta da un novello daemian
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