Disturbo dissociativo dell'identità e daimon
Inviato: ven 08/giu/2018 16:51:35
Ok, ok prima di tutto vorrei dire che ho cercato sul forum qualcuno che abbia già fatto questo tipo di teoria e, ho trovato qualcosa scritto da Bird...Comunque non penso quadri molto con quello che voglio scrivere io (leggete la sua teoria ) e quindi eccomi qui.
Allora partiamo dalle basi, la prima cosa da chiederci è :"Cos'è questo disturbo ? " Ve lo spiegherò in breve senza farvi scoppiare troppo la testa.
Allora, per dirla in parole semplici, la persona sta sperimentando una forte dissociazione, cioè una mancata associazione tra diverse parti di sé. Non necessariamente sono “personalità dissociate”, possono essere anche altre funzioni o stati psicologici, che possono saltar fuori e di volta in volta essere dominanti rispetto ad altri.Pensateci bene, quando siete felici, il mondo appare un posto più bello, le persone sono più amichevoli, simpatiche e disposte a non fare spoiler...Se invece, vi siete svegliati con il pensiero che il mondo sia un buco nero in cui tutto non ha senso(la mia giornata tipo)...Allora sarà così. Alcune persone potrebbero sembrarvi sgarbate(anche se non lo sono ) e voi sareste anche più nervosi e poco tranquilli.Fortunatamente, di solito, noi non vediamo solo queste due versioni del mondo ma, durante una giornata, potremmo vedere tantissime versioni o sfumature diverse; passando facilmente e da uno stato d'animo a un altro in completa armonia o coerenza.
Il problema con le persone che soffrono di questo disturbo è che non riescono a percepire le diverse sfumature e ,quindi, adattarsi al meglio.
Una disgregazione dell’identità, come ci siamo detti,è caratterizzata da due o più stati di personalità distinti (in alcune culture viene definita come “possessione”). Questa comporta una forte discontinuità del senso del sé: significa che quando sono Andrea mi comporto in un modo, mentre quando sono Rocco in un altro(i nomi sono venuti un po' così lo so ahaha ). Ma non solo: posso anche provare sentimenti diversi, percepire le cose in modo diverso, avere diverse capacità cognitive.Anche qui, non è strano, se ci pensi. Sembra imoossibile avere diverse capacità cognitive ma pensateci bene.
Quando stai studiando per la scuola e sei annoiato potrai starci ore su delle pagine prima di impararle.Se invece stai ascoltando la canzone del tuo artista preferito, sono sicuro che in breve la saprai perfettamente (anche se molti preferiscono non ascoltarmi mentre canto ahahah).
Un altro problema sono “i vuoti”, cioè il fatto di non ricordare alcune parti delle proprie giornate, perché vissute in un altro stato, cioè dominati da un’altra identità. Anche qui, si tratta di un fenomeno che proviamo tutti (si chiama “dimenticanza”): solo che se parliamo di Disturbo dissociativo dell’identità ci troviamo di fronte a situazioni in cui queste dimenticanze, oltre a essere frequenti, sono ampie e problematiche, e spesso si hanno solo quando si è in uno stato diverso da quello in cui si è vissuta l’esperienza (e si parla di amnesia dissociativa).In altre parole, di solito se ti dicono “Dai, non ti ricordi che l’altro ieri siamo andati a pranzo?” tu, probabilmente, te lo ricordi (se non te lo ricordi inizia a essere un problema eh…). Nel caso di un DDI invece, molto probabilmente, no.
Ora, sperando che abbiate capito il concetto, arriviamo alla mia teoria"Il daimon può cambiare da stato a stato?"
Può modificarsi insieme a noi o rimane semplicemente lo stesso? Io penso che come noi assumiamo atteggiamenti diversi (se si è afflitti da questo disturbo )anche il daimon può avere dei problemi a controllarsi e a rimanere sempre lo stesso.
Lui cambia insieme a noi.
Voi cosa ne pensate? Sono curiosissimo delle vostre teorie e non aspetto altro.
Allora partiamo dalle basi, la prima cosa da chiederci è :"Cos'è questo disturbo ? " Ve lo spiegherò in breve senza farvi scoppiare troppo la testa.
Allora, per dirla in parole semplici, la persona sta sperimentando una forte dissociazione, cioè una mancata associazione tra diverse parti di sé. Non necessariamente sono “personalità dissociate”, possono essere anche altre funzioni o stati psicologici, che possono saltar fuori e di volta in volta essere dominanti rispetto ad altri.Pensateci bene, quando siete felici, il mondo appare un posto più bello, le persone sono più amichevoli, simpatiche e disposte a non fare spoiler...Se invece, vi siete svegliati con il pensiero che il mondo sia un buco nero in cui tutto non ha senso(la mia giornata tipo)...Allora sarà così. Alcune persone potrebbero sembrarvi sgarbate(anche se non lo sono ) e voi sareste anche più nervosi e poco tranquilli.Fortunatamente, di solito, noi non vediamo solo queste due versioni del mondo ma, durante una giornata, potremmo vedere tantissime versioni o sfumature diverse; passando facilmente e da uno stato d'animo a un altro in completa armonia o coerenza.
Il problema con le persone che soffrono di questo disturbo è che non riescono a percepire le diverse sfumature e ,quindi, adattarsi al meglio.
Una disgregazione dell’identità, come ci siamo detti,è caratterizzata da due o più stati di personalità distinti (in alcune culture viene definita come “possessione”). Questa comporta una forte discontinuità del senso del sé: significa che quando sono Andrea mi comporto in un modo, mentre quando sono Rocco in un altro(i nomi sono venuti un po' così lo so ahaha ). Ma non solo: posso anche provare sentimenti diversi, percepire le cose in modo diverso, avere diverse capacità cognitive.Anche qui, non è strano, se ci pensi. Sembra imoossibile avere diverse capacità cognitive ma pensateci bene.
Quando stai studiando per la scuola e sei annoiato potrai starci ore su delle pagine prima di impararle.Se invece stai ascoltando la canzone del tuo artista preferito, sono sicuro che in breve la saprai perfettamente (anche se molti preferiscono non ascoltarmi mentre canto ahahah).
Un altro problema sono “i vuoti”, cioè il fatto di non ricordare alcune parti delle proprie giornate, perché vissute in un altro stato, cioè dominati da un’altra identità. Anche qui, si tratta di un fenomeno che proviamo tutti (si chiama “dimenticanza”): solo che se parliamo di Disturbo dissociativo dell’identità ci troviamo di fronte a situazioni in cui queste dimenticanze, oltre a essere frequenti, sono ampie e problematiche, e spesso si hanno solo quando si è in uno stato diverso da quello in cui si è vissuta l’esperienza (e si parla di amnesia dissociativa).In altre parole, di solito se ti dicono “Dai, non ti ricordi che l’altro ieri siamo andati a pranzo?” tu, probabilmente, te lo ricordi (se non te lo ricordi inizia a essere un problema eh…). Nel caso di un DDI invece, molto probabilmente, no.
Ora, sperando che abbiate capito il concetto, arriviamo alla mia teoria"Il daimon può cambiare da stato a stato?"
Può modificarsi insieme a noi o rimane semplicemente lo stesso? Io penso che come noi assumiamo atteggiamenti diversi (se si è afflitti da questo disturbo )anche il daimon può avere dei problemi a controllarsi e a rimanere sempre lo stesso.
Lui cambia insieme a noi.
Voi cosa ne pensate? Sono curiosissimo delle vostre teorie e non aspetto altro.