Daimon nella storia

Meditiamo sugli aspetti filosofici e formuliamo ipotesi ragionevoli sul Daimonismo!
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Andrea e Zefira
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Daimon nella storia

Messaggio da Andrea e Zefira » lun 12/mar/2018 15:12:20

Buongiornissimo amici daemian, oggi sono qui, come vostro umile servitore, per dimostrare, in codesto topic,che il daimon ha fatto molte apparizioni nella storia... A nostra insaputa. Basti pensare a molti personaggi storici come la Pucelle d'Orléans ovvero Giovanna d'Arco per trovare dei chiari riferimenti.Questa famosa condottiera riuscì a ribaltare la guerra dei Cent'anni in favore della Francia, riconquistando vari territori e alzando il morale delle truppe francesi...FABIO GROSSO 2006 !!!!Zefira un po' di contegno per favore...SAPPIAMO ENTRAMBI CHE LA PENSI COME ME...Bheeee continuiamo il discorso. Si dice che Giovanna d'Arco riuscisse a parlare con voci nella sua testa che la confortavano e la aiutavano nei momenti di crisi...Vi ricorda qualcosa ? A me,il mio caro daimon. Un altro esempio che posso riportarvi,Non è esattamente un dato storico ma ha un profilo più...Religioso(ammicco amichevolmente a Pullman);Se si ha letto la Bibbia(un libro che consiglio,non perchè voglia cercare di convertirvi o altro,ma per pura sete di conoscenza)si può notare un tratto in cui si dice che in passato le persone potessero comunicare agevolmente con Dio...Che lo sentissero nella loro mente e che, potessero risponderGli facilmente. Altro riferimento ai daimon.Vorrei potervi dire di più ma per ora è tutto.Vi prego di commentare con tutte le vostre opinioni e alla prossima. Ok,ho un po' di tempo libero...Speriamo.Continuando il discorso vorrei aggiungere che , ci sono molti altri esempi di come, il daimon sia stato molto attivo nel corso della nostra storia.Basti pensare ai saggi dei monasteri orientali...Pensate che tutto il loro stile di vita è bastato sull'introspezione e ,di conseguenza , sulla ricerca del proprio daimon.È anche vero che, tutte queste scuole di pensiero, si differenziano moltissimo fra loro...Sia nello stile di vita che in altro;ma è bello notare come tutte puntino allo stesso obbiettivo.Cioè alla scoperta di sè.Ovviamente, credo che noi uomini abbiamo perso la capacità di avvertire e parlare con noi stessi(daimon)perché ,In fondo, noi uomini oggi siamo persi nelle nostre attività...Non ci prendiamo più cura di noi e viviamo la vita senza pensare a null'altro che ora allo studio , ora al lavoro.Sfortunatamente, avvicinandosi sempre di più alla modernità si riscontrano sempre meno esempi di persone intente a prendersi cura del proprio daimon.Tutti noi, dovremmo prenderci un momento e pensare. Beh almeno questo è il mio pensiero.Ascolterò di buon grado i vostri commenti.Alla prossima discussione
Ultima modifica di Andrea e Zefira il dom 01/apr/2018 23:17:02, modificato 3 volte in totale.

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Pandemonium
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Re: Daimon nella storia

Messaggio da Pandemonium » lun 12/mar/2018 18:06:54

Allora, per Giovanna d'Arco purtroppo penso che "ci accontentiamo di ciò che abbiamo". E' stata in passato demonizzata e certamente le leggende che girano attorno alla sua figura sono molte: per questo penso che le voci potrebbero essere state tranquillamente inventate, ma certo è che se è riuscita in tale impresa doveva essere mossa da grande forza interiore; doveva avere un'enorme senso della missione che può essere stato covato e nutrito dal daimon stesso, che ella ha saputo ascoltare.
La Bibbia è certamente un libro interessante, e per quanto la religione e il daimonismo possano "unirsi" sotto certi aspetti è doveroso fare la precisazione che il daimon non è dio, non può in alcun modo sostituirsi ad esso (ammessa la sua esistenza), ma è interessante la teoria secondo la quale esso possa fare da tramite. E' vero che chi ha una spiritualità più pronunciata di altri possa, grazie al daimon, sentirsi più vicino ed unito a "qualcosa di più grande" (che può essere appunto un'entità superiore o la natura, molto semplicemente), ma questo dipende appunto dalla natura stessa della persona: se il daemian è estremamente razionale e non ha interesse per questo, penso che sia impossibile (a meno che non abbia rinnegato questa parte di sè) che diventi improvvisamente super credente e unito a "dio".
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Re: Daimon nella storia

Messaggio da Caelum » lun 12/mar/2018 18:42:07

Ciaone a tutti! Finalmente un nuovo topic interessante, spero di essere d'aiuto, anche se non mi intendo di nessuno dei due argomenti. Spera di non dire cavolate
Andrea e Zefira ha scritto:
lun 12/mar/2018 15:12:20
FABIO GROSSO 2006 !!!!

Su questo, ti posso solo dire che vado a scuola con il figlio, che non è per nulla simpatico, come neanchè il padre (parere mio, poi io non so nemmeno giocare a calcio, nè tifo).

Comunque, concordo con Arianna sul punto della religione, se una persona non è particolarmente religiosa non vede il daimon come una specie di dio, si deve però dire che vi erano alcuni che interpretavano la presenza del daimon come un intermezzo tra l'uomo e Dio, ma a quei tempi (di Platone si intende), la vita quotidiana era mooolto legata alla religione, (si pensi alla depressione di Petrarca quando Laura ci tira le cuoia, per aver amato una creatura terrestre più di Dio).
Riguardo a Giovanna d'Arco mi spiace ma non posso esprimere un parere in quanto non ci sono ancora arrivato.
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Re: Daimon nella storia

Messaggio da Andrea e Zefira » lun 12/mar/2018 19:00:40

Lo aggiungerò in seguito per chiarirmi.Non intendevo dire in nessun modo che il daimon e Dio hanno una sorta di collegamento e cercherò di fare i miei topic nel modo più laico possibile;intendevo solo dire che,se si studia la Bibbia da un certo punto di vista potrebbe risultare che alcuni versi possono ricondurre a una sorta di forza interiore o altro che si avvicina di molto al concetto di daimon.Mi scuso se ho arrecato incomprensioni e ringrazio chiunque altro commenti sotto questo post con nuovi spunti e idee

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Re: Daimon nella storia

Messaggio da Chaky & Alexis » lun 12/mar/2018 21:36:31

È vero, nel corso della storia ci sono state molte persone che hanno testimoniato di sentire quella vocina nella testa che può essere assimilabile al concetto di daimon, ci sono stati anche tanti filosofi che hanno parlato dell'importanza dell'introspezione e di scavare all'interno dell'animo umano, come per esempio i filosofi della corrente spiritualista. Anche ora ci sono psicologi e filosofi che ne parlano, non utilizzano la parola daimon ma si tratta sempre della stessa cosa.
Quindi è interessante notare come, anche se comunque le persone sanno e hanno parlato dell'esistenza del daimon, quest'idea non abbia attecchito nel pensiero comune. Perché il concetto di daimon non è diventato un idea comune nel tempo? Di solito nella storia quando ci sono state tante persone che hanno affermato l'esistenza di una cosa dopo un po' questa è stata presa per vera ed è diventata un idea comune, però nel tempo non è stato così per il concetto di daimon, è rimasta un'idea di nicchia che è stata rifiutata dalla maggior parte delle persone, perché?

Ok lo so che la mia domanda non centra niente con la discussione in corso, però mi è venutain mente leggendo questo post e dovevo farvela prima di dimenticarla😅
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Re: Daimon nella storia

Messaggio da Andrea » mar 13/mar/2018 09:36:13

Anna & Alexis ha scritto:
lun 12/mar/2018 21:36:31
È vero, nel corso della storia ci sono state molte persone che hanno testimoniato di sentire quella vocina nella testa che può essere assimilabile al concetto di daimon, ci sono stati anche tanti filosofi che hanno parlato dell'importanza dell'introspezione e di scavare all'interno dell'animo umano, come per esempio i filosofi della corrente spiritualista. Anche ora ci sono psicologi e filosofi che ne parlano, non utilizzano la parola daimon ma si tratta sempre della stessa cosa.
Quindi è interessante notare come, anche se comunque le persone sanno e hanno parlato dell'esistenza del daimon, quest'idea non abbia attecchito nel pensiero comune. Perché il concetto di daimon non è diventato un idea comune nel tempo? Di solito nella storia quando ci sono state tante persone che hanno affermato l'esistenza di una cosa dopo un po' questa è stata presa per vera ed è diventata un idea comune, però nel tempo non è stato così per il concetto di daimon, è rimasta un'idea di nicchia che è stata rifiutata dalla maggior parte delle persone, perché?

Ok lo so che la mia domanda non centra niente con la discussione in corso, però mi è venutain mente leggendo questo post e dovevo farvela prima di dimenticarla😅
Beh, dire che abbiano riconosciuto il daimon per me è una forzatura. È vero che non pochi hanno parlato di questa voce interiore, di questa guida, ma sono state date spiegazioni contrastanti a questo fenomeno: chi lo ha identificato con la voce di dio o degli dei, chi con la manifestazione della propria coscienza, chi come l'anima, chi ancora con una parte della psiche, chi con un essere che portava il messaggio degli dei, ecc ecc.
Siamo noi che associamo quella voce al daimon, ma la nostra non è né la prima né probabilmente l'ultima delle teorie.
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Re: Daimon nella storia

Messaggio da Caelum » mer 09/mag/2018 18:35:33

Ciao a tutti!
Oggi a scuola, nell'ora di letteratura abbiamo iniziato a studiare Torquato Tasso, più che altro per il momento il quadro generale della sua esistenza terrena.
E mi ha colpito quando il libro racconta di quegli anni in cui è finito in manicomio per aver quasi minacciato con un coltello un tale durante una cena molto importante; in ospedale (non ho capito se lo scrive nelle sue opere o se lo riporta semplicemente il libro) dice di parlare con questa specie di "folletto", il Tasso (dice la professoressa) lo descrive come l'essere con cui ha parlato negli anni in cui è rimasto in manicomio, l'unico essere con cui ha potuto conversare per non impazzire.
La mia teoria (come avrete immaginato) è quella che questo "folletto" non se lo sia immaginato nel vero senso della parola, ma che in qualche modo fosse il suo daimon che cercava in qualche modo di non farlo impazzire completamente.
Scrivetemi cosa ne pensate, grazie già in anticipo per le risposte!
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Re: Daimon nella storia

Messaggio da Luci e Stoy » mer 09/mag/2018 18:48:33

Gian~Jia ha scritto:
mer 09/mag/2018 18:35:33
Ciao a tutti!
Oggi a scuola, nell'ora di letteratura abbiamo iniziato a studiare Torquato Tasso, più che altro per il momento il quadro generale della sua esistenza terrena.
E mi ha colpito quando il libro racconta di quegli anni in cui è finito in manicomio per aver quasi minacciato con un coltello un tale durante una cena molto importante; in ospedale (non ho capito se lo scrive nelle sue opere o se lo riporta semplicemente il libro) dice di parlare con questa specie di "folletto", il Tasso (dice la professoressa) lo descrive come l'essere con cui ha parlato negli anni in cui è rimasto in manicomio, l'unico essere con cui ha potuto conversare per non impazzire.
La mia teoria (come avrete immaginato) è quella che questo "folletto" non se lo sia immaginato nel vero senso della parola, ma che in qualche modo fosse il suo daimon che cercava in qualche modo di non farlo impazzire completamente.
Scrivetemi cosa ne pensate, grazie già in anticipo per le risposte!
E' interessante! Non ricordavo questo aspetto di Tasso, ma ne abbiamo parlato poco effettivamente gli anni scorsi, faccio due ricerche e ti dico. Per ora quello che posso dirti è che potrebbe anche essere qualcosa di simile ma non vorrei sbilanciarmi troppo. Nella misura in cui una situazione simile può influenzarci e farci vedere/sentire cose che non ci sono e via dicendo, non possiamo sapere credo se fossero conversazioni daimoniache nel vero senso della parola o solo deliri(?)Ricordo che tempo fa qualcuno aveva proposto una teoria simile, non relativa a Tasso ma più so casi di persone con problemi mentali e affini, se ritrovo la discussione te la linko :)
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