Daimon, Anima e po' di filosofia

Meditiamo sugli aspetti filosofici e formuliamo ipotesi ragionevoli sul Daimonismo!
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香 と 火
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Re: Daimon, Anima e po' di filosofia

Messaggio da 香 と 火 » mer 02/set/2015 21:58:49

E nessuna prova fisico-chimica, a parte gli editti o le carte da te citate. E' questo il mio paradosso
Però... le carte e gli editti SONO prove fisiche!

Insomma, lo stesso tipo di prove riguardanti eventuali fatti, anche leggendari, raccontati nei secoli. Esistono documentazioni ufficiali medievali che parlano di animali leggendari. Sono infinite le testimonianze, ma temo che chiunque rimarrebbe scettico.
Si ma dipende anche dalle fonti... xD
Se le fonti più attendibili nel campo "animali leggendari" sono i bestiari (che avevano ben altro scopo rispetto alla sana ricerca naturalistica...) temo non si possano considerare valide.
Dubbio si, ma non estendiamolo a tutto ciò che non si può toccare/vedere in questo stesso momento. xD
EDIT: Ricordo che qua a Torino, eminenti scienziati affermano, con fatti storici alla mano e dati chimicofisicomagiciboomboom etc. che un uomo di origini ebraiche, sarebbe esploso tipo Hiroshima, dentro un panno di lino o quel che è, circa duemila e passa anni fa.
Visto che sono di Torino voglio provare il loro spacciatore! Mi pare sia buona c:
A parte gli scherzi non ho capito molto bene il fatto. Adesso cerco xD

EDIT:
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Son tarda io.
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Re: Daimon, Anima e po' di filosofia

Messaggio da Cassandra e Sibilin » mer 02/set/2015 22:06:12

香 と 火 ha scritto:
EDIT: Ricordo che qua a Torino, eminenti scienziati affermano, con fatti storici alla mano e dati chimicofisicomagiciboomboom etc. che un uomo di origini ebraiche, sarebbe esploso tipo Hiroshima, dentro un panno di lino o quel che è, circa duemila e passa anni fa.
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Re: Daimon, Anima e po' di filosofia

Messaggio da IlTengu » mer 02/set/2015 22:07:47

Però... le carte e gli editti SONO prove fisiche!
E qui non ci piove, ma nessuna prova riguardante l'effetiva esistenza fisica di Cesare et similia.
Se le fonti più attendibili nel campo "animali leggendari" sono i bestiari (che avevano ben altro scopo rispetto alla sana ricerca naturalistica...) temo non si possano considerare valide.
Le ricerche storiografiche sull'antichità partono spesso da testimonianze quasi mitiche o leggendarie.
Dubbio si, ma non estendiamolo a tutto ciò che non si può toccare/vedere in questo stesso momento. xD
Ma la mia è una critica contro lo scetticismo. ;)
^^aaahh! La Sindone! xD
Son tarda io.
Tranquilla xD
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Re: Daimon, Anima e po' di filosofia

Messaggio da Cassandra e Sibilin » mer 02/set/2015 22:09:11

IlTengu ha scritto: Le ricerche storiografiche sull'antichità partono spesso da testimonianze quasi mitiche o leggendarie.
Partono è la parola giusta. Non ci rimangono.


Stiamo andando OT, per me l'argomento è chiuso.
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Re: Daimon, Anima e po' di filosofia

Messaggio da IlTengu » mer 02/set/2015 22:10:33

Cassandra e Sibilin ha scritto:
IlTengu ha scritto: Le ricerche storiografiche sull'antichità partono spesso da testimonianze quasi mitiche o leggendarie.
Partono è la parola giusta. Non ci rimangono.


Stiamo andando OT, per me l'argomento è chiuso.
Ma il mio era un semplice paradosso, non un difendere la tesi per cui Cesare non sarebbe esistito, ma Drago Focus, sì. xD
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Re: Daimon, Anima e po' di filosofia

Messaggio da Saphiry e Deianira » mer 02/set/2015 22:11:29

Ciao gente, sono una sapha che monitora la discussione per evitare feriti (?). No vbb scherzi a parte, vi controllo c:

Non mi intrometto nella discussione perché non ritengo indispensabile la cosa, ci tenevo solo a dire che è provato che la sindone sia un falso storico.
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Re: Daimon, Anima e po' di filosofia

Messaggio da Claudio-Olyandra » mer 02/set/2015 22:17:23

Che caos! :shock: Vediamo di procedere con ordine. :roll:

L'onere della prova incombe su chi afferma l'esistenza di qualcosa: chi afferma senza prove può essere smentito senza prove. Si tratta di una conseguenza non soltanto del principio di correttezza (non può ammettersi che qualcuno sostenga cose a caso e demandi agli altri di smentirlo, quasi fosse investito del dono dell'infallibilità e meritasse fede incondizionata sulla parola), ma anche della logica (non è materialmente possibile scandagliare l'intero universo per provare l'inesistenza di qualcosa, perciò porre l'onere della prova a carico dello scettico significherebbe dover ammettere l'esistenza di qualunque prodotto dell'umana fantasia, inclusi l'Invisibile Unicorno Rosa, Voldemort e Narnia, visto che nessuno s'è finora preso la briga di controllare se nel più vicino buco nero, o altrove nel cosmo, vi sia, per avventura, taluna delle predette entità).

Inoltre, l'onere della prova è proporzionato all'importanza della tesi: se può considerarsi vero che Tizio è stato derubato da Caio su testimonianza di chi ha assistito al delitto, trattandosi di un fatto normale, che avviene milioni di volte all'anno su e giù per il pianeta, fin dall'alba dei tempi, certamente non bastano i testimoni oculari per corroborare l'esistenza di una divinità o di un fenomeno sovrannaturale, il quale, invece, andrà indagato con mezzi estremamente più complessi, accurati e sofisticati, anche alla luce delle autosuggestioni e delle alterazioni cognitive derivanti dalla scarsa imparzialità dei testimoni in materia di vita ultraterrena, a causa del bisogno più o meno consapevole di esorcizzare la morte, che può ragionevolmente indurli a vedere quel che vogliono vedere anziché ciò che effettivamente è accaduto.

Infine, non può considerarsi scientifico ciò che non è falsificabile, perché l'impossibilità di addurre prove contrarie trasferisce il dibattito dal piano razionale a quello dogmatico, dominato dalle credenze di ciascuno.

Il metodo d'indagine è fondamentale, altrimenti opinioni e fatti si confondono in una miscela caotica della quale può asserirsi tutto e il suo contrario, in barba all'oggettiva riscontrabilità dei dati, che è l'unico criterio atto a distinguere le fantasie dalla realtà.
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Re: Daimon, Anima e po' di filosofia

Messaggio da IlTengu » gio 03/set/2015 00:50:11

visto che nessuno s'è finora preso la briga di controllare se nel più vicino buco nero, o altrove nel cosmo, vi sia, per avventura, taluna delle predette entità
A parte gli scherzi ed eventuali nuovi paradossi, nessuno s'è mai preso la briga di verificare un'infinità di teorie efficaci, assunte perchè funzionanti o probabili. Per esempio nessuno ha mai osservato il famoso "orrizzonte degli eventi". Nessuno ha mai osservato le possibili undici dimensioni che attraverso il loro intersecamento regalano al nostro Universo le sue particolari leggi fisiche. Eppure sono teorie probabili e spesso efficaci.
Nessuno, d'altronde, ha mai dimostrato con certezza la teoria darwiniana riguardante l'uomo, ma la maggioranza dei dati e le probabilità, vertono su una veridicità di tale teoria. E', appunto, una "teoria efficace".
Così come per secoli la teoria tolomaica è stata una "teoria efficace"; erano possibili molte previsioni attraverso tale sistema che rimaneva tuttavia, molto complicato da gestire. Il sistema proposto da Copernico e perfezionato da chi venne dopo di lui, offrì e offre tutt'ora una maggiore semplicità e precisione; ma chi all'epoca di Galileo avrebbe potuto avere prove inconfutabili circa la veridicitá di tale teoria, senza nessun tipo di dubbio?
Anche la teoria creazionista, fu per secoli una "teoria efficace" e sminuire la filosofia nata in seno a tale visione, sarebbe ridicolo.
Dunque, cosa è vero secondo i dati? Al massimo possiamo sapere quale teoria sia più probabile.
Con questo non voglio affermare la veridicità della reincarnazione(non mi interessa), ma il dubbio sacrosanto che forse la realtà materiale e sensibile non è esattamente tutto ciò che esiste e se lo è secondo i "dati", si tratta di dati materiali e dunque, inutili(da soli) alla nostra(di chiunque voglia compierla) ricerca. Così come sarebbe inutile ricercare prove dell'inesistenza del dio abramitico, all'interno del testo biblico.
Mi sono occupato di letture riguardanti l'alchimia inquadrata in un discorso storiografico e posso con facilità affermare che probabilmente il discorso è molto più ampio e molto più complesso e ridurre tutto a materia e sensi, è a mio discutibile(sia ben chiaro) dire, un po' semplicistico(senza voler offendere nessuno, visto che in questa sede nessuno ha portato l'intera propria visione).
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Re: Daimon, Anima e po' di filosofia

Messaggio da Luke e Kyriax » gio 03/set/2015 01:33:19

IlTengu ha scritto:
visto che nessuno s'è finora preso la briga di controllare se nel più vicino buco nero, o altrove nel cosmo, vi sia, per avventura, taluna delle predette entità
A parte gli scherzi ed eventuali nuovi paradossi, nessuno s'è mai preso la briga di verificare un'infinità di teorie efficaci, assunte perchè funzionanti o probabili. Per esempio nessuno ha mai osservato il famoso "orrizzonte degli eventi". Nessuno ha mai osservato le possibili undici dimensioni che attraverso il loro intersecamento regalano al nostro Universo le sue particolari leggi fisiche. Eppure sono teorie probabili e spesso efficaci.
Nessuno, d'altronde, ha mai dimostrato con certezza la teoria darwiniana riguardante l'uomo, ma la maggioranza dei dati e le probabilità, vertono su una veridicità di tale teoria. E', appunto, una "teoria efficace".
Così come per secoli la teoria tolomaica è stata una "teoria efficace"; erano possibili molte previsioni attraverso tale sistema che rimaneva tuttavia, molto complicato da gestire. Il sistema proposto da Copernico e perfezionato da chi venne dopo di lui, offre una maggiore semplicità e precisione, ma chi all'epoca di Galileo aveva prove inconfutabili che fosse vero senza nessun tipo di dubbio?
Anche la teoria creazionista, fu per secoli una "teoria efficace" e sminuire la filosofia nata in seno a tale visione, sarebbe ridicolo.
Dunque, cosa è vero secondo i dati? Al massimo possiamo sapere quale teoria sia più probabile.
Con questo non voglio affermare la veridicità della reincarnazione(non mi interessa), ma il dubbio sacrosanto che forse la realtà materiale e sensibile non è esattamente tutto ciò che esiste e se lo è secondo i "dati", si tratta di dati materiali e dunque, inutili(da soli) alla nostra(di chiunque voglia compierla) ricerca. Così come sarebbe inutile ricercare prove dell'inesistenza del dio abramitico, all'interno del testo biblico.
Ma tutto questo è evidente, anche se potrebbe essere ritenuto parzialmente improprio: sostenere che una teoria (mi riferisco più che altro alla fisica...può sembrare riduttivo ma non lo è, visto che regola praticamente tutto quello che ci circonda) sia in qualche misura probabile significa ritenere che tale teoria possa in qualche modo essere vera e catturare quindi l'essenza della realtà...mentre almeno per quanto mi riguarda non c'è alcuna ragione di pensare che una qualsiasi teoria per quanto accurata possa effettivamente assumere un ruolo così legato all'essenza del mondo. Meglio interpretare le teorie scientifiche come descrizioni della realtà (e non come "potenziali realtà").
È vero che l'accuratezza di una descrizione non sarà mai infinita, così come un quadro non potrà mai essere il soggetto che ritrae; è anche vero che la descrizione può non essere sufficiente a spiegare tutto e possono esserci degli elementi della realtà che sfuggono (ancora) alle nostre reti. Potrebbero persino esserci delle cose che non siamo in grado di spiegare, ma queste non sono buone ragioni per costruire castelli di fantasia sul nulla creando enormi complicazioni potenzialmente inutili.
Volendo potremmo anche ammettere ipoteticamente l'esistenza di qualcosa di metafisico, ma non avrebbe senso dire di più mancando i requisiti metodologici necessari ad indagare qualcosa che per sua natura va oltre la materialità di cui siamo abituati a fare esperienza. Senza questo presupposto fondamentale non possiamo avere gli elementi per costruire anche solo un vero dibattito e il tutto si riduce più che altro ad una questione personale di cui non ha neanche troppo senso parlare approfonditamente.

Non ho letto tutto (anzi), comunque mi sembra che siamo un po' OT.
Per me non c'è problema se la discussione continua (può essere interessante), purché si mantengano toni adeguati...nel caso potremmo vedere con gli altri admin e i mod per decidere se dividere il topic.
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(mi hanno detto così; però francamente non ne ho idea)

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Re: Daimon, Anima e po' di filosofia

Messaggio da Mel » gio 03/set/2015 01:44:03

Sono in parte d'accordo con quello che hai scritto (IlTengu) in codesto topic(per quanto credo che Nerone e Cesare siano esistiti realmente xD lo dico per evitare che altri si producano in battutine cretine xD).Nel senso che:la teoria della reincarnazione mi affascina non poco e credo sarebbe una delle poche,a dare un senso alla vita in generale.Molti potrebbero dirti che il senso uno se lo costruisce etc. etc. ma nella mia ottica(che io trovo logica a dire il vero)se domani la civiltà umana si estinguesse in un sol colpo,tutto quello che abbiamo inventato,scoperto e costruito assomiglierebbe molto al suono di una puzzetta nell'universo.Se invece contempliamo la nostra storia come un qualcosa che non si arresta con la morte ma va oltre per ricominciare dal punto nel quale l'avevamo lasciata allora tutto serve a qualcosa.Certo ci sarebbe un'altra opportunità,diciamo se tutti gli esseri viventi nell'universo li intendessimo come osservatori/macchine il cui compito è quello di raccogliere e condividere dati(la cui individualità è un'illusione perché in realtà contengono tutti lo stesso spirito indifferenziato,come se fosse un SO montato su diversi pc collegati nella stessa rete) allora anche in questo caso avremmo una reale funzione(e la teoria sarebbe un po' più gestibile a livello pratico rispetto alla reincarnazione che sembra molto antropocentrica).
Scusate l'OT sull'OT ma ho visto che ci avete preso gusto(e soprattutto il mio umore serale totalmente "rifiutistico" dei dettagli). :P
"Nosce te ipsum,vince te ipsum,vive tibi ipsi,sic eris Felix."

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