Però è vero: Jung si interessò allo studio delle discipline esoteriche. Probabilmente non tanto perché attratto dalla magia o effettivamente convinto che certi concetti fossero applicabili alla realtà, ma perché la simbologia (occulta e non) ha sempre avuto nella storia dell'uomo grande importanza. Inoltre, lui stesso affermò di aver trovato nell'alchimia l'equivalente della sua psicologia. Non parlava ovviamente della scienza alchemica che poi sarebbe sfociata nella chimica, ma di un tipo di alchimia che possiamo definire "spirituale".Claudio-Olyandra ha scritto:Tu prendi Jung e lo usi strumentalmente per offrire conferme posticce di magia, alchimia, cabala e quant'altro
E' da non confondere l'occultismo portato avanti da certi gruppi iniziatici che poco hanno di spirituale e "trasparente" da quello che è accessibile a chiunque voglia studiare ed informarsi. Basta cercare su internet: è pieno di libri gratuiti scaricabili in pochi secondi, che raccontano e spiegano una dottrina esoterica e religiosa che ha veramente una storia millenaria e a cui tutti dovremmo dare un'occhiata, anche per diventare immuni a certi preconcetti. Non bisogna credere a tutto quello che si legge, ovviamente, ma sminuire una realtà che appartiene all'uomo dalla sua nascita anche a me sembra superficiale, soprattutto se non ci si è mai impegnati ad approfondire.Claudio-Olyandra ha scritto: Se questa pretesa sapienza millenaria ha qualcosa da offrire all'umanità, metta le carte in tavola e sette miliardi di persone controlleranno il punto: se vuole continuare a trincerarsi dietro le porte blindate dell'irraggiungibilità delle sue tesi, dell'insopportabilità delle sue rivelazioni, della trascendenza del suo potere, allora resti pure tra i balocchi della fantasia, ad uso e consumo di santoni posticci e di ignare vittime delle loro circonvenzioni...
Il mondo religioso in quanto tale, esattamente come quello scientifico, è potenzialmente una grande fonte di saggezza e sapienza.
La religiosità più famosa è ovviamente quella delle grandi dottrine monoteiste, che al giorno d'oggi però propinano una visione delle cose obsoleta e hanno posizioni criticabili da chiunque abbia almeno un minimo di raziocinio e sensibilità. Ma per chiunque abbia approfondito certi argomenti, appare chiarissimo che in realtà i valori della religione sono tutto il contrario! Il religioso "vero", come lo scienziato "vero" mettono da parte l'orgoglio e i dogmi e aprono la loro mente a qualsiasi possibilità. Tutto ciò che è una limitazione alla libertà altrui dovrebbe essere abolito, ma tale non è la religione che al contrario se correttamente sviluppata e studiata è un mezzo per l'essere umano che vuole capire la realtà ed imparare a discernere la verità dalla finzione strumentalizzata. Diffidare di chi si vanta di avere la verità in tasca è il primo "comandamento" del buon discepolo, secondo le religioni sane.