-thias e emma- ha scritto:Luke forse non ho compreso bene il tuo discorso dunque correggimi se sbaglio: L'alchimia se non vado errato ha origine nell'antico egitto, e va bene poi arriva l'uomo moderno che trasforma questa arte esoterica (per i tempi) in scienza, ciò non toglie che già in precedenza l'alchimia non fosse scienza, semplicemente non era considerata tale.
Mostraok Luke forse è dico forse effettivamente non ho capito il tuo discorso ahahah
Cosa non ti è chiaro? xD
In antichità esisteva una conoscenza scientifica (talvolta anche piuttosto sofisticata, come nel campo astronomico), ma non esisteva una vera distinzione tra scienza, filosofia e religione. Il concetto di scienza come lo intendiamo oggi è completamente diverso: il termine nella sua accezione moderna è strettamente legato a ciò che chiamiamo appunto "metodo scientifico". Sui limiti e sulle possibilità della scienza e dei suoi metodi c'è tutta una teoria, di cui si occupa l'epistemologia (una branca della filosofia). Una delle questioni di cui si occupa l'epistemologia è proprio il cosiddetto "problema della demarcazione", che consiste appunto nel determinare cosa sia considerabile scientifico e cosa no. Effettivamente non è sempre banale effettuare questa demarcazione e non esiste a quanto so un criterio che soddisfi pienamente tutti gli epistemologi, tuttavia ci sono alcuni "criteri generali" comunemente accettati, tra i cui figurano in particolare quelli di verificabilità (di storia plurisecolare) e falsificabilità (introdotto da Popper in tempi molto più recenti).
Una teoria scientifica dovrebbe essere verificabile, ovvero si dovrebbe poter identificare almeno un risultato di un esperimento che verificandosi possa confermare la validità della teoria stessa.
Una teoria scientifica dovrebbe inoltre essere falsificabile, ovvero dovrebbe poter essere formulabile almeno un esperimento per cui si possano identificare delle condizioni risultanti che verificandosi confuterebbero la teoria.
Io non mi intendo di alchimia, ma qui stiamo parlando di
1) Spirito: sfido chiunque a fare studi scientifici ed esperimenti di qualsiasi tipo sullo "spirito", visto che non è banale anche solo definirlo.
Sì, possiamo intendere lo "spirito" come ψυχή (psyché), ma quel concetto di "psiche" ha poco a che vedere col concetto moderno a cui si rifà la psicologia con la sua trattazione scientifica, quindi c'entra poco.
2) Vivere dopo la morte: qui può forse passare la verificabilità (esperimento: sotto le condizioni opportune e in ambiente controllato invoco James Joyce e questo compare in una bella nuvoletta -> la teoria "vita dopo la morte" è verificata, anche se questo non basterebbe a renderla scientifica) ma l'aspirante teoria non rispetta il criterio della falsificabilità (come può esistere un esperimento in grado di provare che nessuna persona in realtà vive in qualche modo dopo la morte?)
3) Piani da dèi: qui il problema è più che altro mio ed è riassumibile in..."che diavolo sarebbero?"