Gli uomini primitivi avevano il daimon?

[Lionheart]

Ragazzi, oggi io e Seth pensavamo a questo. Forse i daimon sono comparsi nell'uomo man mano che si evolveva...? Non credo che gli australopitechi avessero un daimon... Fatemi sapere cosa ne pensate

[Bird]

Gli australopitechi forse no, ma le successive evoluzioni credo di sì. Alla fine, come dico sempre, il daimon è il nostro "processo mentale", e riconosco che forse gli australopitechi non pensavano come noi. Forse avevano una specie di daimon meno evoluto, quindi, come hai detto tu, si sono evoluti insieme. Ma ad un certo punto credo si ritorni al discorso "gli animali hanno un daimon"? xD

[Saphiry e Deianira]

Credo che i daimon siano presenti solo nell'uomo per via di evidenti differenze nel cervello umano e quello degli altri animali. Per sapere se ce l'avessero anche gli uomini primitivi, dovrei vedere un loro cervello XD

[Lionheart]

Di certo i primi ominidi non ce l'avevano... Ma dal Neanderthal in poi... forse sì? Non ne ho idea xD
Sarei curiosa di sapere qualcosa di più

[Bird]

Uh, solo a me sono venuti in mente i teschi bucati di cui si parla nella Lama Sottile?

[Saphiry e Deianira]

Vero, Shi! Personalmente ritengo che il daimon sia una struttura, per così dire, che prende origine dalla corteccia cerebrale prefrontale (addetta alle funzioni superiori: autocoscienza, senso morale e religioso, ecc) che è collegata al talamo, il quale funge da filtro critico degli stimoli. Quindi secondo me bisognerebbe valutare lo sviluppo corticale degli ominidi u.u

[Elia&Vemas]

Io invece credo che qualsiasi essere vivente dotato di coscienza, mente ed istinto possa avere una sotto forma di Daimon, ben diversi dai nostri ma credo ce l'abbiano avuti dei Daimon.

[Ele_Nahuel]

Ragazzi bel post! Io studio preistoria...e ho pensato davvero spesso a questo...pensavo "ma quand'è che effettivamente si è arrivati a 'questo'?"
E vi giuro non so cosa pensare...
Ragionando e rapportando il daimonismo su un piano quanto più scientifico possibile, penso lo si debba interpretare come la conseguenza di una predisposizione della nostra mente, del nostro percepire, il mondo e noi stessi...
Detto questo il problema fa radici più profonde, ma rimane comunque troppo affascinante: dal punto di vista comportamentale, adattativo e culturale il neanderthal non aveva molto di differente da noi (gli studi in merito sono in continua evoluzione e ci si trova ancora in disaccordo a livello accademico)..ok, è vero che noi sapiens sapiens abbiamo questo "tocco" di un non so che in più..però sono dell'idea che la possibilità di percepire un daimon non sia nata con noi..quantomeno sono dell'idea che nei neanderthal vi fosse stata la presenza di una coscienza daimoniaca..se questa sia stata poi estratta da questi nostri antenati cugini non lo so...secondo me (e lo dico per pura speculazione mentale,del tutto personale) Sì; hanno lasciato attestazioni in campo artistico, sociale,"spirituale" abbastanza da farmi credere che avessero la scintilla giusta per un certo possibile contatto con unpossibile daimon, ne avessero la predisposizione insomma...
Comunque devo dire che è una cosa difficile da provare..da quello che ho studiato fin ora (e comunque ho finito ora la triennale, per cui sto ancora agli inizi!) mi sento però orientata su questo piano...purtroppo si hanno poche prove per collegamenti certi, sono supposizioni...peggio ancora per le altre specie precedenti (ergaster, heidelbergensis , erectus ecc..); è con il sapiens e il neanderthal che ci sono le prime certe attestazioni di arte, sepolture, o comunque un atteggiamento piu vicino al nostro..per il resto , per le specie precedenti, non ce ne sono (fino ad ora) anche se producevano e maneggiavano strumenti, cosa da non sottovalutare affatto..inoltre bisogna considerare che molto di quello che producevano, il 90 % e oltre di quello che facevano nel quotidiano non lo sapremo mai..per cui chi ci può dire se un erectus avesse o no un daimon?
Il punto secondo me sta nel capire cosa si intende per coscienza, intelligenza..definire questi parametri..e non è facile..ad ogni scoperta fatta sembra che in realtà le specie precedenti non fossero così "primitive",e ogni volta vengono ridefiniti anche i passaggi evolutivi (per cui noi ora ci stiamo a scervellare sull'australopiteco, quando magari non aveva assolutamente nulla a che fare con la nostra linea evolutiva)!

[Claudio-Olyandra]

Io riformulerei la domanda: quand'è, nel corso della sua storia evolutiva, che l'uomo ha cessato di essere totalmente invischiato nelle logiche istintuali e naturalistiche ed ha manifestato il primo barlume di autocoscienza e di costrutto culturale? A mio parere, quando è comparsa la pratica della sepoltura (che presuppone la coscienza, sia pure rozza, magica e ascientifica, dell'unicità di ogni individuo), quando i "branchi umani" si sono evoluti in "organizzazioni sociali" tramite la creazione e lo sviluppo delle consuetudini, dei rituali, dell'arte e della tecnica, ebbene, proprio in quel momento si può affermare essere sorto in loro un daimon, ossia una scintilla di libero arbitrio capace di sollevarli dalle dinamiche anonime degli altri animali, che sono strutturalmente incapaci di passare alla storia, cioè di lasciare una traccia, una prova, un'opera frutto di ingegno e creatività.

[Saphiry e Deianira]

Questo genere di cose corrisponde con uno sviluppo di certe porzioni del cervello u.u