Re: L'amore e la nascita dei daimon
Inviato: gio 08/apr/2010 14:08:40
claudio tu applicando la tesi "metafisica" non potresti che pensare così,
perchè nella concezione di anima si presuppone che essa nasca insieme con il feto
(lo so è detto in termini brutali ma è così),
mentre invece chi pensa che il daemon sia una parte della nostra mente inevitabilmente penserà
che questa parte si forma assieme con la crescita del bambino, che assumerà una certa autocoscienza con il tempo.
la tua tesi è però comunque interessante perchè evidenzia il fatto che anche se non se ne è coscienti si ha comunque un daemon
ed inizialmente anche io pensavo così, però ho maturato l'idea che in molti rifiutano quest'idea
e tendono a minimizzare sempre più questa parte etica fino a farla diventare nulla.
so che non è la stessa cosa in un bambino piccolo, però mi rendo conto che è una faccenda strettamente collegata:
rifiutando una parte di se stessi è un pò come annullarla, quindi non si può più dire se essa c'è o no in queste persone.
lo so, sto ragionando un pò troppo teoreticamente, però ritengo che sia molto importante.
e penso che chi rifiuta un qualcosa di così importante è perchè non è cosciente di cosa davvero è,
tutti questi ragionamenti mi portano a pensare che l'inconsapevolezza porta un "divino assente"
un qualcosa che ci può essere ma è momentaneamente (o perennemente, per gli sfortunati) assente.
in questo discorso, per me, rientrano anche i bambini, in un età particolarmente infantile.
il bambino come non ha l'idea di sè non ha nemmeno l'idea di anima, al di là del fatto che egli vi possa accedere o no.
ecco perchè penso che i discorsi siano entrambi validi, semplicemente partono da due presupposti molto diversi tra loro
perchè nella concezione di anima si presuppone che essa nasca insieme con il feto
(lo so è detto in termini brutali ma è così),
mentre invece chi pensa che il daemon sia una parte della nostra mente inevitabilmente penserà
che questa parte si forma assieme con la crescita del bambino, che assumerà una certa autocoscienza con il tempo.
la tua tesi è però comunque interessante perchè evidenzia il fatto che anche se non se ne è coscienti si ha comunque un daemon
ed inizialmente anche io pensavo così, però ho maturato l'idea che in molti rifiutano quest'idea
e tendono a minimizzare sempre più questa parte etica fino a farla diventare nulla.
so che non è la stessa cosa in un bambino piccolo, però mi rendo conto che è una faccenda strettamente collegata:
rifiutando una parte di se stessi è un pò come annullarla, quindi non si può più dire se essa c'è o no in queste persone.
lo so, sto ragionando un pò troppo teoreticamente, però ritengo che sia molto importante.
e penso che chi rifiuta un qualcosa di così importante è perchè non è cosciente di cosa davvero è,
tutti questi ragionamenti mi portano a pensare che l'inconsapevolezza porta un "divino assente"
un qualcosa che ci può essere ma è momentaneamente (o perennemente, per gli sfortunati) assente.
in questo discorso, per me, rientrano anche i bambini, in un età particolarmente infantile.
il bambino come non ha l'idea di sè non ha nemmeno l'idea di anima, al di là del fatto che egli vi possa accedere o no.
ecco perchè penso che i discorsi siano entrambi validi, semplicemente partono da due presupposti molto diversi tra loro