Intermittenze

Lux
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Intermittenze

Messaggio da Lux » gio 10/apr/2008 17:06:00

Mi piace scrivere, ma per me l'ispirazione è una sorta di merce rara (almeno l'ispirazione che porta a storie complete). Questa volta però ho avuto un'illuminazione, per così dire. Quindi ho scritto questo breve racconto.


Intermittenze
Un racconto breve in un unico capitolo autoconclusivo (Oneshot)

-


Sta per succedere. Lo sento.


L'ho capito da come mi guardi. Sono giorni ormai che quando vieni da me ti comporti in modo diverso. Anche se non pensi veramente che possa vederti, che possa sentirti, cerchi di fingere che tutto sia normale, ma io ti conosco: nei tuoi occhi c'è la pietà.


Non dovresti cercare di nascondermelo. So che hai paura di ferirmi, che pensi sia meglio non dirmi nulla. Ma sono forte, so accettare la verità.


E la verità è che hai deciso che per me non c'è più nulla da fare.


Ti capisco, a dire il vero. Questa malattia mi ha sfigurata, resa irriconoscibile, mi ha intrappolata nei recessi della mia mente. Continuare ad esistere ora mi causerebbe solo altro dolore. Sono felice che tu voglia risparmiarmelo.


Ecco, il momento è giunto. Una strana calma scende su di me mentre mi rivolgi l'ultimo addio. Ripenso ai momenti che abbiamo passato insieme, alle esperienze che abbiamo condiviso: la mia vita è stata breve certo, ma intensa, e ho sempre cercato di viverla appieno. Non ho rimpianti.
Vorrei potertelo dire, ma è al di là delle mie possibilità. Spero che tu capisca comunque.


Il dolore è ormai quasi scomparso, sostituito da un caldo, piacevole torpore, promessa di una pace sempre più prossima. Ma c'è un ultimo pensiero che mi attraversa la mente.


Credi nella reincarnazione? Mi è capitato, a volte, di pensarci, specialmente in alcuni momenti, quando alcune parole, alcuni gesti, alcuni oggetti particolari suscitavano in me un'impressione di ?già visto?, od un vago ricordo, simile alla memoria di un sogno che scivola via al risveglio.
Sono solo ombre o veri ricordi, immagini di vite passate, frammenti di altre coscienze, di altre ?me?, conservate nella mia mente come insetti nell'ambra? Giungerà forse un altro ?io? a ricordarsi di me?


Ora intorno a me tutto crolla e si dissolve, l'oscurità avanza rapida; ma non ho paura. C'è solo una cosa che voglio chiederti, anche se so che non puoi sentirmi, anche se so che non puoi rispondermi.


Qualcosa di me sopravviverà?


Io credo di si.



...



FORMATTAZIONE DISCO FISSO COMPLETATA

Spazio totale: 152,422 Gb - Spazio disponibile: 152,401 Gb








***

NOTA DELL'AUTORE: Sorpresi, vero? Questa storia trae ispirazione da un fatto realmente accaduto: il mio computer è stato infettato da un virus e ho dovuto formattarlo e reinstallare tutto. Sarebbe stato un'evento banale, ma mi è venuta l'idea di descriverlo dal punto di vista del pc stesso (pc inteso come software, insieme dei programmi, non hardware). Il risultato mi è sembrato carino e ho voluto condividerlo con voi. Che ve ne pare?

Ah, vi state chiedendo perchè il computer parla al femminile? Beh, per motivi ignoti la mia mente trova molto più semplice interagire con personaggi femminili, tutto qua.


PS: Ah, dimenticavo, nel testo ci sono una serie di indizi e riferimenti incrociati. Complimenti a chi ne trova qualcuno. :wink:

tasso85

Messaggio da tasso85 » gio 10/apr/2008 17:29:00

bellissima... da adesso in poi, quando formatterò un PC, non sarà più così semplici... ma quali sarebbero questi riferimenti? l'unico che colgo è malattia = virus...

Lux
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Messaggio da Lux » gio 10/apr/2008 18:26:00

Eh, eh, più d'uno... penso che li rivelerò tutti... ma non subito. Voglio prima provare a vedere se qualcun altro li trova. ^^

tasso85

Messaggio da tasso85 » gio 10/apr/2008 18:29:00

la faccenda del deja-vu legata ai computer fa molto matrix... ma non so se c'entra qualcosa...

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Messaggio da Lux » gio 10/apr/2008 18:34:00

No, non c'entra. In compenso devi considerare che quando formatto di solito ho sempre uno o due dischi con alcuni file di backup... ma questo non è tutto. :wink:

Claudio-Olyandra
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Re: Intermittenze

Messaggio da Claudio-Olyandra » gio 10/apr/2008 22:07:00

Lux ha scritto:Ti capisco, a dire il vero. Questa malattia mi ha sfigurata, resa irriconoscibile, mi ha intrappolata nei recessi della mia mente. Continuare ad esistere ora mi causerebbe solo altro dolore. Sono felice che tu voglia risparmiarmelo.
Se questo non è un riferimento più o meno velato all'eutanasia...
Lux ha scritto:Ecco, il momento è giunto. Una strana calma scende su di me mentre mi rivolgi l'ultimo addio. Ripenso ai momenti che abbiamo passato insieme, alle esperienze che abbiamo condiviso: la mia vita è stata breve certo, ma intensa, e ho sempre cercato di viverla appieno.
Potrei dire bestialità, ma a primo impatto ho pensato alla poesia "A Silvia" di Leopardi.
Lux ha scritto:Il dolore è ormai quasi scomparso, sostituito da un caldo, piacevole torpore, promessa di una pace sempre più prossima. Ma c'è un ultimo pensiero che mi attraversa la mente.
Io questa frase l'ho già sentita da qualche parte, anche se non rimembro dove.
Lux ha scritto:Credi nella reincarnazione? Mi è capitato, a volte, di pensarci, specialmente in alcuni momenti, quando alcune parole, alcuni gesti, alcuni oggetti particolari suscitavano in me un'impressione di ?già visto?, od un vago ricordo, simile alla memoria di un sogno che scivola via al risveglio.
Sono solo ombre o veri ricordi, immagini di vite passate, frammenti di altre coscienze, di altre ?me?, conservate nella mia mente come insetti nell'ambra? Giungerà forse un altro ?io? a ricordarsi di me?
come puoi anche solo pensare che Platone non mi sovvenga alla lettura di queste parole?
Lux ha scritto:Ora intorno a me tutto crolla e si dissolve, l'oscurità avanza rapida; ma non ho paura. C'è solo una cosa che voglio chiederti, anche se so che non puoi sentirmi, anche se so che non puoi rispondermi.

Qualcosa di me sopravviverà?

Io credo di si.
Non c'entrerà nulla, ma io ci leggo "una corrispondenza d'amorosi sensi" foscoliana, un superamento dell'annichilazione della morte tramite il ricordo.

Quanto ci ho imbroccato?
Daimon uniuscuiusque humanitatis caput et fundamentum est semperque esto!

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Luke e Kyriax
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Messaggio da Luke e Kyriax » gio 10/apr/2008 22:13:00

Originale xxD
Anche io ho formattato il disco l'altro ieri :lol:
Non per virus, ma malfunzionamenti :evil:
INTP - 9w1 - Raverin
(mi hanno detto così; però francamente non ne ho idea)

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Messaggio da Lux » gio 10/apr/2008 23:11:00

Se questo non è un riferimento più o meno velato all'eutanasia...
Beh, più che altro all'accanimento terapeutico: era una questione di sofferenza continua senza speranza di salvezza...
a primo impatto ho pensato alla poesia "A Silvia" di Leopardi.
Strano. Leopardi non è nel mio Pantheon ispiratore. Preferisco Pascoli.
questa frase l'ho già sentita da qualche parte, anche se non rimembro dove.
Allora vuol dire che l'inconscio collettivo mi ha usato: non ricordo di averla letta da nessuna parte.
come puoi anche solo pensare che Platone non mi sovvenga alla lettura di queste parole?
Infatti non lo penso. I rimandi a Platone sono piuttosto espliciti in ogni testo che menzioni la reincarnazione.
io ci leggo "una corrispondenza d'amorosi sensi" foscoliana, un superamento dell'annichilazione della morte tramite il ricordo.
Può darsi, può darsi.



Penso sia giunto il momento di spiegare alcuni dei temi del racconto.

-Tanto per cominciare c'è, ovviamente, il tema dell'intelligenza artificiale. La macchina pensante è per l'uomo un po' una chimera, un frankestein in chiave moderna... la verità è però che noi non sappiamo cosa sia l'intelligenza: la misuriamo solo con la capacità di agire come noi. Ma se noi diamo ad una macchina istruzioni, anche semplicisssime, su come agire, se la rendiamo in grado di agire da sola, forse le stiamo dando un corpo. Se le stiamo dando un corpo forse la stiamo mettendo in condizione di avere un'anima. Sono tesi estreme ovviamente, che io non mi azzardo a sostenere, però è un'idea interessante.

-A questo dobbiamo aggiungere il tema dell'affetto per le cose. Non il feticismo della merce di marxista memoria, però, bensì la comunissima refilia (res-filia - amore per le cose), l'affetto che si prova per gli oggetti che hanno condiviso con noi un tratto di vita, e su cui noi finiamo inevitabilmente per proiettare le nostre emozioni. Anche qui sarebbe interessante, a livello puramente speculativo, capire quando le cose iniziano a non essere più cose, e a ricambiare, anche se in maniera istintiva e non cosciente, il sentimento. Le filosofie orientali parlano di "vibrazioni" e di "karma", Dante dice "Amor ch'a nullo amato amar perdona". Argomento questo, nell'ambito della finzione narrativa, interessantissimo.

In questa commistione dei due ambiti è bello osservare come dei semplici file di backup, quindi più vecchi del computer stesso, possano apparirle come delle memorie, dei "deja vu" di vite precedenti e che questo fatto, che per l'utilizzatore del computer è la cosa più banale del mondo, generi in lei quello che potremmo chiamare un sentimento religioso. Bello è anche il sentimento che il pc prova per il suo "utente" un sentimento incondizionato e puro che nasce dalla semplice condivisione di un pezzo di vita. Ma l'utente è ignaro. Per il computer lui è tutto, è quasi un dio, perchè è la sola cosa di cui ha esperienza, l'unico motore della sua esistenza. Per lui, si tratta solo di un elettrodomestico. Un caro, adorato elettrodomestico certo, ma un elettrodomestico. Fermarsi a considerare cosa vorrebbe dire condurre un'esistenza del genere, condurla ed essere contenti, perchè non si conosce nient'altro, di sicuro aiuta a mettere le cose nella giusta prospettiva quando poi si va a giudicare la propria vita.

Ho voluto però dare anche al computer una sua piccola vittoria. Niente in questo universo viene veramente perduto, è la mia opinione. Perlomeno, niente di valore. Sarete felici di sapere che ben 100 Gb dell'installazione precedente vivono nella nuova, portandone l'eredità, ma quello a cui dovete fare attenzione è la fine della storia:

Lo spazio totale non corrisponde allo spazio disponibile.

E' vero, è un problema dovuto al partizionamento del disco rigido, un po' di spazio va sempre perso, ma, nella storia, ha anche un'altro significato: in quello spazio qualcosa è rimasto. Non a caso si tratta esattamente di 21 Mb, e 21 grammi, nel dire comune, è il peso dell'anima. :wink:

Claudio-Olyandra
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Messaggio da Claudio-Olyandra » gio 10/apr/2008 23:22:00

Tu lo sai che se non ti iscrivi alla Facoltà di Storia e Filosofia io vengo a cercarti a Padova con un randello, per mettere alla prova il famoso brocardo "Nemo precise ad factum cogi potest.", lo sai, vero?
Daimon uniuscuiusque humanitatis caput et fundamentum est semperque esto!

tasso85

Messaggio da tasso85 » ven 11/apr/2008 12:15:00

Lux ha scritto:In questa commistione dei due ambiti è bello osservare come dei semplici file di backup, quindi più vecchi del computer stesso, possano apparirle come delle memorie, dei "deja vu" di vite precedenti e che questo fatto, che per l'utilizzatore del computer è la cosa più banale del mondo, generi in lei quello che potremmo chiamare un sentimento religioso. Bello è anche il sentimento che il pc prova per il suo "utente" un sentimento incondizionato e puro che nasce dalla semplice condivisione di un pezzo di vita. Ma l'utente è ignaro. Per il computer lui è tutto, è quasi un dio, perchè è la sola cosa di cui ha esperienza, l'unico motore della sua esistenza. Per lui, si tratta solo di un elettrodomestico. Un caro, adorato elettrodomestico certo, ma un elettrodomestico. Fermarsi a considerare cosa vorrebbe dire condurre un'esistenza del genere, condurla ed essere contenti, perchè non si conosce nient'altro, di sicuro aiuta a mettere le cose nella giusta prospettiva quando poi si va a giudicare la propria vita.
uau... ora ditemi, come potrò mai più formattare un PC? mi farebbe sentire come uno scienziato pazzo che faccia strani esperimenti su esseri "viventi"...

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