Cronache degli Shanti - I Doni dei Draghi
Inviato: lun 25/feb/2008 13:00:00
questa è una storia che da molto tempo sto elaborando, anche se non ci spendo mai troppo tempo devo dire, ed anzi era parecchio che non ci pensavo... ma mi avete fatto venire voglia di provare a mettere per iscritto qualcosina... e quale miglior punto di inizio se non il principio?
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In Principio, prima della creazione del Tempo e dello Spazio, era il Nulla, ed il Nulla era il Caos, un'energia primordiale, concentrazione di infinite probabilità e possibilità inesplorate, che gli uomini conoscono con il nome di Magia.
Da questo tumultuoso mare di energia, dal suo nucleo più profondo, il Cuore della Tempesta, sorse una scintilla di Pensiero cosciente, una Vita dove non c'era Vita. Per lungo tempo, questo nuovo essere appena creato stette a contemplare se stesso ed il miracolo della sua stessa esistenza, cercando di scoprire chi egli fosse, che cosa egli fosse, e come fosse stato possibile per lui esistere dove prima niente esisteva. Il Suo nome è ormai perduto tra i miti e le leggende, ma gli uomini lo conoscono semplicemente come Infinito.
A lungo egli stette a scoprire se stesso e le sue possibilità, poichè Egli era sorto dal Caos, e dal Caos era formato, ed il Caos egli poteva controllare e plasmare come più desiderava.
Sentendosi incompleto, e solo, prese il Caos, e lo plasmò in una forma a Lui simile eppur dissimile, un complemento della sua solitaria esistenza. Venne così all'esistenza un nuovo essere di sua pari potenza, che tuttavia incarnava principi differenti. Era nata la sorella dell'Infinito, Eternità.
A lungo stettero insieme godendo della compagnia l'uno dell'altro, imparando a dominare il Caos primordiale che era rimasto, che era molto meno di quello in che esisteva in principio, poichè la maggior parte era fluita a formare l'anima di questi due esseri supremi, e non poteva tornare nel grande oceano di energia senza significare il loro oblio.
Cominciarono quindi a plasmare il Caos in forme minori, mondi e piani dell'esistenza, affinchè fossero donati alle nuove creature che essi immaginavano. Ora, questi mondi altro non erano che immagini nelle loro menti, privi di sostanza e di forma fisica. Ed essi fecero a questi mondi della loro immaginazioni due doni: Infinito donò ai mondi lo Spazio e l'Energia, affinchè essi potessero esistere indipendentemente dai loro pensieri, ed Eternità donò ai mondi il Tempo, affinchè tutto potesse cambiare ed evolvere continuamente, in meglio o in peggio.
Dopo la creazione di questi mondi primordiali, che erano rigogliosi di strane piante, e mari profondi, erano però completamente disabitati, senza forme di vita che potessero gioire e godere della loro creazione. Insieme, Fratello e Sorella crearono una nuova forma di Vita, un'anima fatta di una sostanza spirituale diversa dal Caos stesso, ma sempre ottenuta dal Caos, e che mantiene un sottile legame con il Caos stesso, così che, attraverso le techiche adeguate, lo può in minima parte dominare. E' così che i maghi e gli stregoni usano la Magia, richiamando a sè piccolissime quantità di Caos da plasmare a loro piacimento, che poi tornano a rifluire nel Cuore della Tempesta.
A questa anima, che era comunque un essere molto potente per possibilità di manipolazione della realtà, anche se insignificante rispetto ad Infinito ed Eternità, essi donarono un corpo materiale, affinchè essa potesse vivere, oltre che semplicemente esistere, nei mondi materiali che erano stati creati. Sei anime plasmarono in principio, ed ognuna di esse era la personificazione di un principio elementale, e ad ognuna di esse fu donato un corpo ad immagine e somoglianza di Infinito ed Eternità. Vennero quindi al mondo le prime creature, i Draghi.
In sei essi erano in Principio, Trakatos il Drago di Fuoco, Sormil il Drago Acquatico, Perilinas il Signore dei Venti, Erdain il Signore della Terra, Ardalion il Maestro della Vita, e Malys la Signora della Morte. Essi erano immortali, ma non così i loro figli, poichè l'unica dragonessa era l'incarnazione della Morte, così il dono della Morte i suoi figli ereditarono da lei, pur mantenendo una vita così lunga che, in confronto, persino quella dei longevi Elfi non è che il breve battito d'ali di una farfalla.
(CONTINUA)
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In Principio, prima della creazione del Tempo e dello Spazio, era il Nulla, ed il Nulla era il Caos, un'energia primordiale, concentrazione di infinite probabilità e possibilità inesplorate, che gli uomini conoscono con il nome di Magia.
Da questo tumultuoso mare di energia, dal suo nucleo più profondo, il Cuore della Tempesta, sorse una scintilla di Pensiero cosciente, una Vita dove non c'era Vita. Per lungo tempo, questo nuovo essere appena creato stette a contemplare se stesso ed il miracolo della sua stessa esistenza, cercando di scoprire chi egli fosse, che cosa egli fosse, e come fosse stato possibile per lui esistere dove prima niente esisteva. Il Suo nome è ormai perduto tra i miti e le leggende, ma gli uomini lo conoscono semplicemente come Infinito.
A lungo egli stette a scoprire se stesso e le sue possibilità, poichè Egli era sorto dal Caos, e dal Caos era formato, ed il Caos egli poteva controllare e plasmare come più desiderava.
Sentendosi incompleto, e solo, prese il Caos, e lo plasmò in una forma a Lui simile eppur dissimile, un complemento della sua solitaria esistenza. Venne così all'esistenza un nuovo essere di sua pari potenza, che tuttavia incarnava principi differenti. Era nata la sorella dell'Infinito, Eternità.
A lungo stettero insieme godendo della compagnia l'uno dell'altro, imparando a dominare il Caos primordiale che era rimasto, che era molto meno di quello in che esisteva in principio, poichè la maggior parte era fluita a formare l'anima di questi due esseri supremi, e non poteva tornare nel grande oceano di energia senza significare il loro oblio.
Cominciarono quindi a plasmare il Caos in forme minori, mondi e piani dell'esistenza, affinchè fossero donati alle nuove creature che essi immaginavano. Ora, questi mondi altro non erano che immagini nelle loro menti, privi di sostanza e di forma fisica. Ed essi fecero a questi mondi della loro immaginazioni due doni: Infinito donò ai mondi lo Spazio e l'Energia, affinchè essi potessero esistere indipendentemente dai loro pensieri, ed Eternità donò ai mondi il Tempo, affinchè tutto potesse cambiare ed evolvere continuamente, in meglio o in peggio.
Dopo la creazione di questi mondi primordiali, che erano rigogliosi di strane piante, e mari profondi, erano però completamente disabitati, senza forme di vita che potessero gioire e godere della loro creazione. Insieme, Fratello e Sorella crearono una nuova forma di Vita, un'anima fatta di una sostanza spirituale diversa dal Caos stesso, ma sempre ottenuta dal Caos, e che mantiene un sottile legame con il Caos stesso, così che, attraverso le techiche adeguate, lo può in minima parte dominare. E' così che i maghi e gli stregoni usano la Magia, richiamando a sè piccolissime quantità di Caos da plasmare a loro piacimento, che poi tornano a rifluire nel Cuore della Tempesta.
A questa anima, che era comunque un essere molto potente per possibilità di manipolazione della realtà, anche se insignificante rispetto ad Infinito ed Eternità, essi donarono un corpo materiale, affinchè essa potesse vivere, oltre che semplicemente esistere, nei mondi materiali che erano stati creati. Sei anime plasmarono in principio, ed ognuna di esse era la personificazione di un principio elementale, e ad ognuna di esse fu donato un corpo ad immagine e somoglianza di Infinito ed Eternità. Vennero quindi al mondo le prime creature, i Draghi.
In sei essi erano in Principio, Trakatos il Drago di Fuoco, Sormil il Drago Acquatico, Perilinas il Signore dei Venti, Erdain il Signore della Terra, Ardalion il Maestro della Vita, e Malys la Signora della Morte. Essi erano immortali, ma non così i loro figli, poichè l'unica dragonessa era l'incarnazione della Morte, così il dono della Morte i suoi figli ereditarono da lei, pur mantenendo una vita così lunga che, in confronto, persino quella dei longevi Elfi non è che il breve battito d'ali di una farfalla.
(CONTINUA)