Meg, prologo + capitolo 1

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Fede e Pyrrheus
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Messaggio da Fede e Pyrrheus » mer 05/mar/2008 20:21:00

tasso85 ha scritto:bella come sempre, solo un piccolo errore (orrore :D) grammaticale:
se se ne sarebbero dovute andare
"se se ne FOSSERO dovute andare"... ed il doppio se non mi piace nemmeno troppo, direi "qualora se ne fossero dovute andare"
Cmq, ripeto, n origine era diverso ho sbagliato a copiare xD
For a long time I was afraid to be who I am, because I was taught by my parents there’s something wrong with someone like me.
Something offensive, something you would avoid - maybe even pity. Something that you would never love.
[...] I was afraid of this parade because I wanted so badly to be a part of it.
So today I’m marching for that part of me that was much too afraid to march. And for all the people who can’t march. The people living lives like I did. Today I march to remember that I’m not just a me. I’m also a we.
And we march with pride.

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tasso85

Messaggio da tasso85 » gio 06/mar/2008 10:35:00

Ho capito, infatti non mi pare di aver insistito sull'argomento :mrgreen:

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Messaggio da Fede e Pyrrheus » gio 06/mar/2008 14:53:00

No scusa è che io sn fatta cosi.....
For a long time I was afraid to be who I am, because I was taught by my parents there’s something wrong with someone like me.
Something offensive, something you would avoid - maybe even pity. Something that you would never love.
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Messaggio da Fede e Pyrrheus » lun 10/mar/2008 20:17:00

Ecco ttt il chap 4:

Capitolo 4

? Io sono il figlio del mercante Shanter??.? Quelle parole continuavano a risuonare nella mente di Jack, che guardava con espressione sconvolta il ragazzo che aveva davanti e rifletteva; pensava a sua madre, alla sua lontananza ed alla tremenda voglia di ritrovarla; possibile che quel ragazzo non sentisse tutto ciò dentro di sé? Meg era altrettanto stupita e i suoi pensieri in quel momento erano rivolti ai suoi genitori, il cui ricordo era tornato, più vivido che mai, alla mente della ragazza. Pensava a tutto ciò che avrebbe potuto fare con loro in quel momento e a quanto si sarebbe potuta divertire, ma ricordò tristemente che se lei fosse stata a casa sua molto probabilmente sarebbe triste ed afflitta per l?incapacità di trovare il killer di suo fratello e questo le diede la forza di volontà di rispondere a Will. ? Si, conosciamo Shanter, ma credo che prima di spiegarti il motivo di ciò, dobbiamo scusarci per essere stati sciocchi e diffidenti nei tuoi confronti?.mi dispiace?? detto questo Meg attese pochi minuti e poi riprese a parlare, narrando la sua storia e quella di Jack ? Io conosco tuo padre per puro caso, perché è solo per caso che sono arrivata qua; tempo fa pensavo di vivere sempre in tranquillità con la mia famiglia ma poi un giorno è stato come se tutto l?orrore del mondo, al quale non avevo mai concesso un pensiero, si fosse riversato su di me e mi avesse costretta a fuggire: c?era stato un omicidio, e la persona che era morta era mio fratello. Il killer non aveva lasciato tracce se non un bigliettino che ho preso io e perciò, essendo l?unica persona presente al momento del delitto, mi hanno ingiustamente e duramente accusata dell?omicidio. Così sono fuggita per trovare l?assassino e ho incontrato Jack. Se non l?avessi incontrato non avrei mai conosciuto tuo padre e quindi non avrei mai avuto nessuna informazione sul Medaglione del Destino e su ciò che dona. Ma è andata diversamente e una serie di eventi ci ha portati qui da te; io ne sono felice perché il mio è un viaggio abbastanza triste che in ogni momento mi ricorda la mia famiglia e se non avessi nessuno ad accompagnarmi la tristezza diventerebbe ogni giorno di più?.. Jack ha un?esigenza diversa dalla mia ma è anche lui alla ricerca di una persona scomparsa?? in quel momento esitò, lanciando uno sguardo a Jack, ma quando lui le fece segno di parlare liberamente, ne fu sollevata e continuò: ???cerca sua madre, scomparsa quando lui era piccolo e?insomma, non c?è nulla che ci lega, però questo viaggio lo stiamo conducendo insieme, dividendo i dolori e saremmo felici se tu ti unissi a noi?.? concluse, in attesa di una risposta.
Will rispose, felice di aver trovato due persone con cui condividere il suo viaggio: ? Sarei felicissimo di viaggiare insieme a voi, anche perché la mia impresa la sto affrontando da solo. A dire la verità sono abituato a stare da solo perché fin da piccolo mio padre e mia madre non mi erano di alcun aiuto: mio padre perché era troppo impegnato col lavoro e mia madre perché di me non le importava o almeno così sembrava?.. Ogni giorno che passava mi chiudevo sempre di più in me stesso e continuavo a studiare perché avevo un solo obiettivo: diventare come mio padre. Poi però tutto è cambiato: ho dovuto smettere di studiare ma anche di divertirmi e dalla villetta in Set Square dove abitavo con i miei genitori prima mi sono trasferito a Midfield. Ho sempre odiato quella città perché credevo che la sua bellezza fosse la causa del trasferimento e quindi della mia tristezza; poi mia madre è stata colpita da una malattia e io, non capendo il perché di tanto dolore, ho deciso di andarmene e di fuggire: non potevo sopportare tutto ciò. Ho quindi lasciato un biglietto a mio padre dove spiegavo il motivo della mia fuga e me ne sono andato con poche provviste. Al primo villaggio in cui sono capitato, sono stato trovato dal capitano della legione del regno, che stava ispezionando il paesino insieme ai soldati. Mi hanno portato con loro fino alla capitale del regno, molto lontano da qui. Lì ho ricevuto una lettera da mio padre: c?era stato un contrattempo e lui e mia madre, che nel frattempo era guarita, erano stati accusati di aver rubato della merce e dovevano partire; mi avevano lasciato, nei sotterranei del castello della parte alta di Midfield, dove erano stati imprigionati per breve tempo, il loro bene più prezioso. Non ha voluto specificare altro ma mi ha raccomandato di trovare il loro tesoro e ha concluso la lettera dicendo che lui e mia madre speravano di rivedermi. Me ne sono allora andato dalla legione e, vagando nella foresta, ho trovato Klelia; sono poi andato a Midfield e, con un inganno, sono riuscito a penetrare nei sotterranei del castello, dove ho trovato un foglio firmato dai miei genitori e una chiave azzurra. Da allora io e Klelia siamo in viaggio per cercare la porta che può essere aperta dalla chiave azzurra e per trovare finalmente il tesoro dei miei genitori che avevo scioccamente sottovalutato e abbandonato???..? concluse sedendosi sotto un albero e aspettando una risposta.
Appena Meg aprì la bocca per parlare Jack la fermò, impaziente di capire una cosa. ? Will, la chiave azzurra è per caso simile a questa?? disse mostrando al ragazzo la chiave donatagli dal falco ? Si, è identica! Ma?dove l?hai presa?? rispose Will, curioso ed impaziente ? Ho liberato un falco a cui è caduta dalle zampe?? replicò Jack. ? Non mi risulta che i miei genitori avessero un falco?.. ma in questo momento ho già troppi pensieri per ragionarci?. Grazie di avermela fatta vedere? disse Will rivolto a Jack, con tono riconoscente ? Di niente? concluse il ragazzo; finita questa conversazione i tre ragazzi si sedettero per mangiare qualcosa e poi si stesero all?ombra degli alberi per addormentarsi. Meg però non aveva sonno e osservava la foresta, riflettendo; gli alberi, altissimi, sembravano non finire mai e ogni movimento, dal piccolo salto di uno scoiattolo su un ramo al rumore delle foglie scosse dal vento attirava l?attenzione della ragazza. Nel silenzio si sentiva dell?acqua che scorreva anche se Meg non riusciva a scorgere nessun fiume e nessun ruscello in lontananza; pensò che forse quel rumore era solo frutto della sua immaginazione e, osservando l?ultima volta il paesaggio che si estendeva davanti ai suoi occhi, si addormentò.

La mattina dopo, Will fu il primo a svegliarsi. Non ne fu sorpreso. Era abituato ad alzarsi presto, svegliato dai rumori della foresta e del mondo che aveva intorno a sé. Istintivamente portò una mano ai suoi piedi ed accarezzò il morbido pelo di Klelia. Era affezionato a quella volpe più di quanto non sembrasse: fino a quel momento, tralasciando qualche vagabondo, solo lei gli era stata vicina in quel viaggio. Ora Will sperava che i due ragazzi incontrati il giorno prima potessero diventare suoi amici, ma non intendeva rinunciare ad occuparsi di Klelia. L?aveva salvata quando era ancora un cucciolo e ora non se la sentiva di abbandonarla. Oltretutto non ne vedeva il motivo. Avrebbe viaggiato con Meg e Jack e anche se avessero rallentato un po? per badare a Klelia, lui avrebbe spiegato il motivo per il quale teneva tanto a lei. Deciso questo, si alzò e, con Klelia che lo seguiva ai suoi piedi, si incamminò per esplorare la foresta in attesa che Meg e Jack si svegliassero.
Prestando attenzione a non fare rumore, si incamminò fino ad un ruscello nascosto e rimase un po? di tempo a riflettere lanciando piccole pietre nell?acqua. Sarebbe rimasto così ancora a lungo se non avesse sentito il bisogno di mangiare qualcosa; così tornò all?albero dal quale era arrivato e notò, stupito, che Meg e Jack erano svegli, che stavano facendo colazione e che vicino alla paglia sulla quale si era sdraiato ieri sera, c?era una colazione pronta e le provviste non erano le sue, bensì quelle dei suoi due compagni di viaggio. Non poté trattenere un sorriso. Non era abituato a quel genere di servizio e non se lo sarebbe mai aspettato da due persone con le quali credeva di aver intessuto un legame troppo fragile per chiamarlo ?amicizia?. Pensò che evidentemente si sbagliava e così, sedendosi accanto a Jack, cominciò a mangiare con un?espressione felice ma allo stesso tempo stupita sul volto.
? Will? chiamò Meg per rompere il silenzio ? ieri hai detto che con uno stratagemma sei arrivato nei sotterranei del castello di Midfield e hai trovato la chiave?? ci ho pensato più volte ma non riesco proprio a capire come hai fatto: quel castello è sorvegliato giorno e notte!? concluse. Will accennò una risata al pensiero di quell?avventura e poi rispose: ? In effetti ci sono riuscito anche grazie ad una buona dose di fortuna; ricordi quando ho detto di essere stato trovato dal capitano della legione? Nel raccontare la mia storia ho tralasciato le mie avventure da legionario, ma è proprio su quel casuale ingresso nella legione che si basava il mio piano per esplorare i sotterranei della fortezza; ma è meglio rispiegarvi tutto dall?inizio. Nella legione c?era un solo soldato che si era dimostrato amichevole con me; si chiamava Thomas e il suo sogno era diventare capitano. Nonostante il poco tempo passato insieme a lui, sono riuscito ad assistere ad una sua promozione ed all?assegnazione del suo nuovo incarico: guardia del castello di Midfield. Thomas ne era entusiasta perché difendere un castello è un?impresa importante e quando partì per il suo incarico mi disse che sperava di rivedermi. Tempo dopo, quando ero alla disperata ricerca di un piano per trovare l?oggetto lasciatomi dai miei genitori mi venne in mente il suo incarico di guardia e decisi di inviargli una lettera dove gli spiegavo ciò che avrei fatto. Così, il giorno stabilito, mi incamminai verso il castello dove, come fui felice di constatare, le guardie mi fecero entrare senza problemi: Thomas aveva preannunciato il mio arrivo. Fingendo una semplice chiacchierata con Thomas mi sono avviato verso i sotterranei e ho trovato la chiave. A quel punto è arrivata la parte più difficile del mio piano. Mi sono incamminato verso l?uscita principale ma ho notato con orrore che era stata sbarrata: avevano capito che qualcuno era entrato in un luogo proibito. Il primo pensiero che mi è venuto in mente è stato quello di avvisare Thomas del pericolo che correva se avessero scoperto che ero io l?infiltrato, ma non avevo tempo. Ho cercato una via secondaria e non l?avrei trovata se Klelia, che mi seguiva ovunque, non avesse scovato un passaggio segreto nel muro. Con grande fatica mi sono infilato nel cunicolo che sembrava essere un corridoio infinito e bassissimo, al punto che dovevo piegarmi sempre e ritardare così l?uscita dal castello. Stavo per perdere le speranze quando finalmente ho visto la luce: il cunicolo portava fuori dal castello! Ero salvo! Una volta uscito, corsi più velocemente che potevo per rifugiarmi nella foresta. Solo lì ho notato che il foglio lasciatomi dai miei genitori non era altro che la loro firma. All?inizio pensai ad uno scherzo ma poi capii: non potevano rischiare di scrivere di più e con quelle firme volevano farmi capire che stavo percorrendo la strada giusta e che la chiave avvolta nel biglietto era il prossimo indizio.?. Meg fissava con ammirazione Will e tentava di immaginarsi quell?avventura?? Jack invece lo fissava con curiosità pensando che quel ragazzo sarebbe stato un ottimo amico?

Cm vi pare?
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Messaggio da Bec *bory* » lun 10/mar/2008 20:25:00

Bellissima cm sempre!!!!!!!!!!!!!!!!! (a proposito, bella firma xD!!!! :D ) :D

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Messaggio da Fede e Pyrrheus » lun 10/mar/2008 20:26:00

Grazie 1000 (x la firma è merito tuo xcio grazie doppiamente!!!)
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Messaggio da Bec *bory* » lun 10/mar/2008 20:27:00

Di nnt xD :D

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Messaggio da Fede e Pyrrheus » dom 25/mag/2008 01:36:00

Seeentite... c'è un problema...:cry:...
La storia è ormai arrivata al chap 10, a 41 pagine, ma...
Mi hanno impedito di postarla su internet...
Mi dispiace...:cry:
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Messaggio da Claudio-Olyandra » dom 25/mag/2008 02:32:00

I tuoi temono che qualcuno possa soffiarti il diritto d'autore, non è così? :shock:
Daimon uniuscuiusque humanitatis caput et fundamentum est semperque esto!

tasso85

Messaggio da tasso85 » dom 25/mag/2008 11:11:00

o quello, o qualcosa di ancora più paranoico...

però, volendo puoi fare come hai fatto con me: a chi te la chiede, ne mandi una copia :D

credetemi, vale la pena di leggerla!!! :wink:

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