Sangue Zaffiro (Storia di Saphi ancora sin titolo XD)

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Saphiry e Deianira
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Messaggio da Saphiry e Deianira » sab 15/nov/2008 22:08:00

Era un giochino basato sulla SASPENS!
Si scrive suspence...
Ma si legge saspens....


La Sentinella era a zampe larghe dritta sopra la Zaffira,il bel capo piegato verso la terra,le zanne bianche e scintillanti snudate,gli occhi liquidi stretti a fessura. Non aveva intenzione di muoversi da lì. Saphiry le scattò accanto,tremando per il terrore,ma anche lei ringhiando a pelo ritto.
Sicariel rise beffardo e si scagliò dapprima contro Kemuna. Saphiry fu più veloce e gli si fiondò contro colpendolo tra le costole con una violenta testata. Entrambi rotolarono a terra tra le foglie. Il Bianco era incredibilmente rapido,mentre era ancora a terra afferrò tra i denti le zampe posteriori di Saphiry e,come un lampo,s'alzò e la scaraventò con tutta la sua forza contro il masso.

-Oof- La botta violentissima aveva fatto uscire tutta l'aria dai polmoni della zaffira. Il dolore era atroce. Quando Sicariel le lasciò le zampe,temette di essersi fracassata le costole,perchè non riuscì ad alzarsi. Ansimava pesantemente,senza riuscire a respirare,stritolata dallo spasimo. Stringeva gli occhi,cercando di riprendere fiato,boccheggiando. Sentì delle grida,fruscio di foglie,zanne che schioccavano,ringhi. Riuscì ad aprire gli occhi quando l'aria entrò di nuovo nei suoi polmoni. Ansimò e guardò davanti a se: Kemuna e Sicariel erano avvinghiati l'uno all'altra,azzannandosi ferocemente,entrambi sanguinanti. Dalle loro fauci colava una densa bava biancastra. Le loro zanne cozzavano con violenza,parando i colpi dell'altro. Stavano praticamente eretti sulle zampe posteriori,cercando di mordersi il collo,la gola,il muso. Saphiry cercò di alzarsi. Una fitta orribile la fece crollare di nuovo a terra.


?No...?Pensò,e scattò sulle quattro zampe con un grido di dolore. Si gettò su Sicariel azzannandolo ad una spalla. Lui,preso alla sprovvista,trasalì con un guaito e rovinò a terra,trascinando Saphiry su di se proprio mentre anche Kemuna crollava tra le foglie e il sangue,ansimando. Sicariel sferrò,con le zampe posteriori,un violento calcio nel ventre di Saphiry,scagliandola via. Lei s'alzò in fretta,si voltò di scatto e gli si gettò contro. Le tornò in mente sua madre nella neve rossa,le fiamme ardenti che abbracciavano gli alberi secchi e li divoravano,Evangeline sdraiata sulla spiaggia con la gola squarciata e Kalek poco lontano,il suo sangue luccicante sotto la luna d'argento. Rabbia,odio e disgusto le si ammassavano nel cuore,gonfiandolo d'ira.

A pelo ritto e zanne snudate Saphiry si gettò verso l'avversario che ringhiava ferocemente. Lui si alzò sulle zampe posteriori e due volte scattò per azzannare la zaffira,che evitò abilmente i suoi colpi,mossa solo dal sentimento travolgente,e riuscì a tuffarsi nel suo petto,sferrandogli una violenta testata. Sicariel rovinò a terra,ma si rialzò veloce come un fulmine. Il suo corpo muscoloso e possente ed il suo animo fiero,coraggioso,orgoglioso ed appassionato erano era stati forgiati da battaglie furiose contro lupi ben più grossi di lui,dalle avversità nella sua vita,dalle crudeltà patite.


Guardò con gli scintillanti occhi rossi le due sdraiate a terra. Saphiry tossiva,cercando di rialzarsi,Kemuna ansimava pesantemente. Con un movimento serpentino,Sicariel si avvicinò alla zaffira. Torreggiava su di lei. La osservò con sguardo inespressivo,le zanne snudate e il pelo ritto:
-Questa è la tua fine,Figlia di Tamarok. Non è nulla di personale. Non ho nulla contro di te. Ma così vanno le cose. Tu devi morire per lasciare posto a me,e così farà Saviron!- Spalancò le fauci con un ruggito sordo e le si scagliò addosso. Saphiry non riuscì ad alzarsi,strinse gli occhi e aspettò il dolore,proprio com'era accaduto quand'era piccola.

E nemmeno questa volta,però,Sicariel riuscì ad azzannarla. Kemuna,con le poche forze che le erano rimaste,si era gettata addosso al lupo,sbuffando ed ansimando,ed entrambi erano caduti. Sicariel,infuriato,si voltò di scatto verso Kemuna e la morse con una ferocia che disgustò Saphiry,la quale s'alzò di scatto,ignorando il dolore atroce al costato e alle zampe e cercò di salvare la Sentinella. Ma era troppo tardi.


-NO!-Gridò sbarrando gli occhi e balzando verso i due. Il sangue schizzò ovunque,imbrattando i tronchi vicini,le foglie,il bel manto di Kemuna,quello di Sicariel,quello di Saphiry. La Sentinella si afflosciò mollemente a terra come una bambola rotta. Cadde senza produrre rumori,tranne un gorgoglio e un lievissimo tonfo quando il suo corpo scivolò,privo di vita,sul terreno tra le foglie secche. Sicariel la contemplò per un istante e scosse il capo:
-Quale spreco di valore e bellezza...-


Sospirò e si voltò verso Saphiry a zanne snudate. Lei era scioccata e devastata. Guardò la buona Kemuna,morta con la gola squarciata,in una pozza di sangue rosso cupo.
-No,no,no...-Singhiozzò rumorosamente,barcollando. Si avvicinò a passo tremante a Kemuna,piangendo come una cucciola. Sua madre...Evangeline...Kalek...ora Kemuna...


-No,NO! Bastardo!-Ringhiò,in preda all'ira e alla disperazione. Senza badare a ciò che faceva,si gettò ciecamente addosso a Sicariel,azzannando e graffiando senza vedere nulla,senza sentire nulla se non la rabbia,l'odio più intenso che avesse mai provato,l'odore acre del sangue,la carne soffice del lupo che si strappava,si lacerava sotto le sue zanne affilate e sotto i suoi tremendi artigli,il dolore nelle membra dovuto ai morsi di Sicariel,ma lei lo ignorava,non le importava. Tutto quello che voleva era fare del male,il più possibile a quel bastardo,e azzannava,tirava,gridava e ringhiava,ritta sulle zampe posteriori come il suo nemico,intenti a mordere,graffiare,colpirsi con violenza. E l'astio,la furia di Saphiry crescevano. L'odore di sangue era insopportabile,i ringhi,i guaiti,le grida d'ira feroce riempivano l'aria.


La Zaffira fece un passo indietro,scivolando malamente e cadendo riversa. Non lasciò Sicariel,però,che le cadde addosso e perse la presa. Saphiry lo stringeva,teneva tra le zanne la sua spalla,così vicina alla gola. Voleva mordere lì,sentire la giugulare spaccarsi sotto i suoi denti,e il sangue scivolarle addosso a fiotti. Ma il nemico era abile,si dibatteva,parando i colpi della zaffira con le sue stesse zanne. E,infine,fu lui a riuscire a prenderle la gola tra le fauci.
-Dannato bas...tar...do...-Ringhiò lei,sentendo con orrore che Sicariel stringeva sempre di più,soffocandola. Davanti agli occhi le calava un velo buio,il bosco spoglio scompariva lasciando il posto all'oscurità totale. L'aria se ne andava,il dolore sembrava così lontano...

e all'improvviso,invece,Sicariel lasciò la sua gola,e Saphiry riuscì a prendere un gran respiro mentre le tenebre sparivano e gli alberi tornavano intorno a lei,che non riusciva ad alzarsi ne a muoversi,ma sentiva i suoni d'una battaglia. C'erano più di due lupi,certamente,forse una decina,e tutti quanti lottavano contro uno solo. Saphiry riuscì appena a voltare la testa per vedere sette potenti Generali scagliarsi contro Sicariel che,dopo una modesta resistenza,si voltò e svanì nella foresta,non senza lanciare uno sguardo cupo alla zaffira,che significava: ?Non è finita. Tornerò..?.
-No,no...ma cosa...TU! E' colpa TUA!-Gridò una voce,che Saphiry conosceva bene,ma che non aveva mai sentito con una tale nota di disperazione e rabbia.


-Ooof...- Un istante dopo Fenrir le si scagliò addosso e le azzannò ferocemente al collo,affondando in profondità i denti nella sua carne,per poi sollevarla e scaraventarla con incredibile violenza per terra. Il colpo le tolse di nuovo il respiro. Tossì e guaì di dolore. Sputò a terra del sangue. Alzò il capo,stancamente,e vide due Generali che trattenevano a stento Fenrir,che gridava,piangeva,imprecava e malediceva. Saphiry sentì un'orribile fitta al cuore,e si accasciò miseramente sulla roccia. Il suo corpo magro e macilento era completamente ricoperto di ferite profonde,morsi,graffi e sangue,che le intrideva il mantello e le colava dal muso corto,dalle orecchie,dal ventre e dalle zampe,scivolando sul masso,sul terreno e formando pozze di un rosso cupo,mentre i Generali intorni cercavano di portare via il cadavere martoriato di Kemuna.
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tasso85

Messaggio da tasso85 » dom 16/nov/2008 00:11:00

e`... e`... non ho parole... povera Kemuna... :cry: e anche povero Fenrir, in verita`...

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Messaggio da Fede e Pyrrheus » dom 16/nov/2008 19:49:00

tasso85 ha scritto:e`... e`... non ho parole... povera Kemuna... :cry: e anche povero Fenrir, in verita`...
:cry: :cry: :cry:
Sono senza parole, concordo pienamente, è... non bella. Non bellissima, no. E'.. di più. Riesci a scrivere con uno stile magnifico!
Oh, povera Kemuna, e dire che all'inizio non mi era neppure piaciuta come personaggio!
For a long time I was afraid to be who I am, because I was taught by my parents there’s something wrong with someone like me.
Something offensive, something you would avoid - maybe even pity. Something that you would never love.
[...] I was afraid of this parade because I wanted so badly to be a part of it.
So today I’m marching for that part of me that was much too afraid to march. And for all the people who can’t march. The people living lives like I did. Today I march to remember that I’m not just a me. I’m also a we.
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Messaggio da Saphiry e Deianira » dom 16/nov/2008 20:15:00

=inchino= grazie,grazie ragazzi...
In effetti è dispiaciuto tanto anche me per Kemuna,ma la sua morte è necessaria nella storia...è ciò che darà inizio a tutti,ma lo scoprirete nel prossimo post...
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Messaggio da Saphiry e Deianira » mer 19/nov/2008 22:31:00

POSTO IN FRETTISSIMAAAA! Poi scappo! A domani!

?Dove sono...oh,com'è caldo qui...qualcuno mi stringe...ma non vedo nulla. Aaah,che dolore,dolore atroce,argh,oh,sono morta...morta...e chi..chi mi tocca...oh,ora posso vedere...si,sono morta,c'è questo silenzio,questo tepore...qualcuno mi lecca il muso,devo aprire bene gli occhi..no,no,no,sono morta davvero! Uno dei Protettori di Murusko mi lecca...no,no...oh,oh,sono morta...e i Protettori e i Messaggeri mi portano via...i Protettori,i lupi bianchi celesti con le ali...questa mi lecca..ma i suoi occhi sono rosa...e mi parla,ma non sento...AAAAAAARGH...?
Saphiry alzò la testa gridando per il dolore che improvvisamente s'era fatto risentire.
Ricadde pesantemente a terra,sentendo violente fitte nei muscoli,nella carne. Si contorse per lo spasimo,guaendo.
-Saphiry,calmatevi!- Fece una voce femminile,profonda e pacata. Saphiry si voltò e sbattè più volte le palpebre. I contorni del luogo in cui si trovava si delinearono meglio,i colori si fecero sempre meno confusi e sfocati:davanti a lei c'era Chiar di Luna. Aveva un'aria piuttosto nervosa,nonostante cercasse di ostentare freddezza. Al suo fianco era Saviron,enorme,maestoso ed impassibile. Egli chinò appena il capo vedendola sveglia.
-Saphiry,Saphiry,come stai?-Le sussurrò qualcuno all'orecchio. Lei sollevò appena il capo e vide Fengari. Lo sentiva. Le stava avvolto attorno per riscaldarla,le aveva ripulito e leccato per bene le ferite. La Zaffira guaì un poco e lasciò dondolare la testa stancamente prima di farla ricadere a terra. Con gli occhi socchiusi e la voce fioca domandò:
-Cosa succede?-
Saviron sospirò pesantemente e si voltò per non guardarla. Chiar di Luna restò in silenzio. Fu Fengari a parlare:
-Ti ha attaccata Sicariel,ieri pomeriggio. Ti abbiamo portata qui e sei stata a dormire tutto il tempo. Temevo che fossi morta,o malata...-Guardò suo padre che annuì appena,e proseguì:
-Ti ho pulito le ferite. Sei sana,ma ora riposati,ti prego...-
Saphiry non fece altre domande. Sentiva un dolce tepore,e nella sua testa i pensieri s'affollavano talmente confusi che lei non riusciva ne a capire ne a ricordare. Quale sonnolenza aveva nelle membra! Avrebbe voluto tornare a dormire,riposare per sempre così sdraiata accanto a Fengari. Chiuse gli occhi e si addormentò. Si sentiva male,indolenzita,accaldata,ammalata. Le ferite bruciavano,ma il dolore non era acuto,bensì lontano,attutito,pulsante. Ben presto sparì tutto,e solo dopo ore la luce tornò negli occhi color ghiaccio di Saphiry,che si risvegliò,trovando Fengari addormentato avvolto attorno a lei e Saviron seduto in un angolo a parlottare con Chiar di Luna. Lui vide che la Zaffira s'era svegliata e le s'accostò:
-Buon pomeriggio,Figlia della Luna. Immagino che tu abbia fame,ora. Prendi qui,l'abbiamo catturato per te...-La sua voce tremava.
-Non ho fame...-Sussurrò appena Saphiry. In realtà era affamata,ma i ricordi,la vista di Kemuna sgozzata ,di Sicariel coperto del suo sangue,di Fenrir che piangeva disperato la morte della compagna,tutto questo le aveva annodato le viscere. Lasciò ricadere il capo stancamente:
-Che tempo è?-
Chiar di Luna era immobile nell'ombra. Pareva scolpita nel marmo. Saviron la guardò per un attimo con i penetranti occhi verdi:
-Ti ho detto prima che è pomeriggio,Figlia della Lu...-
-Non chiamatemi così!-Ringhiò lei,cercando di alzarsi. Si rizzò sulle zampe,barcollò e cadde addosso a Saviron,che la sostenne. Fengari si svegliò e la guardò nervosamente.
Il Kirionai sospirò e guardò fuori dalla grotta. Il cielo era grigio scuro,plumbeo,e si mescolava ad un intenso blu polvere. Su di esso s stagliavano le sagome nere degli alberi spogli e dei pini sempreverdi. Quanto cupa era quella vista! Quanto intristiva l'animo e scioglieva i cuori! Saviron e Chiar di Luna sospirarono all'unisono mentre Saphiry,appoggiandosi alla parete rocciosa della caverna,cercava di stare in piedi,ansimando.
-Saphiry,devi tornare alla tua tana,per stanotte. Domani decideremo cosa fare. Tornatene a dormire,calmati un poco. Prima,però,mangia.- il Kirionai non la guardò negli occhi parlando.
-Mi rimandate nella mia tana,così? Considerate pure il mio comportamento molto egoista,se volete,ma temo per la mia vita! Io...io sono giovane,ho avuto una vita orribile fin'ora e si sta per spegnere così presto...non voglio,non voglio...-
Scoppiò a piangere come una cucciola di primo pelo. Ma Saphiry,piangendo,non versava lacrime,perchè ne i suoi occhi ne quelli di alcun altro canide,potevano farlo. Guaiva,singhiozzava,metteva tutto il suo dolore e la sua sofferenza in quei versi disperati.
Chiar di Luna osservava senza dir parola. I suoi grandi occhi rosati non esprimevano alcuna espressione.
-Mangia.-Disse con risolutezza Saviron,indicandole il corpicino di una lepre.-Oppure portalo alla tana. Devi andare. Noi decideremo di te.-
-Voi? VOI? Deciderete PER me? Ma io...-
-MA TU COSA?-Ringhiò Saviron con una ferocia che spaventò Saphiry. Fengari si mise al fianco della Zaffira guaendo verso il padre. Lui sembrò calmarsi un poco:
-Tu non sai cos'è meglio per te. Forse non lo so nemmeno io. Per questo ci serve tempo. Chiar di Luna,Fengari,accompagnatela alla sua tana. Poi tornate.-
Si voltò seccamente verso il fondo della grotta. La discussione era chiusa. Saphiry ringhiò un poco.
-Andiamo.-Disse freddamente Kalesia,spingendo con il muso la Zaffira e raccogliendo tra le fauci il cadavere del leprotto. Fengari le camminava accanto a passo lento. I tre uscirono sotto il cielo scuro e minaccioso,muovendosi tra gli alberi neri sulle foglie cadute a terra e ridotte in poltiglia dall'umidità e dai passaggi continui degli animali. Nessuno,però,si aggirava più nella foresta. Saphiry avanzava a testa bassa,sospirando. Kemuna,la buona Kemuna era morta a causa sua. Era troppo,tutto quello era troppo per lei,così giovane,così ingenua ed inesperta. Cosa doveva fare? Andarsene? Restare? Morire? Sospirò pesantemente. Fengari taceva,mesto e spaventato. Saphiry si accorgeva solo ora di quanto anche lui fosse pavido e,nonostante fosse oramai adulto,spaventato come un cucciolo.
?Ha paura,anche lui. E ce l'ha pure il vecchio Saviron. Non lo dice ma è così. Ma non sono preoccupati per gli altri? Io ho fatto morire così tanti,oh,oh,che cosa orribile...non voglio più che succeda...ma cosa devo fare? Cosa è giusto fare? Se fuggo in gran segreto,Saviron mi crederà qui e ucciderà ancora,se resto sarà lo stesso,se scopre che medito di andarmene m'ucciderà...tengo alla mia vita,oh,si,si ci tengo,ma...ucciderà Kilim...no,non lo conosce di certo. E non voglio lasciarlo,non voglio lasciare nemmeno Fengari...?
Il suo cuore era punto da spine feroci,lunghe e affilate,e grandi fiotti di sangue ne scivolavano fuori,colando,gocciolando,con il suo dolore,la sua tristezza e disperazione,il suo smarrimento e il suo terrore. Kalesia si fermò e lasciò cadere il leprotto a terra:
-Figlia della Luna,vi abbiamo scortata sino alla tana in cui solete dormire. Restatevi,mangiate,e tranquillizzatevi. Il vostro destino riposa accanto a me e Saviron. Sarete salva presto.- Disse il tutto con la massima freddezza ed impassibilità,cosa che certo non calmò Saphiry. Ad ottenere quell'effetto fu piuttosto il gesto goffo di Fengari,che le si avvicinò e le leccò la testa.
-Mangialo,ti prego,ma subito riparati sul tuo ramo e restaci...-Guaì,tristemente.
-Fen?-
-Si?-
-Dimmi,oramai è finito il Periodo delle Felicità,non è così?-
Fengari abbassò il capo,mesto,e sospirò:
-Io temo di si...- Si voltò senza dare a Saphiry l'opportunità di replicare e svanì tra gli alberi con Kalesia. La Zaffira colpì con violenza il tronco del pino,gridando di rabbia. Di nuovo,di nuovo,e ancora,finchè le sue ferite non ri riaprirono e ripresero a sanguinare. Raccolse tra le zanne il leprotto stritolandolo e risalì sul ramo,piangendo dentro. Strinse con forza il corpicino scarno della bestiola finchè non sentì le sue costole incrinarsi scricchiolando sotto i suoi denti. Lo fece a pezzi e lo divorò,lasciando in parte solo la testa. Si accucciò e di nuovo s'addormentò fino a che,di notte,un richiamo cupo la svegliò. Aprendo gli occhi vide una sagoma biancastra dagli occhi neri e lucenti che la osservava con le piume arruffate: il barbagianni.
-Oh,oh,salve,Fratello Notturno. Ti vedo molto preoccupato e..oh,si,la testa è per te. L'ho tenuta per te. Sai,io son tanto triste,fratello mio,e spaventata e non so cosa devo fare e...oh,senti qualcosa?-
Il Barbagianni sembrava innervosito,aveva lasciato cadere la testa di coniglio a terra. Avanzava a scatti,chiudendo ed aprendo le ali. Il suo atteggiamento fece correre un brivido di terrore per la schiena di Saphiry,che s'alzò spaventata,rizzando la coda come una gatta nervosa:
-Chi c'è la sotto?- Guaì,tremando.
-Sono io,Saphiry,vieni,vieni!- Sussurrò una voce proveniente dal basso. Ai piedi dell'albero,infatti,Saphiry intravide una sagoma lupina.
-Oh,Kilim,che bello,sei venuto! Ma è così tardi!- Gioì lei,sollevata.
-Vieni,vieni...-
-Oh,che voce rauca,sei forse malato e...NO,TU!- Inorridita,Saphiry fece un balzo indietro. Davanti a lei non c'era il buon Kilim,ma il grigio Fenrir.
-Sorpresa di vedermi,piccola bastarda?-Parlava scandendo le parole,come se si trattenesse con difficoltà dall'azzannarla. Con passi lenti le si avvicinò,mentre lei arretrava lentamente,spaventata:
-Cosa...cosa vuoi?-
-Vendetta,dannata bastarda! E l'avrò! Ti porterò da Sicariel,e quando arriverò davanti a lui,vi ucciderò entrambi!-Ringhiò,rizzando il pelo. Saphiry gridò,e si lanciò in avanti,sperando di evitare il lupo,che le fu,però,addosso in un attimo e la schiacciò a terra. Lei,in preda al panico e all'orrore,non potè far altro che iniziare a mordere alla cieca,scalciare e graffiare. Nella notte più silenziosa,nera e fredda che Saphiry avesse mai vissuto sino a quel momento,lei e il Kileo lottavano furiosamente,l'una per la salvezza,l'altro per la vendetta,l'una mossa solo dal più puro terrore,l'altro dalla rabbia più violenta. Saphiry gridava per il dolore,piangeva,ma nessuno pareva sentire nulla. La Zaffira riuscì a piantare le zampe posteriori nel ventre di Fenrir e,con un calcio,lo scagliò via. Entrambi si ritrovarono a combattere ritti sulle zampe,strappando la carne,il pelo,graffiando selvaggiamente,ringhiando a pelo ritto,azzannando ovunque capitasse. Saphiry sentiva il sangue che le colava di nuovo sulle costole,sulle spalle,sul dorso,e che con quello anche le sue energie se ne andavano. Fenrir,invece,sembrava sempre più feroce ed infuriato ad ogni ferita infertagli,e la sua forza era decisamente superiore a quella della zaffira,e ben presto riuscì a farla nuovamente cadere sul dorso e a schiacciarla a terra,bloccandola con le zampe anteriori. Le prese tra le zanne la gola e cominciò a stringere. Saphiry,in preda al panico e all'orrore,fece l'unica cosa che le pareva utile per salvarsi la vita: conficcò gli artigli nel collo del lupo e tirò verso di se. La giugulare di Fenrir si strappò. La Zaffira sentì che l'altro mollava la presa e le cadeva pesantemente addosso proprio mentre anche lei s'accasciava priva di sensi coperta del sangue del Kileo che usciva a grossi fiotti scuri dalla gola squarciata.

*****
-GUARDATE! SANGUE,C'E' SANGUE!- Gridò una voce maschile al di fuori delle fronde verdi del pino,che arrivavano sino a terra come le tende di un teatro. Saphiry non aprì gli occhi. Dormiva. Era così caldo li intorno! Ma anche bagnato. Forse aveva piovuto. Cosa aveva gridato il Kileo? Mah...Saphiry non sentiva nulla e...oh!
-AAAH!-Gridò,spalancando gli occhi. Qualcuno l'aveva azzannata per una zampa e trascinata fuori dalla sua tana. Ma cosa succedeva? No,no! Si rese conto di cosa aveva fatto,vide il sangue,vide Xantia,che la guardava con odio e stupore. E lei,lei era lì accucciata,ferita e completamente ricoperta di sangue,circondata da decine di Kilei che la osservavano disgustati,ringhiando,con disprezzo. Xantia gridò:
-VEDETE? Vedete cos'ha fatto quest'assassina? La realtà sapete qual'è? LEI ha ucciso Kemuna,LEI ha ucciso mio fratello!-
-No,no!-Guaì lei,senza alzarsi. Disperata,terrorizzata ed inorridita si rese conto che il corpo di Fenrir era disteso accanto a lei,la gola completamente squarciata da un feroce colpo d'artigli. I Kilei gridavano ferocemente a pelo ritto e zanne snudate:
-A MORTE! A MORTE! A MORTE!-
A loro si unì Xantia:
-A MORTE!-
Un coro selvaggio che risuonava nella testa di Saphiry,riempiendola d'orrore,di paura,disgusto per se stessa,disperazione. Scattò sulla zampe,tremando,e scattò in avanti,colpendo con i fianchi martoriati i Kilei che si mettevano in mezzo. Lei sapeva dove andare. Era veloce,anche se stordita,terrorizzata. E correva. E piangeva. Galoppava come il vento sotto un cielo grigio perla,coperto di nuvole gonfie di neve. E dietro di lei,ancora le grida di rabbia,odio,dolore. Una madre piangeva,la madre di Fenrir. E Saphiry non si fermava,ma anche lei piangeva,e urlava,urlava tutta la sua disperazione,urlava con tutto il fiato che aveva in gola,finchè non si ritrovò senza aria ne energie,e cadde malamente,rotolando e rimbalzando con violenza sul terreno duro.
-FENGARI! FENGARI,AIUTAMI!-Chiamò. I Kilei erano stati rapidi. Erano dietro di lei,che non riusciva a rialzarsi,e trascinava le zampe posteriori,singhiozzando.
Era nella piana,vicina alla Montagna Piatta,e gridava,piangeva,chiamava,cercando di sovrastare il coro che urlava,ringhiava,abbaiava ferocemente. Lei,con tutta la sua disperazione,guardava le grotte. Tutta la sua speranza era riposta in Fengari.
Si sentì mancare quando,dopo averlo chiamato,lui non venne,mentre i Kilei infuriati s'avvicinavano sempre di più.
-FIGLIO DEL SOLE,NON ABBANDONARMI!-Ululò,piangendo.
-Sono qui,Saphiry,cosa succede?- Fece lui,uscendo dalla grotta centrale. Trottò velocemente accanto a lei e la osservò. Sembrava anche lui scioccato e spaventato:
-Ma cosa...?-
-ASSASSINA!-Gridò ferocemente Xantia,ma quando vide Fengari si fermò,ringhiando a pelo ritto. Una densa bava biancastra gli colava dalle fauci,e gli occhi gli brillavano di furia.
-Assassina...cosa sta dicendo?-Guaì Fengari,spaventato,arretrando un poco da Saphiry,che,completamente coperta di sangue,piangeva e tremava violentemente.
-Lei,lei ha UCCISO mio fratello! IO LA AMMAZZO!-Gridò Xantia. Il coro riprese:
-A MORTE! A MORTE! A MORTE!-
Fengari guardò Saphiry,scioccato:
-Cosa hai fatto?-
Lei,terrorizzata,cercò di avvicinarsi e di toccare il muso del Kileo. Ma lui,inaspettatamente,arretrò ancora. Fu come un morso alla gola quando,poi,lui voltò il capo dall'altra parte,e finse di non vederla più.
-Fen,ti prego...-
-Cosa hai fatto...- Lui aveva paura. Era terrorizzato. La sua mente viziata gli faceva credere che chiunque avesse ucciso fosse una bestia selvaggia e sanguinaria. E ora i suoi sentimenti per Saphiry contrastavano con quest'idea,ma ebbero la meglio. Volse il muso dall'altra parte,e la Zaffira rimase dov'era,disperata,con fare supplicante. Capì che Fengari non voleva fare nulla in proposito,e soffiò,ferocemente:
-Credevo fossimo amici! Io credevo che tu mi amassi...-
Si voltò e fuggì via,verso il nord,verso Kilim,per dirgli addio,mentre Xantia riprendeva il suo inseguimento insieme al resto del branco,e Fengari restava dov'era. Un vento gelido gli s'insinuò nelle ossa:
-Io t'amo...-
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tasso85

Messaggio da tasso85 » mer 19/nov/2008 23:27:00

oh, accidenti accidenti accidenti!!! :cry:

Fengari, sei un CRETINO!!! :cry: non hai capito niente, niente, niente... :cry: povera zaffira...

questo pezzo e` bello, bellissimo... e straziante... mi ha lasciato con un gelo nel cuore che non so descrivere... una situazione che, se ci si fermasse un momento, apparirebbe chiara come sole, viene completamente male interpretata da coloro che non ragionano altro che con la rabbia nel cuore

:cry: <-- riassume perfettamente come mi sento ora

passando alle cose piu` spicce... ho notato un paio di cosucce:

1) dopo la virgola, ci andrebbe uno spazio, tu invece scrivi tutto attaccato... beh, questo non e` che sia poi grave

2)
?Ha paura,anche lui. E ce l'ha pure il vecchio Saviron. Non lo dice ma è così. Ma non sono preoccupati per gli altri? Io ho fatto morire così tanti,oh,oh,che cosa orribile...non voglio più che succeda...ma cosa devo fare? Cosa è giusto fare? Se fuggo in gran segreto,Saviron mi crederà qui e ucciderà ancora,se resto sarà lo stesso,se scopre che medito di andarmene m'ucciderà...tengo alla mia vita,oh,si,si ci tengo,ma...ucciderà Kilim...no,non lo conosce di certo. E non voglio lasciarlo,non voglio lasciare nemmeno Fengari...?
Saviron che uccide? forse volevi dire Sicariel?

3)
E ora i suoi sentimenti per Saphiry contrastavano con quest'idea,ma ebbero la meglio
se dici cosi`, i sentimenti sembra che abbiano la meglio, ma pare non sia cosi`... quindi, non EBBERO ma EBBE (riferito all'idea, singolare, e non hai sentimenti, plurale). oppure, ma ebbero la PEGGIO, scegli tu.

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Messaggio da Fede e Pyrrheus » gio 20/nov/2008 18:05:00

tasso85 ha scritto:oh, accidenti accidenti accidenti!!! :cry:

Fengari, sei un CRETINO!!! :cry: non hai capito niente, niente, niente... :cry: povera zaffira...

questo pezzo e` bello, bellissimo... e straziante... mi ha lasciato con un gelo nel cuore che non so descrivere... una situazione che, se ci si fermasse un momento, apparirebbe chiara come sole, viene completamente male interpretata da coloro che non ragionano altro che con la rabbia nel cuore

:cry: <-- riassume perfettamente come mi sento ora

passando alle cose piu` spicce... ho notato un paio di cosucce:

1) dopo la virgola, ci andrebbe uno spazio, tu invece scrivi tutto attaccato... beh, questo non e` che sia poi grave

2)
?Ha paura,anche lui. E ce l'ha pure il vecchio Saviron. Non lo dice ma è così. Ma non sono preoccupati per gli altri? Io ho fatto morire così tanti,oh,oh,che cosa orribile...non voglio più che succeda...ma cosa devo fare? Cosa è giusto fare? Se fuggo in gran segreto,Saviron mi crederà qui e ucciderà ancora,se resto sarà lo stesso,se scopre che medito di andarmene m'ucciderà...tengo alla mia vita,oh,si,si ci tengo,ma...ucciderà Kilim...no,non lo conosce di certo. E non voglio lasciarlo,non voglio lasciare nemmeno Fengari...?
Saviron che uccide? forse volevi dire Sicariel?

3)
E ora i suoi sentimenti per Saphiry contrastavano con quest'idea,ma ebbero la meglio
se dici cosi`, i sentimenti sembra che abbiano la meglio, ma pare non sia cosi`... quindi, non EBBERO ma EBBE (riferito all'idea, singolare, e non hai sentimenti, plurale). oppure, ma ebbero la PEGGIO, scegli tu.
:cry: :cry: :cry:
Concordo in tutto...
E dire che ho letto questo pezzo mentre mi risuonava nella testa una delle più belle, secondo me, canzoni del Fantasma dell'Opera, All I Ask Of You, ma che mi ricordava il film, estremamente triste... e questa storia mi rende ancora più triste, ma ti devo fare i complimenti, è stupenda!
For a long time I was afraid to be who I am, because I was taught by my parents there’s something wrong with someone like me.
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[...] I was afraid of this parade because I wanted so badly to be a part of it.
So today I’m marching for that part of me that was much too afraid to march. And for all the people who can’t march. The people living lives like I did. Today I march to remember that I’m not just a me. I’m also a we.
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Messaggio da Saphiry e Deianira » gio 20/nov/2008 20:37:00

/Inchino/
Grazie mille ragazzi,davvero!
Quanto agli errori,beh,la morale è che non si deve postare senza rileggere! x?D Soprattutto un pezzo che si ha scritto ascoltando una canzone,che trascina l'emotività ma uccide sintassi e grammatica! :mrgreen: Correggierò tutto quanto! :wink:
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Messaggio da Fede e Pyrrheus » gio 20/nov/2008 20:57:00

Che canzone? DIMMI CHE CANZONE!
For a long time I was afraid to be who I am, because I was taught by my parents there’s something wrong with someone like me.
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Messaggio da Saphiry e Deianira » gio 20/nov/2008 21:55:00

"Le tango de Roxanne" di Moulin Rouge! Te ne avevo accennato,forse! :mrgreen:
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